Visualizzazione post con etichetta #feser inferno. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #feser inferno. Mostra tutti i post

martedì 14 luglio 2020

PROBLEMI INFERNALI.

C'è chi non si limita ad affermare che anche il dannato dovrebbe poter sperare, oppure che verrà annichilito e non dovrà quindi soffrire in eterno, ma si è talmente ottimisti da arrivare a dire che nessuno sarà mai dannato in eterno.
Due problemi per l'ottimista: 1) se la dannazione non è eterna, perché mai dovrebbe esserlo la beatitudine? 2) Perché Gesù non ci ha confortato con questa buona novella ma ha piuttosto detto chiaramente il contrario?
Tuttavia, anche gli ortodossi non devono stare tranquilli, la giustificazione agostiniana della pena eterna non convince: il nostro intelletto, una volta slegato dal corpo, non potrebbe mutare idea e quindi nemmeno il suo rifiuto di dio, che diventa eterno e merita una condanna eterna. Francamente, non capisco perché mai una mente slegata dal corpo non possa mutare idea. Boh.
A questo punto mi sembra più promettente pensare all'inferno come a una pena giusta in seguito a una prova fallita. Insomma, poiché il disprezzo della grazia è di fatto un'offesa a Dio dalla gravità infinita, merita una pena infinita, e questo a prescindere dal fatto che il dannato possa pentirsi in seguito.

mercoledì 8 aprile 2020

VESCOVI NEGAZIONISTI

NARRATIVA A: "coloro che inizialmente minimizzarono i pericoli di COVID-19 si sono resi colpevoli di "pio desiderio", esattamente come quelli che pensano che la crisi possa essere risolta facilmente o presto. Questo è ciò che ci dicono gli esperti e dovremmo ascoltarli. Anche se i soggetti più a rischio di morte sono gli anziani oppure le persone in condizioni mediche già precarie, parliamo comunque di un gruppo numeroso. Inoltre, molte persone che non muoiono per il virus soffriranno comunque parecchio, e anche quelle con sintomi lievi o nessun sintomo possono infettare gli altri. Sono quindi necessarie misure draconiane, anche a costo di creare una forte disoccupazione, un azzeramento dei risparmi e un'inflazione galoppante. Meglio prevenire che curare. Resistere a queste dure verità significa essere dei "negazionismo del coronavirus".
NARRATIVA B: Coloro che pensano siano in poche le persone destinate all'inferno si rendono colpevoli di "pio desiderio". Ciò è contrario alle Scritture e a 2000 anni di insegnamento dei papi, dei santi e dei più grandi teologi della Chiesa. Sono loro gli esperti e dobbiamo fidarci. Anche se si è convinti che forse solo una minoranza degli uomini sarà dannata, parliamo pur sempre di un numero importante. Inoltre, anche quelli che finiranno in Purgatorio soffriranno molto, e quelli che propagandano l'errore e per mera ignoranza vivono vite immorali potrebbero traviare gli ingenui. La richiesta di conversione alla fede cattolica e il pentimento dal peccato devono essere perseguiti con urgenza, anche a rischio di procurarci offese e gravi persecuzioni. Resistere a questa dura verità significa rendersi colpevoli di "negazionismo della dannazione".
Sono ben consapevole che un ateo sorriderebbe della NARRATIVA B, ma questo post non è diretto a lui, è diretto a quei Vescovi che accolgono con fervore la NARRATIVA A e sbarrano le Chiese anche a Pasqua mentre non pronunciano da anni una parola su dannazione e peccato.