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mercoledì 3 aprile 2019

La latitanza delle economiste SAGGIO


La latitanza delle economiste


IL PROBLEMA. Non vi è consenso sulla penuria di donne economiste. Anche dopo l’ aggiustamento con fattori che rappresentano il background familiare e la produttività, una parte considerevole del divario tra economiste ed economisti rimane inspiegabile.
TESI. Qui mi concentro sulla possibilità che la bassa rappresentazione delle donne in economia sia parzialmente dovuta a differenze genetiche tra i sessi in grado di influenzare gusti e abilità.
CRUCIALE LA VARIANZA. Soprattutto in un campo come quello del mondo accademico, dove essenzialmente tutti i lavoratori presentano abilità ben sopra la media, è probabile che le varianze intorno all’abilità media pesino.
LETTERATURA SCIENTIFICA. Fortunatamente gli studi sulla varianza nelle ablità cognitive separate per sesso abbondano. Tanto per dare qualche riferimento: Munger (2007), Allen e Gorski (2002), Zup e Forger (2002), Pinker (2002), e in particolare Hyde (2005) e Cahill (2006); la più importante confutazione delle opinioni espresse da questi autori è Spelke (2005). La bibliografia dettagliata disponibile su richiesta.
I FATTORI RILEVANTI PER LA CONTROVERSIA. Sono parecchi i fattori che spingono a enfatizzare la componente genetica. Ci sono considerazioni che riguardano le analogie con altri mammiferi. Ci sono gli studi sulle differenze registrate nella prima infanzia. C’è l’impatto documentato degli ormoni sessuali sulla struttura cerebrale maschile e femminile. Infine ci sono i numerosi test che confermano ripetutamente, spesso a parità di media, le varianze più elevate in certe abilità cognitive (specialmente nelle abilità matematiche) da parte maschile, indicano così la possibilità reale che uomini e donne differiscano geneticamente in un modo che puo’ plausibilmente riflettersi sulla carriera accademica in certe materie.
Evoluzione come ragione per una credenza a priori
ADATTAMENTO DIVERSO PER UOMO E DONNA. La sopravvivenza del più adatto – il concetto per cui la selezione naturale filtra il patrimonio genetico più adatto al contesto – è al centro della moderna teoria dell’evoluzione ed è difficile immaginare che gli uomini e le donne abbiano affrontato circostanze identiche nel corso dei millenni. Ovviamente, uomini e donne hanno affrontato sfide sistematicamente diverse che si riflettono nella loro biologia. Se solo si pensa al fatto che una donna puo’ avere al massimo una ventina di figli mentre un uomo ben oltre il migliaio, si capisce bene come i problemi che i due sessi affrontano per massimizzare il passaggio dei loro geni siano molto diversi.

IL DILEMMA DELL’ACCADEMICA. In effetti, quando un economista come Brad DeLong (2005) espone in modo neutrale il terribile dilemma che affligge le economiste nel mondo accademico, espone involontariamente anche un dilemma evolutivo. Il processo di scalata verso l’alto della professione è strutturato come un torneo in cui i premi maggiori vanno ai più intelligenti che sono disposti a concentrare i loro sacrifici tra i 25 e i 30 anni. Data la nostra società (e la nostra biologia), un uomo può partecipare a questo torneo senza precludersi molte possibilità di vita [gode di una flessibile sostituibilità intertemporale della paternità]. E’ evidente a tutti che una donna ha molti più problemi.
IL RISCHIO È MASCHIO. Considerato il diverso potenziale di filiazione, gli uomini si trovano così di fronte ad un maggiore guadagno atteso che consente loro di correre grossi rischi nella giovinezza. La cosa è confermata empiricamente: gli uomini hanno maggiori probabilità di intraprendere comportamenti rischiosi rispetto alle donne. Per gli uomini (e per i loro geni), c’è quasi sempre “un altro giorno”, e in ogni caso se l’impresa va in porto il guadagno è stratosferico. Per le donne, il trade-off è molto più crudele.
DIFFERENZE NEL GENOMA. David Page: uomini e donne differiscono dall’1 al 2 per cento nel loro genoma, che è la stessa differenza tra un uomo e uno scimpanzé maschio o tra una donna e uno scimpanzé femmina. Tutti noi recitiamo il mantra che siamo identici al 99 per cento e questo ci conforta da un punto di vista politico, ma la realtà è che la differenza genetica tra maschi e femmine “nanifica” tutte le altre differenze presenti nel genoma umano. Questo, all’incirca, è Page citato da Wade 2003.

Anatomia del cervello e differenze sessuali
ORMONI. Le scoperte di Allen e Gorski (2002) sembrano riassumere bene il consenso odierno sugli ormoni: “Per quanto riguarda i mammiferi, alti livelli di ormoni sessuali, siano essi secreti dai testicoli o somministrati da uno scienziato, determinano un peculiare sviluppo del cervello maschile”.
ORMONI E PERFORMANCE. Halpern (2000): “Esistono parecchi studi in cui il testosterone basso per i maschi e l’alto testosterone per le femmine sono associati a prestazioni con meno divari su diversi test spaziali”. Kimura (1999) conclude che “il livello” ottimale “di Testosterone, per affrontare prove legate alla capacità spaziale” è quello associato al maschio tipico con livelli medio/bassi”. Infine, quando uomini anziani e donne anziane hanno ricevuto una terapia ormonale sostitutiva, o quando le persone ricevono la terapia ormonale come parte di un’operazione di cambio di sesso, i “cambiamenti cognitivi attesi si sono puntualmente verificati” (Kimura 1999).
ECONOMISTI E ABILITÀ SPAZIALE. Gli economisti fanno abbondante uso nel loro ragionamento geometrico e topologico delle “abilità spaziali”, quindi queste differenze possono aiutare a spiegare perché la frazione di economiste è così esigua (fino a un 50% in meno).
DIMORFISMI. Il dimorfismo sessuale meglio documentato nei mammiferi si presenta nella zona pre-ottica dell’ipotalamo, situata proprio di fronte al tronco encefalico. Questa parte è circa il doppio nei maschi umani rispetto alle femmine – una differenza visibile ad occhio nudo – e riguarda una parte pesantemente coinvolta nei comportamenti legati alla riproduzione.
HIPPOCAMPUS. Anche l’ippocampo, un sito legato alla memoria e all’organizzazione spaziale, differisce tra i sessi (Cahill 2006); è più grande nelle femmine umane se normalizzato con le dimensioni del cervello, una scoperta relativamente recente. La scoperta non sorprende dal momento che le donne generalmente prevalgono nei test legati alla memoria pura e a quella  spaziale.
ROTAZIONE E MEMORIA SPAZIALE. Quindi, mentre le donne di solito si comportano peggio nelle attività di rotazione spaziale, come ad esempio la valutazione del profilo della lettera “F” quando ruota su tre dimensioni, adempiono meglio i compiti di memoria spaziale, come nel caso in cui si tratta di dover rintracciare le chiavi perse nella macchina (o il burro in frigo).
PESO DEL CERVELLO. Il cervello degli uomini pesa circa il 15 percento in più rispetto a quello delle donne.
DIMENSIONI DEL CERVELLO E IQ. Le scansioni MRI  indicano che all’interno di un determinato sesso esiste una correlazione positiva tra dimensione del cervello e punteggio QI (sono comuni correlazioni pari a 0,3/0,4), vi sono solo prove deboli che uomini e donne differiscano in media sull’intelligenza generale.
DONNE CON EMISFERI PIÙ CONNESSI. Nella letteratura neuroscientifica, si osserva comunemente che il cervello delle donne è “più equilibrato” o “meglio collegato” nei sui due emisferi.
ORMONI E CERVELLO. L’impatto degli ormoni sullo sviluppo cerebrale del feto sono abbastanza chiari e in letteratura c’è poco dibattito sul fatto che alcune differenze strutturali tra il cervello maschile e quello femminile siano dovute alla diversa esposizione ormonale.
PROBLEM SOLVING. Le scansioni MRI mostrano che i cervelli maschili e femminili utilizzano costantemente diverse strutture per risolvere lo stesso tipo di problemi: “ogni volta che esegui una risonanza magnetica mentre la “cavia” è sottoposta a un test cognitivo qualsiasi,  parti diverse del cervello si accendono a seconda che sia uomo o donna”, afferma Florence Haseltine.
I punteggi dei test come indicatore di abilità mentale
VARIANZA NEI PUNTEGGI DEI TEST. Un’osservazione comune è che gli uomini hanno una maggiore variabilità di prestazione rispetto alle donne. Halpern (2000). È stato riscontrato che i maschi sono più “variabili” delle femmine in generale,  in particolare nel ragionamento meccanico, ma anche nelle quantificazioni, nell’ abilità di visualizzazione spaziale e topologica. Le elevate differenze nei test matematici sono  le più rilevanti: sul SAT-Math, Feingold ha trovato che le varianze maschili superavano del 20-25% quelle femminili, mentre nei punteggi SAT-Verbal, le varianze maschili erano più alte del 5%.
ECONOMIA E MATEMATICA. E’ opportuno concentrarsi su quell’ abilità che probabilmente è più rilevante per la professione economica attualmente esistente: l’abilità matematiche. Jonung e Ståhlberg, per esempio, affermano nel loro lavoro: “troviamo l’economia più vicina alla matematica che alle altre scienze sociali”.
DIFFERENZE IN MATEMATICA. L’usuale stereotipo tratto dalla letteratura psicologica è che gli uomini sono più dotati delle donne nelle abilità matematiche e visuli-spaziali, specialmente nella parte superiore della distribuzione statistica. I caveat cruciali a questa generalizzazione sono che le donne sono costantemente migliori (in media) nell’aritmetica e nella computazione.
CONTABILITÀ. Il fatto che le donne siano più brave nel mero calcolo è particolarmente intrigante alla luce dei recenti cambiamenti nella professione contabile: in un campo che era precedentemente dominato dagli uomini, più della metà di tutti i titoli di studio sono ora ora conferiti alle donne (Koretz 1997, Briggs 2007).
MATEMATICA: ATTITUDINE E AVANZAMENTO. Secondo Kimura (1999) i ragazzi fanno meglio nei test attitudinali di matematica (con la solita eccezione nell’abilità contabile), mentre le ragazze fanno meglio nei compiti di matematica durante l’anno. Una distinzione molto interessante. Precisazione di Kimura: poiché la matematica è in questi casi insegnata dalla stessa persona, è improbabile che fattori legati all’insegnamento spieghino molto. Neanche altri fattori più connessi con la “socializzazione”, come il pregiudizio di genere, oppure l’ansia della matematica o l’aspettativa dei genitori e così via, spiegano adeguatamente le profonde differenze.
FORSE IL FRAMINGGli psicologi hanno effettivamente considerato la possibilità che i test approntati siano di parte: hanno fatto di tutto per formulare quesiti in modo da agevolare la comprensione femminile (ad esempio, “Marta sta facendo biscotti quadrati”, Kimura, 1999) ma i maschi continuano a prevalere.
L’INDIZIO DEI DISORDINI MENTALI. AUTISMO. Una fonte di indizi probanti sulle differenze cognitive tra uomo e donna sono i disturbi neurologici. Molti di questi disturbi sono più comuni tra gli uomini che tra le donne; quello che merita particolare attenzione è l’autismo. Simon BaronCohen e i suoi coautori (2004, 2005) hanno teorizzato che l’autismo può essere ben descritto come una forma di “mente mascolinizzata all’estremo”.
META-STUDI SUI CARATTERI. Un’altra fonte informativa sono i meta-studi (sintesi della produzione scientifica su un certo tema). In una rivista di meta-studi intitolata “L’ipotesi gender”, Hyde (2005) ha raccolto dozzine di meta-studi sulle differenze di genere nelle abilità cognitive e nei tratti della personalità. Ha scoperto che nei test legati alla rotazione tridimensionale, alla visualizzazione spaziale e alla percezione spaziale, i maschi performano costantemente meglio delle femmine, con una stima media di deviazione standard pari a 0,44 al di sopra dell’altro sesso. Il predominio femminile nei test di fluidità verbale, lingua e ortografia sono dello stesso ordine di grandezza. I maschi sono molto più aggressivi delle femmine, e le femmine sono più empatiche e (importante, a mio avviso) più coscienziose per una media di deviazione standard pari a 0,2 punti. Il vantaggio femminile nella coscienziosità è probabilmente di importanza primaria, in particolare nel mondo accademico, dove i docenti di ruolo godono di molta autonomia e possibilità di impostare il loro programma.
QUANTIFICARE LA DIFFERENZA. Se gli uomini hanno effettivamente un vantaggio nella capacità spaziale – un vantaggio, basandosi su Hyde (2005), che aumenta la loro deviazione standard media di 0.5 punti rispetto a quella femminile – e anche assumendo che uomini e donne abbiano la stessa capacità media su queste abilità, allora, a due punti di deviazione standard sopra la media femminile,  il rapporto uomini/donne sarà di 2.4/1; a tre punti sarà di 4/1; a quattro punti di 6.5/1. Insomma, più ci muoviamo verso l’eccellenza, più le sproporzioni si acuiscono (Deary 2003).
Conclusione
POLICY INUTILI. Nell’attuale comprensione scientifica, le differenze maschio-femmina sulle abilità matematiche sembrano persistere anche in presenza di interventi sociali nella didattica, come per esempio i metodi di insegnamento neutrali rispetto al genere. La cosa rappresenta un robusto indizio sulla natura biologica alla base di certe differenze nella varianza.
UNICA VIA: DEVE CAMBIARE LA MATERIA. PIU’ STORIA, MENO ANALISI. Resta comunque una via: l’economia potrebbe cambiare se stessa in modo da valorizzare le competenze più congegnali alle donne. Un’economia più “letteraria” e storica, più orientata all’esposizione narrativa e al lavoro di archivio coscienzioso, sarebbe un’economia in grado di creare più opportunità di lavoro per le donne.
Lettura consigliata: What is the Right Number of Women? Hints and Puzzles from Cognitive Ability Research, di Garett Jones
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mercoledì 28 giugno 2017

Perché ci sono così poche economiste?

What is the Right Number of Women? Hints and Puzzles from Cognitive Ability Research Garett Jones
***
Parte introduttiva
There is no consensus as to the causes of women’s slow advancement in academic economics. Even after adjusting for factors representing family background or productivity a considerable portion of the gender promotion gap remains unexplained.
IL PROBLEMA
here i focus on the possibility that the low representation of women in economics is partially driven by genetic differences in tastes and abilities between the sexes,
TESI
Particularly in a field like academia, where essentially all employees are above the mean in abilities, variances are likely to be important.
CRUCIALE LA VARIANZA
Some useful surveys include Munger (2007), Allen and Gorski (2002), Zup and Forger( 2002), Pinker (2002), and especially Hyde (2005) and Cahill (2006); the most prominent rebuttal of the views expressed by those authors is Spelke (2005).
LETTERATURA

the combination of analogies from other mammals, early childhood studies, well-documented impacts of sex hormones on brain structure, and the repeated finding of higher means and variances in relevant mental abilities (especially mathematical abilities) in males point toward the very real possibility that men and women differ genetically
I FATTORI RILEVANTI PER LA CONTROVERSIA
evolution as a reason for soft priors
Adaptationism— the concept that gene-carriers quickly adapt to their surrounding circumstances— is at the heart of the modern theory of evolution, and it is difficult to imagine that male and female humans have faced identical circumstances across the millennia. Most obviously, men and women have faced systematically different challenges, framed by the nature of the reproductive cycle.
ADATTAMENTO DIVERSO PER UOMO E DONNA
Indeed, when an economist like Brad DeLong (2005) cleanly lays out the terrible dilemma facing women in academia, he inadvertently lays out an evolutionary dilemma as well… The process of climbing to the top of the professoriate is structured as a tournament, in which the big prizes go to those willing to work the hardest and the smartest from their mid-twenties to their late thirties. Given our society (and our biology), a man can enter this tournament without foreclosing many life possibilities [since he can more easily intertemporally substitute fatherhood]…. But given our society (and our biology), a woman cannot
IL DILEMMA DELL'ACCADEMICA
men face a greater expected payoff to taking big risks in the early parts of their life, and, empirically, men are more likely to engage in risky behavior than women. For men and their genes, there is almost always another day. For women, the trade-off is much crueler.
IL RISCHIO È MASCHIO
Men and women differ by 1 to 2 percent of their genomes, Dr. [David] Page said, which is the same as the difference between a man and a male chimpanzee or between a woman and a female chimpanzee….‘ We all recite the mantra that we are 99 percent identical and take political comfort in it,’ Dr. Page said. ’But the reality is that the genetic difference between males and females absolutely dwarfs all other differences in the human genome.’ (Wade 2003)
DIFFERENZE NEL GENOMA
A final genetic note: The fact that men have only one X-chromosome is a fact too large to omit. A woman has two X chromosomes, so if a particular gene is non-functioning on one X chromosome, then she is very likely to have a functioning copy on her second X-chromosome. A man, by contrast, is in no such luck.
CROMOSOMI
brain anatomy and evidence of sexual differentiation
The findings of Allen and Gorski (2002, 291) appear to sum up the consensus on hormones: “With respect to mammals, high levels of sex hormones— whether secreted by the testes or administered by a scientist— result in masculine brain development.”
ORMONI
Halpern (2000, 180)… “There are many studies in which low testosterone for males and high testosterone for females are associated with better performance on several different spatial tests” (171). Kimura (1999, 122) concludes that “the ‘optimal’ level of T[ estosterone] for spatial ability in humans is that of the normal male with lower levels.” Finally, when older men and older women have received hormone replacement therapy, or when people receive hormone therapy as part of a sex change operation, the “expected cognitive changes occurred” (Kimura 1999, 122).
ORMONI E PERFORMANCE
Economists use these spatial abilities in geometric and topological reasoning, so these differences may help explain why ĝ, the fraction of economists who are female, is below 50%.
ECONOMISTI E ABILITÀ SPAZIALE
The best-documented sexual dimorphism in mammals is in the pre-optic area of the hypothalamus, located just in front of the brain stem. This is about twice as big in human males as in human females— a difference visible to the naked eye— and is involved with reproductive behavior.
DIMORFISMI
The hippocampus, a site related to memory and spatial organization, also differs between the sexes (Cahill 2006); it is larger in human females when adjusted for brain size— a relatively recent finding. The finding is unsurprising since women typically do better on tests of memory retrieval and spatial memory.
HIPPOCAMPUS
So while women typically perform worse on spatial rotation tasks, such as what the letter “F” looks like when rotated in three dimensions, they do better at spatial memory tasks, such as where she put the car keys.
ROTAZIONE E MEMORIA SPAZIALE
men’s brains weigh about 15 percent more than women’s.
PESO DEL CERVELLO
modern MRI scans indicate that within a given sex there is a positive correlation between brain size and IQ score (correlations of 0.3 to 0.4 are common), there is less evidence that men and women differ on average overall intelligence.
DIMENSIONI DEL CERVELLO E IQ
In the neuroscience literature, it’s commonly observed that women’s brains are “more balanced” or “better connected” between left and right hemispheres.
DONNE CON EMISFERI PIÙ CONNESSI
the impacts of fetal hormones on brain development are clear enough that there is little debate in the literature over whether some structural differences between men’s and women’s brains are genetically driven.
ORMONI E CERVELLO
MRI scans show that male and female brains consistently use different structures to solve the same kinds of problems: ‘Every time you do a functional MRI on any test, different parts of the brain light up in men and women,’ says Florence Haseltine,
PROBLEM SOLVING
test scores as an indicator of mental ability
A common observation is that men have greater variability than women. Halpern (2000, 86)… It was consistently found that males were more variable than females in general knowledge, mechanical reasoning, quantitative ability, spatial visualization, and spelling… The high math variances are most relevant: On the SAT-Math, Feingold found that male variances were 20-25% larger for males in the four decades before his study, while on SAT-Verbal scores, male variances were about 5% higher…….
VARIANZA NEI PUNTEGGI DEI TEST
I turn to the ability that is likely most relevant to the economics profession as it currently exists: Mathematical abilities… Jonung and Ståhlberg state in their abstract,“[ W] e find economics to be more akin to mathematics than to the other social sciences.”
ECONOMIA E MATEMATICA
The usual stereotype drawn from the psychological literature is that men are better at math and visuospatial skills than women, especially at the upper end of the distribution. The crucial caveats to this generalization are that women are consistently better (on average) at arithmetic and computation than men,
DIFFERENZE IN MATEMATICA
The fact that women are better at computation is especially intriguing in light of recent changes in the accounting profession: In a field that was formerly male-dominated, more than half of all Bachelor’s degrees in accounting are now conferred on women (Koretz 1997, Briggs 2007).
CONTABILITÀ
according to Kimura (1999): She notes that boys do better on math aptitude tests (with the exception of girls’ superior computation ability), while girls do better on math achievement tests.
MATEMATICA: ATITUDINE E AVANZAMENTO
By way of explanation, Kimura notes (78): Since both aspects of math are taught by the same person, teacherrelated factors are unlikely to be the explanation. Nor do other ‘socialization’ explanations such as gender bias in problem content, math anxiety, parental expectation, and so on, adequately account for the differences.
SPIEGAZIONE: ESCLUSA LA SOCIALITÀ
psychologists indeed have addressed the possibility that their tests are biased: They’ve gone out of their way to write word problems that favor females (e.g., “Martha is making square cookies,” Kimura, 1999, 77) but males still perform better
FORSE IL FRAMING?
One source of evidence on the question of male-female differences is neurological disorders. Many such disorders are more common among men than among women; one that deserves particular attention is autism. Simon BaronCohen and his coauthors (2004, 2005) have theorized that autism is largely an “extreme male mind,”
L'INDIZIO DEI DISORDINI MENTALI. AUTISMO
Another source of data is meta-studies by psychologists. In a survey of meta-studies entitled “The Gender Similarities Hypothesis,” Hyde (2005) collected dozens of meta-studies of gender differences in cognitive abilities and personality traits. Among her findings is that on tests of mental rotation, spatial visualization, and spatial perception, males consistently perform better than females, with a median estimate of 0.44 standard deviations above females. Female advantages on tests of verbal fluency, language, and spelling are of the same order of magnitude. Males are overwhelming more aggressive than females (about 0.5 standard deviations, regardless of measure), and females are more agreeable and (importantly, in my view) more conscientious by about 0.2 standard deviations. The female advantage in conscientiousness is likely of first-order importance, particularly in academia, where tenure-track professors need to be self-starters.
META STUDI SUI CARATTERI
If the men of today actually do have an advantage in spatial ability— an advantage, based on Hyde (2005), that raises their mean 0.5 standard deviation higher than the female mean— and if we temporarily assume that men and women have the same standard deviations on this ability, then, at two standard deviations above the female mean, the ratio of men to women is 2.4: 1; at three standard deviations it’s 4: 1, and at four standard deviations it’s 6.5: 1. Adding in a 5% gender difference in standard deviations (as Deary 2003 found for IQ) raises these ratios to 2.5: 1, 5: 1 and 11: 1, respectively.
QUANTIFICARE LA DIFFERENZA
conclusion
With current scientific understanding, the male-female differences on mathematical skills appear likely to persist, even under plausible social interventions like gender-neutral teaching methods.
POLICY INUTILI
Economics could change itself so that it draws on the skills at which women, on average, excel. A more literary and historical economics, one more driven by verbal fluency and conscientious archival work, would be an economics that created greater opportunities for women.
UNICA VIA: DEVE CAMBIARE LA MATERIA. PIU’ STORIA, MENO ANALISI

sabato 14 novembre 2015

What is the Right Number of Women? di Garett Jones


What is the Right Number of Women? di Garett Jones
  • problema: perché ci sono poche economiste?
  • tesi: per questioni di gusto/abilità
  • premessa: nell accademia sono presenti solo persone con abilità superiori alla media
  • un dato di fatto: l impatto degli ormoni sul cervello
  • evoluzione: ruoli riproduttivi diversi. difficile pensare che l evoluzione non selezioni differenze.
  • l evoluzione non ha ome obiettivo la parità di genere
  • chi vince in accademia: chi dà tutto tra i 25 e i 39 anni.
  • i maschi possono spostare la paternità a piacimento le femmine no.
  • fatti: genoma: una differenza dell 1/2% tra uomo e donna. quanto quella tra uomo e scimpanzé maschio. o donna e scimpanzé femmina.
  • cervello: maggiore testosterone nell uomo
  • il t puo' essere iniettato: più t più abilità di manipolazione spaziale (pensiero astratto)
  • differenze nell ippocampo: nelle donne maggiore memoria spaziale
  • peso cervello: maggiore negli uomini
  • connessione cervello: maggiore nelle donne
  • il peso infrasesso è correlato all iq ma la connessione ha effetti compensativi
  • mri: uomini e donne risolvono gli stessi problemi usando aree del cervello diverse
  • test score: varianza maschi più elevata specie in matematica
  • Uomini: maggiore abilità matematiche; donne: maggiori abilità aritmetiche. uomini: meglio nei test attitudinali di math; donne: meglio nei test di miglioramento in math
  • uomini pià soggetti ai disordini mentali (vedi autismo)
  • meta studi: uomini meglio nello spazio astratto, donne meglio nel linguaggio
  • meta studi: donne più empatiche e coscienziose; uomini più aggressivi
  • conclusione: per com è oggi l'economia avvantaggia gli uomini e non sorprende che siano sovrarappresentati. domani le cose potrebbero cambiare. esempio: se la storia economica prendesse il sopravvento vedremmo molte più donne.
continua