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mercoledì 27 gennaio 2010

Benvenuto nel laboratorio del filosofi

Caro amico, lo so perchè sei qui. Probabilmente hai qualche problema a comprendere cosa sia e come funzioni "un' esperimento mentale a base di controfattuali".

Cerco allora di illustrarti il tutto nel modo più semplice, ti chiedo solo di collaborare senza incaponirti.

Cominciamo pure.

Come giudicheresti un Tale che "non prende sul serio" la Geometria per il fatto che non ha mai incontrato un Triangolo per strada e trova "implausibile" incontrarne in futuro? I Triangoli, per il nostro tale, vanno giusto bene come protagonisti di qualche film (o libro) particolarmente fantasioso!

Bè, la risposta è facile, costui non ha ben presente cosa sia e a cosa serva la Geometria.

La Geometria ci consente di studiare delle astrazioni (radicale e coerenti) ancorché irreperibili nella realtà quotidiana.

Allo stesso modo con i Controfattuali forgiamo degli "oggetti" astratti e coerenti con i quali testare le nostre teorie. Proprio come i triangoli, si tratta di oggetti molto utili.

A poco vale constatare che oggi vedremo intorno a noi parecchi oggetti dalla forma quasi-triangolare. Abitano uno spazio bidimensionale? Sono costruiti con l' unione di puntini non misurabili? No? Allora non sono neanche lontanamente dei Triangoli, mancano persino nelle caratteristiche di base.

E non "affondarti" da solo dicendo che "sono approssimazioni"! (e chissenefrega se un vero Triangolo non lo incontreremo mai.

In fondo lo vedi anche tu che se il problema fosse solo quello di reperire delle "approssimazioni", la cosa sarebbe possibile anche per i controfattuali più inverosimili: il teletrasporto non è che un fotocopiatore particolarmente sofisticato (e chissenefrega se un "fotocopiatore" del genere non l' avremo mai); osservo un trapianto di rene e dico: "ecco, un trapianto del cervello è simile, solo che anzichè il rene ha per oggetto un cervello" (e chissenefrega se poi una simile operazione è irrealizzabile). Spero di essere esentato dal proseguire.

Detto questo, spero anche che sia chiaro una volta per tutte che chi in queste materie tira fuori l’ "implausibilità" o la "fantascienza/svago" è come il signor Tale: non ha capito di che si parla.

Poi uno puo’ disinteressarsi alla coerenza del suo pensiero e dire: io decido cio’ che è giusto e cio’ che è sbagliato di volta in volta secondo un mio arbitrio. Puo’ farlo, ma deve dirlo.