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martedì 29 giugno 2010

Funziona così: prendere o lasciare.

Per come funzionava la musica una volta, un duo di chitarre avrebbe dovuto essere composto da due chitarristi.

Hans Reichel e Wadi Gysi sono da tempo tra i chitarristi più creativi in circolazione.

Una volta avrebbero composto un gran duo.

Sarebbe stato un duo inventivo ed abrasivo, così sono sia le corde interne dei due che le corde sugli strumenti dei due. Noi fan alla sola notizia della reunion avremmo atteso trepidanti concerti e dischi fiammeggianti.

E così il duo si formò. Solo che erano in tre, oggi funziona così.

Ai chitarristi si è unito Fredi Bosshard: suona lo studio di registrazione.

Fredi è davvero un mago, le sue competenze sono inarrivabili, il suo strumento estremamente complesso e solo lui sa dove mettere le mani.

Lui sa dove mettere le mani, io so invece che Fredi con i suoi interventi ha rovinato quello che poteva essere un grande musica. Ha fatto calare una gelida brinata su tutto. Poteva essere un vulcano ribollente ed invece è venuta fuori una fontana d' inverno con il getto pietrificato.

Fredi è stato determinante (questa volta in negativo), Fredi è a tutti gli effetti il terzo musicista del duo, io lo tratto così perchè oggi funziona così, prendere o lasciare. E io prendo!



P.S. nella registrazione di cui sopra il duo non si limita ad annoverare tre componenti (Hans, Wadi e Fredi) ma anche un quarto. Io, che con colla e forbici compatto una roba che sarebbe stata di 17 minuti. Oggi funziona così, prendere o lasciare. Preso!

lo scultore olandese tomáš gabzdil libertiny forse non ha molto tempo per sagomare le sue forme, anche per questo si fa aiutare dai suoi fidati calabroni.

lunedì 28 giugno 2010

Duetti a tre

Hans Reichel e Wadi Gysi sono due tra i chitarristi più inventivi e abrasivi sulla scena, il loro incontro faceva prevedere fuoco e fiamme agli appassionati.

C' ha pensato Fredi Bosshard a gettare un secchio d' acqua gelata sul battagliero duo.

Ma un duo chiatarristico non si compone di due chitarristi, ovvero Hans e Wadi? Chi è dunque questo Fredi, da dove spunta? Come puo' costui condizionare così pesantemente l' esito finale dell' opera?

Semplice, è l' ingegnere del suono a cui ci si è affidati.

Il "produttore" è un elemento decisivo nella musica contemporanea, incide pesantemente sugli equilibri strutturali, anche lui è chiamato a firmare l' opera. Questo è sempre più chiaro nella musica contemporanea.

lunedì 4 agosto 2008

Qualcosa brulica

L' introversione dei due chittarristi è ulteriormente accentuata da una produzione algida e distante.

Peccato, si tratta di due teste sempre ispirate, pronte ad aprire la pancia dello strumento per farci guardare dentro.

Ma tutta questa nebbia finisce per depotenziare il loro talento vivido.

Il colpevole: Fredi Bosshard. Fa di tutto per imbalsamare il vitale colloquio improvvisato dal tedesco con lo svizzero. Per fortuna la missione che si è dato è impossibile, l' ascolto resta formativo.

Di ritorno dal Giappone (e si sente), Hans e Waadi fecero tappa a Zurigo lasciando come ricordino alcune piccole invenzioni subito catturate da un Ferdi sempre bene appostato.



Ecco il maestro Peter Callesen. La precarietà dei suoi ritagli sta bene anche qui.