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lunedì 8 luglio 2019

DUE PROBLEMI TEOLOGICI

DUE PROBLEMI TEOLOGICI

1) Il nostro corpo risorgerà. Ok. Ma quale corpo? Ne abbiamo cambiati a decine durante la nostra vita.

2) Nell’ultimo giorno verremo giudicati. Ok. Ma uno a uno? In coppia? In famiglia? In comunità? Sarà un esame collettivo?

giovedì 2 agosto 2018

Corpo di Cristo

Corpo di Cristo

Nel cristianesimo il Corpo della Divinità è centrale: il suo simbolo principale è un corpo esplicitamente esposto che appendiamo ovunque e che arriva comprensibilmente ad oltraggiare chi lo definisce “cadaverino”; la domenica, poi, mangiamo il Corpo del nostro Signore incarnato dovendo ogni volta ripassare una cervellotica teologia che si arrampica un po’ sugli specchi per spiegarci che questa azione non è solo simbolica. In nessuna religione il corpo è centrale quanto nel cristianesimo.
Tesi antropologica: nel cristianesimo il corpo è centrale poiché segno di onestà. Mi spiego meglio.
In biologia il concetto di “onestà” si chiarifica avendo in mente quello di “segnale”. Nella vita di ogni animale i segnali sono cruciali e li trovi ovunque: il prezzo segnala il valore, il consumo segnala ricchezza, il ringhio segnala aggressività… Tutto è segnale, la vera abilità consiste nel distinguere quelli affidabili da quelli tarocchi. La falsificazione dei segnali genera una rendita appetibile e sono in molti a tentare la via “disonesta”. Un segnale, per essere attendibile, deve essere costoso. Se ho seriamente (“onestamente”) intenzione di sposarti te lo comunico regalandoti una fede da 3.000 euro, anche se quella da 300 a te piace di più. Apple comunica di essere la numero uno vendendo i suoi prodotti in centro città (dove l’affitto è più caro) nei negozi più spaziosi e tramite addetti attenti, competenti, gentili… ed evidentemente ben pagati. Il serpente corallo si prende un bel rischio sfoggiando i suoi sgargianti colori, d’altro canto è l’unico modo per comunicare in modo attendibile le sue terribili dotazioni venefiche. L’uccello del Paradiso rischia continuamente d’impigliare la sua maestosa coda nella boscaglia quando scappa dal predatore, ma solo esibendola in tutta la sua “scomodità” le  femmine non dubitano delle sue doti.
L’uomo comunica per lo più con le parole, un segnale con un costo risibile: le parole consentiranno anche un linguaggio sofisticato ma non sono certo una risorsa scarsa! La cosa presenta molti inconvenienti, non a caso le attività più affidabili intraprese dell’uomo marginalizzano le parole, la scienza per esempio. Nella scienza di fatto non ci si “dice” mai nulla. Mi spiego meglio: quando in campo scientifico si afferma qualcosa c’è sempre il sotto testo: “non fidarti di quel che ti dico, qui ci sono le istruzioni per sperimentarlo da te e credere solo a quello che vedi”.
Nessuno studioso  capirebbe mai nulla della società umana ascoltando cosa si dicono gli uomini, i loro discorsi sono zeppi di ipocrisia, trappole e messaggi trasversali. Molto meglio togliere il volume e guardare cosa fanno, in particolare cosa fanno dei loro corpi. L’onestà dell’uomo risiede nel suo corpo, nella sua realtà biologica, solo se arriva da lì il segnale è affidabile: espressioni facciali, contatto visivo, postura, tono della voce… Le comunità virtuali ne sanno qualcosa. Un commissario di polizia che interroga il sospettato ascolta poco e guarda molto. Non è un caso che quando puniamo sul serio, puniamo il corpo delle persone: prigioni, sequestri, frustate, ostracismo, morte… Il corpo viene prima del linguaggio, è più ingenuo, più candido… più “onesto”: se il corpo soffre, l’uomo soffre.
Il corpo è il centro dell’onestà e quindi il centro della religione cristiana. Eppure, tra tutti i popoli della terra, gli eredi dei primi cristiani sembrano oggi i più “disincarnati”, i più “spirituali”, i più pronti a rinunciare alla carne, magari in nome di principi astratti quali quello della Legge (rule of law), oppure in nome dell’individualismo in cui ci concepisce come coscienze immateriali, autonome, complete e separate. I post-cristiani vengono definiti dagli psicologi WEIRD: Western, Educated, Industrialized, Rich, Democratic. Tutta roba che segnala un allontanamento dai corpi:
Educated: la scuola è di fatto un esercizio restrittivo in cui si forzano i ragazzi a stare seduti per ore, a resistere alla noia, a ritardare le gratificazioni, a sopportare compiti ripetitivi, a controllare gli impulsi… insomma, a dominare il proprio corpo attraverso la mente.
Industrialized: non ci vuole un Karl Marx per comprendere come la fabbrica favorisca l’ alienazione, lo straniamento, la disconnessione, la disumanizzazione: lì si comincia a pensare al proprio corpo come ad una macchina.
Rich: nulla più che la ricchezza ci isola dalla  condizione materiale delle nostre esistenze rendendo il corpo sempre più irrilevante.
Democratic: qui è fondamentale la separazione tra l’ufficio e la persona: Mattarella non è un signore siciliano che ci comanda ma il Presidente. Senza questa “immaginazione” resa possibile dal concetto astratto di “volontà generale” concepiremmo la democrazia come una particolare forma di tirannia.
Viene da pensare che l’occidente abbia ripudiato l’insegnamento delle origini, eppure l’occidentale è un tipo affidabile, nessuna società produce onestà e fiducia reciproca tra estranei quanto le nostre, come è possibile se ormai da noi il corpo è stato tanto marginalizzato? Probabilmente è proprio il potente influsso della matrice originaria a consentire che il valore dell’onestà si preservi anche in assenza del Corpo. Solo chi ha mentalizzato il “corpo” puo’ permettersi un allontanamento da esso in cerca di altri beni.
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martedì 5 luglio 2011

Il paradiso degli atei

Cryonics! Gentilmente offerto dalla Alcor spa:

To understand how this might work, one first must realize that our bodies are not operated by an “on and off” switch, meaning that when you die, you don’t necessarily die instantaneously. This shouldn’t be so hard to accept since we’ve all heard examples of people declared legally dead before miraculous (read: defibrillator-enabled) revival. So the “switch” is more like a dimmer. It takes four to six minutes (perhaps as long as ten minutes or up to almost an hour, depending on what source you believe) for the brain to suffocate from lack of oxygen and stop functioning. Now imagine that a human could be captured in that time after the heart stops and before the brain starts to degrade and that he or she could be suspended in this state indefinitely, like hitting pause on the dying process. Let’s say that, hypothetically, the body (or at least the brain) could be revived from that state (“unpaused”) at a time of more advanced technology, a time when the person could be treated for whatever caused the body to start shutting down in the first place—cancer, for example. And if such technology existed, then (in the case where the head is the only thing preserved), the technology for regrowing the body for the brain (or at the very least, creating a bionic one) should reasonably exist as well.

link

barns

Insomma: oggi, tra morte cardiaca e morte cerebrale, vi ghiacciano il cervello e, domani, quando esisteranno tecniche idonee, ve lo sgeleranno impiantandolo su un computer.

Due considerazioni:

1. come paradiso non è un granché.

2. perché riservarlo agli atei?

Per quanto riguarda il punto due sono dell’ avviso che anche noi cattolici potremmo fruire di questo paradiso in terra in grado di prolungare indefinitamente la nostra vita.

Forse che un cattolico non riconosce se stesso qualora il suo corpo assuma le forme di un computer?

Eppure nessuno più del cattolico è disposto ad accettare l’ esistenza di strani corpi.

Pensate solo al corpo reale di Adamo ed Eva! Come sarà stato?