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domenica 1 dicembre 2024

terza legge di cnquest

 Difesa del complottismo.


Il complottismo è quasi sempre falso. Tuttavia, immaginare un complotto dei nemici, spiega bene il funzionamento delle istituzioni maggiori. Per esempio, state cercando il motivo per cui la scuola non finziona? Immaginate che esista un complotto degli insegnanti (o meglio dei loro sindacati). Tutti i pezzi vanno in ordine, le tessere si incastrano e potrete fare anche solide previsioni del futuro.

giovedì 5 settembre 2024

origini gestalt del complottismo

 https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid02QFQABspABXw94hPvo8pMpMYavqHevenvpqydX4FuLQKoaCa1txvbXzZE9BkQo3cZl?__cft__[0]=AZWMkWTWimQw5kGkNzDIYAH0CAoYZvt9_43lJjTmY6A6R9bpvXqpGzV-AjlHqyuyaHaVUVAbbLz_QCBLOgTFSE39uMfrmyrJCuJz8WLrxLmhKg&__tn__=%2CO%2CP-R

sabato 31 agosto 2024

complotti addomesticati

 https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid0XrVrCGFSG6LGkEhDhmExBjEHD7vpqYaQLWJc9x5N2LJJo4jY5JLtSzLez6tGMo1El?__cft__[0]=AZXYBvqXLFnZYSYXxjF1RLNw5Zp4lx6o8cXeuyn_s65JswL0sj_4ONwwJCXxI0M3GXj_0pGON_FbdZyNAKTIZ3mx0Sxz-fpG_izdRwcehHZ5rXD-gr3W8qPXmmL5WPd0Jdc4oPExnCEpUTm3MExu_VkbQyBKR851bV8MLZo8LKcPUA&__tn__=%2CO%2CP-R

giovedì 8 agosto 2024

il complottista come tipo razionale

 https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid023F34XDKhE7v8Z9Fjct1nV17EhobYSAeEvEHNwBRkZ6rD9ULpzTdaFtwLXruhFQKjl?__cft__[0]=AZUVg7gMKwtORxfVUR_vNchQTKoF8Dyj65fBShISzk2N6-LBiqzn-Tdpy4MaqZVrukJfEJ9-xXIyoQYho3NgZRRBr4B8kR5lMqz1nPfusSZaB1q7siLfiFIRkw15A9rL7Rlg91t_M43k9OoISFn5kewl&__tn__=%2CO%2CP-R

giovedì 11 luglio 2024

cospirazione reale

Le origini amorali del razzismo -

Il razzismo è una pratica odiosa ma la teoria dei giochi lo spiega come soluzione razionale - e soprattutto amorale - in certe condizioni particolari che possono essere intraviste nell'esperimento mentale della scialuppa di salvataggio:

Dieci persone fanno naufragio e si ritrovano a bordo di una scialuppa. Sanno bene come vanno queste cose, quindi decidono di non perdere tempo e di dedicarsi fin da subito al cannibalismo. Per tirare avanti una settimana, è questo il tempo stimato prima di incontrare i salvatori, dovranno mangiare qualcuno, non c'è verso. Chi sacrificare? Si potrebbe scegliere a caso la vittima ma forse c'è un metodo migliore per (quasi) tutti: Si potrebbe mangiare ALBERTO. Se nove di loro gridassero all'unisono il nome di ALBERTO e si gettassero contro di lui, per esempio, costui sarebbe il sacrificato. La cosa conviene a tutti (tranne che al povero Alberto) poiché darebbe a tutti la certezza di salvarsi contro la probabilità di 1/10 di soccombere nella scelta casuale. L'unico ostacolo per procedere in questo modo sta nel coordinarsi, la cosa più probabile che potrebbe accadere è che tutti comincino a gridare un nome a caso creando un parapiglia caotico quanto sterile che alla fine non concluderebbe niente. Mettetevi nei panni di uno di costoro, siete perfettamente consapevoli di tutto cio' che ho detto prima, da persone intelligenti, quale strategia seguireste? Che nome urlereste per far sì che le vostre possibilità di morte passino dal 10% allo 0%? Bè, prendiamo un problema molto simile dove la soluzione spicca: supponiamo che stai giocando a un gioco in cui tu e altre dieci persone con cui non puoi parlare riceverete 1 milione di euro ciascuno ma solo se indovinate lo stesso numero da questo vettore: [1, 2, 3, 4, 93850618, 5, 6, 7]. Quale numero scegli? Per me non ci sono dubbi, sceglierei la "grande anomalia": 93850618. E' un numero che non passa certo inosservato. Risalta sugli altri. Attrae la mia attenzione ma soprattutto sono convinto che attragga anche quella dei miei colleghi. Quel numero è... "diverso". La stessa regola vige sulla scialuppa: per passare da 10 a 0 grideremo il nome del "diverso", è inevitabile. ALBERTO è condannato. Magari perché è l'unico nero o l'unico ebreo della compagnia, in ogni caso l'anomalia che attrae e si candida a prescelto.

Questa spiegazione del razzismo (ma anche del nazionalismo) mi piace perché non è moralista, si basa solo su un "gioco" e su normali convenienze. Ma la sua bellezza non si ferma qui poiché continua a funzionare anche una volta introdotta la morale. Cos'è infatti la morale in un gioco del genere una volta che "scendiamo" dalla scialuppa e allarghiamo il contesto? Ma è solo un altro strumento - questa volta di origine culturale - per creare altri soggetti "anomali" da scegliere negli onnipresenti giochi della "scialuppa" a cui partecipiamo ogni giorno: i "buoni" potranno sincronizzarsi e gridare tutti insieme il nome del "cattivo" per sacrificarlo al bene comune. Il razzismo è "cattivo" ma anche la bontà è "razzista".

Come creare una "conventicola".

L'uomo si distingue dagli altri animali perché sa creare gruppi estesi in un mondo dove l'unione è la forza. Però non sa bene come sa farlo, questo perché per saperlo fare al meglio occorre dimenticarselo. Giova dunque un ripassino. In origine c'è sempre un creatore di comunità che vuole fare carriera in questo settore promettendo vantaggi agli "iscritti".

1) Nazionalismo: la via del capro. Ci si puo' unire per sacrificare un nemico quando questo giova a tutti. I gruppi razzisti o nazionalisti seguono questa via. Si noti che l'altro potrebbe anche essere scelto a caso con la "diversità" (pelle, etnia, religione...) presa a pretesto solo perché riesce a coordinare meglio chi partecipa al sacrificio.

2) Universalismo: la via della reciprocità. Sono i gruppi in cui ci si gratta la schiena a vicenda. Tutti aderiscono, perché non farlo? Ma se tutti aderiscono nessuno guadagna rispetto agli altri. Non si fa carriera in questo modo per cui tali comunità non hanno un futuro.

3) Lions: la via rituale. Si fa pagare in natura l'ingresso nel club, magari richiedendo la partecipazione a strani riti tipo indossare un ridicolo berretto (tipo Loggia del Leopardo). Il costo seleziona e quindi c'è una concreta prospettiva di carriera. Dalla Loggia P2 al Lions Clubs questa tecnica è ben nota.

4) Religioni: il costo morale. Si fa pagare un costo più o meno in natura investendo poi quanto raccolto in cause morali. Di fronte all'accusa di carrierismo si puo' sempre far fronte rinviando all'eticità degli investimenti. Le religioni funzionano in questo modo.

5) Elites: innovazione culturale. Si possono creare gruppi nei gruppi apportando innovazioni di linguaggio, di costume, di atteggiamento, di postura e di qualsiasi altro elemento simbolico. Creare innovazioni di successo segnala carisma e consente di far carriera ma anche essere tra i primi a seguirle paga molto. Aggiornarsi celermente sulla simbologia "giusta" puo' risultare costoso ma è un ottimo investimento. Per farlo bisogna frequentare le persone "giuste" e i posti "giusti". Elites ed establishment scelgono spesso questa via.



ssssssssssssssss




Quando le brave persone riescono a radunare le masse alla loro causa, sembra che lo facciano attraverso un appello ai principi.Le persone sembrano donare sorprendentemente poco ai candidati politici, e le donazioni non sembrano aiutare.Forse le persone ricche, come le persone povere, partecipano alla politica perché credono sinceramente nei loro valori morali, e i loro valori sono, per una strana coincidenza, quelli che li aiutano a diventare più ricchi.Suggerisce che, in presenza di un obiettivo egoistico utile da coordinare, "nascerà" un sistema di valori che convincerà le persone a sostenerlo per motivi altruistici.Ciò che accade a livello cosciente è che la persona ricca si trova a sostenere una filosofia morale - libertarismo, oggettivismo, vangelo della prosperità, qualsiasi cosa - che dice che è moralmente sbagliato aumentare le tasse sui ricchi,prendo in giro un po' troppo la natura umana e la cognizione umana, ma questo particolare processo cognitivo è davvero impressionante.E se questo è vero, quanto credito dovremmo dare ad altre teorie di cospirazione?

https://slatestarcodex.com/2014/09/14/does-class-warfare-have-a-free-rider-problem/

Dieci persone sono bloccate su una scialuppa di salvataggio dopo che la loro nave è affondata. Ci vorranno settimane prima che qualcuno li trovi e sono senza cibo. Hanno già sentito questa storia, quindi decidono di ricorrere al cannibalismo prima possibile. Decidono di tirare a sorte per determinare la vittima. Proprio mentre la prima persona sta prendendo il sorteggio, Albert grida: "ASPETTATE, UCCIDIAMO E MANGIAMO BOB!". Si accordano per fare questo invece di tirare a sorte. È ovvio, no? Per nove persone su dieci, è un affare migliore. Per nove persone su dieci, la possibilità di morire passa da 1/10 a 0.Bob è contrario, ovviamente, ma viene messo in minoranza. Gli altri nove sopraffanno Bob e lo mangiano.otto persone su nove chiamano: "ASPETTIAMO CHE TUTTI UCCIDANO E MANGIANO CHARLOTTE". Charlotte, come vede, è bionda. E tutti gli altri nella zattera hanno i capelli scuri.
Non c'è razzismo o vero e proprio malumore tra i neri e i biondi. A nessuno interessa il colore dei capelli. Era solo il punto di Schelling più semplice.supponiamo che stia giocando a un gioco in cui lei e altre dieci persone con cui non può parlare riceverete 1 milione di dollari ciascuno se indovinate lo stesso numero da un array, altrimenti niente. L'array è [1, 2, 3, 4, 93850618, 5, 6, 7]. Quale numero sceglie? 93850618 è l'ovvio outlier, quindi più facile da coordinare, quindi potrebbe scegliere lei stesso quel numero e sperare che tutti gli altri seguano lo stesso processo di pensiero).
se otto dei nove naufraghi chiamano lo stesso nome, formano una coalizione che può facilmente prevalere sull'unico rimanente. Quindi l'obiettivo è quello di convergere tutti sulla stessa coalizione di otto contro uno.Ora che si sa che si vince scegliendo un punto di Schelling, tutti cercano di trovare un punto di Schelling che li lasci personalmente nella coalizione vincente.Se ci fosse un punto di Schelling ovvio che si autoraccomanda, come se uno di loro fosse un marziano verde alto due metri, non ci sarebbe alcun problema.Ma sembra che l'unico punto di Schelling chiaro sia la capigliatura bionda di Charlotte. Tutto il resto è solo un insieme di storie circa ugualmente convincenti su chi dovrebbe essere coordinato.Quello che succede dopo non è ovvio,Consideriamo ad esempio il razzismo. Ci sono giustificazioni presunte per il razzismoMa un'altra giustificazione è semplicemente: "Noi siamo la maggioranza e loro la minoranza, e se ci uniamo per trarre profitto a loro spese, probabilmente andrà bene per noi".E così via fino al nazionalismo, al conflitto religioso, al conflitto di ideologia politica e così via.Daniel torna nella sua città natale e fonda il Club BackscratchersIl Club dei Grattacapi ha uno scopo semplice: quando è possibile, i membri del club devono favorire gli altri membri del club rispetto agli estranei.Tutti in città entrano immediatamente a far parte del Club dei Grattacapi.Dal momento che tutti fanno parte del club, nessuno preferisce qualcuno agli altri e il club diventa privo di significato, una perdita di tempo al 100%.Erica ascolta la storia di Daniel e decide di provare un esperimento tutto suo. Torna nella sua città natale e fonda il Club Avanzato dei Grattacapi. Le sue regole sono: Ogni anno, i soci devono versare a Erica 100 dollari come quota del club. Ogni 1° febbraio, i soci devono cavalcare un cavallo grigio nudo intorno alla collina più alta della città. I soci devono indossare sempre uno stupido cappello viola. I soci devono preferire gli altri soci ai non soci, proprio come nel club di Daniel.Erica ritiene che il piano di Daniel sia fallito perché non c'erano aspetti negativi nell'appartenenza al suo club.Erica fa un ottimo lavoro di promozione del club. Così tante persone si iscrivono che non è possibile fare carriera in città senza esserne membri. Tutti i ritardatari brontolano e si iscrivono anche loro. Ci ritroviamo nello stesso caso degenerato di Daniel, con la differenza che tutti fanno dei rituali sciocchi ed Erica è ricca.Erica fa un lavoro medio di promozione del club. Quando il club prende piede, le persone che vengono sempre più escluse dalla vita cittadina si arrabbiano e fondano la Coalizione AntiBackscratchers. Discriminano i Backscratchers nello stesso modo in cui i Backscratchers si discriminano a vicenda. Si raggiunge una sorta di equilibrio.Frank ascolta la storia di Erica e decide di provare una versione ancora più promettente. Torna nella sua città natale e fonda il Club di sostegno agli orfani, con i seguenti principi: I soci devono donare 100 dollari all'anno al Club di sostegno agli orfani. Ogni 1° febbraio, i soci sono invitati al Gala di sostegno agli orfani, che si tiene sulla collina più alta della città. I soci devono indossare sempre un nastro viola per sostenere la consapevolezza degli orfani.Non c'è una regola in merito, ma sicuramente lei sosterrà altre persone che condividono la sua preoccupazione per gli orfani, e non il tipo di scrooge insensibile anti-orfano che non si unirebbe nemmeno a una Rete di Supporto agli Orfani.Un'altra parte del problema di Erica era che una volta che le persone si fossero rese conto di ciò che stava facendo, avrebbero potuto sentirsi minacciate e opporre resistenza. Ma l'organizzazione di Frank può sempre mantenere la foglia di fico del "siamo solo persone gentili che si preoccupano molto per gli orfani";ci vuole un po' di tempo per capire che, dopo tutto, sono un altro club di grattatori.Alla fine, conquistano il mondo. Questo è ovvio, no?Se i giochi della scialuppa di salvataggio assomigliano al razzismo e al nazionalismo, a cosa assomigliano i club dei grattaschiena? Le versioni più semplici assomigliano alle società di mutuo soccorso e alle confraternite del 19° e 20° secolo - Elks, Rotary, Freemasons, ecc. Le versioni più complicate assomigliano a culti, religioni e ideologie.la copertura di un club di grattatori.Heather annunciò di aver scoperto un modo nuovo e importante per sostenere gli orfani. Non si poteva più usare la parola "orfano" in senso metaforico, per parlare di farmaci orfani o di idee orfane; questo danneggiava spiritualmente i veri orfani. Si è impegnata in azioni pubblicitarie contro tutti gli scrittori che parlavano in questo modo. Circa la metà delle persone non era in grado di adattarsi al nuovo modo di usare il linguaggio, o pensava che non fosse degno di una risposta.Ma l'altra metà - consapevole del fatto che il loro status si basava sull'essere membri in regola dell'OSC, e consapevole del fatto che qualsiasi scivolata nel livello percepito di supporto orfano avrebbe potuto rovinare le loro carriere - e altrettanto consapevole del fatto che se fossero sembrati membri dell'OSC migliori di altri, avrebbero potuto fare un passo avanti - si è unita con entusiasmo al carro di Heather.Se i Giochi della Scialuppa sembravano sospettosamente simili al nazionalismo, e i Club dei Grattacapi sembravano sospettosamente simili a club/culti/ ideologie, le storie di questa sezione sembrano sospettosamente simili all'EstablishmentLe élite si sostengono l'un l'altra, non in modo diretto - che sarebbe difficile da coordinare - ma sostenendo tutte la stessa ideologia. Se è difficile per le non élite entrare nell'ideologia, allora tutti quelli che hanno l'ideologia saranno élite, e il sostegno all'ideologia è un modo indiretto in cui le élite sostengono altre élite in una grande rete di grattamento.

https://www.astralcodexten.com/p/lifeboat-games-and-backscratchers

giovedì 16 febbraio 2023

 https://www.facebook.com/1447752724/posts/pfbid02vYVQFZbxk6fJX3pt7T7X3UshAqPxq8MMKZppfnJSSDX74yfXgezKMXBJ27ZzDnaGl/?sfnsn=scwspmo

lunedì 9 gennaio 2023

 Un argomento a difesa del complottismo.


C'è un'intelligenza del cervello e una del corpo, la seconda serve a risparmiare energie cognitive e a favorire l'autoinganno, entrambe funzioni decisive per la salute mentale del soggetto. Quando i complottisti alludono a certe pratiche ne parlano come se fossero progetti in cui colludono intelligenze del cervello, il che suona decisamente assurdo. Se, al contrario, le considerassimo progetti orditi dall'intelligenza dei corpi sarebbero molto più plausibili.

giovedì 21 novembre 2019

QUANDO LE TALPE COSTRUIRONO LE PIRAMIDI

https://feedly.com/i/entry/ty+AzTYZ3TUuMuPycOdkUNamwQCXNpDbajbdLnbrc5c=_16e8c577fe5:ad990:97b0c8f7

QUANDO LE TALPE COSTRUIRONO LE PIRAMIDI
La ricetta liberale contro i fake è semplice: così come la stampa ideologizzata si combatte con altra stampa ideologizzata, le fake news si combattono con le fake news.
Niente censure.
Ma funziona? Qui, oltre a ripetere i Sacri Principi, ho un'esperienza di prima mano.
Da adolescente, per un po' mi sono appassionato alla pseudo-storia. Ciò che mi ha sbalzato fuori da questo ambito non è stato certo il puntiglio e la sobrietà dei frigidi storici accademici, gente che si mettevano a testa bassa per sfatare complotti e illuminare i pseudo-misteri dei simpaticissimi "visionari". Questi impolverati soloni mi sembravano più che altro dediti alla difesa di una loro riserva, corrispondevano perfettamente al ritrattino antipatizzante fatto dai "creativi". No, la loro acribia non ebbe alcun effetto su di me. Fu invece decisiva la moltiplicazione di pseudo-storie reciprocamente esclusive che alle mie orecchie ingenue suonavano tutte ugualmente plausibili: le Piramidi non potevano essere costruite da Atlantidei, Lemuriani e talpe allo stesso tempo! A quel punto sono stato in grado di fermarmi, rilassarmi, mettere tutto meglio a fuoco e rendermi conto che c'era qualcosa di sbagliato nei miei processi mentali, qualcosa su cui lavoro ancora oltre 30 anni dopo.
QUANDO LE TALPE COSTRUIRONO LE PQUANDO LE TALPE COSTRUIRONO LE PIRAMIDI

mercoledì 25 settembre 2019

PERCHE' NON CREDO AI COMPLOTTISTI

PERCHE' NON CREDO AI COMPLOTTISTI

IMO: il complottismo serve per lo più a demonizzare l'avversario, che a sua volta serve ad evitare lo sforzo cognitivo di mettere in discussione le proprie certezze.

Davanti a una tesi complottista ho almeno due problemi: 1) la natura umana non sarà morale ma non è nemmeno perversa come la descrive il complottista standard (pensate a che razza di merda umana dovrebbe essere un Presidente che uccide migliaia di connazionali civili abbattendo di proposito le torri gemelle) e 2) l'uomo ha una tale passione per le storie eccitanti che le menti più visionarie finiscono per raccontarsele appena possono.

Questo non significa che le cospirazioni non esistano, in genere però le riconosci perché hanno questi requisiti: 1) sono storie banali, 2) mirano ad obbiettivi approvati apertamente da molti se non dalla maggioranza dei cittadini (pensiamo all'intervento della CIA nel Cile alla deriva causa Allende), 3) sono innescate dall'ideologia più che dall'interesse, quest'ultimo ai sotterfugi preferisce altre vie più trasparenti.

venerdì 26 luglio 2019

IL COMPLOTTISTA SOFISTICATO: BIBBIANO E LA JUVE.

IL COMPLOTTISTA SOFISTICATO: BIBBIANO E LA JUVE.
Ecco, anche a voi questo articolo suona ambiguo?
Quel che non si capisce è quel che più conta: c’è un manipolatore o se si è solo sfruttata un’occasione propizia.
Voglio dire, è ben diverso trovare 100 euro sul marciapiede oppure stamparne uno falso! Nessuno puo’ rimproverare chi raccoglie la banconota mentre merita la nostra condanna chi la fabbrica.
La cosa mi ricorda i tanti lunedì sera in compagnia del moviolone. Il refrain di fondo è sempre lo stesso, tutti a dire: “la Juve è stata favorita dall’arbitro ma non credo alla malafede di quest’ultimo, altrimenti non seguirei più il campionato”. Al che tu pensi: se l’arbitro non è in malafede allora la Juve è stata solo fortunata, un po’ come chi segna anzichè prendere un palo. Eppure è chiaro che quando si analizza un episodio arbitrale dubbio si ha un atteggiamento mentale completamente diverso rispetto a quando si registra la cronaca di un’azione terminata con un palo. I commentatori anti-juve negano a parole quello che non potrebbero provare (la malafede) ma lo affermano con il loro atteggiamento animoso! Insomma, è una forma di complottismo sofisticato.

mercoledì 16 gennaio 2019

GOMBLODDO

GOMBLODDO

Abbiamo un problema: ipotesi anche ragionevoli vengono ormai liquidate come “cospiratorie”.
Tutto quel che non ci piace lo indichiamo al pubblico ludibrio gridando divertiti: “gomloddo!!!”.
L’argomento contro le teorie cospiratorie è noto: non puoi gestire in segreto una vasta organizzazione.
Detto questo, si capisce come non possiamo parlare di “complotto” quando sono coinvolte poche persone.
Difficile parlarne anche quando sono coinvolte associazioni segrete per statuto: i servizi segreti non ordiscono complotti, fanno il loro lavoro. Se la CIA manomette le elezioni all’estero fa solo il suo lavoro. Diversa, per esempio, l’ipotesi per cui la CIA abbia manomesso le elezioni americane: questa sì che un’ipotesi “complottarda” poiché implica una cospirazione all’interno della CIA stessa.
Ma c’è di più: la cultura è il mezzo più efficace per coordinare l’azione di molte persone. Esempio, il gruppo Alfa è interessato ad ottenere X. Come procedere? Se gli Alfa fossero ladri pianificherebbero un furto (complotto), ma su larga scala esistono modi di procedere molto diversi. Di solito ci si inventa un “diritto a X”, ci si autoconvince di avere il “diritto a X”, si diffonde la cultura del “diritto degli Alfa a X” e ben presto, se tutto va liscio, si otterrà X. E’ una dinamica comunemente seguita che non definirei certo “complotto del gruppo Alfa”. Esempio: come puo’ chi ha meno ottenere le ricchezze di chi ha di più? Ci si inventano dei diritti sulla base dei quali combattere le diseguaglianze attraverso la “ridistribuzione”. Detto questo, non esiste un complotto dei poveri ai danni dei ricchi ma solo un coordinamento delle forze sociali attraverso la cultura e l’autoinganno. Se gli impiegati statali sono tutti statalisti non è perché sotto c’è un complotto, piuttosto sono accomunati da interessi che nel tempo so coagulano in “cultura statalista”.
Eviterei allora di parlare di complotto quando i gruppi accusati esprimono interessi comuni e/o una cultura comune.

Penso alla lobby gay o a quella gender. 

https://feedly.com/i/entry/ty+AzTYZ3TUuMuPycOdkUNamwQCXNpDbajbdLnbrc5c=_1684f80c40b:30c1431:c2ce2e2e

venerdì 14 settembre 2018

PERCHE’ CI PIACCIONO TANTO I COMPLOTTI?

PERCHE’ CI PIACCIONO TANTO I COMPLOTTI?
Per lo stesso motivo per cui ci piacciono i pettegolezzi: la nostra mente è evoluta come fosse un radar che identifica la presenza di minacce cosicché attribuiamo più competenza a chi ci racconta storie che contengono minacce.
YALEBOOKS.YALE.EDU
Minds Make Societies How Cognition Explains the World Humans Create Pascal Boyer View Inside Price: $30.00 Buy Amazon Barnes & Noble IndieBound Indigo Powell's Yale May 8, 2018 376 pages, 6 1/8 x 9 1/4 20 b/w illus.ISBN: 9780300223453 Hardcover Description Reviews   A watershed book that masterful...

Perché ci piacciono tanto i complotti e i pettegolezzi

Risponde Pascal boyer

people find the authors of descriptive texts, for example, about a computer program or a hiking trip, more competent and knowledgeable if the texts include threat-related information.

The mechanism is this: We have evolved to detect threats. We have evolved to learn about threats from other people. Therefore, we have evolved to ascribe expertise to people who describe threats.

Hence, rumors and conspiracy theories

Pascal Boyer looks like the winner http://www.arnoldkling.com/blog/pascal-boyer-looks-like-the-winner/

lunedì 10 settembre 2018

QUANDO IL COMPLOTTISMO E’ DA PRENDERE SUL SERIO?

QUANDO IL COMPLOTTISMO E’ DA PRENDERE SUL SERIO?
Scarta le teorie complottiste basate su testimonianze, specie se isolate. Roba tipo UFO e simili.
Scarta le teorie in cui compaiono confessioni in punto di morte.
Scarta le teorie imbastite su eventi banali (se Soros finanzia delle ONG che professano certi valori probabilmente non c’è dietro un “complotto” per rovesciare le sorti della storia ma solo il fatto che Soros condivide quei valori). Se poi dei ricconi si incontrano facendo degli auspici non c’è dietro un complotto ma un’attività normale tra persone che hanno interessi comuni e sono tra loro ben connesse.
Scarta le teorie che rientrano più nel campo dell’ “esoterismo” che del “complottismo”, per esempio: non è un complotto che impedisce emergano con chiarezza certe realtà legate alla differenza tra razze o tra sessi, è semplicemente l’idea che potrebbero essere male interpretate dal “popolo” a danno della comunità.
Il complottismo va preso sul serio di fronte ad eventi che dovrebbero avere una spiegazione semplice ma che non ce l’hanno: avete presente Ustica? Oppure la sparizione di alcuni aerei come il volo 370 della Malaysia Airlines?
Un altro complottismo da non sottovalutare è quello che coinvolge poche persone che possono intervenire direttamente e che hanno una grande convenienza immediata a che le cose vadano in un certo modo. Esempio: eventi sportivi in cui si scommette forte, oppure elusione di alcune regole (il caso dei software Volkswagen).

lunedì 3 settembre 2018

SUPERSTIZIONI POPOLARI IN ECONOMIA

SUPERSTIZIONI POPOLARI IN ECONOMIA
Esempi.
1) Se qualcuno ci guadagna, qualcun altro perde.
2) Gli immigrati ci rubano il lavoro… e abusano del welfare.
4) Il welfare è doveroso… e incoraggia gli scrocconi.
5) Il mercato disgrega il tessuto sociale.
6) Il profitto personale è una minaccia per il benessere di tutti.
7) Il lavoro è la fonte del valore.
8) Regolare i prezzi è facile.
9)...
Perché l’uomo della strada crede puntualmente a cose del genere? Ignoranza? Bias? Interesse? Qui una teoria alternativa.
PASCALBOYER.NET
 

Teoria: il nostro passato ci fa ragionare d'istinto in termini di comunità ristretta, un luogo dove lo straniero è traditore e il commercio affidabile solo se tenuto sempre con le stesse onorabili persone. Lo straniero e l'anonimia diventano sinonimo di tradimento, disgregazione sociale e prevaricazione

martedì 28 agosto 2018

Quando credere ai complottisti

Vuoi scoprire le teorie del complotto che hanno qualche possibilità di essere vere? Comincio con le eliminare quelle che hanno testimoni isolate e poi fare lo stesso con le confessioni in punto di morte.

psychological research on self-deception and the literature on the unreliability of witness testimony suggest that our minds can talk us into believing all sorts of things happened that actually didn’t. So witnesses don’t sway me much...

Guarda agli eventi improbabili...

We might instead look for a very improbable series of events and decide there might be a conspiracy behind them. When I read about the disappearance of Malaysia Airlines Flight 370, the accounts boggle my mind ...

Alcune Teorie del complotto sono eventi banali raccontati in modo particolarmente drammatico avete in mente le musichette inquitanti della gabanelli?

Another set of candidates are claims that a semi-secret group actually is controlling the world, such as the Trilateral Commission was once believed to do. Yet the most plausible versions of these views simply boil down to wealthy, well-connected people having a lot of influence...

Lo sport È un settore dove le manipolazioni sono probabili...

It’s possible that the fixing of major sporting events might still be going on, and perhaps has been going on for a long time. If Volkswagen AG will doctor its emissions software, or Wells Fargo & Co. will create millions of phony accounts for profit, is it so implausible that a few major athletes -- or better yet referees -- throw games or at least influence the point spread, either for money or to neuter mob threats to their families?...





https://www.bloomberg.com/view/articles/2018-02-19/aliens-bigfoot-illuminati-do-conspiracy-theories-stand-up

venerdì 15 giugno 2018

Populismo, Complottismo & Esoterismo saggio

Populismo, Complottismo & Esoterismo

Uno spettro si aggira per l’occidente: lo spettro del populismo. Per relazionarsi con lui in modo adeguato occorre conoscerlo, e magari di capire perché così spesso si accompagna a un fratellino all’apparenza tanto stravagante come il “complottismo”.
Il secchione voglioso di documentarsi a questo punto andrebbe in biblioteca (esistono ancora?) armato di una lista di libri e comincerebbe a compulsarli avidamente. Il furbetto indugerebbe: che noia la storia, chissà perché i libri degli storici sono sempre alti il doppio degli altri. Eppure, se vogliamo davvero imparare l’origine del populismo ci tocca leggerli, si tratta pur sempre di un fenomeno che quei logorroici studiosi sviscerano con destrezza. A prima vista non si puo’ che partire da lì. O no?
Forse no. Forse esistono delle scorciatoie“analitiche” che potrebbero risparmiarci la faticaccia e fornirci un attendibile ritrattino del “populista/complottista” tipo. Qui ne propongo una.
***
Qual è la capitale della Francia?
Parigi.
Bravo.
A quanto pare, almeno in geografia, esiste una conoscenza oggettiva – minimale ma oggettiva – che ci consente di distinguere “chi sa” da “chi non sa”. Tuttavia, la disciplina non è così arida come sembra, anche qui l’approfondimento origina su vari temi diatribe e  ipotesi speculative che si possono più o meno condividere, cio’ non significa che sia lecito mettere in dubbio l’oggettività di un sapere di base.
A quanto dista la terra dal sole?
Circa centocinquantamilioni di chilometri.
Bravino, ci sei quasi. Anche qui, con una cinquantina di domandine ben poste, possiamo formare diversi gruppi di persone sulla base della conoscenza oggettiva che hanno in materia di cosmo, anche se poi ci si divide su altro e ciascuno di questi soggetti elabora la sua congettura preferita sui primi istanti dell’universo.
A dir la verità, in tutte le materie, anche quelle più sfuggenti, è possibile fare un’operazione del genereisolando una conoscenza oggettiva da una conoscenza più speculativa e difficilmente misurabile. Qualche esempio di domandina basica indirettamente legata ai temi che infervorano il dibattito politico: il Pil nominale italiano degli ultimi 5 anni è stato superiore o inferiore all’ X%? Il memorandum d’intesa con la Libia è stato firmato dal governo X o dal governo Y? Il contributo dell’Italia all’ UE è superiore a X euro l’anno? La spesa per alunno nelle scuole secondarie italiane supera gli Z euro? L’inflazione degli ultimi 10 anni in Italia è stata inferiore al W%? In quale decennio la spesa pubblica italiana rispetto al PIL è scresciuta di più?: Settanta, Ottanta, Novanta o Zero? E in valore assoluto? E il debito? La missione italiana in Somalia comprendeva più o meno Tot unita? Quanti immigrati regolari ospitava il nostro paese nel 2015? Più o meno di Tot? Qual è la fertilità media in Italia nel 2010? Supera il tasso T? E in Svezia? e negli USA?… Termino qui l’elenco potenzialmente infinito perché penso che l’idea di conoscenza oggettiva sia ora sufficientemente chiaro.
Imbroccare alcune risposte è questione di fortuna, tuttavia, per la legge dei grandi numeri, se le domande cominciano a essere numerose, per ogni materia possiamo isolare i “conoscitori oggettivi” dagli “ignoranti oggettivi”.
In ogni area in cui il governo politico è chiamato ad operare (economia, ordine pubblico, relazioni internazionali…)  esiste quindi una conoscenza oggettiva verificabile sul campo che ci consente di formare almeno 3 gruppi omogenei: chi sa, chi sa poco e chi non sa praticamente nulla. ChiamiamoliG1, G2 e G3.
Quando dall’oggettività si passa poi alle preferenze soggettive scopriamo con sorpresa esistere una robusta correlazione tra il favore accordato ad alcune politiche specifiche e i tre gruppi. Non solo i gruppi sono uniformi a livello di conoscenza oggettiva ma anche a livello di preferenze di policy specifiche. Ogni gruppo caldeggia cioè certe soluzioni a certi problemi.
Mi permetto qualche esempio solo per far capire cio’ di cui parlo: chi possiede una maggiore conoscenza oggettiva in tema di politica estera è nel complesso più “interventista”, chi possiede una maggiore conoscenza oggettiva sui temi della società civile è più progressista, chi possiede una maggiore conoscenza oggettiva del mondo economico è più liberista. Cio’ non esclude il fatto che molti progressisti, liberisti e interventisti siano dei crassi ignoranti vogliosi solo di affiliarsi e farsi vedere in compagnia di chi possiede una maggiore conoscenza oggettiva, oppure che siano solo dei conformisti che pendolano ora di qua ora di là a seconda di come tira il vento. Questo indebolisce l’ipotesi ma non la invalida.
Veniamo alla mia proposta: propongo di chiamare “populiste” quell’insieme di politiche associate di solito con G3. L’espediente empirico ci consentirebbe di eludere la pesantezza dell’indagine storica giungendo, alla fine, alle medesime conclusioni di fatto. Una serie di studiosi sono arrivati a questa conclusione: Larry Bartel, Philip Converse, Jeffrey Friedman, Bryan Caplan.
Anche se identificare il populismo come “politica degli ignoranti oggettivi” getta un’ombra su quella ricetta, non la squalifica a priori: conoscenza oggettiva e conoscenza intuitiva non sono la stessa roba e spesso quando si passa dalla descrizione all’azione l’intuito pesa più della conoscenza misurabile. Puo’ darsi infatti che l’ “oggettivamente ignorante” abbia poi buone intuizioni nella pratica, così come puo’ darsi che chi non abbia una chiara idea di quanto la terra disti dal sole elabori poi, almeno a livello intuitivo, una visione cosmologica assai più interessante rispetto a quella del pedante scolaretto che ha letto tutti i libri. Quante volte chi si è impegnato tanto a studiare i dati di base poi non riesce nemmeno a vedere che “il Re è nudo”.
Io – che sono un élitista – personalmente non lo penso, ma puo’ darsi
Ora che abbiamo definito il complottismo cerchiamo di capire perché alla demagogia si associa così spesso il complottismo. Anticipo la mia risposta: perché lo confonde con l’esoterismo. Ma procediamo con calma.
Qualcuno potrebbe far notare che il nostro cervello ama le storie. Cosa significa? Che abbiamo delle inclinazioni naturali per cui capiamo meglio le cose se vengono spiegate introducendo nel resoconto l’ “intenzione” anche quando non c’è. Per esempio, ad un bambino conviene dapprima spiegare il tramonto dicendo che il solo “vuole” scendere dall’apice del cielo e nascondersi dietro l’orizzonte. L’arida descrizione dello stato delle cose non attrae il nostro interesse, noi cerchiamo il “dramma” più che il meccanicismo: tendiamo a disinteressarci degli effetti collaterali e a concentrarci su cio’ che è “voluto”. Se i migranti ci assillano ai confini la cosa non puo’ essere la risultante casuale di una serie di forze irrelate che agiscono contemporaneamente nel medesimo campo, ci deve essere “qualcuno” che desidera proprio quell’assedio e trama per realizzarlo.
Ma torniamo ai tre gruppi G1, G2 e G3, ho assunto che il populista tipo sia oggettivamente ignorante ma non che sia uno stupido, probabilmente nutre dei sospetti che non sono campati in aria. In particolare ne ha 4:
1. sospetta di collocarsi in G3,
2. sospetta che chi si colloca in G1 sa che lui si colloca in G3,
3. sospetta che chi si colloca in G1 sia un élitista e ritenga pericolose le preferenze politiche di chi si colloca in G3 poiché sono le classiche preferenze dell’ oggettivamente ignorante,
4. sospetta che chi è in G1 non voglia mai dire esplicitamente che le politiche favorite da G3 siano pericolose in quanto frutto dell’ignoranza oggettiva.
I sospetti del populista sono fondati, l’ élite (che si colloca in G1) cerca sempre di limitare, per esempio,  la scelta democratica al fine di limitare i danni dell’ignoranza, d’altro canto la cosa non puo’ essere detta esplicitamente perché una larga parte dei cittadini si risentirebbe e la situazione precipiterebbe.
Questo “fare senza dire” in passato si chiamava “esoterismo, una pratica politica da sempre presente nella storia che l’illuminismo ha ripudiato ma solo a parole.
 Esoterismo, non complottismo. Il complottista intraprende un’azione nascosta per favorire la sua parte e danneggiare quella altrui, l’esoterista intraprende un’azione nascosta che – solo se rimane occulta – avvantaggerà alla fine tutti. L’azione esoterica ha successo solo se la si compie negandola. 
Tuttavia, questi silenzi abbinati al tentativo di limitare la democrazia  fanno nascere nel populista un sospetto complottista, specie se i buoni frutti tardano ad arrivare. In realtà non c’è alcun complotto, solo un sano esoterismo che cessa però di essere “sano” una volta che, non andando a buon fine, viene subodorato e denunciato come complotto.
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