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mercoledì 30 marzo 2011

La diseguaglianza fa male alla salute?

C' è un libro che ha fatto molto parlare di sè: The Spirit Level:

Why Greater Equality Makes Societies Stronger - Richard Wilkinson e Kate Pickett.


Tesi 1: la diseguaglianza fa male alla salute.

Tesi 2: se andiamo verso la diseguaglianza ci ammaleremo.

Commento (ironico?):






    ... if the authors took their analysis literally, they might suggest direct manipulations of inequality: send the richest people—or, probably more efficiently, the poorest people—out of the country or the state. Inequality would go down and well-being would go up. Alternatively, leave the inequalities as they are, but devise ways to hide them from people—censor the media, say (no more Lifestyles of the Rich and Famous)—so that people do not know their relative positions. That should, according to The Spirit Level, bring down crime, disease, obesity, and so forth. The authors do not go in these directions, and these are, of course, not plausible solutions in a democratic society. But they are the logical implications of The Spirit Level’s explanation...



Per Norberg:






    ... the book does not prove (1) and it does not even try to argue for (2)...



Interessante anche Rustichini:






    ... il centro del libro è un esame di correlazioni in diversi paesi fra disuaglianza del reddito o della ricchezza, e una serie di indicatori. Per esempio: salute fisica, salute mentale, uso di droghe, educazione, violenza, gravidanza fra minori. Che queste correlazioni ci siano veramente, quanto sono robuste fa parte del dibattito che ho citato. Non è neppure chiaro che abbiano considerato tutte le variabili: per esempio gli autori non parlano del suicidio, dove la correlazione va nella direzione opposta (più disuguaglianza meno suicidi)... ... la letteratura economica, in ogni caso, dimostra che questa relazione non c'è. Per esempio, nel suo survey... Angus Deaton conclude: ''Non è vero che disuguaglianza del reddito di per sé è una causa importante del livello di salute pubblica. Non c'è una relazione robusta fra lunghezza della vita attesa e disuguaglianza del reddito nei paesi ricchi, e la correlazione che si trova quando si guarda a stati e città degli USA è quasi certamente dovuta a variabili che sono correlate con disuguaglianza del reddito, ma non la disuguaglianza di per se'... ... Ora, il dibattito fino ad ora è stato tutto sulle correlazioni. Io posso aggiungere a questo dibattito una osservazione. Che le preferenze "profonde" siano universalmente a favore della uguaglianza è, in questa letteratura, fondato su una deduzione (gli hunter and gatherers dovevano per forza essere egualitari) che procede da una assunzione (l'evoluzione è ferma da dieci mila anni e più) ed è basata su una finzione (noi siamo, per struttura psicologica, hunters and gatherers). Però che le preferenze siano universali è una ipotesi testabile. Per esempio basta guardare alla distribuzione del fattore di personalità (dei Five Factors) che si chiama Agreebleness, la cosa più vicina a preferenza per l'uguaglianza. La distribuzione ha una forma quasi normale, a campana, ben diversa da quella che si avrebbe se ci fosse sostanziale uniformità...