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venerdì 7 luglio 2017

Il caso dell'estate

Il caso dell’ estate

Avete seguito il caso Donnarumma?
Il tira e molla con il Milan per contrattualizzare il diciottenne ha tenuto banco questa estate. Forse oggi ci siamo, si firma a compensi stratosferici.
La vicenda ha destato un certo scandalo, anche perché Gigio, stressato, dopo la trattativa ha deciso di volare a Ibiza in vacanza mandando a monte il suo esame di maturità.
Tra i critici della vicenda ne scelgo uno che ammiro e che seguo ogni giorno: Aldo Maria Valli da Rho, vaticanista eccelso che recentemente ha scritto “266”, secondo me il miglior libro su Papa Francesco oggi in circolazione: rispettoso, deferente e anche sofferente per alcune critiche che l’osservatore indipendente non puo’ esimersi dal considerare. Una prelibatezza consigliata a tutti. peccato manchi la versione Kindle.
L’articolo del giornalista è qui. Leggetelo tutto perché è, come al solito, di livello superiore. Si pasticcia un po’ con i numeri e con le clausole – vero – ma la sostanza c’è tutta.
Di fronte ai 6 milioni annui che Donnarumma incasserà, Aldo Maria è spiazzato…
… Ora sicuramente qualcuno mi dirà che io sono un moralista da strapazzo e che se il mercato dei calciatori consente queste cifre non c’è nulla di strano nel fatto che un bravo giocatore come Donnarumma se le intaschi. Mi si dirà anche che il talentuoso portiere del Milan non costituisce l’unico caso del genere e che quindi, se proprio voglio prendermela con qualcuno, non è contro di lui che devo indirizzare i mie strali moralistici, ma contro il sistema. Va bene, capisco tutte le obiezioni. Però, signori miei, tutti quei soldi sono proprio vergognosi…
Molti sono tormentati da un fastidio simile di fronte a certe somme nelle mani di un immaturo sedicenne.
Perché?
probabilmente perché non usano bene le parole.
Mi duole dirlo di fronte ad un maestro come Aldo Maria, sempre così calibrato nelle sue espressioni e con un frasario lussureggiante a disposizione.
Mi spiego meglio: dire che Donnarumma “guadagnerà” 6 milioni di euro e chiedersi se “se li merita” non è in sé un errore marchiano – Aldo maria non lo commetterebbe mai. Tuttavia, è una formula che inganna chi la esprime e chi l’ascolta.
Molto meglio sarebbe allora mantenersi più fedeli alla realtà e chiedersi: “Donnarumma crea dal nulla un valore pari a 6 milioni di euro, è giusto che gli venga riconosciuto?”.
In questo modo le cose appaiono in una luce diversa e più veritiera. Anche il problema morale si fa meno scontato poiché non è così evidente che sia corretto privare il Donnarumma di una ricchezza che ha creato con le sue mani.
E’ un po’ quel che succede quando si dice che 1/5 dell’umanità dispone dei 2/3 delle risorse. Sarebbe più illuminante dire le cose come stanno, ovvero che 1/5 dell’umanità PRODUCE 2/3 delle risorse globali. Solo la seconda formulazione innesca la domanda cruciale di questa faccenda: come mai i 4/5 della popolazione producono solo 1/3 della ricchezza globale? Sono ignoranti? Sono incapaci? Sono arretrati? Sono mal governati? Come rimediare al problema. Sì perchè il problema è il terzo improduttivo, non gli altri.
***
Ma fin qui non abbiamo ancora detto niente, da ben altro deriva infatti il turbamento di Aldo Maria Valli. Ce lo riferisce lui stesso a metà articolo…
… È la notizia secondo la quale il portiere non si è presentato all’istituto per ragionieri di Vigevano dove avrebbe dovuto sostenere l’esame di maturità. E perché non si è presentato? Perché, dopo aver firmato il contratto multimilionario, ha preferito partire subito per le vacanze a Ibiza, dove è arrivato a bordo di un aereo privato. E perché è andato in vacanza a Ibiza senza fare l’esame? Perché la storia del contratto e tutte le polemiche degli ultimi tempi… Ecco, questa dell’esame mancato è la goccia che ha fatto traboccare il vaso della mia indignazione… se solo Donnarumma fosse andato all’esame, si fosse presentato ai professori e, umilmente, avesse chiesto scusa per la confusione e il fastidio arrecato… la mia indignazione sarebbe scemata…
Considero il sentimento di Aldo Maria Valli esemplare ed espresso in modo più che esemplare.
Ma cosa c’è che non va? Perché mi dissocio? Di più: perché ritengo un simile sentimento (genuino) la fonte di molti guaiper la nostra società?
Analizziamolo meglio. 
Dunque, Donnarumma se ne sbatte dell’esame di maturità, manda tutti a quel paese e se ne va in vacanza ad Ibiza perché stressato dopo la trattativa milionaria che lo ha visto al centro recentemente affiancato dal suo procuratore Rajola. Aldo Maria – e molti con lui – s’indigna e condanna.

Eppure… vediamo esattamente a cosa ha rinunciato il portierone.
  • Ad un esame per superare il quale gli viene richiesta una conoscenza del tutto inutile per il suo futuro, che è già segnato.
  • Questa “conoscenza inutile” richiesta a Gigio sarebbe comunque evaporata dopo pochi mesi,  come è capitato bene o male a tutti noi.
  • L’esame non conferirebbe comunque alcun beneficio materiale al neomilionario Gigio.
  • L’esame è comunque una prova  di personalità, vero. Ma Gigio fa un mestiere per cui ha già affrontato prove di personalità ben più consistenti: stare soli di fronte a centomila spettatori che pendono da un vostro gesto è molto più probante che stare di fronte a quattro professori annoiati che leggono il giornale con la coda dell’occhio.
  • Qualcuno sostiene che non ha comunque mantenuto un impegno, il che è condannabile. Ok, ma se è per questo ha disdetto con una cortese telefonata anche la pizzata con Enrico e pure l’uscita in barca programmata con lo zio, che non se l’è certo presa più di tanto. Insomma, rinunciare ad impegni insignificanti per sopraggiunto cambio di programma non è né strano né grave. Enrico e lo Zio lo hanno capito benissimo, sarà per un altra volta. I punti precedenti spiegano – in modo penso esaudiente – il perchè l’esame di maturità sia per Gigio un impegno del tutto insignificante.
Detto questo, chi non avrebbe rinunciato all’esame? Sarebbe irrazionale non farlo.
Oserei dire che sarebbe immaturo. Sarebbe immaturo perdere tempo con l’esame quando c’è altro da fare. In questo senso Gigio ha superato la sua prova di maturità.
Considerato freddamente tutto questo mi sorprendo, non tanto che Gigio abbia saltato l’ esame per quest’anno, ma che lo conservi ancora nella sua fitta agenda. Cosa aspetta adepennarlo?
Ma c’è di più: Gigio ha giá studiato la ragioneria per 5 lunghissimi anni. Perché ad Aldo Maria questo questo ancora non basta? Perché vuole che vada oltre, che si “rechi umilmente alla sede d’esame”? Sembra che nulla basti a tacitare l’indignato.
Comunque c’è da ringraziare Donnarumma poiché con il suo comportamento porta alla luce il rapporto un po’ perverso che abbiamo tutti noi con la scuola, ovvero con la “vacca sacra” del nostro tempo (senza Dio).
Sentiamo d’istinto il dovere di prostrarci a prescindere, di effondere incenso non appena entra nel discorso, di prendere sul serio quella trombona della Preside che attraverso l’ANSA ha denunciato urbi et orbi l’assenza di Gigio dai banchi, la tapina, probabilmente mai uscita da una scuola, è programmata per non comprendere – e con lei molti indignati – che possono anche esistere cose più serie da fare, come rilassarsi ad Ibiza in vista di una stagione lunga ed impegnativa a difesa della vulnerabile porta rossonera.
Se per noi la scuola è stata importante – e per molti in realtà è l’ unico vero obbiettivo centrato – pretendiamo irrazionalmente che lo sia per tutti, anche per coloro per cui è oggettivamente solo tempo perso – vedi i 5 punti di cui sopra.
Ci si dimentica sempre l’essenziale, ovvero  che siamo differenti, terribilmente differenti l’uno dall’altro. Un abisso ci separa e meglio sarebbe non vivere la vita degli altri se non vogliamo incappare in gaffe per eccesso di indignazione fuori luogo.
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