Credere in Dio nell' età della scienza di John Polkinghorne
- La realtà interpretata in modo generoso rende possibile una conoscenza unitaria
 - Per un recupero della teologia naturale fondata sul principio antropico.
 - Credere in dio da uno scopo al concetto di universo e un senso al concetto di mente
 - La realtà che studio è bella e io ne sono consapevole. Tutto ciò sarebbe illusorio senza dio.
 - Il mondo come linguaggio di dio nn è un immagine fuorviante e indica un desiderio dell uomo.
 - L irragionevole efficacia della matematica.
 - Gli universi immaginati sono noiosi. Come mai quello reale è così interessante?
 - John leslie: o esiste un dio o molti universi.
 - Le alternative a leslie oggi sono speculazioni disperate
 - Contro tommaso: la teologia naturale nn cerca prove ma solo indizi per inspirare l intuizione di dio.
 - La tn siffatta nn è mai rivale della scienza ma la completa.
 - I biologi come dawkins si concentrano sull evoluzione dimenticando i processi fisico che ne sono alla base.
 - Proposta: passate da tn alla teologia della natura. Nn cercare indizi su dio nella natura ma fornire grazie al teismo una cornice entro la quale esercitare la scienza.
 - Anche se la scienza presenta il suo lavoro in modo asettico dietro c è una fede una volontà una intenzione. Insomma c è una xsona.
 - Esempio di povertà della scienza: la scienza che descrive la musica in modo oggettivo.
 - Altro esempio: il big crunch e la fine del mondo raccontato dalla scienza. Una storiella senza pathos.
 - Ecco allora che il teismo arricchisce qs conoscenza.
 - Perchè dovremmo anteporre l impersonale al xsonale?
 - Meglio affidarsi ad una intuizione soddisfacente.
 - La matematica è scoperta o inventata? La sua oggettività indirizza la ns intuizione.
 - La matematica: un duro ostacolo x il riduzionismo fisico.
 - 3 teorie dell universo: 1 eterno 2 con un inizio 3 multi.
 - 1 può dare qualche problema teologico di tipo secondario. L unicerso deve essere soatenuto oltre che creato.
 - 2 idem
 
continua