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sabato 19 gennaio 2019

TUTTO C’ENTRA CON TUTTO

TUTTO C’ENTRA CON TUTTO

Quando parla un dilettante lo vedi subito: collega tutto con tutto. Non c’è nesso che lui non sia in grado di stabilire (se lo vuole).
In questo la scienza e la logica lo incoraggiano: la prima adotta il metodo induttivo e nel metodo induttivo “tutto c’entra con tutto”.
Nel metodo scientifico ogni informazione è utile allo scopo, magari poco ma è utile. Ma perché?
Prendiamo l’affermazione “tutti i corvi sono neri”, come testarla usando il “metodo scientifico”?
Bè, facile. Se si incontra un corvo bianco l’affermazione è da considerare falsa, se invece si incontra un corvo nero l’affermazione è “corroborata”, se poi se ne incontra un altro diventa addirittura “probabile”, se se ne incontra un altro ancora diventa “più probabile”, se se ne incontra di nuovo un altro diventa “ancora più probabile”, se si incontra l’ennesimo corvo nero diventa “molto probabile” e via così… ma se si incontra un pappagallo verde e giallo?
Qui sta il bello. Facciamo una traduzione logica dell’affermazione “tutti i corvi sono neri”: “tutti gli oggetti che non sono neri sono non-corvi”. Aver incontrato un pappagallo verde e giallo corrobora chiaramente la seconda affermazione, e quindi anche la prima che ne è l’equivalente. Ovvero: i pappagalli c’entrano con i corvi… “tutto c’entra con tutto” (cvd).

N.B. Il metodo scientifico è spesso vilipeso, per esempio nelle aule di giustizia: impedire ai membri di una giuria popolare di avere contatti con l’esterno o di leggere il giornale significa non capire la scienza, ovvero il fatto che “tutto c’entra con tutto”.

giovedì 4 luglio 2013

L' uomo dall' idea fissa

Riccardo Mariani ha condiviso un link.
Emanuele Severino, il nostro massimo filosofo. Ovvero, del come si puo’ far carriera con una sola idea (e che idea!).

Non riesco proprio a tacerla, eccola: frasi tipo “LA LEGNA E’ DIVENTATA CENERE” sono palesemente contradditorie, questo perché la copula “E’” esprime identità nonostante la parola “LEGNA” designi qualcosa di molto diverso dalla parola “CENERE”.

Ebbene, non sottovalutate la cosa perché sotto il peso di queste contraddizioni l’ Occidente è destinato a collassare quanto prima (quando esattamente Severino non lo dice, anche se lancia moniti ad ogni cedimento del MIB).

A voi neofiti tutto cio’ apparirà singolare. Poi apparirà curioso. Poi apparirà strano, molto strano. Poi capirete cosa significa “avere nostalgia di un buon pragmatista americano”. Poi, giustamente, lascerete perdere perché avete un fracco di arretrato da sbrigare in giornata.

http://www.youtube.com/watch?v=9NN-HGrMq0w
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venerdì 14 dicembre 2012

Senso comune, ovvero il razionalismo intuizionista

Partiamo dicendo che la ragione non implica solo il principio di non-contraddizione ma anche quello di evidenza.

Proseguiamo facendo notare che un argomento valido implica due alternative: o si accettano le conclusioni o si rifiutano le premesse.

Concludiamo dicendo che lo scetticismo è irrazionale: accetta conclusione strampalate pur di conservare premesse forse valide ma perlomeno dubbie.

Dando peso all' evidenza, la ragione non si esaurisce in una questione di "argomenti" ma implica "onestà". Che cosa reputo evidente? Per rispondere devo essere accurato e onesto (introspezione). Quando sorgono contraddizioni devo chiedermi dove sta l' evidenza più probabile facendo appello alla mia onestà introspettiva.

Lo scettico ammette di non poter vivere in base ai suoi principi. Ma questa è un' ammissione decisiva che intacca la razionalità della sua dottrina! Adesso capiamo meglio cosa intendere con il termine coerenza: non si tratta solo di logica ma anche di pratica. Tutto attiene alla ragione.

Difendere il senso comune non significa difendere il pragmatismo: la convenienza puo' essere differente per ciascun soggetto, la verità del senso comune, per contro, deve essere la medesima.

http://econfaculty.gmu.edu/bcaplan/commonsense.pdf