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martedì 28 maggio 2024

presentismo

Il presentismo è la tesi che solo il presente esiste e che gli eventi e gli oggetti passati e futuri non esistono.L'obiezione del costruttore di verità è essenzialmente la seguente. Se un'affermazione è vera, allora deve esserci qualcosa che la rende vera. Per esempio, se è vero che il gatto è sul tappeto, ciò deve essere dovuto al fatto che esiste davvero un gatto su un particolare tappeto. Ora, consideri l'affermazione che Giulio Cesare fu assassinato alle Idi di marzo. Questa affermazione è vera, quindi ci deve essere un creatore di verità che la rende vera. Ma fa riferimento a un evento passato, e il presentismo sostiene che gli eventi passati non esistono più. Quindi, come può esistere un creatore di verità per questa affermazione?per quanto il principio del truthmaker ci dica, può darsi che ciò che rende vero che Giulio Cesare fu assassinato alle Idi di marzo sia semplicemente il fatto che Cesare fu realmente assassinato alle Idi di marzo. Non ci dice che il creatore di verità deve essere un fatto su qualcosa che esiste, invece di essere un fatto su qualcosa che esisteva.Bill obietta: Feser sembra proporre quanto segue. Nel caso del tempo presente 'BV esiste', il creatore di verità è BV. Ma quando BV non c'è più ed è vero che BV esisteva, il creatore di verità della verità al passato sarà il fatto che BV esisteva e non coinvolgerà BV stesso.In risposta, direi che è un errore identificare i fatti con le proposizioni. C'è il fatto che sono seduto davanti al mio computer e c'è la proposizione che sono seduto davanti al mio computer. La prima rende vera la seconda, ma non è identica alla seconda.Allo stesso modo, è il fatto che Cesare esisteva e fu assassinato alle Idi di marzo che rende vera la proposizione che Cesare fu assassinato alle Idi di marzo. Il fatto non è il portatore di verità; lo è la proposizione. Il fatto è appunto il creatore di verità.

Bill scrive anche: Concludo che Feser non ha apprezzato la profondità del problema di fondamento. 'Cesare fu assassinato' ha bisogno di un creatore di verità esistente. Ma con il presentismo, né Cesare né il suo assassinio esistono. Non è solo che questi due elementi non esistono ora; per il presentismo, non esistono affatto. Che cosa rende vera la frase al passato? Questa è la domanda a cui Feser non ha risposto in modo soddisfacente.In realtà ho risposto. Sì, "Cesare fu assassinato" ha bisogno di un creatore di verità esistente. E questo fabbricante di verità non è Cesare o il suo assassinio (che non esistono più), ma il fatto che fu assassinato (che esiste ancora - dopo tutto, è un fatto ora come lo era ieri, e rimarrà un fatto domani). A questo Bill obietta che "ovviamente questo non va bene [perché] la verità al passato non può servire come [proprio] creatore di verità". Ma ancora una volta, questo confonde i fatti con le proposizioni, che non dovrebbero essere confuse.La visione eternalista, infatti, non è ben definita. È un tessuto di confusioni che presuppone errori come la tendenza a caratterizzare il tempo in termini che si applicano intelligentemente solo allo spazio e a scambiare astrazioni matematiche per realtà concrete. In effetti, sulla visione aristotelica del tempo che difendo nel libro, gli approcci al tema comunemente adottati da vari scrittori contemporanei sono sotto diversi aspetti sbagliati.