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venerdì 30 agosto 2019

hl The Danger of Climate Doomsayers by Bj�rn Lomborg - Project Syndicate BJORN LOMBORG

The Danger of Climate Doomsayers by Bj�rn Lomborg - Project Syndicate
BJORN LOMBORG
Citation (APA): LOMBORG, B. (2019). The Danger of Climate Doomsayers by Bj�rn Lomborg - Project Syndicate [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
The Danger of Climate Doomsayers by Bjørn Lomborg - Project Syndicate By BJORN LOMBORG
Nota - Posizione 3
@@@@@@@
Nota - Posizione 3
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Evidenzia (giallo) - Posizione 6
make sure that the cure isn’t more painful than the disease.
Nota - Posizione 7
IL PROBLEMA
Nota - Posizione 7
IL PROBLEMA
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
global life expectancy has more than doubled since 1900
Nota - Posizione 13
PRIMO FATTORE
Nota - Posizione 13
PRIMO FATTORE
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
health inequality has declined
Nota - Posizione 13
2
Nota - Posizione 13
2
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
world is more literate,
Nota - Posizione 14
3
Nota - Posizione 14
3
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
child labor is decreasing,
Nota - Posizione 15
4
Nota - Posizione 15
4
Evidenzia (giallo) - Posizione 15
we are living in one of the most peaceful times
Nota - Posizione 15
5
Nota - Posizione 15
5
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
people are better off economically.
Nota - Posizione 16
6
Nota - Posizione 16
6
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
massive reductions in poverty.
Nota - Posizione 17
Ccccccc
Nota - Posizione 17
Ccccccc
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
In 1990, nearly four in ten of the world’s people were poor;
Nota - Posizione 18
Cccccc
Nota - Posizione 18
Cccccc
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
less than one in ten
Nota - Posizione 19
Ccccccc
Nota - Posizione 19
Ccccccc
Evidenzia (giallo) - Posizione 22
the risk of death from air pollution– by far the biggest environmental killer– has declined substantially;
Nota - Posizione 23
7
Nota - Posizione 23
7
Evidenzia (giallo) - Posizione 24
rich countries are increasingly preserving forests and reforesting, thanks to higher agricultural yields
Nota - Posizione 25
8
Nota - Posizione 25
8
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
We are told that global warming will cause extreme weather and climate chaos
Nota - Posizione 28
8
Nota - Posizione 28
8
Evidenzia (giallo) - Posizione 33
hurricanes are constantly linked to global warming.
Nota - Posizione 34
Cccccccc
Nota - Posizione 34
Cccccccc
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
there have been “no significant observed trends in global tropical cyclone frequency over the past century.”
Nota - Posizione 37
IPCC
Nota - Posizione 37
IPCC
Evidenzia (giallo) - Posizione 38
“the historical Atlantic hurricane frequency record does not provide compelling evidence for a substantial greenhouse warming-induced long-term increase.”
Nota - Posizione 39
NASA
Nota - Posizione 39
NASA
Evidenzia (giallo) - Posizione 40
prosperity is likely to increase dramatically over the coming decades, making us more resilient to such events.
Nota - Posizione 41
CONTRO GLI URAGANI
Nota - Posizione 41
CONTRO GLI URAGANI
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
the overall impact of global warming by the 2070s will be equivalent to a 0.2-2% loss in average income.
Nota - Posizione 44
9...POCA ROBA
Nota - Posizione 44
9...POCA ROBA
Evidenzia (giallo) - Posizione 45
the same as a single economic recession,
Evidenzia (giallo) - Posizione 47
slowing the growth that has lifted billions out of poverty and transformed the planet.
Nota - Posizione 47
IL RISCHIO DI ELIMINARE CO2
Nota - Posizione 47
IL RISCHIO DI ELIMINARE CO2
Evidenzia (giallo) - Posizione 60
A commensurate response would be to invest much more in researching and developing cheaper carbon-free energy sources that can eventually outcompete fossil fuels.
Nota - Posizione 61
SOLUZIONI
Nota - Posizione 61
SOLUZIONI

lunedì 11 marzo 2019

STEVEN PINKER: ODIATO PERCHE' OTTIMISTA

STEVEN PINKER: ODIATO PERCHE' OTTIMISTA

Già non si era fatto molti amici divulgando l'idea di una natura umana "rigida". Chi è sempre in cerca di plasmare l'uomo con la scuola e la cultura lo ha odiato sinceramente.

Ma è con il suo ultimo libro "ottimista" che ha davvero sfidato il più grande tabù della cultura accademica dicendo - con la solita tonnellata di grafici d'accompagnamento - che viviamo nell'era più ricca, pacifica, sicura, salubre e felice della storia.

Ma molti non hanno affatto voglia di brindare, ed ecco allora partire una serie di attacchi... fuori bersaglio. Steven Pinker, infatti, non dice che il futuro sia necessariamente roseo, dice solo detto che grazie alla scienza e al capitalismo l'umanità ha fatto passi da gigante nell'ultimo periodo, ma non ci sono garanzie.

Se continuiamo a cercare di risolvere i problemi legati al benessere umano, allora l'umanità migliorerà ma se cambiamo le nostre priorità in qualcos'altro - come glorificare la nazione - allora i rischi si faranno concreti.

https://www.chronicle.com/interactives/hating-pinker?fbclid=IwAR3k-4IQ6bs_ksAQXv6rEZUQtYvjzGnKmB0RkO2QMBtNpVkiZJ0odX86OAQ

martedì 6 novembre 2018

COSE IMPARATE OGGI: FORSE E' INIZIATO IL SECOLO D'ORO

COSE IMPARATE OGGI: FORSE E' INIZIATO IL SECOLO D'ORO
Misurata in dollari statunitensi, la ricchezza globale totale è passata daI 117 trilioni di dollari nel 2000 ai 317 trilioni a metà del 2018. Un aumento spettacolare di 200 miliardi di dollari, pari a circa 2,5 volte il PIL mondiale.
Informazioni su questo sito web
CONVERSABLEECONOMIST.BLOGSPOT.COM
Wealth is not income. Income is the inflow measured over a period of time, like a pay period or a calendar year. Wealth is the accumulation ...

martedì 28 agosto 2018

Quel vizietto di rovinare libri bellissimi SAGGIO



Quel vizietto di rovinare libri bellissimi


Quelli che seguono sono appunti presi nel corso della lettura di “Enlightenment Now: The Case for Reason, Science, Humanism, and Progress” di Steven Pinker.
  • Lo studio di un fenomeno naturale riguarda la sua composizione, la sua origine, il suo senso e la sua natura. L’illuminismo, contrariamente alle epoche precedenti, si concentrò esclusivamente sui primi due studi.
  • La sapienza si occupa di natura e senso, la scienza di origine e composizione.
  • Studiare origine e composizioni significa capire in buona sostanza il meccanismo della natura, la cosa ha avuto una conseguenza decisiva: il miglioramento delle nostre condizioni materiali di vita. Cura delle malattie, argine ai disastri naturali, controllo dell’ambiente, sviluppo di nuove tecnologie… tutto è migliorato in modo strepitoso. Il portato pratico della scienza l’ha resa di fatto vincente. Trattare la natura come una macchina ha dato frutti oggi irrinunciabili, la scienza ha prevalso definitivamente sulla sapienza, il dominio sulla natura si è realizzato anche oltre la più rosea aspettativa, d’altronde, per Bacone e Cartesio, i primi promotori del metodo scientifico, il sapere si identificava con il potere.
  • E’ difficile trovare questo antefatto nel libro di Pinker, che invece si dedica al resoconto entusiasta delle conquiste materiali di cui dicevo: aspettative di vita, rivoluzione verde, produttività, conoscenze, nuove tecnologie, salute, lotta alla povertà, lotta alla violenza, guerra alla fatica, beni materiali, elettricità, acqua corrente, servizi igienici, frigo, tele…
  • Ma quali sono esattamente le forze che ci hanno regalato questo benessere?: essenzialmente il sapere scientifico, l’economia di mercato, i governi politici limitati e lo stato di diritto. Tali forze, opportunamente applicate, promettono di risolvere anche i problemi all’orizzonte: riscaldamento globale, uguaglianza eccetera.
  • Molti beni, dunque. E i grandi mali che la modernità ci ha pur sempre regalato? Frutto di idiote politiche socialistiche e nazionalistiche, e quindi in fondo rimediabili con il rinsavimento dell’uomo.
  • Quando le auto hanno l’antifurto, le ville le telecamere, le merci l’antitaccheggio, i passanti la carta di credito… la vita del criminale si fa dura. Viviamo in città sempre più sicure per una questione tecnologica prima ancora che morale: se delinquere diventa più costoso sempre meno gente “comprerà” crimini. Questo non significa che talvolta sia la tecnologia “offensiva” a superare e staccare quella “difensiva”, un simile iato si è verificato per esempio nel periodo della seconda guerra mondiale.
  • Una giusta battaglia per la ragione, quella che Pinker ingaggia nel suo nuovo libro. Unico punto debole: nella creatura umana c’è qualcosa di irriducibilmente irrazionale che da qualche parte bisogna pur collocare. Ecco, se lo si trascura e si progetta di far piazza pulita si rischia che questo grumo oscuro finisca laddove fa più danni.
  • Ad ogni modo, se il libro finisse qui sarebbe magari lacunoso ma pur sempre ottimo. Purtroppo Pinker vuole battere anche un territorio dove, anche per la sua formazione, si muove in maniera decisamente dilettantesca, quello filosofico. Cosicché la sua difesa del positivismo (scientismo) appare superficiale prima ancora che poco convincente.
  • Affrontando il problema teologico, per esempio, parla di un Dio “tappabuchi”, tagliando fuori dal suo orizzonte, grazie a questa caricatura, gran parte della teologia contemporanea più interessante.
  • Anche il suo resoconto della mente umana si mostra grezzo levando di mezzo le evidenze più imbarazzanti con la comoda categoria buona per tutte le stagioni dell’ “illusione”. Non si accorge che se la mente umana è solo un’illusione allora si dissolvono le stesse categorie di razionalità e verità, che perdendo ogni senso lasciano il suo “illuminismo” orribilmente monco. Autori più coerenti o più coraggiosi di lui – per esempio Hume – hanno parlato esplicitamente di “ragione schiava delle passioni”, oppure hanno sottolineato il carattere adattivo dell’auto-inganno mettendo così in evidenza il rapporto incompatibile tra evoluzionismo e ricerca della verità.
  • Dubbio: ma sapienza e scienza non potrebbero convivere anziché combattersi? Molte tessere del mosaico andrebbero a posto. Ma nell’impostazione di Pinker la risposta è no. Bè, personalmente preferisco autori più ottimisti.

mercoledì 10 gennaio 2018

Avanti così.

Viviamo pur sempre in un mondo in cui ogni giorno ci sono 217.000 poveri in meno :-) https://ourworldindata.org/

giovedì 13 agosto 2015