Visualizzazione post con etichetta monaci di clausura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta monaci di clausura. Mostra tutti i post

giovedì 16 gennaio 2025

elogio della pigrizia

 ELOGIO DELLA PIGRIZIA


Se concordiamo sul fatto che L'ABUSO DI CONOSCENZA sia la più grande sciagura che affligge l'umanità, si chiariscono di colpo tutti i lati positivi della pigrizia.

p.s. Questa mi sembra anche la base razionale per l'elogio della Preghiera e della Clausura.

lunedì 11 marzo 2019

FRANCESCO E LE MONACHE

FRANCESCO E LE MONACHE
Dalla esortazione apostolica Gaudete et exsultate per molti parte un bell’attacco al monachesimo:
“Non è sano amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro, desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto può essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione, e ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione”

Commento di Aldo Maria Valli: “Ma come sarebbe a dire che “non è sano amare il silenzio”? E come si può pensare che amare il silenzio voglia dire “desiderare il riposo”? E come si può pensare che “ricercare la preghiera” sia qualcosa da contrapporre al servizio? E perché mettere “l’incontro con l’altro” in cima a tutto quando, semmai, ciò che conta è l’incontro con Dio?”


E in Cor orans (istruzione applicativa sulla vita contemplativa femminile):

“Un monastero di monache, come ogni casa religiosa, viene eretto tenuta presente l’utilità della Chiesa e dell’Istituto”.

Valli: Come sarebbe a dire “tenuta presente l’utilità”? Da quando in qua per una comunità di contemplative si pone come fondamentale il criterio dell’utilità? E in che modo, poi, si può determinare l’utilità di un monastero nel quale le suore, magari di stretta clausura, trascorrono la vita in preghiera?