... ma è una tristezza colorata. Colorata dall' idioma variegato e dal gioco delle parti. Lei è una cattivona altera, ma se proprio non offrirà l' agognata speranza, capiamo fin da subito che lui se la procaccerà altrove. Trenet è un po' come Mozart, i suoi Requiem non sono mai la tomba del sentimento, in lontananza già si sente frizzare una nuova generazione di bollicine, i cadaveri sono ancora freschi quando il sangue sembra affluire ancora verso un cuore pronto a nuovi boum
... certo che questa gente con cui hai fatto le trasfusioni fino a ieri e che adesso passa senza neanche salutare tutta affaccendata in chissà quali faccende...
Vinile irreperibile ovunque, non c' è world wide web che tenga...
L' infarto trenetiano non minaccia nessuno, anzi. E' l' unico da cui si esce molto meglio di prima. Se il cuore vi fa boum, la felicità sta bussando, correte ad aprire e trascurate ogni dieta: è solo il sangue che frizza, non quello che s' ingorga...
Partito armi e bagagli per fare da comparsa in un film di Tarzan a Hollywood, il nostro serpente pitone rimpiange l' Africa. Me l' hanno fatto incazzare, quei cafoni di americani, ma non potranno mai rendermelo antipatico.
E' un buon professore, di francese e di buonumore. Cominciate a prendervi per mano e che ognuno giochi con le dita dell' altro... va già meglio, vero?
p.s. finalmente mi sono deciso a riversare su mp3 alcuni vinili, così ci ascoltiamo qualche rarità. E' la volta dell' Orchestra di Steve Berensford, un ensemble di terroristi sonori che hanno deciso di "fare i bravi". Per rarità intendo roba fuori catalogo e non accessibile in rete, nè su e-mule, nè altrove