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venerdì 3 novembre 2017

6 Saggezza della superstizione (2): oracolo e possessione demoniaca

Saggezza della superstizione (2): oracolo e possessione demoniaca

Da Voltaire in poi è invalsa la cattiva abitudine di credere nella “stupidità umana”. Si tratta di una pratica malsana che induce allucinazioni. Quella che segue è la seconda puntata del nostro viaggio nel pregiudizio volterriano.
***
Quante ne ho combinate con mio cugino: petardi, fialette puzzolenti, puntine da disegno, fionde, cerbottane… tutto era occasione di marachella.
Un’amicizia indissolubile, ma non furono sempre rose e fiori.
La crisi arrivava puntuale allorché i miei e mia zia volevano conoscere il “colpevole” della malefatta. Chi era la mente?
Il fatto è che il più delle volte nemmeno noi sapevamo con esattezza chi fosse il colpevole, chi aveva avuto per primo l’idea di dar fuoco al formicaio sotto la betulla rinsecchita? Ci accusavamo a vicenda instaurando tra noi una tensione che poteva durare settimane.
Poi, finalmente, arrivò lei…
Magic-8-Ball-Novelty-Fortune-Telling-Toy
La sfera magica della Mattel era in grado di rispondere a domande delicate sulla colpevolezza degli individui.
La si interpellava così: “E’ forse stato quello stronzo di mio cugino ad avere l’idea di mettere il sale nel caffé degli zii?”.
Bastava agitare con forza la sfera magica e il dadino sospeso nella gelatina avrebbe assunto una posizione che per noi due era sacra: “sì”, “no”, “richiedi più tardi”, e altre ancora che non ricordo. Sta di fatto che alla fine una risposta chiara a situazioni anche molto ambigue veniva fuori sempre.
L’esito era poi comunicato ai genitori sopportandone stoicamente le conseguenze.
Basta ostilità, basta contrasti, basta musi lunghi, basta far finta di non vedersi, basta screzi, basta tensione. Amici per la pelle forever.
Detto in altri termini: potevamo tornare a far cazzate fin dal giorno dopo.
Questo fatto positivissimo bastava a cassare eventuali dubbi sull’attendibilità dei singoli verdetti. Quando una cosa conviene diventa presto “vera”. Senza contare che sei dubbi erano ora in un senso, ora nell’altro.
L’oracolo della sfera magica ha reso la nostra amicizia ancora più coesa e duratura: nei casi di incertezza ci dettava una linea sull’attribuzione di piccole colpe incerte. Fu l’apice di un epopea.
Poi, un giorno, ruzzando come è tipico tra noi preadolescenti, la sfera magica fu scaraventata in un angolo e il dadino si conficco lateralmente immobilizzandosi per sempre.
I genitori ce ne resero conto. Chi era il responsabile dell’ennesimo danno? Il giocattolino non costava proprio poco, eh.
Il guaio è che non avevamo più l’oracolo da interpellare, cosicché cominciammo di nuovo a scambiarci accuse reciproche in un vortice senza fine. Per un nonnulla troncammo l’inossidabile connubio e ognuno andò per la sua strada. Si vede che ormai era tempo di pensare alle cose serie.
***
Oggi so che io e mio cugino non siamo stati l’unica “società perfetta” tenuta insieme da un oracolo. Espedienti del genere non sono solo roba da bambini, anche gli adulti vi ricorrono.
Nell’antichità interpellare l’ oracolo era la norma, ma anche oggi resta un’istituzione importante.
Presso gli Azande, per esempio. La lettura di E. E. Evans-Pritchard è a questo punto obbligatoria.
Ma anche presso gli Ndogo del Sudan.
O presso i Balovale nello Zimbabwe.
Nzakara e Apagipeti ne fanno largo uso giù nella Repubblica Centro Africana.
E ci metto anche  Ngbandi Yoruba.
Gli Azande credono nell’esistenza di un diavoletto – mangu – che si insinua fisicamente nell’intestino dell’indemoniato. E’ qualcosa che si eredita di padre in figlio, molti posseduti non sanno neanche di esserlo.
L’azione iettatoria si concretizza nella rovina dei raccolti di chi è preso di mira. Ma anche nel portargli sfiga durante la caccia, nel rendere difficoltosi i suoi spostamenti e nell’infliggere malattie a lui e ai suoi cari.
Il tutto senza volerlo, basta il sentimento ostile.
Anche per questo lo iettatore è visto dagli Azande come un “innocente” vittima dei troll che si porta in pancia. Su di loro non si maligna: chi di noi non nutre delle semplici antipatie, del resto?
Lo iettatore è giusto condannato a chiedere scusa e la cosa finisce lì.
L’oracolo serve a capire chi trasporta un mangu nella pancia, e ad esso ricorre chi pensa di essere sotto iettatura.
In Africa la sfera magica della Mattel non è distribuita (anche perché fuori produzione), cosicché si somministra a un pollodel veleno estratto da piante selvatiche. Poi lo si scuote per aria con due mani (proprio come la palla-Mattel) ponendogli una domanda a risposta chiusa (sì-no) facendo in modo di esplicitare il nome del sospettato: se il pollo muore è “no”, se sopravvive è “sì”.
La procedura è complessa e vi partecipano le autoritàstregonesche della tribù. L’esito di colpevolezza viene comunicato al sospettato (impalando il pollo ex sopravvissuto davanti a casa sua) che si profonde in scuse e proclamando la sua totale ignoranza. Ma anche in ringraziamenti: è sempre bene sapere che un mongu alberga nel nostro intestino tenue, si comincia così per tempo la terapia di erbe selvatiche.
Grazie all’oracolo, la questione si chiude immediatamente e la relazione tra gli interessati riprende in un clima rasserenato. L’alternativa sarebbe stata la stressante e prolungata ostilità tipica dei rapporti di cattivo vicinato.
L’oracolo viene utilizzato esclusivamente per appianare i piccoli conflitti “condominiali” ben noti a tutti.
Ma perché funziona?
Per capirlo basta chiedersi perché funziona il semaforo?
Il semaforo è un po’ come l’oracolo: quando piombiamo al crocevia possiamo imbatterci nel verde o nel rosso, l’esito è casuale.
Se non ci fosse il semaforo qualcuno si prenderebbe arbitrariamente la precedenza e ad altri toccherebbe stare in attesa. Un senso d’ingiustizia e frustrazione si propagherebbe. Non è l’ideale quando si vive gomito a gomito.
E questo quando va bene: gli incidenti diventano ben presto la norma.
Ma anche i tentennamenti prolungati (vado io? vai tu?) possono essere uno stressante inconveniente, che magari si conclude con un bell’incidente.
Il semaforo, allora, coordina le nostra attese così come l’oracolo coordina i micro-conflitti incerti.
Vi siete accorti che molti scazzi esplodono perché non ci si parla: l’oracolo è un modo per parlarsi. Non solo, il contatto viene sia favorito che indirizzato senza colpevolizzare nessuno. Un affarone per tutti.
Le cose funzionano ancora meglio se l’oracolo possiede una sua autorità.
Ma infatti due pre-adolescenti sono disposti ha conferire una certa sacralità al giochino della Mattel: tutti i nostri giochi non erano “robetta” ai nostri occhi fanciulleschi. C’erano dei soldatini che assurgevano a status semi-sacrale!
Allo stesso modo l’avvelenamento del pollo è sempre supervisionato e benedetto dallo stregone in carica, l’unico a conoscere a menadito le complesse formule da pronunciare. Mica un giochino da cortile.
D’altronde, gli unici conflitti trattati sono quelli tra Azande, lo straniero è escluso: bisogna “credere” fermamente nell’ oracolo per beneficiarne.
Un piccolo calcolo sui polli trattati degli Azande rivela esiti50/50, le manipolazioni sembrerebbero assenti.
Tuttavia, il metodo sembrerebbe favorire interventi esterni: basta dare un un po’ più o un po’ meno di veleno per alterare la risposta.
Questo, forse, per evitare risposte socialmente indesiderate. Nulla di nuovo sotto il sole: anche quando la corte costituzionale deve decidere su un caso che potrebbe pregiudicare il bilancio nazionale sappiamo in anticipo come andrà a finire.
Ma perché gli Azande non usano il loro sistema legale per affrontare questi casi?
Fare causa ad un amico (o ad un vicino) per questioni minime rovina l’amicizia comunque vada. Molto meglio l’oracolo.
A volte, poi, parliamo di frizioni che il nostro sistema legale nemmeno riconosce come reati, anche se per noi sono della massima importanza.
Gli Azande sono un popolo particolarmente litigioso e permaloso, quasi più degli italiani. Senza oracolo – ovvero senza giustizia privata – i loro tribunali collasserebbero ben presto (come i nostri).
***
Leggere degli Azande mi fa capire meglio i legalisti nostrani (sarà che nel giornale davanti a me c’è un’intervista di Travaglio a Di Battista).
La ragione ci dice che è giusto disubbidire ad una legge sbagliata. Direi che la cosa è vera per definizione.
Faccio un esempio: è di per sé lodevole corrompere al fine di evitare l’applicazione di una legge ingiusta, mi sembra ovvio. Eppure molti cervelli in circolazione sui social nemmeno riescono a pensare al concetto di “legge sbagliata”.  Vanno letteralmente “in palla” se introduci questo dato nella discussione.
Oggi so che le colpe attribuite a mio cugino (o a me) dalla sfera magica Mattel erano del tutto arbitrarie. Però so anche che quell’arbitrio ha favorito la nostra amicizia. Tuttavia, una superstizione del genere non è più recuperabile, inutile insistere.
Allo stesso modo so anche che le leggi che ci governano sono quasi tutte sbagliate. Osservarle puntigliosamente potrebbe anche avere effetti positivi (forse). Ma come recuperare le superstizioni sull’autorità politica tipiche della fanciullezza? Per un “formalista” non c’è problema, evidentemente, ma per una persona adulta e ragionevole?
Il formalista ci appare ridicolo, quando va bene – e sottolineo “quando va bene” – assomiglia ad un predicatore impegnato a decantare le virtù del “verde” e la santità del “rosso”. E’ la sua figura che ci aliena da un salutare ritorno alle superstizioni infantili. Se perlomeno facesse trapelare la coscienza che è tutta una farsa, forse, che ne so, si potrebbe stabilire un canale comunicativo.
Ah, chiudo con una curiosità: l’ultima volta che ho incontrato mio cugino era attivista nel partito di Di Pietro 😦 Un modo solo un po’ diverso per continuare a trafficare con la Sfera Magica.
***
Ma c’è un altro aggancio tra gli Azande e noi.
Avete notato il forte parallelismo tra la società oracolistica e quella medicalizzata?
In quest’ultima non esistono colpevoli: colpevole è solo la malattia.
Neanche nelle società oracolistiche esistono colpevoli: colpevole è solo il diavoletto.
Lo stratagemma adottato in entrambe le società è  fondamentalmente lo stesso e ha il pregio di ridurre lo stress dei convenuti.
I genitori, tanto per dire, non hanno più figli “asini”: basta procacciarsi una “diagnosi” per trasformarli da “asini” in “discalculici”, o “disgrafici”, eccetera. I trattamenti differenziati rituali prendono allora il posto delle tirate di orecchie mentre i genitori, loro tirano un sospiro di sollievo.
Anche il “posseduto” viene sottoposto a trattamenti rituali differenziati e sostitutivi della punizione di prammatica.
Su questa similitudine ci sarebbe da imbastire una “demonologia” (cosa che ho già cominciato a fare). Psicologia ed esorcismo sono parenti più stretti di quel che si pensi. La fede nel Demonio è un modo per de-colpevolizzare e allentare la tensione sociale.
In un certo senso la società degli oracoli e degli esorcismi anticipa quella “medicalizzata”. Detto altrimenti, la “medicalizzazione” che stiamo vivendo oggi in tutti gli ambiti recupera le strategie tipiche della possessione demoniaca.
Un tempo, il posseduto – di solito un soggetto vulnerabile destinato ai margini – non solo veniva alleggerito attraverso una deresponsabilizzazione, ma viveva anche un “suo momento” di protagonismo sociale in grado di vivificarlo, quasi gli venisse offerta una nicchia in cui ritagliarsi un ruolo riconosciuto dall’intera comunità. E qui un ricordo va all’opera di Ernesto De Martino sui “tarantolati”.
Manca un accenno all’inconveniente principale dello stratagemma: l’azzardo morale.
Senza responsabilità e protetti dall’incertezza i comportamenti opportunistici si potrebbero moltiplicare. Per i dettagli vedi al link sulla società medicalizzata.
Gli Azande sembrano consapevoli del pericolo e limitano l’impiego dell’oracolo ai conflitti a bassa intensità, laddove produce più danni la colpevolizzazione che l’illecito.
oracolo

6 Chicken, Please; Hold the Poison

6 Chicken, Please; Hold the Poison
Note:6@@@@@@@@@@@ ORACOLI

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my mom, quite reasonably, began insisting that we wear deodorant.
Note:STORIA DI UN PREADOLESCENTE

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Magic 8 Ball.
Note:GIOCATTOLO DELLA MATTEL PER ELARGIRE CONSIGLI

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Inside it is a die suspended in blue fluid,
Note:BREVE DESCR

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ask it a yes-or-no question, shake it, then turn it upside down to see what the ball has answered.
Note:COME FUNZIONA

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“The 8 ball doesn’t lie!” he shouted
Note:PROBLEMA RISOLTO

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Magic 8 Ball probably arbitrated more brotherly disputes than my parents,
Note:PIÙ DI UN GENITORE

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Unfortunately, the 8 ball was no longer available to resolve our disagreement, so we threw candles at one another for 45 minutes instead.
Note:CHI HA SFASCIATO LA SFERA?... LA GRANDE LITE

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medium for divining answers to difficult questions—
Note:DIVIDERE IN DUE

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an entire society of adults to answer,
Note:I FRUITORI... NN UN PAIO DI PREADOLESC

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Azande, a people who inhabit north-central Africa. Today there are at least a million Azande;
Note:AZANDE

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E. E. Evans-Pritchard
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Ndogo tribes of Sudan,
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Balovale tribes of Zimbabwe,
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Nzakara and Apagibeti tribes
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Ngbandi tribe
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Yoruba
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core of the Zande belief system is mangu,
Note:SPIRITELLO MALIGNO

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In the intestine of some people resides a substance
Note:LA POSSESSIONE COME CONDIZIONE FISICA

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Witchhood is heritable: fathers pass it
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Most people are witches and don’t even know
Note:SOTTOLINEATA LA COND. D INNOCENZA

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ruin Zande crops, disrupt Zande hunts, cause Zande dwellings to collapse, inflict injury and illness,
Note:L AZIONE DIABOLICA

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people accused of witchcraft are neither maligned
Note:INNOCENZA DI FONDO

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command him to cease his injuries, which the unwitting witch will ordinarily do.
Note:LA PENA

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To identify the witch
Note:A CHE SERVE L ORACOLO

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Poison harvested from a special vine is fed to a fowl.
Note:COME FUNZIONA

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The consulter then asks the oracle a yes-or-no question
Note:LA DOMANDA

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The fowl’s reaction to consuming the poison—living or dying—is the oracle’s means
Note:LA RISPOSTA

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“If [a neighbor’s name] is guilty of bewitching my [hunt, person, etc.], poison oracle kill the fowl.
Note:INVOCAZIO NE MENTRE CI SI CONSULTA

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resumes friendly relations with his neighbor,
Note:SE L ORACOLO ASSOLVE

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he may have remained cold, distant, even passively hostile
Note:SENZA ORACOLO

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he says that he is very sorry and is totally ignorant
Note:RISPOSYA RITUALE AL VERDETTO DI COLPEVOLEZZA

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“and the matter is closed.”
Note:.......

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Azande used benge to resolve interpersonal conflict,
Note:FUNZIONE

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Why would shaking a poisoned chicken be a sensible means of doing that?
Note:IL PUZZLE

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think in terms of traffic lights.
Note:CONVENZIONE

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coordinate traffic,
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Imagine an intersection without a traffic light.
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drivers are in a hurry
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one of the drivers to go through the intersection and the other driver to yield.
Note:PRIMO ESITO SENZA SEMAFORO

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the latter driver goes through
Note:SECONDO ESITO

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The problem, of course, is that both drivers want to be the one who gets
Note:IL PROBLEMA

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going through the intersection without yielding, causing them to crash.
Note:TERZO ESITO

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Oracles such as the Azande’s benge work like traffic lights,
Note:ANALOGIA

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coordinate bickering
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Consider two neighbors, Myrtle and Mabel.
Note:ALTRA ANALOGIA

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Mabel and Myrtle interact closely and frequently,
Note:SEMPRE IN CAGNESCO E SEMPRE VICINE... UNA VITA IMPOSSIBILE

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Each woman can “back down” by apologizing
Note:PRIMA STRATEGIA X FRONTEGGIARE LA SITUAZIONE

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with chickens, it seems like the oracle consulter could manipulate
Note:INCONVENIENTE

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they need to be “fair”—
Note:PRIMO REQUISITO DELL'ORACOLO

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an oracle’s ability to divine “correct” answers
Note:SECONDO

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Oracles need to remove the parties’ least-preferred outcome—
Note:TERZO

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When a Zande consults benge regarding a particular person, he does so not once but twice.
Note:COME SODDISFARE IL PRIMO CRITERIO

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Similarly, recall that the benge “operator performs in public.
Note:SEMPRE PER EVITARE IL PRIMO INCONVENIENTE

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Benge results support the argument that it tends to produce opposing results with 50 percent probability.
Note:VERIFICA EMPIRICA SULLA GIUSTEZZA DEGLI ORACOLI

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why the Azande didn’t just use the legal system to resolve their conflicts.
Note:PERCHE' NON RICORRERE AL SISTEMA LEGALE?

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Raise your hand if you’ve ever been in a fight with a friend
Note:FARE CAUSA AD UN AMICO :-(

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Our legal system doesn’t recognize petty, passive, interpersonal frictions as legal offenses.
Note:INCOMPETENZA

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To cope with this “underground stream of” perceived “malice and backbiting, envy and hatred, greed and jealousy,
UN POPOLO MOLTO LITIGIOSO

martedì 24 gennaio 2017

Economia della superstizione

Dietro molti atti che riteniamo sommamente irrazionali spesso si nasconde una logica e una spiegazione ragionevole.
Peter Leeson è forse lo studioso che più si è impegnato a dimostrare la singolare tesi. Nel saggio “Oracles” si cimenta per l’appunto con la pratica degli oracoli.
La sua tesi:
… My theory explains oracles as institutional solutions to “lowgrade” interpersonal conflicts— petty grievances and frustrations resulting from perceptions or feelings of personal offense— that government is unable to resolve…
La teoria verrà verificata sul campo:
… I consider a society of persons who rely exclusively on oracles to decide how to behave in situations of low-grade conflict: the Azande of Africa…
L’economia della superstizione si è già occupata in passato della funzione oracolare
… Iannaccone et al. (2011) consider how political rulers in ancient Greek city states used Delphi as a “neutral nexus”— a location and venue of political independence that helped rulers improve cooperation across their political economies… Delphic Oracle as a means of assisting political rulers to commit to arbitrary actions that preserved status quo relationships between them…
La randomizzazione esplicita delle scelte libera dal carico cognitivo e da rimpianti o risentimenti.
Ma Peter Leeson intende andare oltre Iannaccone:
… my analysis can be seen as building on an observation that Myerson (2009) makes in his appreciation of Thomas Schelling’s (1960) work. Though his paper isn’t about oracles, here Myerson notes the role that oracles could play in providing focal points for social coordination…
Ma cosa deve intendersi per “equilibrio correlato”?
… Before choosing their strategies, players observe a public signal. This signal randomly assigns, or “recommends,” a strategy to each player. If no player wants to deviate from his signal-assigned strategy, supposing the others won’t deviate from theirs, the strategies chosen constitute a correlated equilibrium. We call this equilibrium “correlated” because the strategies that compose it aren’t chosen independently…
Facciamo un esempio:
… To see how oracles can create correlated equilibrium, suppose that before i and j decide how to cope with their conflict they consult a Magic 8 Ball. To use this oracle i and j ask it the following question: “Tell us, oh Magic 8 Ball, great one and infallible teller of eternal truths, is i’s (or j’s) animus toward j (or i) justified?” The die inside the 8 Ball has three sides. One of them reads “Yes. It is certainly true.” Another side reads: “No. It is certainly untrue.” The third side reads: “Ask again later.” The neighbors put their hands on the oracle and shake it together. They then turn it upside down to see what the oracle has divined. The neighbors believe the 8 Ball is infallible. They repose complete faith in its ability to get to the bottom of their conflict— i.e., to accurately identify which neighbor is in the wrong— and agree to condition their behavior toward the other on whatever it answers. If the 8 Ball answers “yes,” the neighbors agree that i’s animus is justified… both neighbors following their oracle-assigned strategies is a correlated equilibrium…
A volte, certi piccoli ma fastidiosi conflitti persistono perché non ci si parla apertamente, magari stando di fronte ad un terzo verso cui tutti nutrono fiducia: l’oracolo è un modo per farlo ed eventualmente dissiparli.  Chiarirsi è importante. Studiando le istituzioni degli Azande notiamo che si puo’ procedere anche oltre su questa via pacificatoria: basta non abbinare le responsabilità ad una colpa.
Chi sono gli Azande? E quali conflitti affidano all’oracolo?:
… The Azande is a tribe of one to four million persons who inhabit parts of the Democratic Republic of Congo, southern Sudan, and southeastern Central African Republic. The persons in this society put the theory of oracles developed above to good use… Between 1926 and 1930, anthropologist E.E. Evans-Pritchard lived among and closely studied the Zande people of Anglo-Egyptian Sudan. The British colonized these people in 1905. My discussion of Zande society, beliefs, and oracular usage is based on Evans-Pritchard’s (1937) detailed and lengthy account… Low-grade conflicts— the petty, passive, everyday sort that exist between neighbors arising out of feelings of jealously, envy, rivalry, and meanness— fell outside the formally governed arena… In the daily tasks of life there is ample scope for friction. . . . Among his neighbours a man is sure to have both secret and open enemies. There may have been quarrels about cultivations and hunting areas. There may have been suspicions about designs on a wife. There may have been rivalry at dances. One may have uttered unguarded words which have been repeated by another. A man may have thought that a song referred to himself . . . . All unkind words and malicious actions and innuendoes are stored in the memory for retaliation…
Gli Azande sono particolarmente permalosi e taluni micro-conflitti potrebbero degenerare se non fossero risolti dall’oracolo:
… Azande who, according to Evans-Pritchard, are “extremely, almost morbidly, sensitive, touched to the quick by any unkindness, insult, humiliation or hostility” (EvansPritchard, 1929: 199). Indeed, “in all [Zande] economic and social pursuits there is opportunity for offence to be given and offence to be taken where none is meant…
Ma come si articola la procedura dell’oracolo?:
… At the core of that system is a belief in witchcraft called mangu. According to Zande belief, witch-hood is a physiological condition. In the intestine of some people lies a substance that enables them to send out witchcraft against their enemies… Since most, if not virtually all, commoner Zande families have witches in them, and many of them are unaware of this fact, persons accused of witchcraft are neither maligned nor even looked on with askance for being witches per se… Through benge (l’oracolo) an oracle consulter doesn’t seek to determine the culprits of such conflicts directly, however. He seeks to identify the witch behind his recent misfortune…
La credenza del demone è decisiva: il “colpevole” è quasi sempre portatore inconsapevole del demone che causa disgrazia a terzi, cosicché non esistono colpe soggettive vere e proprie.
La superstizione oracolare è una soluzione efficiente dei conflitti in regime di anarchia:
… “Only in those areas of society which were left unstructured by the political system did men accuse each other of witchcraft” (Douglas, 1966: 128). Witchcraft suspicions and accusations are the means by which the Azande express low-grade conflicts with their neighbors that can’t be addressed through government….
Poniamo che si ammali un membro della famiglia:
… he or one of his family members becomes ill. This is when he becomes concerned with witches, who are undoubtedly responsible for his difficulty. And it’s at these times that he seeks to identify the offending witch so that he can command him to cease his injuries, which the unwitting witch will ordinarily do… To identify the witch offending him in such cases, a Zande consults an oracle called benge. Benge works as follows. Poison harvested from a special vine is fed to a fowl. The oracle consulter (or someone on his behalf) treats benge to “a speech of five or ten minutes” in which he “puts before the oracle every detail of the situation… The consulter then asks the oracle a yes-or-no question about whether some neighbor is bewitching him in whatever manner befits his recent misfortune. He shakes the fowl to ensure that it has swallowed the poison… As he shakes the fowl, the consulter addresses the oracle in the following way: “If [a neighbor’s name] is guilty of bewitching my [hunt, person, etc.], poison oracle kill the fowl. If [neighbor’s name] is innocent, poison oracle spare the fowl… The Azande consult their oracles with the assistance, or at least observance, of one or several trusted persons
Il nome della persona su cui l’oracolo deve sentenziare, evidentemente, non è arbitrario ma un concreto sospetto a cui la vittima è legata in qualche modo:
… The name( s) a Zande oracle consulter puts before benge as a potential person bewitching him is not arbitrary. The reason for this is that the person( s) who he believes may be bewitching him is not arbitrary. “[ O] ne does not places names of people before the oracle in a haphazard manner. One selects only the names of those with whom one is on bad terms… According to Zande belief, witchcraft is motivated by personal animus. “A witch attacks a man when motivated by hatred, envy, jealousy, and greed… “It is thus clear that allegations of witchcraft reflect the nature of social relationships
Se l’oracolo scagiona il sospetto chi lo ha interrogato si rilassa e abbandona i suoi sospetti ripristinando la pace sociale.
Se invece la sentenza è di colpevolezza, l’imputato ha modo di scusarsi con formule rituali che ripristinano la pace sociale. Ricordo solo che la colpevolezza non è mai soggettiva, cosicché il “colpevole” non troverà mai qualcosa che non va nella sentenza oracolare prestandosi alle scuse rituali e, anzi, nutrendo un senso di gratitudine per l’opportunità che gli viene fornita di scusarsi:
… If the poison oracle “convicts”… “When he is informed that the oracles have declared that he has bewitched a certain man he says that he is very sorry and is totally ignorant of having done so, blows some water from his mouth in a sign of goodwill,” recalling or “cooling” his unwitting witchcraft against the consulter, “and the matter is closed”… “demonstration of remorse” following the oracle’s declaration, “set these ill feelings to rights”…
Per mantenere la sua credibilità l’esito dell’ oracolo deve essere random. E in effetti l’oracolo Azande ha procedure che garantiscono esito 50/50:
… If benge always vindicated the consulter’s animus or always vindicated his neighbor’s, one of the parties would be unwilling to abide by the poison oracle’s declarations… When a Zande consults benge regarding a particular person, he does so not once, but twice. The first oracular consultation is called bambata sima. The second is called gingo. “To obtain a conclusive answer the result of the first test has to be confirmed by feeding the poison to a second fowl…  For example, if in bambata sima the oracle consulter inquires of the oracle in the following manner: “If [a neighbor’s name] is guilty of bewitching my [hunt, person, etc.], poison oracle kill the fowl. If [neighbor’s name] is innocent, poison oracle spare the fowl,” in gingo he must inquire of the oracle this way: “If [a neighbor’s name] is guilty of bewitching my [hunt, person, etc.], poison oracle spare the fowl… Benge results support the argument that it tends to produce opposing results with 50 percent probability…
La sentenza oracolare non deve prestarsi ad ambiguità proprio perché è chiamata a dissipare ogni ambiguità. In questo senso bisogna limitare liti a consultazione simultanea:
… The oracle declares one party’s animus justified in every case in which it declares the other party’s animus unjustified, and vice versa. This result is secured by the nature of the question an oracle consulter necessarily uses when inquiring of the oracle… The oracle consulter must ask benge a yes-or-no question… the consulter is justified in demanding an apology and recall of witchcraft from his neighbor, and his neighbor must apologize to the consulter and recall his witchcraft… when one neighbor apologizes to the other explicitly, the benge ritual requires the apologizer to display genuineness in asking for forgiveness. This helps ensure that through benge the conflict is indeed quashed… the phrases in which he is expected to express his regret are more or less stereotyped, and even the earnest and apologetic tone of voice in which he utters them is determined by tradition… two neighbors in low-grade conflict could in principle simultaneously consult their oracles and each of their oracles could in principle vindicate their animus toward their neighbor by declaring that the other is bewitching him…
Il perno dell’istituzione resta comunque la fede nell’infallibilità dell’oracolo:
… Fortunately for the Azande, faith in the fairness and infallibility of benge is universal and nearly perfect… As a consequence of this trust, “the judgments of benge are always accepted as final”… “the normal reaction to the presentation of a hen’s wing” is “one of acquiescence in which assurances of goodwill take the place of any denial”… when the oracle says that he is killing a man by his witchcraft he is probably thankful for having been warned”… Neither party would contemplate behaving in a manner other than that directed by benge. And since benge always coordinates parties’ behaviors, conflict is resolved efficiently….
COMMENTO PERSONALE
Quando siamo vittime di una disgrazia l’ impulso naturale è quello di “agire” purchessia nella speranza di compensare le perdite sofferte. Un giocatore perdente raddoppia le puntate per riportarsi alla pari, per esempio.  Questo impulso irrazionale opera oggi come operava ieri, e forse oggi causa ancora più danni di ieri: dopo un terremoto, per esempio, i politici fanno a gara nel proporre forme di prevenzione costosissima quanto inutile, tanto chi bada alle spese in certe circostanze? Per porre un freno a queste reazioni inconsulte  l’uomo ha istituzionalizzato alcune pratiche (penso alla preghiera) per potersi ritagliare un momento di riflessione dopo essere stato “colpito” dalla sorte. In molti popoli l’oracolo svolge o ha svolto funzioni simili: consentire all’uomo vittima di una disgrazia (malattia, morte, carestia…) di agire in modo rituale potendo sfogare i suoi impulsi senza fare troppi danni alla comunità d’appartenenza.
azande