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domenica 8 luglio 2018

CONFITEOR

CONFITEOR
All'inizio della Messa noi cattolici preghiamo così: “...confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri,parole, OPERE e OMISSIONI, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa...”
A livello morale i cattolici equiparano le opere (azioni) alle omissioni, e così pure fanno i razionalisti. Del resto, se a livello di sforzo e consapevolezza facciamo o lasciamo che il male si realizzi è difficile fare poi delle differenze nell'attribuzione delle colpe. Eppure, se ci fate caso, il buon senso non va in questa direzione, il buon senso tratta in modo molto diverso opere e omissioni. Qualche esempio:
1. Nessuno ti chiede di salvare la vita a una persona qualsiasi ma cio' non significa che ne puoi uccidere una qualsiasi.
2. Nessuno pretende che tu renda felice una persona qualsiasi ma nessuno ti consentirebbe di vessarne una rendendola infelice.
3. Nessuno ti chiede di aiutare uno sconosciuto ma tutti ti condannerebbero se perseguitassi uno sconosciuto.
4. Nessuno ti chiede di trattenere l'aspirante suicida che sta per buttarsi sotto il treno ma tutti ti condannerebbero se fossi tu a spingerlo sotto il treno.
Eccetera.
Perché questo contrasto tra catto-razionalisti e buon senso? Forse perché il buon senso si è formato intorno al concetto della proprietà privata, ovvero un concetto asimmetrico: nessuno ti chiede di regalare quello che hai ma tutti ti condannerebbero se rubi quel che non ti appartiene.

domenica 5 settembre 2010

Mea culpa

Per parole, opere ed omissioni...

purchè non si getti tutto nel medesimo calderone.

Ecco una discussione dove si comincia a fare i primi "distinguo".