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venerdì 11 settembre 2009

Cenerentola

Cenerentola aveva una vita infelice tra le mura domestiche, ma non aveva ereditato alcun patrimonio genetico dalla matrigna che abusava di lei. Il messaggio della favola è che si puo' riuscire bene nella vita, si trionferà sulle avversità se si è abbastanza fortunati da aver ereditato buoni geni. Oliver Twist racconta la stessa storia. Il cattivo era il fratellastro malvagio di Oliver, figlio di una madre malvagia. Oliver aveva una madre diversa, d' animo gentile come lui. Storie del genere sembrano ingiuste, ed in effetti lo sono. Di sicuro non sono mai state lette da molti ricercatori impegnati ad isolare gli effetti dell' abuso dei genitori sui minori.

***

La materia è delicata, preferisco articolare meglio il discorso della Harris sugli abusi in famiglia.

1) Abusi gravi possono avere conseguenze permanenti: a) danni al cervello se il bambino è colpito in testa, b) disturbi post-traumatici dovuti allo stress c) personalità multipla.

2) Evitati i casi estremi di cui al punto 1, non c' è prova di altri inconvenienti.

3) Eppure molti studi segnalano delle conseguenze. Esempio classico: chi ha subito abusi è più aggressivo, più inquieto, più infelice...

4) Sono questi, inconvenienti con spigezioni alternative esaurienti.

5) Per esempio considerando i geni ereditati.

5) Per esempio considerando gli abusi tra pari, che il bambino cresciuto ricorda meglio. Molti bambini sono vittime ovunque. E' triste ed ingiusto ma alcuni tratti della personalità o dell' aspetto fisico fomentano il maltrattamento sia in famiglia che fuori.

6) Per esempio gli spostamenti continui a cui questi bambini, spesso sottratti alle famiglie d' origine, sono soggetti.

giovedì 10 settembre 2009

Alla ricerca delle vittime

La Rich, affidandosi ai fatti, revoca in dubbio diverse certezze relative al rapporto genitori-figli. Noi profani rimaniamo un po' spiazzati perchè ritenevamo di averle apprese da una scienza ben fondata.

Mi chiedo chi sia la vittima della sua requisitoria? Chi, al termine della sparatoria, resti davvero sul campo. Forse gli psicologi che uscirebbero ridimensionati?

Direi di no, l' accusa è formulata grazie all' erculeo e geniale sforzo di molti psicologi. Un lavoro meticoloso che è giunto a maturazione regalandoci risultati piuttosto univoci.

Sarebbe come accusare gli economisti se la loro materia ha dei limiti. E' grazie al puro genio di molti economisti se oggi sappiamo qualcosa in più intorno a quei limiti. La loro individuazione è un successo adamantino per la professione, non uno smacco.

E' come accusare i logici se nessun ragionamento potrà mai essere fondato su presupposti logico-matematici. E' grazie alle geniali intuizioni di Godel se possediamo questa preziosissima certezza sui limiti. Conosciamo forse per quelle materie una stagione più fulgida?

E allora, dove stanno le vittime?

Sono forse i genitori, lasciati ormai in balia di se stessi?

Non penso proprio: se un genitore riteneva corretto un certo comportamento tenuto con i figli, continuerà su quella via anche dopo aver saputo che cio' che fa ha scarsa influenza nella formazione del bambino. Perchè mai dovrebbe cambiare? Cio' che è giusto è giusto, l' utilità è una questione secondaria.

Forse l' unica vittima della faccenda è il genitore ipocritamente "moralista". Quello che non ha a cuore una relazione etica con il bambino ma solo il bene di quest' ultimo. Costui, in realtà, si disinteressa all' etica genitore-figlio concentrando le sue preoccupazioni sulla riuscita della prole.

Devo ammettere che mi annovero in quest' ultima categoria, faccio fatica ad immaginare un' etica tra genitore e figlio svincolata dalla felicità e riuscita del figlio nella vita, svincolata dalla relazione di utilità. Una relazione che sembra saltata sul serio per aria.

Divide et impera

Vuoi pubblicare uno studio "scientifico" sullla socializzazione in famiglia? Niente di più facile: procurati una buona base dati e non preoccuparti se c' è un po' da lavorare con la calcolatrice. Isola cinque elementi familiari e 5 fattori della personalità infantile, potrai abbinarli in 25 modi diversi ottenendo 25 possibili correlazioni. Basandosi puramente sul caso, è possibile che un paio di correlazioni possano essere statisticamente significative. E se non dovessi trovarne nemmeno una? Niente paura, non tutto è perduto, possiamo suddividere i dati e riesaminarli. Separando i maschi dalle femmine si raddoppia immediatamente il numero delle correlazioni: 50 possibilità di successo anzichè 25! Puo' anche valere la pena di considerare separatamente padri e madri. Poi si passa all' età. Procedi nella suddivisione finchè lo ritieni opportuno. Avrai ottenuto di sicuro una paio di correlazioni significative pubblicabili (sono quelle che escono dal computer con l' asterisco di fianco. Mi raccomando di non fare alcuna menzione della tua scoperta più importante: la montagna di dati irrilevante dal punto di vista statistico che avrai prodotto. Una proliferazione di questo tipo, accompagnata dal silenzio sulle relazioni inesistenti, portò due eminenti studiosi dell' età evolutiva a domandarsi "se il numero di correlazioni significative rivelate sia maggiore di quello attribuibile al caso"- Io chiamo il metodo "dividi et impera": funziona come la lotteria, compri più biglietti e raddoppi le probabilità di vittoria.

Genitori interscambiabili

In altre parole, si scopre che la maggior parte degli elementi che si riteneva avessero effetto rilevante sui bambini non l' hanno per nulla. Che i genitori lavorino o non lavorino, leggano o non leggano, bevano o non bevano, litighino o non litighino, rimangano insieme o si dividano: questi fattori si suppongono sostanzialmente uguali per tutti i bambini in una stessa famiglia e pertanto sembrano avere un impatto assai limitato sui figli nel medio lungo periodo. Con un tratto di penna, Maccoby e Martin avevano cancellato la maggior parte di cio' su cui i ricercatori della socializzazione si erano guadagnati da vivere per decenni.

Per chi non accetta come prove le opinioni di molti psicologi, elenco altri elementi che non incidono o incidono in modo modesto sulla personalità dei figli nel lungo periodo alla luce dei fatti conosciuti:

- metodo educativo (autoritario, lassista, "just right");
- madri che lavorano;
- frequenza del nido;
- qualità del nido;
- genitori omosessuali (e altre famiglie non convenzionali);
- gravidanza indesiderata;
- figlio unico;
- divorzio;
- punizioni corporali.

lunedì 7 settembre 2009

Quando l' Apartheid funziona

Se in classe si creasse il gruppo dei "secchioni" affianco a quello degli "scansafatiche", e la cosa è molto probabile allorchè le provenienze degli alunni siano varie, il divario nei rendimenti sarebbe destinato ad accrescersi nel tempo. Non solo, chi finisse per sbaglio nel secondo gruppo, dopo poco meriterebbe di stare lì a pieno titolo. Il contrasto funziona come un' altalena: quando uno sale, l' altro scende; ma il saldo non è neutro: peggiorare è molto più facile. A questo punto è chiaro il motivo per cui bambini che frequentano scuole private o parrocchiali riescono così bene. Queste scuole si rivolgono ad una popolazione omogenea: i bambini che le frequentano provengono da ambienti in cui i genitori danno a queste cose un' importanza tale da essere disposti a pagare per l' istruzione dei figli. Inserite in queste scuole un piccolo numero di alunni che hanno una borsa di studio, e assumeranno i comportamenti dei loro compagni. Margaret Thatcher, ex primo ministro britannico, aveva frequentato, dopo aver vinto una borsa, una scuola privata di lusso. Omogeneità: è questo il motivo, per quanto paradossale possa sembrare, per il quale le femmine riescono meglio in matematica e scienze in scuole di sole femmine, e le Università che per tradizione ammettono solo neri, sfornano un numero incredibile di scienziati e matematici neri fra i più dotati del Paese.

La Harris risponde ai dubbi di una vecchia discussione: classi separate no; classi separate ed isolate sì.

Quando l' Apartheid funziona

Se in classe si creasse il gruppo dei "migliori" affianco a quello dei "peggiori", e la cosa è molto probabile allorchè le provenienze siano varie, il divario sarebbe destinato ad accrescersi nel tempo. Non solo, chi finirebbe per sbaglio nel secondo gruppo, dopo poco meriterebbe di stare lì a pieno titolo. Il contrasto funziona come un' altalena: quando uno sale, l' altro scende; ma il saldo non è neutro: peggiorare è molto più facile. A questo punto è chiaro il motivo per cui bambini che frequentano scuole private o parrocchiali riescono così bene. Queste scuole si rivolgono ad una popolazione omogenea: i bambini che le frequentano provengono da ambienti in cui i genitori danno a queste cose un' importanza tale da essere disposti a pagare per l' istruzione dei figli. Inserite in queste scuole un piccolo numero di alunni che hanno una borsa di studio, e assumeranno i comportamenti dei loro compagni. Margaret Thatcher, ex primo ministro britannico, aveva frequentato, dopo aver vinto una borsa, una scuola privata di lusso. Omogeneità: è questo il motivo, per uanto paradossale possa sembrare, per il quale le femmine riescono meglio in matematica e scienze in scuole di sole femmine, e le Università che per tradizione ammettono solo neri, sfornano un numero incredibile di scienziati e matematici neri fra i più dotati del Paese.

La Harris risponde ai dubbi di una vecchia discussione: classi separate no; classi isolate sì.

venerdì 4 settembre 2009

I danni dell' autostima

Secondo molti esperti, la stima di sè è la cosa più preziosa che un genitore possa dare ad un figlio. Forse costoro mettono il carro davanti ai buoi, non tengono conto del semplice principio che molti nostri sentimenti derivano da quello che facciamo anzichè esserne la causa. L' approccio promosso dai guru del "benessere spirituale" potrebbe avere addirittura un effetto negativo scoraggiando le persone al tentare di ritagliarsi una vita decente e incoraggiandole invece a fare di tutto per star bene con se stesse senza migliorarsi in nulla. Esiste addirittura una teoria che collega la violanza alla bassa autostima, ma la conclusione opposta sembra meglio confermata: la violenza deriva da un egotismo minacciato. Quando le capacità di chi gode di alta autostima vengono revocate in dubbio, scatta una reazione violenta. La violenza è una faccenda rischiosa, difficilmente attrae i pavidi sfiduciati. Guidare ubriachi e restare incinte senza volerlo, per esempio, è tipico di chi gode di ottima autostima. Lo sfiduciato resta in casa una vita torturandosi per non riuscire ad uscire e sparare a qualcuno, di solito finisce invece nello studio di qualche psichiatra, il quale, quasi sempre, intraprende la cura con un obiettivo preciso: fare in modo che il paziente smetta di biasimare se stesso per incolpare finalmente i genitori. Poichè spesso ha a che fare con depressi, la cosa è abbastanza facile, costoro rivangano l' infanzia mantenendo un' intonazione infelice e malinconica. E' così facile convincere persone del genere che la colpa di tanta tristezza sia di mamma e papa'.

botte agli antipatici

Gli studiosi della "socializzazione" sono chiamati a dimostrare quanto l' ambiente conti nella formazione di un bambino. Oggi sappiamo che conta all' incirca per la metà. Tuttavia, il compito di questi studiosi non si limita a dimostrare che l' ambiente ha degli effetti sui bambini ma che quei particolari aspetti dell' ambiente a cui s' interessano - in particolare i metodi educativi dei genitori nell' allevare i figli - hanno effetti su di essi. A mio parere non l' hanno dimostrato. Una conclusione canonica afferma che il bambino coccolato ha maggiori possibilità di risultare simpatico, mentre quelli picchiati hanno maggiori possibilità di risultare sgradevoli. Basta rovesciare questa affermazione per ottenerne una altrettanto plausibile: i bambini simpatici sono dei candidati ideali alle coccole, i bambini sgradevoli verranno picchiati più spesso. Sono le carezze a causare la simpatia o è la simpatia a stimolare le carezze? Sono le punizioni a rendere antipatici i bambini o è più probabile che i genitori perdano la pazienza con figli antipatici? Nel tipico studio sulla socializzazione non vi è modo di distinguere.