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martedì 25 febbraio 2020

I LIBRI

I libri fanno bene a tutti o sono solo la voce della plutocrazia?
Mah, quelli inferiori alle 150 pagine, in genere al servizio della vanità di chi li scrive.
Platone si è espresso in merito nel Fedro: il libri generano dimenticanza nelle anime degli studenti, che non useranno più i loro ricordi e si affideranno ai caratteri scritti scordandosi la propria storia. Il libro è un aiuto artificioso alla memoria da cui non scaturisce la verità ma solo una sua parvenza; si leggerà ma non si imparerà nulla accontentandosi di quella noiosa compagnia e dello spettacolo fornito da una saggezza non sorretta dalla realtà.
Interessante anche il confronto tra il reddito medio degli scrittori e quello dei cittadini.
SLATESTARCODEX.COM
I. Traditional book reviews tend to focus on a single book, such as Just Giving by Rob Reich. We ought, however, to be reviewing a broader…

venerdì 18 ottobre 2019

IL LIBRO NELL' ERA DELLA DISTRAZIONE DI MASSA

IL LIBRO NELL' ERA DELLA DISTRAZIONE DI MASSA
Da 20 anni osserviamo il collasso della lettura su carta. Il medium digitale sta erodendo la nostra capacità di mantenere a lungo la concentrazione. Il duello tra schermo e pagina sembra segnato, con il primo che si impone procurandoci tensioni oculari, ansietà, depressione, aggressività, crudeltà, agitazione, stupidità, cattiva postura, cefalee ed emorroidi.
Ecco, se non vi sentite di accreditare questo scenario, il libro qua sotto fa per voi. Praticamente lo rovescia.
Innanzitutto la carta - inspiegabilmente - non cede. Bisogna indagare a fondo per formulare ipotesi sensate sulle ragioni. Forse non vogliamo rinunciare a quel senso di "nobiltà" che percepiamo in sua compagnia, anche se l'impraticità del mezzo non è affatto compensata da comprensione e memorizzazione migliori. Insomma, è come mangiare con posate d'argento piuttosto che di plastica: fuori non cambia molto ma dentro cambia molto. La nostra vanità di lettori subirebbe uno sfregio insopportabile.
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Reports of the death of reading are greatly exaggeratedDo you worry that you've lost patience for anything longer than a tweet? If so, you're not alone. Digital-age pundits warn that as our appetite for books dwindles, so too do the virtues in which printed, bound objects once trained us: the wil...
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martedì 20 agosto 2019

A CACCIA O A PASSEGGIO?

http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2019/08/reading-and-rabbit-holes.html

Non avvicinarti mai a un libro senza delle domande da fargli. Per esempio, non dire mai "voglio leggere un libro su Venezia". Fatti delle domande su Venezia è cerca il libro in cui rintracciare la risposta.
Con i libri non si va a passeggio, si va a caccia.
MARGINALREVOLUTION.COM
Let’s say you want to read some books on Venice, maybe because you are traveling there, or you are just curious about the Renaissance, or about the history of the visual arts. Maybe you will write me and ask: “Tyler, which books should I read on Venice?” Now, there are many fine books on Venic...

mercoledì 19 settembre 2018

UN PUNTO FORTE DEL KINDLE

UN PUNTO FORTE DEL KINDLE
Tollera meglio il fatto che tu non finisca il libro che stai leggendo.
I lettori, anche quelli seri, tendono a finire troppi libri (come a guardare troppi film fino ai titoli di coda). Il libro cartaceo, con la sua incombente presenza fisica, incoraggia il vizietto. Se ne sta lì sul comodino a perenne monito di un impegno che in realtà non hai mai preso con nessuno.
NYTIMES.COM
Several new e-book subscription services are analyzing the data of readers and providing it free.
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Riccardo Mariani Ad ogni modo la superiorità del libro elettronico su quello cartaceo mi sembra acclarata. Note, comodità, ricerca, evidenziazioni, portabilità, disponibilità… il Kindle sembra battere la carta in tutte le varie dimensioni di giudizio. Malignità: purtroppo, non consente di esibire fisicamente (esempio tramite una stipata libreria) la propria cultura, il che sembra un problema davvero insormontabile per molti (finti?) lettori.

Altro possibile difetto: leggendo su libro elettronico non capisci all’ istante a che punto sei del volume. Ma, anche qui: la cosa è un problema solo per chi legge con l’ossessione di “finire”.
Gestire
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sabato 26 maggio 2018

ANATOMIA DEL LETTORE FORTE

Anatomia del lettore forte: cavaliere dall'espressione dolente sveglio fino a tarda notte su libri pieni di orecchie.

mercoledì 16 marzo 2016

Quanto leggi?

http://mobile.nytimes.com/2016/03/15/business/media/moneyball-for-book-publishers-for-a-detailed-look-at-how-we-read.html?_r=1&referer=

On average, fewer than half of the books tested were finished by a majority of readers. Most readers typically give up on a book in the early chapters. Women tend to quit after 50 to 100 pages,