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giovedì 25 ottobre 2018

STATO FAMIGLIA

Ecco i classico articolo di cui riesco a salvare davvero poco, nel “flusso” dei commenti spiego perché.

ILARIABIFARINI.COM
L’esposizione ripetuta a un’immagine o a un contenuto fa sì che l’individuo modifichi la propria percezione della realtà e interiorizzi il messaggio veicolato. E’ quello che gli psicologi chiamano …

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Riccardo Mariani ANALOGIA STATO FAMIGLIA

“Secondo questa logica, quando un Paese presenta un debito pubblico –dunque la normalità in un’economia moderna- dovrebbe assumere il comportamento di una brava e accorta casalinga: stringere la cinghia”.

Se è chiamato a pagare il suo debito sì. Così come se glielo “consigliano” le persone a cui chiede denaro. Se invece la cosa non avviene, allora “tirare la cinghia” non è strettamente necessario: ma questo vale anche per una famiglia!
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Riccardo Mariani LA FUNZIONE DELLO STATO

“… affinché lo stato risparmi occorre innanzitutto che contravvenga a quello che in un sistema socio-economico civile dovrebbe essere la sua funzione principale: tutelare chi non ha tutela, chi per nascita o per eventi sopravvenuti o condizioni particolari si trova in una situazione di evidente svantaggio."

Qui si fa della politologia alquanto dubbia ai miei occhi, ma per amor di discussione fingo di accettare che lo stato abbia questa funzione finale. Tuttavia e mi chiedo: perché mai la cosa dovrebbe essere incompatibile con il “tirare la cinghia”? I conti possono essere ordinati anche tassando i ricchi senza togliere nulla ai poveri. Forse non è molto saggio ma in teoria è possibile. In effetti dire che “lo stato ha la funzione di garantire gli svantaggiati” è un messaggio che nasconde l’essenziale. Occorrerebbe dire: lo stato ha la funzione di procurarsi le risorse al fine di garantire gli svantaggiati. E’ chiaro che se fallisce nel primo compito non adempierà mai nemmeno al secondo. Come è facile vedere l’analogia con la famiglia regge benissimo anche qui: anche la famiglia tutela i più deboli, ovvero i suoi figli. Anche la famiglia è chiamata a procurarsi le risorse per adempiere a questo compito. Tutto quadra.
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Riccardo Mariani LA RICETTA

E come dovrebbe risanare i suoi conti lo stato): “… magari ristrutturare la sanità pubblica in un’ottica mercatistica orientata al profitto, trasformando il paziente in un cliente?... si potrebbe abbracciare un modello di scuola privata, in cui i genitori offriranno ai loro figli un livello di istruzione strettamente legato al proprio reddito?…”

Questa è solo una ricetta, se non piace se ne trovino altre. Anche la famiglia, del resto, è nella medesima situazione: ha di fronte scelte differenti quando mira al benessere dei suoi componenti. L’analogia, quindi, continua a reggere.
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Riccardo Mariani LA GAFFE

“Lo Stato non è una famiglia perché esso ha come obiettivo il benessere e la tutela di tutti cittadini, non solo dei suoi figli come la famiglia”

A me questa sembra una gaffe, per di più “urlata” in grassetto. La famiglia ha di mira il benessere dei suoi componenti e lo stato ha di mira il benessere dei suoi. Se c’è un punto dove l’analogia è perfetta è proprio questo.
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Riccardo Mariani L’ORIZZONTE TEMPORALE 

Lo stato “… opera su un orizzonte temporale di lungo periodo…” mentre la famiglia…

Questa affermazione potrebbe essere vera, se presa al contrario: la politica di solito ha come orizzonte temporale le elezioni successive mentre un padre e una madre pensano all’intera vita dei loro figli. In alcuni casi anche a quella ultraterrena. Tuttavia, poiché non voglio essere cinico, faccio finta di pensare ad un politico santo in modo che l’analogia continui a reggere.
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Riccardo Mariani Ora, secondo la mia filosofia, mi impegno a portare alla luce qualcosa di buono.
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aaaRiccardo Mariani In passato mi sono applicato ad alcune disanalogie tra stato e famiglia, ma 1) non erano in campo economico e 2) erano più mirate sul concetto di “patria” che di stato. https://fahreunblog.wordpress.com/.../dio-patria-e-famiglia/
FAHREUNBLOG.WORDPRESS.COM

venerdì 17 luglio 2015

Noble Savages: My Life Among Two Dangerous Tribes Napoleon A. Chagnon


Chagnon sull'inizio dello stato

  • Y è tutto ciò che un antropologo sogna: una comunità intatta e da sempre isolata dal resto dell'umanità... 
  • Quanto era dura la vita dell'antropologo a quei tempi: mesi senza un contatto... 
  • La guerra infinita dei Y. La vita presso i Y è ansiosa carica di terrore di imprevisti violenti. Domina il pericolo e spesso il portatore è il ns vicino. Hobbes è stato buon profeta ed è incredibile come persino alcuni antropologi possano preferirgli Rousseau.... 
  • La cooperazione tra uomini nn è naturale: va spiegata. La biologia ci ha provato con divrse teorie ma gli antrpologi o erano distratti o facevano finta di nn ascoltare... 
  • Hamilton: l'uomo collabora privilegiando i familiari (kin selection): ciò è compatibile con la massimizzazione della sua prole. "Un figlio vale otto cugini"… 
  • Lo studio di Y è una conferma della kin selection di Hamilton. Quando il gruppo è famiglia allargata ok. Quando si estende sorgono conflitti e scissioni. Ma il momento cruciale si realizza quando le vicinanze sono occupate da altri gruppi e i congflitti non possono più valersi della scissione. A quel punto sorgono sia conflitti interni che esterni...
  •  Come nasce la politica e lo stato? Quando la scissione è impissibile bisogna vivere in conflitto cosicchè lo stato viene visto come il male tollerabile: un tiranno è meglio dell'anarchia del tutti contro tutti. Oltre al fatto che un villaggio grande è anche più potente di un piccolo villaggio e puo' prevalere nelle guerre tra villaggi... 
  • Quando il villaggio supera le 200 unità il capo - che vanta una parentela diluita con molti membri del gruppo - adotta metodi tirannici... 
  • La massimizzazione della sicurezza. Ecco la teoria che meglio descrive il mondo primitivo. Meglio di Darwin (max prole) e meglio di Smith (max profitto). O meglio ancora: una coniugazione dei due...
  •  Il gruppo sembrava nel bel mezzo di una transizione (dalla caccia all'agricoltura, dall'anarchia alla politica)..
  • Le denunce ricevute. NC accusato di aver corrotto i primitivi e comunque di averli descritti in modo irrispettoso. E qui subentra il nuovo corso p.c. dell'antropologia. L'ubiquità del terrore mal si conciliava con l'immagine del buon selvaggio.
continua

mercoledì 21 gennaio 2015

Famiglia o Stato?

Come formare l' individuo? Meglio valorizzare la solidarietà familiare o quella alla nazione/stato?

La famiglia si fa preferire per tre motivi fondamentali:

  1. La solidarietà familiare è più naturale e quindi inculcarla è meno costoso.
  2. Quanto più è piccolo il gruppo di appartenenza quanto più necessitano alleanze esterne. Poiché la solidarietà si ottiene anche con la costruzione del nemico, meglio che il nemico sia qualcuno con cui scendere a patti. Lo stato puo' permnettersi di non scendere a patti, puo' permettersi un' autarchia maggiore e quindi puo' permettersi di considerare "assoluto" il proprio nemico.
  3. La solidarietà si costruisce facendo appello alle motivazioni interiori: mi sento parte del gruppo poiché do' un mio contributo volontario, se solo mi pagassero mi sentirei un mercenario escluso dall' intimità di gruppo. Ora, uno stato non puo' certo rinunciare alle motivazioni esteriori (sanzioni) e poiché queste ultime erodono di fatto le prime il compito di costruire una "fraternità di stato" diviene estremamente dispendioso quando non impossibile.