NEO-MACCARTISMO?
James Flynn ha scritto un libro nel quale difende la libertà di espressione e il pensiero critico. Non c'è persona più adatta di lui d assolvere questo compito Sapete infatti chi è? ma sì, è lui, è quello dell'"effetto Flynn", la risposta più matura e articolata al determinismo genetico (premessa scientifica a ogni razzismo e sessismo).
Purtroppo, il suo libro non verrà pubblicato.
Il suo editore non se la sente, dice che solleva questioni troppo delicate, che affronta di petto temi - razza, sesso, religione - che urtano la sensibilità di molti, anche se lo fa “dalla parte giusta”. Si tratta di sensibilità vociferanti, appena le tocchi ululano da tutti i giornali. L'editore non l'ha presa alla leggera, ha sentito dei consulenti legali esterni preparati ma l'accusa di incitamento all'odio è sempre dietro l'angolo. L'editore riconosce che le intenzioni di Flynn sono buone, anzi lodevoli, ma sa anche che in certi contesti sono irrilevanti. E se poi uno estrapola qualcosa e la fa girare sul web? La reputazione dell'editore, e magari anche il suo portafoglio, potrebbe essere intaccato.
Ma quale è stata lo mossa azzardata di Flynn? Forse confessare i benefici che ha tratto nel leggere autori come Murray, Jensen e Lynn? Ovvero, gli autori a cui ha replicato poi con il suo lavoro? Infatti Flynn dice: "se non avessi approfondito questi studiosi seri ma in molti ambienti "screditati" sarei rimasto un antirazzista viscerale, uno pronto a saltare come una molla al solo udire certi termini, ora invece mi sento più tranquillo e pacato potendo contare su una visione articolata e matura dei problemi". A quanto pare le visioni articolate e mature oggi rappresentano un grave pericolo per le nostre democrazie. Ma come si potuto arrivare fino a questo punto?