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martedì 24 settembre 2024

Spiegare gli amish

 La società capitalistica avanzata atomizza e aliena. Ok. E gli Amish? Ci vivono proprio nel bel mezzo della società capitalistica più avanzata di tutte. E prosperano figliando come conigli.


Pensando a quelli che... "la società contemporanea ci atomizza, aliena, spersonalizza...". E poi, quando qualcuno cerca di fare qualcosa dal basso, subito denuncia: "costruiscono un luogo oscurantista, chiuso, soffocante, appartato, artificiale...".

lunedì 30 dicembre 2019

I LUSSI DELLA SOCIETA' ATOMIZZATA


Le circostanze che promuovono il benessere materiale, disgregano la coesione sociale? Un tempo avrei risposto di no, oggi ho molti più dubbi e sto cambiando idea. Forse modernità e coesione sociale sono davvero incompatibili.

Per coesione sociale intendo un forte senso di appartenenza, una solidarietà verace, una grande fiducia nella reciprocità e nel trovare un "senso" nello stare insieme sacrificandosi l'uno per l'altro. L'esempio canonico è quello di una piccola unità militare che combatte la sua battaglia. La coesione sociale monta al crescere delle difficoltà affrontate dal gruppo.

Purtroppo, la società moderna ha perfezionato l'arte di non far sentire le persone necessarie. Ci sei o non ci sei, fa lo stesso, non cambia molto. Una base alquanto fragile per "fare gruppo". Chi cerca il benessere materiale, cerca di fatto grandi società, anonimia, specializzazione nei ruoli e riduzione al minimo delle difficoltà materiali, tutti fattori che depotenziano la socilaità e spingono l'individualismo.

In passato vivevamo in piccoli gruppi precari, sempre sotto la minaccia di qualcosa, ci conscevamo tutti e tutti erano indispensabili o quasi. Abbiamo così sviluppato un bisogno di coesione. In un libro ho letto esempi originali di questo nostro istinto, eccone alcuni davvero curiosi: 1) molti coloni occidentali in esplorazione del nuovo mondo lasciarono volentieri la "civiltà" per unirsi alle tribù native, ma raramente accadeva il contrario. 2) Ci siamo evoluti per dormire in gruppo, solo ultimamente abbiamo messo i bambini nelle loro camerette (da leggere). 3) Ci piacciono i film (e spettacoli in genere) in cui le comunità sono perennemente in crisi (di solito c'è un maschione che affronta una minaccia esterna; una femmina che lo aiuta con le dinamiche di gruppo; un uomo che non riesce a stare nel branco e se ne va in cerca di se stesso facendo una brutta fine e un uomo che, essendo stato mandato via dalla comunità per il suo comportamento problematico, ritorna e si riscatta. 4) Durante le guerre, solidarietà e reciprocità conoscono i loro picchi. Quando sei nelle canne impari ad andare d'accordo con le persone, anche con gli antipatici. 5) L'ultimo esempio che ricordo riguardava le stragi nelle scuole americane: non succede mai nelle aree più povere e ad alta criminalità. I giovani protagonisti hanno una vita materiale confortevole.

L'atomizzazione della sociatà, prima di essere un guaio è un lusso che ci concediamo: si genera in mancanza di situazioni davvero difficili da affrontare. Non essendoci pericoli reali vicini cerchiamo di inventarcene qualcuno lontano. L'esempio del riscaldamento globale è perfetto: mai gruppo umano sulla terra si è mai minimamente preoccupato di fenomeni che forse si potrebbero realizzare ad un secolo di distanza! Solo il pensiero religioso dell'apocalisse è stato tanto lungimirante. Probabilmente, dietro c'è il bisogno di lanciare allarmi che ci consentano di ricostruire un tessuto sociale che va sfaldandosi.

Mi chiedo se esista un modo per conciliare il benessere con il senso di comunità. Sono scettico: a parole vogliamo più unità ma di fatto respingiamo alcune delle condizioni essenziali per formarla. Preferiamo vivere comodamente che affrontare guerre o altre privazioni. Preferiamo scegliere con cura le persone con cui stare anziché farci piacere gli arroganti, e preferiremmo associarci a squadre, partiti politici o stili di vita anzichè con le persone del nostro quartiere. Con la prosperità abbiamo acquisito il diritto a queste scelte e non intendiamo rinunciarci anche se l'inevitabile conseguenza è l'atomizzazione della società.

Se, poi, la religione è uno strumento di coesione sociale, la secolarizzazione crescente si spiega: quando il collante del gruppo cessa di essere prodotto, la religione viene accantonata, o diventa al più un partito politico o una squadra di calcio. Abbassare i livelli di welfare state potrebbe essere l'uovo di Colombo per rinvigorire religione e coesione sociale: a parità di ricchezza, avremo più rischio e più pericoli; quindi, maggiori reti sociali. Ma siamo pronti? La rimpiangiamo veramente la coesione sociale?

giovedì 7 marzo 2019

SOCIETA’ LIQUIDA O SOCIETA’ SENSIBILE?

SOCIETA’ LIQUIDA O SOCIETA’ SENSIBILE?
Nella società liquida tutto è precario e l’insicurezza trionfa.
Domanda: ma oggi viviamo in un ambiente meno sicuro rispetto ai nostri genitori? E rispetto ai nostri nonni?
Ovvero: la società liquida o sensibile? La precarietà è percepita o reale? L’incertezza è percepita o reale? Il rischio è percepito o reale? L’insicurezza è percepita o reale?
In alcuni casi macroscopici la risposta è certa: trattasi di mera illusione. Penso alle mamme di oggi, MOLTO più in ansia per i figli che vivono in un ambiente MOLTO più sicuro rispetto a ieri.
Oppure penso ai crimini e alla tendenza generale: meno crimini, più paure. 
Per molti la domanda di cui sopra è irrilevante, dicono: fosse anche solo un’insicurezza “percepita” dobbiamo farcene carico, un problema, in fondo, esiste nel momento in cui è percepito.

IMO: se la società fosse “sensibile” anziché “liquida” una strategia per “farsi carico” – per me la migliore - è spiegare. Spiegare che il problema non esiste.

martedì 11 dicembre 2018

SOCIETA’ LIQUIDA

SOCIETA’ LIQUIDA

Se la tua macchina si danneggia tiri avanti con quella o la cambi?

Dipende dal danno, ma dipende anche dal fastidio di cambiarla: se premendo un bottone mi fosse messa a disposizione in tempo reale la mia macchina ideale ad un prezzo equo cambierei subito. Se invece devo pirlare come un cretino per concessionari rovinandomi il week end… grazie ma mi tengo la mia.

Lo stesso vale in società: quando gli amici sono facilmente sostituibili il turn over sarà elevato. Nella società liquida questo requisito ricorre poiché è più facile aggregarsi in gruppi iper-selezionati.

Faccio un esempio tratto dalla mia esperienza ciellina: il gruppo è tenuto insieme da un legame molto forte ma all’interno del gruppo non si creano legami molto forti. Il motivo è evidente: cambiare amicizie è poco costoso. Incontri continuamente buoni candidati per la sostituzione dei vecchi amici. Al minimo screzio: zac!

giovedì 20 settembre 2018

SOCIETA' LIQUIDA

Non che la “società liquida” non abbia un contraltare. Si chiama “status quo bias”, e non scherza neanche lui.
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"Abbandonate ogni speranza di totalità, futura come passata, voi che entrate nel mondo della modernità liquida...": una metafora per descrivere la fase attuale della nostra modernità che suona a epitaffio di un modo stabilizzato e rassicurante di sentirsi nel mondo.