CREDI NELLA TRANSUSTANZIAZIONE?
Il problema non è che la gente non riesce a crederci (è pur sempre un mmiracolo), il problema è che non puo’ capirla. Non capisce cosa sia una “sostanza”.
Per farlo occorre essere degli aristotelici quando noi ormai siamo tutti dei “meccanicisti” fatti e finiti.
La transustanziazione richiede una filosofia aristotelica,
purtroppo Aristotele non va più di moda. Tutti vanno verso filosofie più
meccanicistiche, più compatibili con il paradigma della scienza.
Aristotele è vicino al senso
comune, per lui un albero è un oggetto, un ramo è parte di un albero e una
foresta è una collezione di alberi. Puoi tradurre oggetto con sostanza e
sostanza con identità. Tutto questo non ha senso per meccanicisti, i
meccanicisti si allontanano dal senso comune. Nella versione atomistica del
meccanicismo esistono infinite sostanze, ovvero gli atomi, e tutto il resto è
una collezione di queste sostanze. In una versione ancora più radicale, quella
di Spinoza, esiste un'unica sostanza e tutto viene formato a quella sostanza.
Tu chiamalo se vuoi panteismo.
Ma torniamo alla dottrina della transustanziazione la sostanza del
pane e del vino viene miracolosamente rimpiazzata dalla sostanza di Gesù. Ma se
esiste un'unica sostanza come può realizzarsi questa sostituzione? Quand’ anche la sostanza di Gesù fosse
particolare poiché trattasi pur sempre di persona in parte umana in parte divina,
quella del pane che regge il Sacerdote è comune a quella di tutti gli altri
oggetti della terra, almeno nella versione spinoziana del meccanicismo. Nel
processo di transustanziazione quindi sarebbero implicati tutti gli oggetti terrestri
e non solo del pane con quella divina. Inimmaginabile.