venerdì 11 ottobre 2019

PASCAL E IL CLIMA


E' possibile farsi un'idea sul dibattito intorno ai cambiamenti climatici senza andare oltre la paginetta? Non dico di entrare nel merito ma almeno qualcosa che consenta di afferrare la logica di base.

Ecco allora le varie posizioni dalla più naif alla più sofisticata.

1) AMBIENTALISTA. Il pianeta va a fuoco e noi ne siamo responsabili. Dobbiamo intervenire per dare un futuro migliore ai nostri pronipoti.

2) UTILITARISTA. Calma, caro AMBIENTALISTA. Con i dati che abbiamo in mano non a molto senso quello che dici. Ti illustro la cosa con un'analogia. Immagina di scoprire che la tua casa abbia un problema di isolamento che crea umidità nelle camere. Un geometra ti dice che se spendi 1.000 ora risparmierai 5.000 in riparazioni tra un secolo. A prima vista sembrerebbe meglio intervenire. Tra un secolo tu non ci sarai più ma il tuo intervento beneficerebbe la tua nipotina GRETA. Riflettendo, però, spendere soldi ora sarebbe sciocco. Investire 1.000 sul mercato azionario sarebbe molto meglio per i tuoi pronipoti. Con un modesto tasso di rendimento reale del 3%, lascerai in eredità 20.000; al 5% 130.000. In ogni caso, la tua adorata GRETA sarà enormemente più ricca se ti astieni dall'intervenire. Perché preoccuparsi? Se necessario farà fronte.

3) TEOLOGO (vedi foto). Tu, caro UTILITARISTA, ti limiti alla solita analisi costi benefici senza tenere conto dei rischi estremi. C'è una minima probabilità di andare incontro ad una vera e propria catastrofe. Il dilemma davanti a cui siamo assomiglia ad una scommessa di Pascal e in questi casi la cosa più razionale è assicurarsi, ovvero intervenire ora. In casi come questi i tuoi strumenti non funzionano.

4) ATEO. Già, la nostra è una scommessa di Pascal e il tuo modo di affrontarla, caro TEOLOGO, ha tutti i limiti di Pascal. Una volta che il filosofo decide di scommettere su Dio, ecco che si pone il problema di "quale Dio". Ce ne sono infiniti e lo stallo è inevitabile. C'è perfino il Dio che ti fulmina se credi in lui. Tradotto: una volta che abbiamo deciso di assicurarci contro la catastrofe si pone il problema di quale catastrofe: clima? asteroidi? alieni? vulcani? Le catastrofi possibili sono mille. E poi, non pensi possano esistere anche "catastrofi" positive? Perché non tenerne conto? Puo' darsi che i fondi sottratti dalla prevenzione pregiudichino la scoperta di cose fantastiche come l' immortalità, oppure della droga della felicità perpetua da godersi su altri pianeti. Sì, lo so, eventi del genere sono estremamente improbabili, ma proprio tu mi insegni quanto sia importante tenerne conto! Ultima cosa: se applicassimo questa logica non dovremmo nemmeno attraversare la strada visto cosa in teoria potrebbe capitarci