venerdì 11 ottobre 2019

CREDI NELLA TRANSUSTANZIAZIONE?
Il problema non è che la gente non riesce a crederci (è pur sempre un mmiracolo), il problema è che non puo’ capirla. Non capisce cosa sia una “sostanza”.
Per farlo occorre essere degli aristotelici quando noi ormai siamo tutti dei “meccanicisti” fatti e finiti.

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One of the key themes of the early modern philosophers’ revolt against Scholasticism was a move away from an Aristotelian hylemorphist c...

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La transustanziazione richiede una filosofia aristotelica, purtroppo Aristotele non va più di moda. Tutti vanno verso filosofie più meccanicistiche, più compatibili con il paradigma della scienza.

Aristotele è vicino al senso comune, per lui un albero è un oggetto, un ramo è parte di un albero e una foresta è una collezione di alberi. Puoi tradurre oggetto con sostanza e sostanza con identità. Tutto questo non ha senso per meccanicisti, i meccanicisti si allontanano dal senso comune. Nella versione atomistica del meccanicismo esistono infinite sostanze, ovvero gli atomi, e tutto il resto è una collezione di queste sostanze. In una versione ancora più radicale, quella di Spinoza, esiste un'unica sostanza e tutto viene formato a quella sostanza. Tu chiamalo se vuoi panteismo.

Ma torniamo alla dottrina della transustanziazione la sostanza del pane e del vino viene miracolosamente rimpiazzata dalla sostanza di Gesù. Ma se esiste un'unica sostanza come può realizzarsi questa sostituzione?  Quand’ anche la sostanza di Gesù fosse particolare poiché trattasi pur sempre di persona in parte umana in parte divina, quella del pane che regge il Sacerdote è comune a quella di tutti gli altri oggetti della terra, almeno nella versione spinoziana del meccanicismo. Nel processo di transustanziazione quindi sarebbero implicati tutti gli oggetti terrestri e non solo del pane con quella divina. Inimmaginabile.