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lunedì 14 marzo 2016

Principles of a free society di Richard Epstein

Principles of a free society di Richard Epstein
  • Abstract
  • L individualismo conviene... e se proprio nn convenisse sempre la libertà merita di essere barattata x un pò di verità
  • Progetto: riconciliare utilitarismo e diritti naturali per unirsi nella battaglia contro il giuspositivismo
  • La natura cico segna un individuo egoista, lo stesso che postula l utilitarismo. Darwin ispira sia il giusnaturalista che l utilitarista
  • La natura ci orienta verso l universalismo (diritto romano). Anche l utilitarismo batte quella strada.
  • La famiglia è il luogo dove finisce il nostro egoismo.
  • Socializzazione del talento: utilitarismo e naturalismo vs equità
  • Distinzione tra norme legali e norme sociali. Efficienza solo delle seconde: nn coercitive. Certe e flessibili al contempo.
  • Domanda del naturalista: la norma è conforme alla natura umana?
  • Domanda dell utilitarista: la norma produce benessere?
  • Domanda del positivista: la norma è formalmente corretta?
  • Presupposto del positivista: esistono problemi di coordinamento (dilemma del prigioniero) superabili solo con l istituzione di una sovranità unica. Ma spesso le norme sociali sopperiscono e realizzano autonomamente il coordinamento
  • Contro i positivismo 1 a volte la norma sociale supera il coordinamento 2 c è una chiara relazione tra norma sociale e una buona (che funziona) norma giuridica
  • Austin e hart hanno difeso la distinzione tra legge e consuetudine. Contro di loro: entrambe mirano a superare problemi di coordinamento.
  • Hart: la legge riguarda tecnicismi la cosuetudine la sostanza. Eppure c è un ampia sovrapposizione tra legge e cosuetudine.
  • Hart: la legge nn implica moralismi. Nei fatti la legge contro l omicidio è sentita come una legge morale
  • Hart: la violazione morale merita solo un appello alla coscienza. Sbagliato: verso la divorziata c è ostracismo ecc. Spesso la reazione va ben al di là dell appello alla coscienza.
  • CAP1 offre una difesa conseguenzialista del laissez faire.
  • CAP 2 si occupa dell interazione tra norme legali e norme sociali. Il principio dell associazione volontaria.
  • CAP 3  si occupa del principio del danno distinguendo tra danno da competizione e danno da rapina. Il danno è meglio considerato da un ottica di welfare piuttosto che da un ottica di diritti naturali.
  • CAP4 si occupa di paternalismo, il diritto a ricevere uncompenso se evito che tu ti faccia del male. È un eccezione poichè se ti faccio un dono nn ho diritto a riceverne uno in cambio. Questa tradizione del contratto immaginario scaturisce dalle regole del contratto sociale.
  • CAP5 Si occupa di redistribuzione, il tallone d achille del liberismo. In realtà liberismo e generosità spesso si sposano. Inoltre lo stato può agevolare la generosità privata, magari tramite deduzioni ecc.
  • CAP6. meritorietà dei beneficiari della generosità.
  • CAP7 confini forti e chiari fanno vicini felici
  • CAP8 co tro i diritti multipli che scalfiscono l assolutezza del diritto di proprietà. Contro l abuso di coase che per implementare i diritti finisce x metterli a rischio e stravolge il senso di giustizia
  • CAP9 10 beni pubblici. Quali meritano?
continua

lunedì 13 aprile 2015

Etica e diritto

La teoria della legge naturale è spesso accusata di mischiare etica e diritto.

In realtà è ben vero che in queste teorie etica e diritto spesso si sovrappongono, tuttavia molto mneno di quel che si potrebbe pensare, spesso, infatti, il ruolo dell' etica nel diritto naturale è "meta".

In altri termini, esiste un' etica delle procedure con cui si forma il diritto, anche se l' esito di queste procedure è formale.

Esempio: la regola che ci impone di tenere la destra quando viaggiamo non ha un contenuto etico e non puo' essere giudicata sulla base dell' etica, tuttavia, la procedura seguita nel fissare quella regola ha un suo contenuto etico e puo' essere giudicata in base a quello.

martedì 7 agosto 2012

Legge di natura e diritti naturali

Sul tema regna grande confusione, inutile negarlo.

Quando propugni un diritto scondo natura spunta spesso lo stolto: “allora, se davvero vuoi seguire la tua natura, non dovresti nemmeno mettere gli occhiali”.

Oppure: “se la mia natura è quella di uccidere, comportarmi di conseguenza non dovrebbe essere riprovevole”.

E che dire poi dei problemi circa la naturalezza del comportamento omosessuale?

La natura ha a che fare con il “fine” della cosa in questione. Per chi crede in un universo senza scopo il concetto di “natura” nel senso aristotelico/platonico/scolastico è semplicemente assurdo.

La natura di un cane comprende anche la sua corsa, se un cucciolo nasce senza zampe è del tutto naturale aiutarlo con una protesi artificiale.

Nessun giusnaturalista dirà mai che “agire secondo i diritti naturali” chiuda la questione giuridica. Al contrario, la apre indirizzandola secondo una certa prospettiva.

Poiché l’ uomo è dotato di intelletto, la sua natura comprende anche degli obblighi morali.

Qui lo si dice meglio:

http://edwardfeser.blogspot.it/2012/10/whose-nature-which-law.html