- Lavoratori con esperienze estetiche nel week end: fu colto da una beatitudine bovina...
- Elettrodomestici parlanti: lo sgraziato risucchio quando si apre o si chiude la porta del frigo...
- La mente è un muscolo: quella dannata difficoltà di pensare alla fine della giornata...
- Un tenero ricordo del padre: era stato tanto gentile da morire al momento giusto...
- La grande verità a proposito dei morti: è che lasciano spazio...
- Una vita per la fabbrichetta: con quella sua vocetta stridula che sembrava una mola da arrotino, spaccava le palle tutto il tempo con consigli per la resa ottimale...
- In concessionaria: l’odore di auto nuova presente perfino nei depliants...
- In officina: la vasta pace squadrata di questo posto maschile insaporito dall’andirivieni delle ragazze dell’amministrazione...
- Il boss guarda l' orizzonte: mentre se ne sta lí nella sua propria pelle, conscio dell’ombra che si getta alle spalle...
- Dal sarto: centoquattro di vita, ha cercato di dirgli il commesso di Kroll finché lui non ha tirato in dentro la pancia e l’uomo, con estrema riluttanza, ha stretto un po’ il metro...
- Il Tempo del Maschio scorre: quel progressivo recedere delle tempie... e quando si rade, lo specchio riflette un caos di bargigli e mollezze sotto il mento, che non sopportano di essere guardati tanto da vicino...
- Sarcasmo: emise la solita risatina monosillabica...
- Tipi non del tutto affidabili: l’aria perbene e disidratata di un ubriacone redento...
- L' annuncio della malattia: un giorno cominciò a notarsi ancora di piú il suo teschio...
- Piccoli momenti di trascurabile felicità: Gesù, l' altro giorno se n'è andato perfino John Wayne... Coniglio è felice semplicemente perché è vivo... si accontenta di trotterellare per la concessionaria mentre pensa: "questi fanatici dello stare in forma cadono secchi nei parchi come mosche".
- Il Direttore ha comunicazioni importanti da fare: attaccò come se parlasse col modulo sul tavolo...pronunciando con estrema cura la parola cruciale...
- Guardando Piero Angela in TV: si inoltrò a tentoni nella storia, che per lui è immersa nella nebbia, con una suddivisione in secoli non piú precisa. Qualche data spuntò inattesa qua e là...
- Il Cliente ha sempre ragione 1: non sta bene lasciare i clienti da soli a sentirsi scemi... Sono timidissimi, i clienti, peggio dei cerbiatti...
- Il Cliente ha sempre ragione 2: se ne sta piantato lí grosso e stolido, e Harry deve girargli attorno a passettini veloci...
- Scena sexy: notò il gonfiore della carne dove premono le spalline del top... mentre tremolano nelle due piccole amache del reggiseno
- Rinvenuto un vecchio mazzo di chiavi dietro il mobile: fra cui alcune che su questa terra non aprono piú niente...
- Difetti delle auto asiatiche: I giapponesi avranno tutte le virtú ma sono corti di gamba...
- Quando esci dalla concessionario con l' auto nuova di zecca: palpò il volante alla vana ricerca del clacson...
- Corteggiamento: ha paura di spaventarla, e di distruggere anche la propria vibrante eccitazione di fronte a una possibilità ancora da verificare...
- Il venditore di razza: si stupisce lui stesso di come la sua lingua snocciola misure in centimetri...
- Topologia del fascino: c’è qualcosa di sexy nelle sue palpebre inferiori, con la scarsità di sonno che le ombreggia...
- Pericolo giallo in concessionaria: dipendesse da me, venderei le auto americane al grossista appena entrano da noi. Non le vuole nessuno tranne i negri e i portoricani, e prima o poi si sveglieranno anche loro...
- Congedo tipico tra maschi all' aperitivo: andrò a vedere cos’ha bruciato Janice per cena...
- Rientro in casa dopo il lavoro: parcheggia e struttura nella mente la frase d' esordio...
- Autoradio anni 70: ragazze negre con acute voci metalliche cantano frasi insensate su una base ritmica elettrica martellante e gli piace, gli piace pensare a queste negrette, di Detroit probabilmente, i loro fidanzatini alle prese con la catena di montaggio...
- Cambio di stazione: la disco-music si trasforma nei Bee Gees, uomini bianchi che sono riusciti nella miracolosa impresa di cantare come donne nere. Stayin’ Alive spara il suo martellante ritmo amplificato e quello strano gemito nasale sullo sfondo... E John Travolta... Coniglio lo considera sempre il Vinnie Barbarino dei Ragazzi del sabato sera, ma per un certo periodo l’estate scorsa gli Usa sono stati suoi al cento per cento, e non c’era figa sotto i quindici anni che non sognasse di essere scopata da un tamarro sul sedile posteriore di una macchina parcheggiata a Brooklyn...
- Cambio stazione: i capelli arricciati della Streisand e il suo naso ebreo...
- Cambio stazione (e trovi la Gruber): arriva il giornale radio. Lo legge una giovane voce femminile in tono annoiato, come se sapesse benissimo di farci perdere tempo...
- Sorpasso con occhiataccia: la vecchia guida con entrambe le mani ben strette al volante e sul viso l’espressione di chi si aspetta che dentro il cofano scoppi una bomba...
- Il borghese e il telegiornale: la sua indignazione di fronte a un pomposo finocchio che la passa liscia...
- Immigrazione all' angolo della strada: ragazzi scuri che pensano in lingue che usano solo loro...
- Mogli: ha sempre avuto la carnagione olivastra e ancora prima di luglio è già abbronzata come una selvaggia... Dal calore che emana, si capisce che ha litigato con la madre... È ricco grazie alla sua eredità e questa comune consapevolezza li tiene uniti come una particolare forma di sessualità, comoda e sorniona...
- Reazioni alla prima portata: avanzi e insalata, il mio menu preferito!
- Il Regno della Suocera: poi va nel muffoso salotto dove le tapparelle sono sempre abbassate, il regno dei musi lunghi di mamma Springer...
- Quando ci si prepara come si deve si è in grado di affrontare qualsiasi cosa: risponde freddo, sentendosi dentro nuovi spazi creati dal gin...
- Ogni tanto un diversivo è utile: Harry innesca un dietrofront e marcia in sala da pranzo, facendo fremere i vetri piombati della vetrinetta antica...
- Arriva la suocera!: La signora Springer scende con le sue dolenti gambe idropiche... diffida del pavimento della sala da pranzo... Quel sorrisetto infido e improvviso da commerciante...
- Annuncio: il nipote è fidanzato: scommetto che è nera. – Oh mamma, non tirar fuori tutti i tuoi pregiudizi! Il piccolo Arnold e gli altri telefilm di neri li guardi alla Tv, no?
- Liti tra donne: È pazzesco quel loro flagellarsi reciprocamente usando dei fantasmi di uomini, papà che è morto, Nelson che è via, e perfino Harry è una specie di fantasma, visto che parlano di lui come se non ci fosse...
- Visto che non lo cagano, sparecchia: il colapasta di alluminio piacevolmente leggero da portare...
- Si giunge in cucina passando per il corridoio: abitato da silenziose presenze vegetali...
- Ricordo del figlio sparito nei vari campus: l’ha visto diventare un liceale con un misero ciuffo di baffetti che si vedeva solo se ci batteva la luce...
- Il dopo-cena dei litiganti: la serata trascorre in uno stagnante crepitio televisivo misto a risentimento inespresso...
- Azione e reazione: quando lei si alza per andare di nuovo a riempirsi il bicchiere, lui passa sulla partita dei Phillies...
- Consapevolezza femminile: e in piú la morte comincia a sbocconcellarle il corpo quel tanto da farle capire che non è poi quella preziosissima coppa e che non c’è nessun superman per cui conservarlo...
- Infine, l' amore: un atto talmente glorioso ridotto a questo confuso raspare di due vecchi corpi, uno assonnato e uno ubriaco...
- Il posto delle suocere: digerisce il broncio dormendo oltre una fetta di cemento...
- Scoperte trascurabili: intuisce l’intelligenza in lei, ma l’intelligenza nelle donne non gli è mai interessata...
- I limiti della vita da scapolo: le ragazze che si tira dietro Buddy sono una buona lezione per Harry sui limiti della vita da scapolo: piccole segretarie indurite, direttrici di ristorante, ex figlie dei fiori con l’aria da streghe, code di cavallo brizzolate e seni piatti coperti di gioielli Navajo, ragazzone sovrappeso vice capo del personale in uno di quei torvi nuovi palazzi di uffici senza finestre, dove passano le giornate a gettare i tabulati dei computer nel cestino della carta straccia. Donne pescate nel dimenticatoio, gambe gessose e facce lievemente storte, come se fossero state spinte nella trentina da una brutta botta laterale.
- Appena dopo la prima vera esperienza: la donna stanca che diventerà si sta già facendo largo sul suo viso.
- In posa: con quel sorriso sbilenco per la macchina fotografica...
- In ascolto della moglie: accendendosi un’altra sigaretta per rendere teatrale la sua pazienza, inclina la lunga testa con un occhio chiuso a difesa dal fumo...
- La storia riferita entra nel vivo: la voce scende a un sibilo cospiratorio...
- Segnali: forse con piccole e inesplicabili fitte come questa gli uomini cominciano a morire...
- I genitori riflettono sul figlio pelandrone e fuori corso: be’... in fondo è ancora all’università... "Non si direbbe", sente la necessità di urlare.
- Tensione al funerale: stanno litigando sottovoce: molti enfatici bisbigli da parte di Peggy, a cui Ollie risponde con stoici borbottii sempre guardando fisso davanti a sé... dopo l’ultimo furibondo bisbiglio di Peggy Fosnacht tutto si quieta...
- Funzioni della musica liturgica: l’organista scarabocchia gli andirivieni di una fuga per dar modo a tutti di tossire e cambiare l’incrocio delle gambe...
- Cerimonie: la piccola folla dei consanguinei...
- Parenti mal messi rivisti dopo secoli: probabilmente fa il ladro, nei momenti liberi...
- In fila per la Comunione: il collo muto e fragile di Nelson...
- Trucchetti coniugali: accende la radio per spegnere la conversazione...
- Il bicchiere mezzo pieno: Dio, è sempre tonta... una consapevolezza che lo consola...
- Incinta: quella sontuosa e lenta compostezza delle donne che non portano solo sé stesse...
- Vani tentativi di riguadagnare la pace: Janice segue la curva per restargli con la bocca attaccata all’orecchio...
- Nonna: bismamma...
- Quasi pronto in tavola: nel forno cuociono dei qualcosa avvolti in pancetta...
- Controtenore: durante l' intervallo hanno fatto cantare uno di quelli che sanno fare la voce alta come le donne...
- La distrazione sempre in agguato quando ascolti lo zio monologante: una rosetta in un sopracciglio che manda una sventagliata di peli nella direzione sbagliata...
- Predestinate: Ha già la bella andatura dritta della cameriera...
- Il palinsesto della suocera: a quest' ora macina lo sceneggiato su Mosè, a giudicare dall’intonazione biblica delle voci, che urlano e rombano intervallate da musica in crescendo...
- Giovani: si presentarono... come se si fossero appena beccati un masso sulla testa e fosse stata un’esperienza fantastica...
- In Sacrestia per accordarsi sul compenso del Prevosto: una versione in sordina del suo vocione da cerimonia...
- Vendette a vuoto: gli occhi scuri sporgenti non tradiscono alcuna consapevolezza della scortesia di Harry...
- Pettegolezzi interiori: tutti i peli che non ha in testa li ha sulle braccia, come fa Thelma a sopportarlo?
- Jitterbug: quella pausa di una battuta sui calcagni prima della giravolta...
- Convenevoli: la stretta di mano di Ollie è floscia, fibrosa e micragnosa
- Le virgole nella conversazione: si volta per rivolgergli quel suo sorriso essiccato ma stranamente perfetto, un sorriso come quelli che guizzavano nei vecchi film in bianco e nero, pudichi e sicuri di sé, un sorriso che è un filo di pura melodia e che quando era giovane doveva sembrare il tramite per una vita molto piú elevata di quella a cui si è fermata...
- Coca: il pfff della lattina che si apre non vale piú niente da quando hanno messo quella piastrina di sicurezza per impedire agli idioti di soffocarsi...
- Misticismo: Il mio pensiero sulla religione è che… che se non ne hai un poco, sprofondi...
- Rigenerazione: il riposino comincia a entrargli nelle ossa e si sente piú di buon umore...
- Il sentimento dominante: sembra che abbia nostalgia della vita mentre ancora sta vivendo...
- Il travaglio della gravidanza: adesso Pru scoreggia perché il bambino la scombussola tutta là dentro...
- L' espressività della suocera: non ha detto granché ma le è venuta la gola a chiazze e si è capito benissimo che per lei era un affare di stato...
- Rospi sputati: con quelle labbra chiuse frettolosamente come se avessero appena pronunciato una dolente verità e non avessero intenzione di rimangiarsela.
- Muri: la tappezzeria, col suo complicato disegno di cose che entrano ed escono da altre cose...
Visualizzazione post con etichetta john updike sei ricco coniglio. Mostra tutti i post
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giovedì 9 aprile 2015
Leggendo "Sei ricco, Coniglio" di John Updike
Tassellando il melone:
sabato 4 aprile 2015
Leggendo "Sei ricco, Coniglio" di John Updike
Tassellando il melone:
- Esperienze estetiche nel week end: fu colto da una beatitudine bovina...
- Linguaggio della casa anni settanta: lo sgraziato risucchio quando si apre o si chiude la porta del frigo...
- Mente come muscolo: quella dannata difficoltà di pensare alla fine della giornata...
- Un tenero ricordo del padre: era stato tanto gentile da morire al momento giusto...
- La grande verità a proposito dei morti: è che lasciano spazio...
- Una vita per la fabbrichetta: con quella sua vocetta stridula che sembrava una mola da arrotino, spaccava le palle tutto il tempo con consigli per la resa ottimale...
- In concessionaria: l’odore di auto nuova presente perfino nei depliants...
- In officina: la vasta pace squadrata di questo posto maschile insaporito dall’andirivieni delle ragazze dell’amministrazione...
- Il boss guarda l' orizzonte: mentre se ne sta lí nella sua propria pelle, conscio dell’ombra che si getta alle spalle...
- Dal sarto: centoquattro di vita, ha cercato di dirgli il commesso di Kroll finché lui non ha tirato in dentro la pancia e l’uomo, con estrema riluttanza, ha stretto un po’ il metro...
- Il Tempo del Maschio scorre: quel progressivo recedere delle tempie... e quando si rade, lo specchio riflette un caos di bargigli e mollezze sotto il mento, che non sopportano di essere guardati tanto da vicino...
- Sarcasmo: emise la solita risatina monosillabica...
- Tipi non del tutto affidabili: l’aria perbene e disidratata di un ubriacone redento...
- L' annuncio della malattia: un giorno cominciò a notarsi ancora di piú il suo teschio...
- Piccoli momenti di trascurabile felicità: Gesù, l' altro giorno se n'è andato perfino John Weyne... Coniglio è felice semplicemente perché è vivo... si accontenta di trotterellare per la concessionaria mentre pensa: "questi fanatici dello stare in forma cadono secchi nei parchi come mosche".
- Il Direttore ha comunicazioni importanti da fare: attaccò come se parlasse col modulo sul tavolo...pronunciando con estrema cura la parola cruciale...
- Guardando Piero Angela in TV: si inoltrò a tentoni nella storia, che per lui è immersa nella nebbia, con una suddivisione in secoli non piú precisa. Qualche data spuntò inattesa qua e là...
- Il Cliente ha sempre ragione 1: non sta bene lasciare i clienti da soli a sentirsi scemi... Sono timidissimi, i clienti, peggio dei cerbiatti...
- Il Cliente ha sempre ragione 2: se ne sta piantato lí grosso e stolido, e Harry deve girargli attorno a passettini veloci...
- Scena sexy: notò il gonfiore della carne dove premono le spalline del top... mentre tremolano nelle due piccole amache del reggiseno
- Rinvenuto un vecchio mazzo di chiavi dietro il mobile: fra cui alcune che su questa terra non aprono piú niente...
- Difetti delle auto asiatiche: I giapponesi avranno tutte le virtú ma sono corti di gamba...
- Quando esci dalla concessionario con l' auto nuova di zecca: palpò il volante alla vana ricerca del clacson...
- Corteggiamento: ha paura di spaventarla, e di distruggere anche la propria vibrante eccitazione di fronte a una possibilità ancora da verificare...
- Il venditore di razza: si stupisce lui stesso di come la sua lingua snocciola misure in centimetri...
- Topologia del fascino: c’è qualcosa di sexy nelle sue palpebre inferiori, con la scarsità di sonno che le ombreggia...
- Pericolo giallo in concessionaria: dipendesse da me, venderei le auto americane al grossista appena entrano da noi. Non le vuole nessuno tranne i negri e i portoricani, e prima o poi si sveglieranno anche loro...
- Congedo tipico tra maschi all' aperitivo: andrò a vedere cos’ha bruciato Janice per cena...
- Rientro in casa dopo il lavoro: parcheggia e struttura nella mente la frase d' esordio...
- Autoradio anni 70: ragazze negre con acute voci metalliche cantano frasi insensate su una base ritmica elettrica martellante e gli piace, gli piace pensare a queste negrette, di Detroit probabilmente, i loro fidanzatini alle prese con la catena di montaggio...
- Cambio di stazione: la disco-music si trasforma nei Bee Gees, uomini bianchi che sono riusciti nella miracolosa impresa di cantare come donne nere. Stayin’ Alive spara il suo martellante ritmo amplificato e quello strano gemito nasale sullo sfondo... E John Travolta... Coniglio lo considera sempre il Vinnie Barbarino dei Ragazzi del sabato sera, ma per un certo periodo l’estate scorsa gli Usa sono stati suoi al cento per cento, e non c’era figa sotto i quindici anni che non sognasse di essere scopata da un tamarro sul sedile posteriore di una macchina parcheggiata a Brooklyn...
- Cambio stazione: i capelli arricciati della Streisand e il suo naso ebreo...
- Cambio stazione (e trovi la Gruber): arriva il giornale radio. Lo legge una giovane voce femminile in tono annoiato, come se sapesse benissimo di farci perdere tempo...
- Sorpasso con occhiataccia: la vecchia guida con entrambe le mani ben strette al volante e sul viso l’espressione di chi si aspetta che dentro il cofano scoppi una bomba...
- Il borghese e il telegiornale: la sua indignazione di fronte a un pomposo finocchio che la passa liscia...
- Immigrazione all' angolo della strada: ragazzi scuri che pensano in lingue che usano solo loro...
- Mogli: ha sempre avuto la carnagione olivastra e ancora prima di luglio è già abbronzata come una selvaggia... Dal calore che emana, si capisce che ha litigato con la madre... È ricco grazie alla sua eredità e questa comune consapevolezza li tiene uniti come una particolare forma di sessualità, comoda e sorniona...
- Reazioni alla prima portata: avanzi e insalata, il mio menu preferito!
- Il Regno della Suocera: poi va nel muffoso salotto dove le tapparelle sono sempre abbassate, il regno dei musi lunghi di mamma Springer...
- Quando ci si prepara come si deve si è in grado di affrontare qualsiasi cosa: risponde freddo, sentendosi dentro nuovi spazi creati dal gin...
- Ogni tanto un diversivo è utile: Harry innesca un dietrofront e marcia in sala da pranzo, facendo fremere i vetri piombati della vetrinetta antica...
- Arriva la suocera!: La signora Springer scende con le sue dolenti gambe idropiche... diffida del pavimento della sala da pranzo... Quel sorrisetto infido e improvviso da commerciante...
- Annuncio: il nipote è fidanzato: scommetto che è nera. – Oh mamma, non tirar fuori tutti i tuoi pregiudizi! Il piccolo Arnold e gli altri telefilm di neri li guardi alla Tv, no?
- Liti tra donne: È pazzesco quel loro flagellarsi reciprocamente usando dei fantasmi di uomini, papà che è morto, Nelson che è via, e perfino Harry è una specie di fantasma, visto che parlano di lui come se non ci fosse...
- Visto che non lo cagano, sparecchia: il colapasta di alluminio piacevolmente leggero da portare...
- Si giunge in cucina passando per il corridoio: abitato da silenziose presenze vegetali...
- Ricordo del figlio sparito nei vari campus: l’ha visto diventare un liceale con un misero ciuffo di baffetti che si vedeva solo se ci batteva la luce...
- Il dopo-cena dei litiganti: la serata trascorre in uno stagnante crepitio televisivo misto a risentimento inespresso...
- Azione e reazione: quando lei si alza per andare di nuovo a riempirsi il bicchiere, lui passa sulla partita dei Phillies...
- Consapevolezza femminile: e in piú la morte comincia a sbocconcellarle il corpo quel tanto da farle capire che non è poi quella preziosissima coppa e che non c’è nessun superman per cui conservarlo...
- Infine, l' amore: un atto talmente glorioso ridotto a questo confuso raspare di due vecchi corpi, uno assonnato e uno ubriaco...
- Il posto delle suocere: digerisce il broncio dormendo oltre una fetta di cemento...
- Scoperte trascurabili: intuisce l’intelligenza in lei, ma l’intelligenza nelle donne non gli è mai interessata...
- I limiti della vita da scapolo: le ragazze che si tira dietro Buddy sono una buona lezione per Harry sui limiti della vita da scapolo: piccole segretarie indurite, direttrici di ristorante, ex figlie dei fiori con l’aria da streghe, code di cavallo brizzolate e seni piatti coperti di gioielli Navajo, ragazzone sovrappeso vice capo del personale in uno di quei torvi nuovi palazzi di uffici senza finestre, dove passano le giornate a gettare i tabulati dei computer nel cestino della carta straccia. Donne pescate nel dimenticatoio, gambe gessose e facce lievemente storte, come se fossero state spinte nella trentina da una brutta botta laterale.
- Appena dopo la prima vera esperienza: la donna stanca che diventerà si sta già facendo largo sul suo viso.
- In posa: con quel sorriso sbilenco per la macchina fotografica...
- In ascolto della moglie: accendendosi un’altra sigaretta per rendere teatrale la sua pazienza, inclina la lunga testa con un occhio chiuso a difesa dal fumo...
- La storia riferita entra nel vivo: la voce scende a un sibilo cospiratorio...
- Segnali: forse con piccole e inesplicabili fitte come questa gli uomini cominciano a morire...
- I genitori riflettono sul figlio pelandrone e fuori corso: be’... in fondo è ancora all’università... "Non si direbbe", sente la necessità di urlare.
- Tensione al funerale: stanno litigando sottovoce: molti enfatici bisbigli da parte di Peggy, a cui Ollie risponde con stoici borbottii sempre guardando fisso davanti a sé... dopo l’ultimo furibondo bisbiglio di Peggy Fosnacht tutto si quieta...
- Funzioni della musica liturgica: l’organista scarabocchia gli andirivieni di una fuga per dar modo a tutti di tossire e cambiare l’incrocio delle gambe...
- Cerimonie: la piccola folla dei consanguinei...
- Parenti mal messi rivisti dopo secoli: probabilmente fa il ladro, nei momenti liberi...
- In fila per la Comunione: il collo muto e fragile di Nelson...
- Trucchetti coniugali: accende la radio per spegnere la conversazione...
- Il bicchiere mezzo pieno: Dio, è sempre tonta... una consapevolezza che lo consola...
- Incinta: quella sontuosa e lenta compostezza delle donne che non portano solo sé stesse...
- Vani tentativi di riguadagnare la pace: Janice segue la curva per restargli con la bocca attaccata all’orecchio...
- Nonna: bismamma...
- Quasi pronto in tavola: nel forno cuociono dei qualcosa avvolti in pancetta...
- Controtenore: durante l' intervallo hanno fatto cantare uno di quelli che sanno fare la voce alta come le donne...
- La distrazione sempre in agguato quando ascolti lo zio monologante: una rosetta in un sopracciglio che manda una sventagliata di peli nella direzione sbagliata...
- Predestinate: Ha già la bella andatura dritta della cameriera...
- Il palinsesto della suocera: a quest' ora macina lo sceneggiato su Mosè, a giudicare dall’intonazione biblica delle voci, che urlano e rombano intervallate da musica in crescendo...
- Giovani: si presentarono... come se si fossero appena beccati un masso sulla testa e fosse stata un’esperienza fantastica...
- In Sacrestia per accordarsi sul compenso del Prevosto: una versione in sordina del suo vocione da cerimonia...
- Vendette a vuoto: gli occhi scuri sporgenti non tradiscono alcuna consapevolezza della scortesia di Harry...
- Pettegolezzi interiori: tutti i peli che non ha in testa li ha sulle braccia, come fa Thelma a sopportarlo?
- Jitterbug: quella pausa di una battuta sui calcagni prima della giravolta...
- Convenevoli: la stretta di mano di Ollie è floscia, fibrosa e micragnosa
- Le virgole nella conversazione: si volta per rivolgergli quel suo sorriso essiccato ma stranamente perfetto, un sorriso come quelli che guizzavano nei vecchi film in bianco e nero, pudichi e sicuri di sé, un sorriso che è un filo di pura melodia e che quando era giovane doveva sembrare il tramite per una vita molto piú elevata di quella a cui si è fermata...
- Coca: il pfff della lattina che si apre non vale piú niente da quando hanno messo quella piastrina di sicurezza per impedire agli idioti di soffocarsi...
- Misticismo: Il mio pensiero sulla religione è che… che se non ne hai un poco, sprofondi...
- Rigenerazione: il riposino comincia a entrargli nelle ossa e si sente piú di buon umore...
- Il sentimento dominante: sembra che abbia nostalgia della vita mentre ancora sta vivendo...
- Il travaglio della gravidanza: adesso Pru scoreggia perché il bambino la scombussola tutta là dentro...
- L' espressività della suocera: non ha detto granché ma le è venuta la gola a chiazze e si è capito benissimo che per lei era un affare di stato...
- Rospi sputati: con quelle labbra chiuse frettolosamente come se avessero appena pronunciato una dolente verità e non avessero intenzione di rimangiarsela.
- Muri: la tappezzeria, col suo complicato disegno di cose che entrano ed escono da altre cose...
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