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lunedì 4 dicembre 2017

Perché esistono gli omosessuali? SAGGIO


Perché esistono gli omosessuali?


La risposta sembra strana: i loro fratelli sfornano più figli della media.
Il dilemma dell’omosessualità perseguita gli evoluzionisti da sempre: fare sesso con persone dello stesso non è una buona idea per generare progenie.
E infatti gli omosessuali hanno 1/5 dei bambini rispetto agli etero.
L’omosessualità è di fatto una forma di sterilizzazione.
Tuttavia, l’omosessualità persiste. Come mai?
A quanto pare la genetica dell’omosessualità ereditata in “piccole dosi” ci rende: 1) eterosessuali e 2) più attraenti verso l’altro sesso.
L’omosessualità “in piccole dosi” è presente soprattutto nei parenti dell’omosessuale.
***
Da tempo – grazie agli studi comparati – sappiamo che l’omosessualità ha una base genetica robusta.
Il genere, per giungere a questa conclusione, si confronta la concordanza di orientamento sessuale tra fratelli.
Se un gemello è omo, l’altro avrà una probabilità del 52% di esserlo a sua volta.
Se un fratello è omo, l’altro avrà una probabilità del 22% di esserlo a sua volta.
Se un fratello adottato da piccolo è omo, l’altro avrà la probabilità dell’11% di esserlo a sua volta.
Cio’ significa che esiste una base genetica dell’omosessualità che possiamo quantificare in un intervallo che va dal 31 al 74% (27-76 per le donne).
In passato qualcuno (Dean Hamer) ha persino ritenuto di identificare il “gene dell’omosessualità”. Giravano magliette con la scritta “Xq28”.
Altri (George Rice) si sono presi la briga di confutare un’ipotesi del genere.
Oggi riteniamo che l’orientamento omosessuale non sia mediato da un gene ma piuttosto dall’azione combinata di un potpurri di fattori genetici.
E’ difficile isolare una soglia che faccia scattare l’omosessualità.
Ma perché la selezione naturale consente a questa configurazione genetica di perpetuarsi?
In passato è stata formulata la “teoria della zia”: l’omosessuale si dedica ai nipoti alleggerendo il carico dei fratelli e consentendo loro di avere molti figli.
Ma erano solo parole: nessuna evidenza. Nessuno aveva mai contato quanti figli in più poteva avere il fratello di un omosessuale grazie al suo aiuto.
E poi, per la zia, non sarebbe stato meglio essere asessualepiuttosto che omosessuale?
Troppi conti non tornavano.
Ma oggi esiste una variante decisamente più promettente: una configurazione modificata del corredo genetico omosessuale aumenta il sex-appeal senza far scattare l’omosessualità.
L’uomo più sensibile, più gentile, più cortese, più amichevole viene preferito dalle femmine al rozzo “macho”. Forse tratti del genere segnalano un buon padre in potenza.
Anche la donna con una psicologia mascolina intrattiene di fatto un maggior numero di relazioni sessuali, questo è risaputo. E’ il fascino della “maschiaccia”.
Ma una base genetica del genere è tipica dei fratelli dell’omosessuale, e a loro basta poco a compensare la sterilità di chi non avrà figli.
A quanto pare, per compensare, basta si accresca il grado di attrazione sessuale del 2% nei fratelli.
Se una teoria del genere fosse vera, per inciso, spiegherebbe anche perché l’omosessuale medio ha più parentidell’eterosessuale medio.
In effetti, a compensare, non sono solo i fratelli ma anche igenitori e gli zii.
Ma c’è di più: le madri degli omosessuali hanno anche meno probabilità di incorrere in aborti spontanei e infezionitipiche della gravidanza.
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So che parlare dell’omosessualità come di una malattiapuo’ risultare sgradevole, ma gli evoluzionisti la vedono essenzialmente come tale.
In questo senso puo’ essere vista come una malattia su base genetica che serve per proteggerci da altre malattie.
Ci sono molti esempi simili. Eccone uno: la base genetica che provoca l’anemia ci rende più resistenti alla malaria. Eccone un altro: la base genetica responsabile delle fibrosi cisticheche immunizza dalla diarrea.
La teoria è anche supportata da esperimenti nel mondo animale. Osservando la mosca della frutta si nota che i soggetti con un corredo genetico omosessuale generano una prole molto più fertile della media.
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P.S.: Brendan Zietch lavora a Brisbane, è da lui che vengono le conferme empiriche più vigorose della teoria di cui sopra.
P.S. Un precedente post sull’argomento.
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