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martedì 21 novembre 2017

Il Papa e il consenso scientifico sul riscaldamento globale antropogenico SAGGIO


Il Papa e il consenso scientifico sul riscaldamento globale antropogenico


Papa Francesco recentemente ha affermato che tra gli scienziati esisterebbe un consenso circa l’esistenza dell’ AGV (anthropogenic global warming).
Come al solito Papa Francesco parla con la disinvoltura del neofita capitato lì per caso, tuttavia vale la pena di riscontrare le sue pur vaghe affermazioni.
Fortunatamente esistono dei tentativi sistematici di sondare l’opinione degli scienziati sul tema del riscaldamento globale. Lo studio principale a disposizione, per esempio, passa in rassegna 11944 abstract (sono i sunti che precedono uno studio scientifico pubblicato su riviste soggette a peer review) classificandoli in sette differenti posizioni rispetto all’affermazione per cui l’ AGV () esiste.
1. Esplicitamente concorda e ritiene che l’uomo sia la causa principale del riscaldamento globale: 64
2. Esplicitamente concorda ma non quantifica il contributo dell’uomo al riscaldamento globale: 944
3. Implicitamente concorda e non minimizza il contributo dell’uomo al riscaldamento globale: 2910
4. Non prende posizione: 7970
5. Implicitamente rigetta o comunque minimizza il contributo dell’uomo al riscaldamento globale: 54
6. Esplicitamente minimizza anche se non quantifica il contributo dell’uomo al riscaldamento globale: 15
7. Esplicitamente minimizza e ritiene trascurabile il contributo dell’uomo al riscaldamento globale: 9.
In un certo senso, sebbene all’interno di una tendenza chiara, la ricerca conferma una certa divisione (la comunità scientifica è come tutte le altre comunità e produce un cospicuo effetto trascinamento).
Sì noti poi che a ritenere in modo esplicito che l’uomo sia la causa PRINCIPALE del riscaldamento globale è solo il 1,6% degli studi.
Ci sono addirittura scienziati i quali hanno affermato a chiare lettere che una certa forzatura nelle espressioni usate per giudicare il fenomeno è eticamente ammissibile se ha di mira la sensibilizzazione del pubblico!
E comunque il problema di Papa Francesco (e di molti ambientalisti) con il riscaldamento globale non riguarda tanto la sua esistenza quanto la reazione ad esso. Le leve più efficaci a nostra disposizione fanno fulcro sul mercato e sulla tecnologia, in questo senso non cambiano affatto i nostri stili di vita (che a volte sembra la vera preoccupazione di certo “ecologismo”), anzi, rischiano di aumentare le diseguaglianze sociali.
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giovedì 14 settembre 2017

Il Papa e il consenso sul riscaldamento globale

Esistono dei tentativi sistematici di sondare l'opinione degli scienziati sul tema del riscaldamento globale. Lo studio principale a disposizione, per esempio, passa in rassegna 11944 abstract classificandoli in sette differenti posizioni rispetto all’affermazione per cui l’ AGV (anthropogenic global warming) esiste.

1. Esplicitamente concorda e ritiene che l'uomo sia la causa principale del riscaldamento globale: 64

2. Esplicitamente concorda ma non quantifica il contributo dell'uomo al riscaldamento globale: 944

3. Implicitamente concorda e non minimizza il contributo dell'uomo al riscaldamento globale: 2910

4. Non prende posizione: 7970

5. Implicitamente rigetta o comunque minimizza il contributo dell'uomo al riscaldamento globale: 54

6. Esplicitamente minimizza anche se non quantifica il contributo dell'uomo al riscaldamento globale: 15

7. Esplicitamente minimizza e ritiene trascurabile il contributo dell'uomo al riscaldamento globale: 9.

In un certo senso, sebbene all’interno di una tendenza chiara, la ricerca conferma una certa divisione (la comunità scientifica è come tutte le altre comunità e produce un cospicuo effetto trascinamento). 

Sì noti poi che a ritenere in modo esplicito che l'uomo sia la causa PRINCIPALE del riscaldamento globale è solo il 1,6% degli studi.

Ci sono addirittura scienziati i quali hanno affermato a chiare lettere che una certa forzatura nelle espressioni usate per giudicare il fenomeno è eticamente ammissibile se ha di mira la sensibilizzazione del pubblico!

E comunque il problema di Papa Francesco (e di molti ambientalisti) con il riscaldamento globale non riguarda tanto la sua esistenza quanto la la reazione ad esso. Le leve più efficaci a nostra disposizione fanno fulcro sul mercato e sulla tecnologia, in questo senso non cambiano affatto i nostri stili di vita (che a volte sembra la vera preoccupazione di certo “ecologismo”), anzi, rischiano di aumentare le diseguaglianze sociali.