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giovedì 21 aprile 2011

Meditazioni libertarie su “L’ amaca” dell’ 8.4.2011

Il clima è così mefitico che uno, pur di migliorarlo, sarebbe anche disposto ad ascoltare le ragioni altrui. Per esempio si legge sul giornale che un deputato della Lega, Buonanno, vorrebbe imporre una tassa dell'uno per cento sulle rimesse degli immigrati. «Si tratta di otto miliardi di euro all'anno - spiega Buonanno - che frutterebbero ottanta milioni da destinare al volontariato». L'obiezione sarebbe che se l'immigrato (e il suo datore di lavoro italiano) sono in regola, quei soldi sono già tassati. Ma la proposta, messa così (soldi al volontariato) potrebbe anche essere discussa.

Solo che, due righe sotto, lo stesso Buonanno definisce gli immigrati «furbi che piangono miseria qui e poi magari si fanno la casa nel loro paese».E subito si chiude lo stretto varco dell'ascolto, perché anche la migliore proposta del mondo, se servita in una salsa così guasta, condita dalla solita dose di razzismo, ha un sapore ripugnante.

Nessun dialogo, nessuna collaborazione è possibile con chi fonda la sua prassi sul disprezzo sociale e sul pregiudizio etnico. Imparino a parlare la lingua della civiltà e della res publica, questi signori, e vedranno che improvvisamente le loro parole assumeranno un altro peso politico. Sono sotto esame tanto quanto gli immigrati. Ci facciano capire se hanno capito che abbiamo regole, qui in Italia, che non consentono deroghe per nessuna tribù: neanche la loro.- MICHELE SERRA

Ecco una vivida illustrazione di un atteggiamento comune: c’ è una cosa che possiamo fare insieme con reciproco vantaggio? Mi rifiuto poiché mi ripugni.

Pur di danneggiarti mi infliggo un male.

La defezione e il boicottaggio sono l’ abituale modo di procedere del moralista. Il suo sguardo non si degna di incrociare quello altrui e se capita è comunque presto sopraffatto dallo sdegno.

Elinor Carucci  boom sguardi

Ora, l’ ossessione per la purezza sembra ormai aver fatto stabile breccia nel pensiero progressista, e questo lo sapevamo, ma c’ è qualcosa in più che trapela: la sfiducia nel proprio progetto. Infatti, se entrambi ci avviciniamo alle rispettive mete ed io sono convinto che la mia visione sia vincente, allora la collaborazione, il “percorrere un tratto di strada insieme” diventa una strategia razionale.

Chiudo accennando ad un modo opposto di procedere, e mi rifaccio ad un’ intervista concessa da Harold Bloom a Repubblica:

Lei afferma di dover molto, culturalmente, a Robert Penn Warren, ma scrive che molti dei “suoi amici erano miei nemici”.
«Robert Penn Warren era un eccellente poeta a scrittore, ed un uomo meraviglioso. La battuta che cito è relativa all´ostilità dell´ambiente anglosassone che io, ebreo, ho trovato nel mondo accademico negli anni Sessanta. Era fortissima l´influenza di Eliot, che era certamente un grande poeta, ma un antisemita».
Riesce ad apprezzare sinceramente un autore in casi del genere?
«Certo, e ho fatto di questo principio un cardine del mio insegnamento»

Ok, Eliot e Buonanno non sono la stessa persona, eppure…

lunedì 15 marzo 2010

Ateismo puritano

L' intuizione morale dell' uomo è immutabile e si regge sempre e comunque su cinque pilastri: solidarietà, reciprocità, rispetto dell' autorità, appartenenza, sacralità. Non uno di più, non uno di meno.

Jonathan Haidt ne è certo.

Possono variare i "pesi" da persona a persona o da popolo a polpolo, ma nessuna delle fondamenta potrà mai latitare. Siamo fatti così! Giocando con i pesi posso poi tracciare, per esempio, le varie ideologie correnti.

La domanda sorge spontanea: ma un ateo-materialista-desinistra, e tra noi ce ne sono parecchi, come puo' coltivare il valore della "santità" e della "sacralità"? Punto di domanda?

A quanto pare esiste pure un puritanesimo materialista!

Infatti, le misurazioni di Haidt si occupano della vicenda e concludono che lo "scristianizzato sinistrorso" tende innanzitutto a sacralizzare il cibo:

... it can be seen in the liberal tendency to moralize food and eating, beyond its nutritive/material aspects...

... e poi l' ambiente...

... it can be seen in the way the left treats environmental issues and the natural world as something sacred, to be cared for above and beyond its consequences for human welfare...

Da non perdere poi la conclusione: "Can anyone understand Avatar who lacks all intuitions of purity/sanctity?". E' chiaro il concetto?

Ne approfitto per segnalare un saggio brillante: "Is Food the New Sex?". Si comparano i sacerdoti del "sesso" con quelli del "cibo".

Nei suoi esperimenti Haidt fa largo uso dei verdoni valutando le risposte delle "cavie" di fronte ad offerte concrete in denaro. Mi sembra un buon metodo per approntare interviste credibili.

Non solo, lui stesso scommette sulle proprie conclusioni: 1000 dollari a chi le confuta seguendo un protocollo sperimentale ben preciso. Mi sembra un buon modo per fare il Professore in modo credibile.

Per chi fosse interessato ad altre scommesse accademiche a lungo termine: qui.