Visualizzazione post con etichetta gratis. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta gratis. Mostra tutti i post

lunedì 10 dicembre 2018

GRATIS!

GRATIS!

A quanto pare la roba gratis ci eccita. Ma perché?
1. Per egoismo? Non sembra, ci eccita anche il gratuito a cui non abbiamo accesso: “in Estonia Internet è gratis!!!”. Ma soprattutto, la roba gratis è quasi sempre prodotta in modo inefficiente, cosicché di fatto costa di più della merce che si paga.
2. Per l’abbattimento dei costi di transazione? Certo, non dover star lì a contrattare è una bella liberazione ma… Se fosse solo per quello ci entusiasmerebbe soprattutto il gratuito delle merci economiche – lì sì che i costi di transazione incidono - invece seduce soprattutto il gratuito di servizi costosi (come scuola e sanità).
3. Per il nostro senso di giustizia? Non penso, l’ ISEE non rispecchia forse il nostro senso di giustizia?: chi puo’ permetterselo paghi. E poi, quando paga chi consuma e non paga chi non consuma il nostro senso di giustizia è senz’altro più a suo agio.

4. Ultima opzione: perché non ragioniamo correttamente.

https://feedly.com/i/entry/B7jw4LCucCLXhd0mcd9EmMn+sbxtNLGOdNAs60PDOTo=_167756864ac:2abef77:df8f4700

giovedì 2 settembre 2010

La Pastasciutta

Se ti fai una parstasciutta al ristorante, il ristorante batte lo scontrino, il PIL del paese cresce e al telegiornale dicono quanto l' Italia è ricca.

Se la mamma ti fa la pastasciutta non batte nessuno scontrino, il PIL del paese non cresce e al telegiornale raccontano quanto siamo poveri.

Italia ricca e Italia povera... Minzolini bara... tele Kabul... cadono i governi, succede un quarantotto.

Ma nella realtà non è successo proprio nulla: tu hai mangiato sempre la stessa pastasciutta!

Ecco il maggior difetto del PIL.

Il fatto è che, nello specifico, in Italia si fanno un mucchio di "pastasciutte", talmente tante che il nostro PIL andrebbe aumentato di UNA VOLTA E MEZZA.

Qui in Italia siamo moooolto più ricchi di quel che appare nei confronti internazionali commentati dai TG.

Ma la ricchezza prodotta in famiglia non sembra far notizia.

Forse perchè la famiglia la si vuol rompere per mandare tutti al lavoro, ovvero dove non si muove foglia senza che si batta uno scontrino, così da non sfigurare quando si leggono le statistiche del PIL. Amen.

Di queste cose parla Ichino nella sua conferenza.

Anche lui la famiglia la vorrebbe rompere per mandare le donne al lavoro, ma perlomeno non omette l' essenziale premessa.

link alla conferenza.

Ichino bacchettato.

lunedì 30 agosto 2010

Why Catholics Don’t Understand Economics

... spiegato da un credente.

Interessante la distinzione tra "economic good" e "spiritual good".

Anche qui a colpire è "la maledizione del gratuito":

I have what I think is a new theory about why this situation persists. People who live and work primarily within the Catholic milieu are dealing mainly with goods of an infinite nature. These are goods like salvation, the intercession of saints, prayers of an infinitely replicable nature, texts, images, and songs that constitute non-scarce goods, the nature of which requires no rationing, allocation, and choices regarding their distribution.

None of these goods take up physical space. One can make infinite numbers of copies of them. They can be used without displacing other instances of the good. They do not depreciate with time. Their integrity remains intact no matter how many times they are used. Thus they require no economization. For that reason, there need to be no property norms concerning their use. They need not be priced. There is no problem associated with their rational allocation. They are what economists call “free goods.”

lunedì 23 agosto 2010

Chiuso!

Sono con il naso tra le sbarre del cancello chiuso di Villa Banfi, il parco, bello ma cadente, è chiuso, non si puo' entrare, niente passeggiata cara Marghe!

Non mi meraviglio, il vezzo di consentire l' accesso gratuito nei parchi pubblici fa sì che molti spazi verdi non vengano mai riattati e i pochi rimasti versino in cattive condizioni.

Maledetta mania del gratuito! Le risorse bruciate da questo cattivo costume sono immense in tutti i campi. Viene quasi da chiedersi dove lo spreco sia massimo per indicarlo al pubblico ludibrio.

Si tratta comunque di sprechi invisibili, meglio non contare molto sulla loro denuncia.

In cima alla lista sta comunque il free parking. Eh sì, sembra impossibile ma girando per le città esistono ancora dei parcheggi gratuiti!

Fanno un gran baccano con il riscaldamento globale, la congestione viaria, e poi...

Ancora qualche fonte (link - link).

Ma non spero molto nella resipiscenza dei governanti, come novelli Caligola amano far cadere i fregugli dalla loro tavola e godono al vedere la ridda dei cani baneficiati che accorrono per contendersi e spolpare il maledetto "gratuito".

PAY & SIT: the private bench (HD) from Fabian Brunsing on Vimeo.