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mercoledì 9 luglio 2008

Indeterminazione, gratuità e la fuga nel passato

Questo è un post di servizio, Davide non riesce a riperire, non dico musica, ma nemmeno informazioni su Nin La Quan, batterista anomalo, titolare di un power quartett hardcore metal con Doneda e Repecaud, ma anche collaboratore regolare di Xenaxis.

Purtroppo i lavori più rock li ho solo in vinile (risalgono agli anni 80) e la conversione sarebbe troppo laboriosa.

Qui c' è invece un lavoretto per sole percussioni, forse è un po' ostico, ma trattasi di esemplificare.

Poi ci sono i giapponesi Ground Zero, da un cd di una decina di anni fa traggo questo pezzo, un po' truculento ma anche ironico. Insomma, ambiguo. Bello l' omaggio al forsennato e spoglio drumming in stile punk.

Metto questi due pezzi non perchè rappresentino qualcosa di particolare. Discutendo ho fatto una ventina di nomi, ne avrei potuti fare altri 50. Siccome da un accertamento a campione di Davide, è nei suoi diritti, questi mancavano all' appello...

Per i pochi scambi avuti so già che Davide non gradisce questa musica. In merito ho una mia congettura: non penso sia un fatto di "gusto", quanto piuttosto un semplice rifiuto dei parametri fondativi della sensibilità contemporanea, la quale difficilmente prescinde dalla materia bruta, indomabile (lato demenziale) e/o dall' incontro allucinato (lato straniante e umoristico). Tutte cose che ho tentato di dire meglio qui.

Ma l' arte compare imprevista anche fuori di ogni progetto estetico, all' improvviso. Per esempio in un pezzo folk che ascolto molto in questo periodo e che ho già linkato. Compare e si concentra struggente nell' assolo del clarinetto di Mirabassi. E vaffanbagno se è solo timido e romantico e non invece allucinato o demenziale. Salvo il fatto che che dell' Accademia, anche in questo caso, c' è solo la tecnica magistrale. Piaciuto? Allora beccatevi un bacio. Anzi Il Primo Bacio.

sabato 10 maggio 2008

La Marcia dei Criceti



L' abbiamo incontrato a Castelletto Ticino il Maestro Tesi. Come tutti i veri artisti parla poco. E ci credo, con un simile talento naturale chiunque sarebbe appagato senza la necessità di produrre ulteriori sforzi. Si limita a sfoggiare un sorriso sereno e sincero (e la miri dice che è proprio un "bell' uomo"). Poi ha suonato il suo concerto gratuito che, per quanto mi riguarda, avrebbe potuto anche far pagare 30 euro. Troppi pochi lenti, secondo me. Non perchè i ballabili non fossero all' altezza, quanto perchè i pezzi lenti sono meravigliosi. Faccio un esempio: La Marcia dei Criceti; eseguita senza una sbavatura, con una perizia calligrafica in grado di superare l' incisione. Al pezzo è legata una storiella: dopo aver comprato i criceti alla figlioletta è rimasto deluso dalla scarsissima attività diurna delle bestiole. Passati pochi mesi spuntano undici cricetini. Avete capito di che Marcia si parla? Buon ascolto!

venerdì 2 maggio 2008

Sabbie Immobili - la dolce stagnazione dei clarinetti

Da qualche tempo sono rimasto intrappolato in queste Sabbie Immobili. Mi lascio sprofondare e mi godo la languida eutanasia. Il dotato carnefice è Riccardo Tesi (Mirabassi al clarinetto dà il colpo di grazia).

giovedì 24 aprile 2008

Tesi ce la fa

Quando la cover supera l' orifinale, gridiamo all' impresa...

Ma quando l' originale è De Andrè, che si fa?

Calma, se l' originale è di un certo tipo, forse l' impresa è ancora più fattibile?

Comunque, Riccardino Tesi, armato di buona volontà, di compagnia degna, nonchè del suo organetto, ci prova.

Io dico che ce l' ha fatta.