Visualizzazione post con etichetta innovazione il punto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta innovazione il punto. Mostra tutti i post

venerdì 20 giugno 2014

Le dinamiche dell' innovazione


  1. La crescita di lungo periodo, ovvero la ricchezza di una nazione, dipende sostanzialmente dall’ innovazione, ovvero dalla produttività.
  2. L’ innovazione dipende dalla ricerca e, secondo la teoria standard, l’ attività di ricerca non consente di internalizzare a sufficienza i benefici prodotti.
  3. Si rendono necessarie convenzioni come i brevetti o i premi pubblici.
  4. Alcuni ritengono che sia necessario un intervento pubblico diretto, almeno nella ricerca di base.
  5. Un’ evidenza annedottica supporta quest’ ultima supposizione. In molte innovazioni recenti lo stato ci ha messo lo zampino, cosicché c’ è chi crede che il meccanismo sia generalizzabile. In molti pensano che mediante i suoi investimenti in ricerca, lo stato compie una politica industriale indicando la direzione agli altri investimenti.
  6. Ma guardiamo a periodi storici in cui i fondi pubblici nella ricerca di base latitavano (e latitava pure la protezione dei brevetti). Il tasso di innovazione era realmente inferiore? Non sembra proprio, almeno se esaminiamo il XIX secolo, oppure se confrontiamo USA e Europa nella prima metà del XX secolo. Per sapere a che punto siamo oggi consultare la curva-tabarrok http://broncobilli.blogspot.com/2014/10/la-curva-di-t.html
  7. L'innovazione nelle mani dello stato è un feto abortito. Internet sarebbe rimasta una specie di telex. In cerca di un'analogia mi vengono in mente i Maya, si dice che non scoprirono mai la ruota. In realtà la conoscevano eccome, nei giochi dei loro bimbi è stata rinvenuta ma l'"invenzione" è stata abortita nella culla.
  8. Negli ultimi 30 la produttività dei paesi avanzati ha rallentato la sua crescita. Tuttavia, questi sono anche gli anni in cui i fondi pubblici sono intervenuti massicciamente un po' ovunque nella ricerca.
  9. Inoltre, guardando all’ evidenza aggregata, notiamo che non esiste correlazione tra fondi pubblici destinati alla ricerca di base e crescita economica. Anzi, la correlazione è negativa. Come spiegarlo senza negare la teoria standard?
  10. Probabilmente non si capisce che lo “stato innovativo” è in concorrenza con il welfare state o il warfare state piuttosto che con lo stato a bassa tassazione. La ricerca pubblica spiazza quella privata di suo, se poi viene finanziata da tasse che scoraggiano i privati, il trade off è ancora più accentuato. In questi casi i benefici della spesa pubblica, pur essendoci, vengono più che compensati. Ecco spiegata la correlazione negativa senza rinnegare la teoria standard.
  11. Oltretutto, nemmeno in teoria si rimedia ai fallimenti di mercato con l’ intervento governativo. I burocrati non hanno incentivi corretti per agire in modo efficace.
  12. C' è poi un altro paradosso. Chi ha studiato "le grandi scoperte dell' umanità" in campo scientifico (es Charles Murray: The great human accomplishment) sa che, almeno rispetto alla popolazione, da metà del XIX secolo, esiste un declino nell' avanzamento del sapere umano, da non confondere con i miglioramenti tecnologici. Strano perché la nozione di "sapere umano" è strettamente imparentata con quella di "ricerca di base" e i massicci interventi governativi in questo campo avvengono proprio nel XX secolo.
  13. Conclusione plausibile. Volete uno stato innovativo? Escogitate un mix di meccanismi per internalizzare i benefici dell' innovazione (brevetti, premi...), poi tagliate il welfare e investite in ricerca, la concorrenza vera è tra queste due opzioni. I poveri delle generazioni presenti saranno sacrificati ai poveri delle generazioni future.
  14. Si dice che la ricerca di base sia copiabile. Vero, ma chi arriva per primo ha sempre grandi vantaggi.
  15. C' è chi dice: niente ricerca di base, niente ricerca applicata. Calma il flusso è spesso invertito. Oltretutto molta ricerca applicata deriva da altra ricerca applicata.
  16. I fondi pubblici portano alla scienza politicizzata, qualcosa di dannoso. Che fare della ricerca sulle staminali? E di quella sul nucleare? Difficile pensare che la politica non finisca per avere un ruolo.
  17. I fondi pubblici favoriscono il big project bias.
  18. Le imprese private spendono in innovazione 2 volte e mezzo delle pubbliche (Hanson seti)
  19. Le imprese private sono 3.5 volte più reattive alle opportunità di investimento innovativo (Hanson seti)
  20. L' innovatore cattura il 3% del valore che produce (Nordhaus)
  21. Molte innovazioni implicano una rivoluzione infrastrutturale per poter essere implementate, cosicché il ruolo dello stato crea incertezze decisive sulla cattura del valore.
  22. Charles Murray ha indagato i fattori che nella storia gli elementi che più incidono sulla produzione di eccellenza sono 1) pace 2) libertà individuale 3) connessione tra le intelligenze 4) riconoscimento e ammirazione generale per il genio
  23. Per i governi la politica culturale più importante è quella legata al copyright, qualche considerazione::

    1. il copyright non è mai stato forte e applicato come nell'era pre-internet, ora, con la pirateria, si tornerà agli standard storici del passato
    2. l'indebolimento del copyright è inevitabile poiché l'autore blinda il suo prodotto con una tecnologia data ma il pirata lo sblocca avendo a disposizione tutte le tecnologie offerte dal futuro
    3. difficile teorizzare sul copyright, anche i libertari sono confusi: qual è la situazione naturale, la situazione di partenza? il pragmatismo diventa l'unica via accettabile
    4. la pirateria internet non arrecherà un danno mortale agli autori poiché la merce culturale ha innanzitutto un valore simbolico: guarda quanto vengono letti i libri acquistati e lo capisci subito
    5. la cultura al tempo del copyright indebolito: ci si avvia verso una riscoperta dell'aurea, verso l'evento unico, l'evento dal vivo, ci sarà un ritorno al passato, chi lo avrebbe detto (walter benjamin no di sicuro)
    continua
  24. c'è un nesso tra diseguaglianze e innovazione http://www.usnews.com/opinion/economic-intelligence/2015/06/04/love-your-iphone-learn-to-love-income-inequality
  25. Innovazione e urbanizzazione (Edward Glaeser). L'innovatore impara x contatto e prossimità prima che x istruzione. Il talento è contagioso. Il talento x esprimersi deve verificare che può farlo, nemmeno lui crede alle sue potenzialità pratiche, da qui l'importanza di vivere dove il ghiaccio è già stato rotto... 
  26. The Hanson-Yudkowsky AI-Foom Debate Robin Hanson, Eliezer Yudkowsky
    • Due approcci per elaborare previsioni sul futuro distante: analogia vs. modello
    • L'analogia individua fenomeni passati simile e cerca di estrarne delle leggi generali applicabili anche in futuro. Il modello studia il fenomeno specifico per come si è sviluppato finora cercando di isolare delle sue leggi interne al fine da prevedere i successivi sviluppi.
    • Philip Tetlock distingueva tra "volpi" e "porcospini".
    • Previsioni: esperto in scommesse (analista di precedenti) vs. esperto di settore (analista specifico)

    • H. è un economista evolutivo (hayekiano), Y. è un ingegnere amante dei progetti che ottimizzano. Il primo è + empirista, il secondo + razionalista
    • Le questioni su IA: emergerà in modo concentrato (un laboratorio proclamerà la scoperta) o in modo diffuso (varie approssimazioni compariranno qua e là)?
    • Che forma assumerà IA? 1) la forma di un pc con i suoi codici o 2) la forma di un emulatore di cervello umano...
    • Per H. sarà un processo diffuso e orientato all'emulazione. Y. è di parere opposto.
    • le diseguaglianze: il modo + efficiente x contenerle consiste nel lasciare una certa xmeabilità all' informazioni in modo che la copiatura dei programmi e delle soluzioni sia facilitata.
    • Le 3 transizioni analoghe: da neanderthal a sapiens, da cacciatore ad agricoltore, da agricoltore a industriale...
    • Cause principali nei fenomeni analoghi: nn tanto la conoscenza specifica quanto la messa in rete delle singole conoscenze.
    • Y. analizza l' agricoltura secondo la narrativa dell' ottimizzatore che dà molto peso all'intelligenza e alla bontà del progetto. H dà + peso al caso e quindi alle capacità combinatorie del sistema. E 
    • Con competizione diffusa e difesa allentata delle idee possiamo avere emersione delle idee migliori senza che il leader distacchi troppo gli altri. Vedi esempio Microsoft.
    • Problemi etici: la società sarà talmente ricca che passeranno in secondo piano.
    • Diseguaglianza: minore di quella prevista ma maggiore di quella possibile in un sistema a stretta regolamentazione. Cruciale la  xmeabilità delle informazioni
    • Il mercato nero sarà importante x lo sviluppo e l' aggiramento delle restrizioni etiche e di brevetto.
    • Problemi legati ad  emulatori  di diversa qualità: originali e tarocchi. Pericolosi i secondi ma essenziali per limitare diseguaglianze sostanziali.
    • Dilemma: gli em obsoleti accetteranno pacificamente il genocidio? Nella storia abbiamo già assistito al genocidio accettato degli improduttivi;
    • Altra analogia: la città. X' i terreni a NY valgono tanto? X' sono incorporati in una rete che valorizza. Può esistere un cervellone che progetta città? No. La città è un sistema complesso e nn si progetta ma emerge evolutivamente valorizzando il caso...
    • Inciso sulla meritorocrazia: l' indice di Shapley obietta al mercato come ordinatore meritocratico ma x altra via il mercato è ancora il rimedio che risponde meglio a qs critiche: oltre alla concorrenza individuale il mercato produce una concorrenza di gruppo (hayekiana) che fa emrgere il gruppo con gli individui disposti al meglio...
    • Altra analogia: il business plan tipico delle dot com: : big jump growth + decelereting growth: esplosione a rendimenti decrescenti con estinzione (bolla) di molte...
    continua
  27. A Critique of Mazzucato’s Entrepreneurial State DI Alberto Mingardi
    • tesi di m.: la politica industriale è il fattore fondamentale x l innovazione. i privati si aggregano....
    • m. cita casi in cui le conseguenze benefiche sono non intenzionali....
    • due problemi di m.: 1 nn considera lo spiazzamento in un sistema di scarse risorse 2 nn dà valore al ruolo della domanda...
    • m. si concentra sugli usa. ma se la sua tesi centrale tenesse dovrebbe essere ancora più vera x l europa dove i governi pesano ancor di più. il che non sembra.
    • m. sulla crisi: è reale la finanza nn c entra. manca innovazione. perchè? xchè manca lo stato...
    • curioso.per m. il governo che corregge i fallimenti di mercato è lo stato minimo teorizzato dalla publi choice...
    • lo stato è importante x innovare? x m. la risposta è davanti ai ns occhi. basta vedere ferrovie farmaci nanotecnologie e soprattutto la mitica internet...
    • ferrovie: chiaro il ruolo preponderante del privato nell innovazione pura. lo stato nazionalizza e crea grandi progetti...
    • problema di m.: esamina solo un xiodo in cui la spesa governativa è esplosa ovunque: difficile pensare che in qlc modo nn incocci con l innovazione. più difficile capire il ruolo giocato....
    • ottocento nn è stato forse innovativo? direi anche più del novecento. e il xiodo della riv. ind.? quello è un culmine. un epoca aurea con lo stato minimo. strano...
    • l onere di m.: provare che l i. è frutto di un progetto governativo consapevole...
    • internet: i finanziamenti governativi erano essenzialmente spesa militare. nn sembra che i. abbia molto a che fare com la guerra. i. fu un esternalità positiva di certi sforzi di ricerca....
    • università: m. le assimila al governo ma le u. americane sono quel che sono x l ambiente competitivo in cui operano e x l adeguamento al mondo del lavoro...
    • la spesa governativa impiegata in un progetto è ben diversa da un fondo governativo conteso in un ambiente competitivo...
    • la m. tipo: siccome lo studente che escogitò il touchscreen studiava in un univ. statale allora l i phone è il frutto della politica industriale governativa. c è qlcs xhe nn va...
    • farmaceutica usa: molti stimoli ricevuti sono identici in altri paesi. chiediamoci xchè funzionano negli usa e meno altrove...
    • m. esalta il giappone anni 70 e il suo recupero sugli usa. motivo? l investimento governativo in RD. ma l urss investiva di più così come il giappone stagnante degli anni novanta...
    • l urss ilvestiva tutto nel settore spaziale. il giappone in tanti settori. xchè? semplice: il giappone aveva industrie private attente alla domanda e quelle andavano finansiate. in urss il governo creava anche le entità da finanziare...
    • la m. implicita: l inintenzionalità conta più dell imtenzionalità. ma qs è assurdo. certo chi compie un azione cambia tutti gli stati futuri dell universo ma nn è nè colpevole nè meritevole del bene e del male che qs stati producono...
    • il ruolo dell imprenditore: sfruttare le conseguenze nn intenzionali. la spesa governativa in molti casi nn è stata altro che un fattore ambientale ben sfruttato. in quanto tale difficile attribuirgli meriti di sorta. sarebbe come attribuire al petrolio i meriti dello sviluppo...
    • le mele che cadono dagli alberi sono fattore di sviluppo innovativo?…
    • m. scambia i fattori ambientali con le cause. ricorda quel tifoso che x negare un rigore guarda al fallo nn fischiato a metà campo un quarto d'ora prima. certo: la catena causale sarebbe stata ben diversa ma quel fallo di per sè non ha nè meriti nè colpe su quanto accaduto...
    • xchè l america è stata scoperta da Colombo e nn dai vichinghi che ci sono arrivati ben prima?…
    • lo stato è un cattivo imprenditore nn xchè manca di genio ma xchè manca di dinamismo nn incontra la domanda lasciando inerti le sue trovate. se opera in un ambiente in cui poi c è qlcn che le valorizza allora rischiamo di nn vedere la sua improduttività e m. a quanto pare fa di tutto x nn vederla...
    • l imprenditore innovatore scopre nuovi bisogni prima che nuove tecnologie in qs senso lo stato nn è certo imprenditore..
    • thiel: oggi l i. avviene nei bits e nn nelle cose xchè le cose sono troppo regolate...
    • m. nn propone un modello. xchè lo stato dovrebbe essere un buon innovatore? come incentiva? come assume? testare un modello è molto più affidabile ma qui il modello manca...
    • tesi m.: i. richiede tempo e xdite. il mercato nn può tollerare il tour de force. ma così come si può essere poco lungimiranti si può essere anche troppo lungimiranti passando di fallimento in fallimento creando delle voragini. e la cosa non è mera teoria.  senonchè: ci sono errori fatti con le proprie risorse così come ci sono errori fatti con le risorse altrui. dove allignerà di più l opportunismo?…
    • policy di m.: tassa e spendi in RD. ci si disinteressa dell impatto di qs tassazione supplettiva. a meno che si intenda sostituire il welfare state con un RD state ma qs è tuttaltro discorso che non penso piaccia a m.
    continua
  28. la tesi della Mazzuccato: "è la spesa pubblica che alimenta l'innovazione" è inaccettabile e, non a caso, sostenuta grazie ad una corposa presenza di non sequitur. Oppure simulando che la ricerca universitaria faccia parte senza eccezioni di "ricerca finanziata dalla spesa pubblica" Tuttavia, puo' essere accettata una tesi similare seppur depotenziata: "a volte dalla spesa militare scaturisce un processo d'innovazione non voluto". Ecco, adesso si puo' discutere.
  29. Mazzuccato: lo stato ha inventato internet. Se è per questo anche l'urss ha "inventato" internet. solo che lì non c'erano i privati e la cosa collassò: Benjamin Peters  How Not to Network a Nation: The Uneasy History of the Soviet Internet,
  30. negli ultimi anni il differenziale di produttività alla frontiera si è allargato. Cosa significa? Forse che non manca l'innovazione ma che si diffonde poco. Spiegazione alternativa: o-ring production. http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2015/10/the-future-is-here-just-not-evenly-distributed.html  *****  http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2015/10/why-has-productivity-dispersion-gone-up.html

  31. The myth of basic science di Matt Ridley
    • scienza di base e innovazione hanno una storia divergente. conta di più trafficare con la tecnologia che fare studi astratti
    • mito: la scienza spinge l innovazione che spinge i commerci. è piuttosto vero il contrario.
    • guarda alla storia: le scoperte scientifiche sono l effetto delle grandi innovazioni
    • l astronomia è fiorita ai tempi dei viaggi spaziali non viceversa. la ruminazione astratta viene dopo.
    • il mondo sarebbe stato diverso senza edison? no. altre 23 persone lo avrebbero ben rimpiazzato
    • con bell idem
    • la nota storia dell invenzione parallela di newton e leibnitz è la norma. una legge evolutiva stabilisce quando i tempi sono maturi
    • darwin wallace malthus
    • la tecnologia è un organismo che si evolve. è lei che trova i suoi inventori
    • nuova visione: la tecnologia è un essere autonomo
    • corollario: brevetti e premi nobel sono assurdi
    • il freno della proibizione ha qualche risultato se eliminiamo la concorrenza.
    • come non si puo' proibire la tecnologia non si puo' neanche incentivarla
    • l inventore è sopravvalutato
    • spesso costa più copiare che inventare
    • francis bacon: il padre dell idea che l'innovazione puo' essere creata o spenta. temeva la marina portoghese e chiedeva grandi investimenti alla corona gb.
    • corollario: i fondi governativi non servono alla scienza.
    • l ortodossia: robert solow: prima l innovazione poi la tecnologia. la storia suggerisce l opposto.
    • periodo tra 1880/1914. paesi gb+usa vs francia+germania. chi ha innovato di più? chi ha finanziato di più?
    • è stata la guerra a chiamar dentro lo stato nella ricerca bellica in gb e usa, non il desiderio di dare una base solida alla prosperità. e l economia non è cresciuta più rapidamente.
    • l' ocse con un certo imbarazzo: solo la ricerca privata impatta sulla crescita. 11970/1998
    • la ricerca pubblica spiazza quella privata, che è più produttiva.
    • ma internet e il bosone di higgs? non è quello il problema, difficile pensare che una massa di fondi andasse completamente a vuoto. anche le fabbriche sovietiche producevano. noi dobbiamo cercare chi ha una migliore produttività non chi produce.
    • conclusione: l innovazione viene da se basta lasciare che le menti più industriose traffichino con la tecnologia e  possano interagire tra loro.
    continua
  32. La proprietà intellettuale è un furto? AAVV
    • Intro di cesare galli
    • 2 critiche al copy:
    • 1 altri sarebbero arrivati in tempi successivi
    • 2 stoppata ogni innovazine derivativa. Forse la più importante.
    • Differenza tra copy e prop. materiale: solo per quest ultima esiste scarsità del bene.
    • Alternativa: 1 statalizzazione con aste 2 brevetti a scadenza 3 contrattualizzazione
    • Cap3 henry lepage
    • Brevetto: premio conferito all innovatore attraverso un monopolio naturale
    • Conclusione: l analisi economica dà risultati ambigui e differenziati x settore. Meglio allora l analisi filosofica del problema.
    • Il male: nn copiare ma appropriarsi in modo fraudolento.
    • Locke: l uomo è proprietario del proprio lavoro dei propri pensieri.
    • Se stendo lamia idea su un foglietto e mi viene rubato il foglietto, allora l atto deprecabile è il furto nn la copia
    • Se costruisco una casa originale prospiciente la strada...
    • Conclusione:nessuno nasce col diritto a nn essere copiato
    • Alternative al  brevetto:
    • 1 investendo in anticipo l inventore guadagna ugualmente
    • 2 storicamente molte invenzioni anche senza copy. La curiosità umana si scatena anche senza compensi
    • 3 la pubblicità finanzia il prodotto creativo in alternativa al copy
    • 4 ricorso al segreto di fabbrica e a discipline contrattuali
    • Argomenti pro brevetto:
    • 1 stimola l innovazione
    • 2 rende pubbliche le innovazioni a scadenza
    • 3 abbatte i costi di transazione della contrattualistica in alternativa
    • Contro brevetti
    • 1 società ingiusta
    • 2 ostacolano l innovazione cumulativa
    • 3 difficile misurare il tasso di innovazione. Nessuno sembra aver dimostrato che i brevetti aiutano
    • 4 rischio: troppi in investimenti in ricerca.
    • Cap4 tom palmer
    • Copy: proprietà su oggetti ideali. Ma esistono gli oggetti ideali? Una questione metafisica
    • 2 approccia difesa del copy:
    • 1 difesa dei frutti del lavoro
    • 2 difesa della dignità(chi inventa e si vede copiato subisce un umiliazione)
    • Utilitarismo: alcuni rivendica alcuni negano
    • Teoria del fascio:la prop è un fascio di diritti. Se il fascio è opportunamente calibrato emerge un copy
    • Se il fondamento filosofi o della prop è la prop di se stessi allora la approp dell idea di un altro nn viola il fondamento
    • Il diritto al copy viola anche la libertà contrattuale e nn emerge da alcun contratto. Sembra proprio un diritto incoerente.
    • Cap5 richard epstein
    • Locke: la prop ci rende liberi
    • Critica di rawls: meglio fo darsi sul contratto per nn dare troppo spazio alla fortuna
    • Critica a rawls: con lusioni ambigue su tutto. Meglio la chiarezza dei giusnatutalisti alla locke. E poi, se nn merito io chi merita? Nota: l utilitarista epstein opta per l utile chiarezza del giusnaturalista
    • Sì è vero, il copy ha fondamenta filosofiche precarie. Ma neanche la prop materiale è molto più salda: senza l utilitarismo della chiarezza la  ritica dirawls sarebbe vincente
    continua
  33. 1-10 The Hanson-Yudkowsky AI-Foom Debate by Robin Hanson, Eliezer Yudkowsky - letretempesteprecedenti homoagrindustr analogiaomodello? unuomoconquistailmondo? pcchecostruisconopc analogiaastrazione
  34. 1 The Low-Hanging Fruit We Ate -The Great Stagnation: How America Ate All The Low-Hanging Fruit of Modern History, Got Sick, and Will (Eventually)  by Tyler Cowen - joblessrecovery motoredeldebito polarizzazionepolitica ortodossiadellacrescitainfinita nojetson ilperiodomagico lostudentemarginale redditomedianopiatto energiaediscriminazioni negazionistieredistribuzionisti rdaumentaeleinnivazionidiminuiscono innovazionepubblicaeprivata
  35. tabarrok: alternativa al sussidio: ripetizione di esperimenti, costituzione dataset e ricerche ad alto rischio + premi