Visualizzazione post con etichetta studio di registrazione come strumento. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta studio di registrazione come strumento. Mostra tutti i post

lunedì 12 febbraio 2018

Lo studio di registrazione come strumento

Personalmente vedo uno schema evolutivo di questo genere:

FASE 1: c’è un tale che registra la musica prodotta dai musicisti (potrebbero farlo anche loro ma non sanno bene che pulsanti premere e chiedono aiuto a un “tecnico”).

FASE 2: c’è un tale che registra la musica dei musicisti ma lo fa meglio dei suoi “concorrenti” (il suono è più brillante, più vivido… forse possiede solo una tecnologia migliore).

FASE 3: c’è un tale che registra la musica dei musicisti e contribuisce nel caratterizzarla con alcuni effetti particolari (roba da segreto industriale). Il risultato finale ha un “sapore” inimitabile, tipo Coca Cola.

FASE 4: ci si rende conto che se la musica non è registrata da quel tale il gruppo perde il suo “sound” e non è più lo stesso. Da membro passivo diventa membro imprescindibile.

FASE 5: il tale che registra comincia anche a manipolare i suoni intervenendo anche sulla struttura musicale. A volte è lui a chiedere una certa musica su cui poi interverrà.

FASE 6: il tale che registrava se ne va e fa musica per conto suo, le fonti sonore – ovvero la materia prima – non mancano di certo.

FASE 7: il tale che registrava comincia ad esibirsi dal vivo mentre filtra e manipola sul momento fonti sonore pre-registrate attraverso una strumentazione personalizzata. Spesso improvvisa, come farebbe un jazzista su uno strumento tradizionale.

FASE 8: il tale che registrava passivamente la musica altrui ora è un musicista a tutto tondo, anche se non lavora su spartiti ma su spettri sonori, mette su un suo gruppo musicale funzionale alle sue esigenze oppure viene chiamato a collaborare in lavori dal vivo o in studio come ospite di altri gruppi.

Diciamo che i B. sono arrivati almeno fino alla fase 5, e per la loro epoca erano un unicum che ha aperto la via a molti.
Gestire


Mi piaceVedi altre reazioni
Rispondi1 minuto
Ho in mente gente come Christian Marclay, David Shea, Otomo Yoshida, Martin Tétrault, Dj Spooky, Matmos, Whiz Kid, Bob Ostertag, Ground Zero, Matt Wand, Andrew Sharpley, Massimo Simonini, Brian Eno e altri, tanto per limitarsi agli anni 90, quando ha ancora senso fare un elenco (dopo sono legioni).