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domenica 30 giugno 2024

disciplina

La verità indicibile sui bambini.
Isaiah Berlin era un sostenitore di ciò che descriveva come "libertà negativa", si tratta della capacità di fare ciò che si vuole senza interferenze da parte degli altri. Quei bambini che vivono nell'abbondanza di libertà negativa li chiamiamo spesso disadattati. Questa libertà serve loro semplicemente per prendere un sacco di decisioni sbagliate. A scuola sono spesso in ritardo e raramente qualcuno chiede loro qualcosa. Rob Henderson è scampato al suo autolesionismo grazie all'esercito, una gigantesca macchina di coercizione. Limitare una certa libertà è essenziale per la crescita dei bambini, molti di loro si comportano male perché cercano attenzione e la disciplina è, spiace dirlo, una forma di attenzione. Essere puntuali, parlare chiaramente con un certo volume invece di borbottare qualche stupidaggine è più importante che conoscere la formula quadratica per chi non vincerà mai la medaglia Fields o il premio Nobel. La maggior parte dei bambini ha bisogno di una guida. Ha bisogno di figure adulte che modellino e impongano un buon comportamento, non che trovino scuse per loro. L'autorità e il conformismo di per sé non sono negativi ma ricordano alla "classe chiacchierona" il fascismo o l'autoritarismo o qualcosa del genere, per cui si spaventano. Un altro problema è che questo approccio beneficia i maschietti e i bambini poveri mentre puo' essere addirittura nocivo per gli altri. Ovviamente maschi e poveri è un'intersezione maledetta.

https://www.robkhenderson.com/p/the-unspeakable-truth-about-children

giovedì 18 febbraio 2016

Praise: Substitution versus Income Effects, Bryan Caplan

Praise: Substitution versus Income Effects, Bryan Caplan
  • Touchy-feely parents shower praise on their kids.   "Great job!"   "You're super smart!"   "Wonderful."   Old-school parents do the opposite.   "You could have done better."
  • I suspect, is emotional rather than strategic. Parents praise or withhold because that's what feels right to them.
  • accordingly.The pro-praise story: Praise is a form of reward.
  • The anti-praise story: Yes, praise is a form of reward. But the more rewards kids rack up , the more satisfied they feel. The more satisfied they feel, the less effort kids exert.Framed
  • pro- and anti-praise debate boils down to the intermediate micro analysis of the substitution and income effects.
  • Touchy-feel parents also typically avoid shaming their kids.   Old-school parents, in contrast, shame freely.  
  • Here, then, old-school parents seem to rely on the substitution effect - the greater the cost of bad behavior, the smaller the quantity.  
  • Touchy-feely parents, in contrast, seem to tacitly appeal to the income effect: A shamed kid will act even worse because he has so little left to lose.
  • Personally, my parenting style embraces the substitution effect in both directions.....That's definitely more consistent
continua

lunedì 10 dicembre 2012

Bambini e disciplina

Don't use discipline to turn your kid into a good person when he's an adult.  It won't work.  Use discipline to turn your kid into a good roommate when he's a kid.  It won't work miracles, but it's way better than nothing.

Mild discipline, mechanically enforced, deters bad behavior far more effectively than harsh discipline, arbitrarily enforced.  Idle threats, no matter how lurid, ("I'll sell you to the gypsies if you don't eat your dinner" "I'll turn this car to Disneyland right around") do not improve behavior at all.

Expressing anger at your children is counter-productive.  It undermines your authority and gives wayward children hope of besting you.

altri consigli su come crescere un bambino li trovi qui:

http://econlog.econlib.org/archives/2012/12/10_things_i_lea.html

http://econlog.econlib.org/archives/2012/12/10_more_things.html

lunedì 23 agosto 2010

Caplan vs. Diana

Reduce dall' ultimo combattimento...

... Caplan si trova ora di fronte un avversario ben più temibile che lo fronteggia portandolo fuori dal suo terreno...

I fatti.

Il giovane professore ha recentemente anticipato uno stralcio del libro in uscita che riguarda il trattamento della disciplina nei ragazzini.

La sua impostazione sembra quella tipica dell' economista: regole, bastone e carota.

In altri termini: gli incentivi contano, sfruttiamoli.

E' il metodo delle tre "C": chiarezza, coerenza, conseguenzialità.

Diana avversa questo metodo e dice che di fronte ad una violazione delle regole da parte del ragazzino:

devi chiederti perché lo fa... e a quale gioco linguistico sta giocando, magari gliel'hai insegnato tu

Mi sembra quindi che Diana punti maggiormente sulla "ricerca delle cause": intervenendo sulla fonte di certi comportamenti spiacevoli potremo sradicarli.

Entrambe le strategie sono lecite, a questo punto andrebbero valutate in termini di efficienza, ma non è questa la sede.

Il punto è che Diana in passato, a più riprese, ha sottolineato l' esigenza di trattare i minori come dei "piccoli adulti" competenti. Il liberale dovrebbe cioè applicare la visione che ha del "mondo adulto" al "mondo dei bambini". Questo per la buona ragione per cui tra i due mondi non c' è affatto l' abisso che molti vogliono metterci.

Io personalmente non so fino a che punto i piccoli debbano essere trattati come dei veri e propri "soggetti", in fondo se fossero davvero tali non avrebbero bisogno di un tutore.

Ma lasciamo perdere questa questione, l' aspetto che desidero ora sottolineare è che gli auspici di Diana vengono paradossalmente realizzati dal metodo delle tre "C"... molto più che dal metodo proposto da lei stessa.

Solo il metodo delle tre "C" considera il ragazzino come RESPONSABILE delle sue azioni.

Detto in altri termini, solo Caplan assume che la motivazione decisiva per un certo comportamento sia interiore. E sull' interiorità di una persona non si puo' intervenire per plasmarla a nostro piacimento, altrimenti non sarebbe tale.

Sono proprio le lenti con cui il liberale guarda al "mondo adulto"!: un mondo popolato da soggetti responsabili che agiscono in forza di una motivazione interiore.

Il metodo proposto da Diana presuppone che i comportamenti siano determinati alla fonte da cause esterne. Sono queste a pesare molto più delle motivazioni interiori.

Presuppone insomma una psicologia causalista: interveniamo sulle cause e plasmeremo i comportamenti.

Ma l' assenza o la drastica riduzione di responsabilità del soggetto che porta con sè la psicologia causalista, è incompatibile con una visione liberale.

***

Forse ho esacerbato le posizione per rendere più chiaro il disaccordo, perchè a me, leggendo i commenti, sembrava che un disaccordo ci fosse. Attendo comunque fiducioso rettifiche e suggerimenti a questa mia prima impostazione dell' interessante match in corso tra due pesi massimi.