martedì 11 dicembre 2018
CASA IN AFFITTO O IN PROPRIETA’?
giovedì 27 settembre 2018
Traslocare è vivere
marriage rates rise sharply shortly before and in the first two months after a move.
– Additional moves encourage marriage, raising the likelihood of marriage and of having children present as dependents.
– The likelihood of marrying prior to five years of Army service rises by 8 percentage points with an additional domestic move, representing an increase of 14 percent from the mean marriage rate.
– We first considered a model in which relocation likely requires investment in thinking about long-term plans that may simultaneously lower the cost of considering other types of long-term commitments, like marriage.
– This suggests that the decision to marry may be affected by other events requiring long-term planning. This in turn implies that a disruptive event, like a relocation, may actually strengthen family ties rather than strain them.
Do moving and making big decisions tend to happen together? http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2018/09/moving-making-big-decisions-tend-happen-together.html
lunedì 22 gennaio 2018
Comprare o locare?
#Amazon
lunedì 23 ottobre 2017
Manifesto per un “paese dinamico”: tassare le cose, non le persone
Manifesto per un “paese dinamico”: tassare le cose, non le persone
Ci guadagnerebbe la nostra privacy: gli immobili sono facili da individuare. Niente più indagini, niente più controlli sui conti correnti, niente più limiti all’uso del contante, niente più giustificazioni da dare con inversione della prova. Ma soprattutto niente più controllori: il personale dell’agenzia entrate diminuirebbe di 2/3.
D’altronde, la rendita parassitaria da immobili si insinua ovunque: lo sapevate che un bar in centro guadagna quanto uno in periferia sebbene riceva il quintuplo degli ordini? La differenza, infatti, viene accaparrata dalla rendita, ovvero dall’affitto delle mura. Non si tratta quasi mai di “redditi meritori”; sarebbe decisamente meglio se il sistema premiasse altre ricchezze, come quella immateriale che deriva dalle idee.
Come valutare il valore degli immobili per individuare la base imponibile?
Basterebbe trasformare la tassa sugli immobili in una “Harbenger tax”: il proprietario autovaluta la sua proprietà e contemporaneamente la mette in vendita a quel valore.
Basta con quella ridicola finzione del catasto. A proposito: anche qui 2/3 del personale a trovarsi un vero lavoro.
Gli immobili sarebbero sempre permanentemente in vendita. Tutti gli immobili, non solo i privati.
Una soluzione talmente geniale che oltre al problema fiscale ne risolve un altro ben più importante: come allocare efficacemente gli spazi fisici.
Per farvi un’idea di cosa c’è in gioco immaginatevi solo di possedere un terreno molto esteso e di volercostruire una città: come procedete razionalmente per massimizzare il valore della vostra proprietà?
Con un’asta combinatoria. Ovvero, si propongono per esempio 10 ipotesi di città diverse divise in 100 lotti ciascuna, dopodiché si fa un’asta in cui le immobiliari fanno le loro offerta su ciascun lotto. In base all’esito si costruisce la città con il più alto valore.
Questo metodo è “efficiente”: ognuno finisce per possedere lo spazio a cui dà più valore.
Purtroppo, oggi le cose non stanno in questi termini: quando per esempio si progetta lacostruzione di un centro commerciale c’è sempre il proprietario di un pollaio che vende la sua striscia di terra a valori iperbolici speculando sul fatto che da lui dipende la realizzazione dell’intero piano. Per la serie: “la rendita parassitaria si insinua ovunque”. È chiaro che un’ Harbenger tax” risolverebbe brillantemente il caso consegnando gli spazi a chi sa valorizzarli al meglio.
Il pacchetto “Harberger tax+aste combinatorie” opportunamente raffinato sarebbe una svolta che sostituirebbe con soluzioni di mercato molta “democrazia inefficiente”.
Potrebbe sostituire per esempio i piani regolatori,oggi fonte di corruzione, bustarelle e inefficienze.
Ma sarebbe una soluzione anche all’annoso problema degli espropri: pensate alla costruzione di una strada o di un condotto fognario.
Accelererebbe la riqualificazione di aree dismesse: un problema centrale nelle nostre città.
Favorirebbe l’affitto sulla proprietà: che per le famiglie significa ricchezza più diversificata e maggiore flessibilità sul lavoro. Secondo voi l’affitto è più diffuso in Germania o in Italia?
In poche parole: renderebbe più dinamiche le nostre città e il nostro paese.
venerdì 5 febbraio 2016
Acquistare o affittare?
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it’s not good to have a significant share of your wealth locked into a single asset. Diversification is better and it’s easier to diversify with stocks - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf
Indeed, you should expect that as an investment your house will appreciate less than does the stock market - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf
ownership locks people to location making it harder to move for jobs. - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf
Houses today also come bundled with a significant side asset – access to so-called public schools - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf
Most economists, however, think that the United States tax code is inefficiently biased toward housing. There is no good reason to bias people away from renting and towards buying. Germany is a wealthy country and a majority of Germans get by just fine by renting - See more at: http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2016/02/67635.html#sthash.XZcqZorh.dpuf