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martedì 31 dicembre 2019

IL ROBOT CHE TI LICENZIERA'

Marco Bentivogli, uno dei sindacalisti più stimati in circolazione, ha scritto un libro sul tema del futuro: occupazione e robot. Non l'ho letto, anche se ho intenzione di farlo, ma prima di attaccare ho intenzione di riordinare le idee che mi sono fatto in proposito in questo post: mai presentarsi di fronte alla lettura in forma di tabula rasa!
Man mano che software e hardware si potenziano, in molti si preoccupano che l'automazione crescente porti ad una sorta di crisi economica. Di fronte a questa minaccia c'è chi invoca un reddito universale e chi invece vorrebbe tassare le macchine. Ma oggi la disoccupazione tecnologica è davvero un problema? A livello mondiale, i tassi di occupazione sono sui livelli storici. Ciò sembra dimostrare che i lavori creati tengono il passo con quelli automatizzati. La prospettiva per alcuni lavori in particolare resta rosea: assistenza sanitaria, energie rinnovabili e diverse professioni informatiche. Per altri volge al grigio: segretarie, impiegati, assemblatori, manutentori di tecnologie obsolete come treni o orologi da polso. L'automazione sembra soprattutto minacciare le medie competenze: cio' ha spinto a specializzarsi oppure a rassegnarsi ad assumere lavori meno prestigiosi.
Ma guardiamo al passato: prima della rivoluzione agricola, quasi tutti erano cacciatori e/o raccoglitori. Durante il periodo compreso tra l'8000 e il 4000 a.C., ci fu la grande riconversione all'agricoltura. Prima del 1400, circa il 70% dell'intera occupazione era in agricoltura. Oggi, nelle economie avanzate, è solo un 1-5% della forza lavoro è in quel settore. Al suo apice, durante la seconda guerra mondiale, quasi il 40% dell'occupazione era nell'industria produttiva. Oggi quel numero è inferiore al 10. Anche il lavoro casalingo è crollato da 60 ore settimanali nel 1900 a solo 15 ore settimanali oggi. Ecco, nel corso di queste drammatiche transizioni il lavoro complessivo, lungi dal diminuire, è anzi cresciuto!
Un'altra variabile da tenere d'occhio è il PIL. Prima del 1000 d.C., il PIL pro capite era ovunque inferiore a 1000 dollari. Oggi nei paesi occidentali è di circa 50000 dollari. Poiché le doti naturali dell'uomo non sono cambiate, l'aumento di produttività è dovuto alla tecnologia (istruzione, processi, strumenti, macchinari, know-how), che consentono alle persone di produrre più valore per ogni ora di lavoro. Ciò significa, è una metafora, che ad ogni persona si sono affiancati circa 49 "robot". Tuttavia, l'occupazione è allo stesso livello di sempre, per cui questi 49 robot che lavorano al nostro posto jon ci hanno affatto sostituito. Certo, resta vero il fatto che se il ritmo dell'automazione del lavoro fosse molto rapido potrebbe non esserci il tempo per le persone di riqualificarsi abbastanza velocemente, il che causerebbe tassi di disoccupazione più elevati. Non sembra però che siamo a questo punto.
Volendo fantasticare possiamo chiederci se ci sono cose in cui i computer non supereranno mai l'uomo. In passato l'elenchino è stato fatto: scrivere barzellette, scrivere romanzi, esprimere compassione, cucinare in modo creativo, agire in modo creativo, rappresentare e inventare concetti, astrarre da pochi dati disponibili, esprimere emozioni, darsi una motivazione, avere un'intelligenza sociale e collaborare. Oggi si è molto meno fiduciosi sul fatto che queste aree restino vergini. I ricercatori sono consapevoli dei limiti dell'automazione tradizionale e stanno attivamente cercando di trovare modi per eluderli: esistono già robot che raccontano barzellette, scrivono romanzi, eccetera. Il fatto è che chi afferma che una macchina non può provare emozioni, tira il sasso e nasconde la mano: può infatti sempre dire che la macchina si comporta COME SE provasse un'emozione ma in realtà non ha nessuna coscienza dell'emozione stessa. La coscienza, infatti, è qualcosa su cui nessuno puo' indagare, non abbiamo nessuna idea di come testare se la coscienza fenomenica sia presente in una persona, in un animale o in una macchina. Tuttavia, ai fini dell'assunzione per un posto di lavoro, è sufficiente la capacità di simulare accuratamente le emozioni, non di provarle. Quindi concluderei dicendo - in modo un po' pessimistico per i lavoratori - che le macchine possono sostituire l'uomo in ogni lavoro.
Quali lavori saranno automatizzati a breve? Alcuni studiosi hanno provato a rispondere dando importanza alla destrezza manuale, allo spazio di lavoro, alle posizioni scomode, alla creatività e alla percezione sociale del ruolo. Si giunge alla conclusione che circa metà dei lavori saranno automatizzati in breve tempo. Ciò include la maggior parte dei lavori amministrativi, dei lavori legati alla vendita, alcuni lavori di servizio e la maggior parte dei lavori di produzione e trasporto. Tuttavia, altri studiosi mettono in rilievo la formazione ideale sarà comunque un mix uomo macchina. Tenendo conto di questi aspetti, solo un 10% dei posti di lavoro risulta essere a rischio.
Alla fine, tuttavia, tutte le abilità umane saranno automatizzabili, anche se molto probabilmente non saremo testimoni di questo passaggio nelle nostre vite. Non sembra che ci siano limiti fisici fondamentali che lo impediscano. I computer continueranno ad aumentare di capacità fino a quando saranno in grado di svolgere qualsiasi compito intellettuale richiesto ad un essere umano. Quando i costi di sviluppo e implementazione della tecnologia scenderanno sotto il costo del lavoro, i lavoratori saranno inevitabilmente sostituiti. Il prezzo dell'informatica è in costante calo ormai da diversi decenni e non ci sono limiti a questo miglioramento.
Vi sono, tuttavia, alcuni lavori che per una certa sensibilità sociale pretenderemo che siano svolti da un essere umano. Per esempio: produzione di articoli fatti a mano, creazione di opere d'arte, cucina, arti e spettacolo ( recitazione, danza, cabaret, ecc ...), servizio domestico (servitori personali come maggiordomi, giardinieri, ecc.), sport, parrucchieri e simili, massaggi e altri servizi alla persona, alcuni aspetti dell'assistenza medica, alcuni aspetti dell'insegnamento (motivazione, tutoraggio), alcuni aspetti della guerra (decisioni su quando usare la violenza), servizi religiosi, servizi mortuari, politica.
Con l'automazione, quali effetti economici dovremmo aspettarci? Intorno al 1800, l'economista Jean-Baptiste Say sostenne che i lavoratori spiazzati dalle nuove tecnologie avrebbero trovato lavoro altrove una volta che il mercato avesse avuto il tempo di adeguarsi. In seguito Marx avrebbe chiamato l'idea di Say "teoria della compensazione". Ciò include un'occupazione aggiuntiva nel settore dei beni strumentali, una riduzione dei prezzi, nuovi investimenti e nuovi prodotti. Say ebbe ragione e, in generale, questa è ancora l'opinione prevalente tra gli economisti. Secondo la teoria di Say, il fatto che certi lavoratori vengono licenziati dalle macchine, libera il capitale che il proprietario utilizzerà per assumere altri lavoratori in modo da svolgere altri lavori. Per questo motivo, il numero di lavoratori assunti non diminuisce a causa dell'automazione, anzi, aumenta. Inoltre, l'automazione riduce i prezzi dei beni, rendendoli più convenienti. Riduce anche i prezzi dei componenti, rendendo possibili nuovi prodotti. Le aziende che producono questi beni realizzano maggiori profitti, cio' consente di investire e assumere. A causa di questi effetti, finché il mercato avrà il tempo di adattarsi, non dovremmo aspettarci di vedere livelli crescenti di disoccupazione. È possibile che questo processo continui fino al punto in cui tutti i lavori saranno eseguiti dalle macchine. In teoria, fino a un attimo prima, la "legge di Say" è in vigore. Penso che Bentivogli abbia in mente dinamiche del genere visto e considerato l'ottimismo che ostenta.
Altri concludono che in futuro l'automazione eserciterà comunque una pressione al ribasso sui salari, aumentando nel contempo l'importo guadagnato dagli azionisti. L'automazione spinta migliorerà gli standard di vita poiché la quantità di valore prodotto pro capite aumenterà sempre di più. Un altro effetto potrebbe essere la riduzione dell'orario di lavoro - man mano che l'automazione procede, si potrebbe impiegare lo stesso numero di persone, ma con meno ore a settimana o più giorni di ferie all'anno. E' lecito attendersi che man mano che le macchine avanzano, sempre più persone si troveranno sotto la linea di galleggiamento, incapaci di trovare un lavoro che l'IA non possa fare meglio, saranno forse quelli con il QI più basso o qualcosa del genere.
Supponiamo di arrivare al punto in cui i robot potranno fare letteralmente qualsiasi lavoro. Cosa succederà all'economia? Le persone continueranno probabilmente a dirigere le fabbriche, specie quelle che fabbricano robot. Ma la maggior parte delle persone non lavorerà più: o vivrà di rendità, o con i benefici elargiti da un welfare state ricchissimo. Fino a che punto l'economia ridistribuirà la ricchezza generata da questa economia, è una questione politica. Una cosa è certa: se sarà possibile creare macchine con intelligenza e abilità a livello umano, sarà possibile anche andare oltre, ovvero creare, magari a cura dei robot intelligenti stessi, macchine con intelligenza e abilità sovrumane, il che complica tutto e rende ogni previsione velleitaria.
Conclusione: anche se quasi tutti i posti di lavoro attualmente esistenti alla fine saranno automatizzati, man mano che avanziamo verso quel punto, continueranno ad essere creati nuovi posti di lavoro, prevenendo il tipo di disoccupazione di massa o bassi salari, purché il mercato abbia il tempo di adeguarsi. La politica dovrebbe limitarsi a gestire delle transizioni. Un problema potrebbe sorgere se i ritmi dell'innovazione dovessero accelerare. Tuttavia, una volta che le macchine supereranno le capacità umane, giungeremo ad un punto di "singolarità", l'intera economia che conosciamo si muterà in un oggetto misterioso e non possiamo dire più nulla nel merito, i nostri modelli economici diventerebbero carenti e il futuro imprevedibile. Un po' come la fisica tradizionale che si ritrova impotente nel descrivere il cuore del buco nero. Ci sarà chi vivrà di rendita e chi di welfare, ma in realtà non sappiamo nemmeno fino a che punto gli uomini controlleranno l'economia e la loro civiltà, per non parlare del modo in cui funzionerà l'occupazione. Ad ogni modo, i guadagni economici che derivano da tutta questa automazione affluiranno principalmente a coloro che possiedono le macchine. Investendo di più, creeranno nuovi prodotti, spenderanno di più, pagheranno più tasse e faranno più beneficenza, la civiltà in generale ne trarrà un beneficio. Una cosa è certa: la ricchezza in circolazione sarà incredibile rispetto agli standard attuali. E la felicità? Boh.

venerdì 16 febbraio 2018

L'automazione ci spaventa

L'automazione aumenta sia l'efficienza del sistema che la sua fragilità. L'uomo oppone una resistenza istintiva all'algoritmo: ci sono voluti più di 50 anni per accettare l'ascensore!
BEHAVIORALSCIENTIST.ORG

lunedì 21 agosto 2017

Il paradosso dell'automazione

Il paradosso dell’automazione

Automation ‘But what’s happening?’ Flight 447 and the Jennifer unit: When human messiness protects us from computerised disaster – Messy: How to Be Creative and Resilient in a Tidy-Minded World – Tim Harford –
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Punti chiave: L’automazione diffusa erode le nostre competenze – Il pilota automatico in aeronautica – I guai di un aereo troppo sicuro –  paradosso dell’automazione – multe in automatico, azzeramento capacità d’indagine e deresponsabilizzazione –  I giapponesi finiti nell’oceano con il gps – Il robot che più preoccupa non è quello che ci sostituisce nel lavoro ma nel giudizio – Meteorologi: prima prevedere, poi consultare il computer – I problemoni dell’auto che si guida da sé – Soluzioni al paradosso dell’automazione – Puo’ aiutare un computer che sbaglia più frequentemente – Una strada più incasinata ci rende guitadori più concentrati e prudenti –
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Yellow highlight | Location: 2,654
Pierre-Cédric Bonin, thirty-two, was young and inexperienced. David Robert, thirty-seven, had more experience but he had recently become an Air France manager and no longer flew full-time. Captain Marc Dubois, fifty-eight, had experience aplenty but he’d been touring Rio with an off-duty flight attendant. It was later reported that he had only had an hour’s sleep.
Note:UNA CREW CON I SUOI DIFETTI
Yellow highlight | Location: 2,665
paradoxically, there is a risk to building a plane that protects pilots so assiduously from even the tiniest error. It means that when something challenging does occur, the pilots will have very little experience to draw on as they try to meet that challenge.
Note:GLI INCONVENIENTI DI UN AEREO TROPPO SICURO
Yellow highlight | Location: 2,717
the real source of the problem was the system that had done so much to keep A330s safe across fifteen years and millions of miles of flying: the fly-by-wire. Or more precisely, the problem was not the fly-by-wire system, but the fact that the pilots had grown to rely on that system…Aggravating this mode confusion was Bonin’s lack of experience in flying a plane without computer assistance. While he had spent many hours in the cockpit of the A330, most of those hours had been spent monitoring and adjusting the plane’s computers rather than directly flying the aircraft….
Note:FLY BY WIRE
Yellow highlight | Location: 2,734
This problem has a name: the paradox of automation…The better the automatic systems, the more out-of-practice human operators will be,…
Note:PARADOSSO DELL’AUTOMAZIONE
Yellow highlight | Location: 2,738
The psychologist James Reason, author of Human Error, wrote: ‘Manual control is a highly skilled activity, and skills need to be practised continuously in order to maintain them.
Note:SKILL E ABITUDINE
Yellow highlight | Location: 2,743
automatic systems accommodate incompetence
Note:INCOMPETENZE SMASCHERATE
Yellow highlight | Location: 2,745
even if operators are expert, automatic systems erode their skills
Note:EROSIONE
Yellow highlight | Location: 2,746
systems tend to fail either in unusual situations or in ways that produce unusual situations, requiring a particularly skilful human response.
Note:SITUAZIONI ECCEZIONALE
Yellow highlight | Location: 2,749
A customer service webpage may be able to handle routine complaints and requests, so that customer service staff are spared repetitive work and may do a better job for customers
Note:TECNOLOGIA SENZA PARADOSSI
Yellow highlight | Location: 2,787
Earl Wiener, a cult figure in aviation safety who died in 2013, coined what’s known as ‘Wiener’s Laws’ of aviation and human error. One of them was, ‘Digital devices tune out small errors while creating opportunities for large errors.’
Note:LA LEGGE DI WIENER
Yellow highlight | Location: 2,808
At 14 seconds after 8.08 p.m. on 20 December 2013, his car had been blocking a bus stop in Bradford, Yorkshire, and had been photographed by a camera mounted in a traffic enforcement van driving past. A computer had identified the licence plate… There was just one problem: Mr Hankins hadn’t been illegally parked at all. He had been stuck in traffic….Yellow highlight | Location: 2,813
There was just one problem: Mr Hankins hadn’t been illegally parked at all. He had been stuck in traffic….
Note:LA MULTA AUTOMATICA AL SIG HANKINS
Yellow highlight | Location: 2,814
In principle, such technology should not fall victim to the paradox of automation. It should free up humans to do more interesting and varied work – checking the anomalous cases
Note:AZZERATA LA CAPACITÀ D’INDAGINE
Yellow highlight | Location: 2,820
Google unveiled a neural network that could identify house numbers in photographs…what if Google improves its accuracy by a factor of a million?…
Note:GOOGLE CI GUARDA IN CASA
Yellow highlight | Location: 2,832
when someone says the computer made a mistake, we will assume they are wrong or lying.
Note:ERRORI DEL COMPUTER
Yellow highlight | Location: 2,832
What happens when private security guards throw you out of your local shopping centre because a computer has mistaken your face for that of a known shoplifter?
Note:LA FACCIA SBAGLIATA
Yellow highlight | Location: 2,841
Rahinah – visiting her home country of Malaysia – was told at the airport that her US student visa had been revoked without notice. Despite being the mother of an American citizen, she would never be able to return to the United States…Rahinah had been put on a no-fly list by mistake – possibly the result of confusion between Jemaah Islamiyah, a terrorist group, which killed 202 people with a car bomb in Bali in 2002, and Jemaah Islah Malaysia, a professional association of Malaysians who have studied overseas. Rahinah was a member of the second group, not the first. Once that error had entered the database it acquired the iron authority of the computer….
Note:RAHINAH
Yellow highlight | Location: 2,855
Yet automatic systems want to be tidy. Once an algorithm or a database has placed you in a particular category, the black-and-white definitions of the data discourage argument and uncertainty.
Note:LA MALEDIZIONE DEPL BIANCO E NERO
Yellow highlight | Location: 2,858
We are now on more lists than ever before: lists of criminals; lists of free-spending shoppers;
Note:LISTE
Yellow highlight | Location: 2,865
we have not yet acknowledged how imperfectly a tidy database maps on to a messy world.
Note:DATI CHIARI MONDO CAOTICO
Yellow highlight | Location: 2,871
the database and the algorithm, like the autopilot, should be there to support human decision-making.
Note:SOLO LA COPPIA FUNZIONA
Yellow highlight | Location: 2,873
In March 2012, three Japanese students visiting Australia decided to drive to North Stradbroke, guided by their GPS system. For some reason the GPS was not aware that their route was blocked by nine miles of the Pacific Ocean…in thrall to their technology, they drove their car on to the beach and across the mud flats towards the ocean….
Note:GIAPPONESI IN AUSTRALIA
Yellow highlight | Location: 2,880
Automated systems tend to lull us into passivity.
Note:PASSIVI
Yellow highlight | Location: 2,885
This tendency to passively accept the default option turns out to apply to automated decisions too; psychologists call it automation bias.
Note:AUTOMATATION BIAS
Yellow highlight | Location: 2,887
Driving your car into the sea is an extreme example of automation bias, but most GPS users will recognise the tendency in a milder form….Not knowing why the GPS failed me, I have no way of predicting when it might do so again….
Note:GPS
Yellow highlight | Location: 2,901
When the algorithms are making the decisions, people often stop working to get better.
Note:MIGLIORARE
Yellow highlight | Location: 2,904
engineers make the problem worse by deliberately designing systems to supplant human expertise by default; if we wish instead to use them to support human expertise, we need to wrestle with the system.
Note:AFFIANCAMENTO E RIMPIAZZO
Yellow highlight | Location: 2,909
We worry that the robots are taking our jobs, but just as common a problem is that the robots are taking our judgement.
ote:ROBOT E LAVORO
Yellow highlight | Location: 2,917
You could even argue that the financial crisis of 2007–8, which plunged the world into recession, was analogous to absent-mindedly driving a car into the Pacific.
Note:CRISI FINANZIARIA
Yellow highlight | Location: 2,921
if that grizzled market participant had been able to talk to the computers, the computers would have been able to demonstrate the catastrophic impact of such a crash on the value of CDOs. Unfortunately, there was no meeting of minds
Note:AUTOMATISMI LASCIATI A SE STESSI
Yellow highlight | Location: 2,925
veteran meteorologists would make weather forecasts first by looking at the data and forming an expert judgement; only then would they look at the computerised forecast
Note:LA STRATEGIA DEI METEOREOLOGI
Yellow highlight | Location: 2,931
Chris Urmson, who runs Google’s self-driving car programme, hopes that the cars will soon be so widely available that his sons will never need to have a driving licence.
Note:SELF DRIVING CAR
Yellow highlight | Location: 2,933
unlike a plane’s autopilot, a self-driving car will never need to cede control
Note:UN PERENNE PILOTA AUTOMATICO
Yellow highlight | Location: 2,937
we can look forward to a more gradual process of letting the car drive itself in easier conditions…‘There will always be some edge cases where things do go beyond anybody’s control.’…
Note:RAJKUMAR E IL GRADUALISMO
Yellow highlight | Location: 2,946
if we expect the human to leap in and take over, how will the human be able to react appropriately?
Note:L’ASPETTO DIFFICOLTOSO
Yellow highlight | Location: 2,948
Human beings are not used to driving automated vehicles, so we really don’t know how drivers are going to react when the driving is taken over by the car,’ says Anuj K. Pradhan
Note:L‘INCOGNITA
Yellow highlight | Location: 2,952
And when the computer gives control back to the driver, it may well do so in the most extreme and challenging situations.
Note:SITUAZIONI AL LIMITE
Yellow highlight | Location: 2,956
No matter how many years of experience a driver has, her skills will slowly erode if she lets the computer take over.
Note:L’ESPERIENZA CONTA POCO
Yellow highlight | Location: 2,969
‘I wasn’t parked illegally, I was stuck in traffic’; or ‘That’s not a terrorist group, it’s an alumni association.’ Does more efficient service in the majority of cases justify trapping a small number of individuals in Kafkaesque battles against bureaucracy?
Note:BUROCRAZIA KAFKIANA
Yellow highlight | Location: 2,973
Until the late 1970s, one could reliably expect at least twenty-five fatal commercial plane crashes a year. In 2009, Air France 447 was one of just eight crashes, a safety record. The cost–benefit analysis seems clear: freakish accidents like Flight 447 are a price worth paying,
Note:IL TREND
Yellow highlight | Location: 2,977
One priority could be to make semi-automated systems give feedback in a way that humans feel more viscerally.
Note:SOLUZIONE FEEDBACK
Yellow highlight | Location: 2,983
Some senior pilots urge their juniors to turn off the autopilots from time to time to maintain their skills.
ote:SOLUZIONE ALLENAMENTO
Yellow highlight | Location: 2,986
An alternative solution is to reverse the role of computer and human. Rather than letting the computer fly the plane with the human poised to take over when the computer cannot cope
Note:SOLUZIONE INVERTIRE I RUOLI
Yellow highlight | Location: 3,003
Unsurprisingly, the scientists showed that reaction times and other measures of performance dramatically deteriorated as the hours ticked by.
Note:TEMPI DI REAZIONE
Yellow highlight | Location: 3,007
behaviour suggests that when humans are asked to babysit computers, the computers themselves should be programmed to serve up occasional brief diversions. Even better might be an automated system that demanded more input, more often, from the human
Note:UN COMPUER CHE SBAGLIA DI FREQUENTE PUÒ AIUTARE
Yellow highlight | Location: 3,015
Control measures such as traffic lights and speed bumps frustrated drivers, who would often speed dangerously between one measure and another.
Note:LIMITARE LA VELOCITÀ
Yellow highlight | Location: 3,016
He suggested that the road through Oudehaske be made to look more like what it already was: a road through a village.
Note:SOLUZIONE MONDERMAN
Yellow highlight | Location: 3,025
Where once drivers had, figuratively speaking, sped through the village on autopilot – not really attending to what they were doing – now they were faced with a messy situation and had to engage their brains…As Tom Vanderbilt describes Monderman’s strategy, ‘Rather than clarity and segregation, he had created confusion and ambiguity.’…
Note:UNA SITUAZIONE INCASINATA CI FA CONCENTRARE