Visualizzazione post con etichetta michele boldrin. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta michele boldrin. Mostra tutti i post

mercoledì 26 ottobre 2011

Scusi, lei è un fallito?

Ottimo articolo di Michele Boldrin sulla crisi dell’ Euro.

Ci rinfresca sulla regola aurea: lasciar fallire i falliti.

Non c’ è miglior medicina contro l’ azzardo morale.

Senonché, in un economia finanziaria si rischia di lasciar fallire anche chi non è un “fallito”.

Pensiamo solo ai “fallimenti per deflazione”: assumiamo che sia alle viste una deflazione. Potrebbe essere conveniente ritirare i fondi investiti per assicurarsi le rendite da deflazione che incamera chi si limita a “stare liquido”. Cio’ procurerebbe seri danni, e magari anche il fallimento, a soggetti perfettamente sani.

Pensiamo ai “fallimenti da malinteso”: io so che tu sai che io so che tu sai; ma non so che tu sai che io so che tu sai che io so. Questo potrebbe spingermi a non investire su un’ impresa sana che non meriterebbe di fallire.

Deflazione e malintesi si generano in seguito allo scoppio delle bolle finanziarie che seguono spesso l’ attività innovativa tipica di un’ economia capitalistica.

E’ per porre rimedio a questi inconvenienti che esistono le banche centrali, e non per salvare i falliti. I falliti devono fallire ma cio’ non toglie che individuare i “falliti reali” sia compito arduo in un’ economia a alta finanziarizzazione.

mercoledì 26 gennaio 2011

Un male non necessario

Si parla di copyright e brevetti:

Since there is no evidence that intellectual monopoly
achieves the desired purpose of increasing innovation and creation,
it has no benefits. So there is no need for society to balance the
benefits against the costs. This leads us to our final conclusion:
intellectual property is an unnecessary evil.


http://www.micheleboldrin.com/research/aim.html