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domenica 14 giugno 2020

IL PROBLEMA DELL'ANTIRAZZISMO.

IL PROBLEMA DELL'ANTIRAZZISMO.
Essenzialmente consiste nel fatto di fomentare il razzismo. Ma come?
(a) Innanzitutto, le opinioni degli "antirazzisti" sono spesso estremamente razziste. Fondamentalmente pensano che la razza bianca sia inferiore alle altre razze: più infida, più pericolosa, più malvagia. In questo modo gli "antirazzisti" lavorano per preservare il risentimento e l'ostilità nei confronti dei bianchi, e quindi per alimentare le tensioni razziali.
(b) Sospetto che l'ascesa dei movimenti di destra radicale sia, almeno in parte, una reazione alla sinistra "antirazzista" e a tutti i suoi goffi messaggi sulle malefatte dell' "uomo bianco". La maggior parte delle persone, quando viene detto che il gruppo umano a cui appartiene è fondamentalmente malvagio, si sentirà chiamata ad una difesa, non ad un'analisi, e la difesa consisterà nell'attaccare il nemico. La goffaggine di certe affermazioni narcisistiche dell'antirazzista finisce per alimentare sia il razzismo anti-bianco che quello anti-nero.
(c) Questa cosa di fissarsi sulla razza delle persone - indipendentemente dal fatto che una razza sia superiore o inferiore - ha l'effetto involontario di rendere centrale questo elemento facendo in modo che le persone pensino alla loro razza come ad un fattore identitario. A me non verrebbe mai in mente di essere un "uomo bianco" ma mi ci fai pensare nel momento in cui abbatti la statua di Cristoforo Colombo come simbolo della malvagità occidentale. L'idea di dividere tutti in razze e di trattare la "razza" di qualcuno come un tratto essenziale, è una delle idee più stupide e distruttive che abbiamo mai avuto, ma è proprio cio' su cui insiste l'antirazzismo.