Visualizzazione post con etichetta heckman. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta heckman. Mostra tutti i post

giovedì 13 gennaio 2011

Tra "pari opportunità" e "decrescita" un matrimonio felice

Cerchiamo di immaginare un mondo in cui il successo di una persona dipenda dalle sue abilità cognitive e le abilità cognitive siano innate. Poichè tali abilità sono molto differenti da persona a persona, sarebbe necessariamente un mondo di diseguali.

Ora chiediamoci: dove risiede la principale differenza tra mondo vero e mondo immaginario?

Il questo è d' obbligo per chi intendesse intervenire per tamponare le diseguaglianze sociali.

Oggi che il potenziale offensivo di chi attacca la misurazione dell' intelligenza sembra sfumare, possiamo dire qualcosa in merito. Sappiamo infatti con buona approssimazione alcune cose.

Sappiamo che, in una società libera, l' IQ è il predittore più affidabile dei successi che avrà un soggetto.

Sappiamo anche che la scuola e l' istruzione superiore non hanno grande potere nel colmare il gap iniziale in termini di intelligenza.

Sappiamo inoltre che se i soggetti crescono in un ambiente confortevole, nemmeno i primi anni di vita incidono sul gap potenziale che fiorirà in futuro.

Dobbiamo concludere che la differeza tra il mondo immaginario e il mondo reale si gioca nei primi anni di vita dei bimbi che crescono in condizioni fortemente disagiate.

Primi anni di vita? Direi primi mesi di vita! E l' ipotesi più accreditata è ancora più radicale e riguarda la nutrizione nei primi mesi di vita!

Ma dal penultimo link ricavo un' ulteriore nuova: l' incidenza genetica si manifesta in modo di gran lunga più profonda nei bimbi allevati in famiglie agiate.

Volendo preservare la società libera, abbiamo in mano quanto serve per una prima conclusione: impostare una politica tesa a ridurre le diseguaglianze si puo', basta condannare i neonati delle famiglie più agiate (e le relative puerpere allattanti) a diete ottocentesche!

Un' altro aspetto eticamente rilevante a favore della "decrescita".

p.s. si noti che per molti una "dieta ottocentesca" è sinonimo di "mangiar bene" e "mangiare naturale". Due piccioni con una fava.

mercoledì 20 ottobre 2010

L' età cruciale

Siete un governante e dovete investire sulla gioventù del vostro Paese.

Dove mettete i soldi?, nei Licei?, nelle Università?

No, se avete il senso degli affari punterete tutto sugli asili per bambini provenienti da famiglie svantaggiate.

...Nobel Prize winner James Heckman of the University of Chicago and Dimitriy Masterov of the University of Michigan argue that by waiting until kindergarten, we throw money at kids when it's too late. Their evidence urges shifting educational spending to younger children... Recent developments in neuroscience have shown that the early years are vital to cognitive development, which in turn is important to subsequent success and productivity in school, life, and work... while many people advocate spending on these kids for reasons of fairness or justice, Heckman and Masterov make a different case. They're saying this preschool spending is a sound economic investment...

Fonte: http://www.slate.com/id/2166852/

giovedì 11 marzo 2010

Early childhood education

Intervista a James Heckman.

Raccomando la sezione Early childhood education.

Riassunto: puntare sui big five nei 0-7 anni.

Traduzione a beneficio del Ministro della Pubblica Istruzione e dell' Università: concentrati sulla sostanza formativa, ovvero sugli asili. Del resto occupati nel tempo libero.



Qualcuno ha un' idea pratica di cosa significhi "puntare sulle abilità non-cognitive"?

Ipotesi: regole, motivazioni, tranquillità, concentrazione, devono essere anteposte alla capacità di risolvere problemi?

Sì, ma in concreto? Andare a letto alle 8,30 senza brontolare è più formativo di passare il terzo livello del giochetto elettronico luminescente o di fare l' ingegnere con il Lego, o di imparare presto a leggere e scrivere? Il bambino disciplinato che non si annoia facilmente (perchè sa motivarsi) ha davvero più speranze del genietto capriccioso?

Sembra incredibile ma la posizione modernista e tremendamente all' avanguardia di chi accetta un IQ rigido e in gran parte genetico, rivaluta poi taluni metodi educativi tradizionali.