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martedì 20 novembre 2012

Stasera niente Peppa.

Basta, sono stufo di passare intere serate raccattando giocattoli sul pavimento di casa!
Sembra che il divertimento consista nel pescarli dal cesto per poi disseminarli in modo meticoloso in tutto il soggiorno, anfratti (mai esplorati prima) compresi.
Ora poi che le bimbe sono due, raddoppiano anche i cesti, uno per Marghe e uno per Vichi. Entrambi ben ricolmi, mi raccomando: a tutt’ oggi tocchiamo i 100 pezzi ciascuno.
Disperato mi sono fatto mettere a punto un meccanismo che riduca il danno impedendo l’ apertura del secondo cesto una volta che si accede al primo. E che cavolo!
Non parliamo poi dei gusti, ognuna ha i suoi: la Marghe predilige la serie Hello Kitty ed è arrivata a collezionare una settantina di pupazzetti, i restanti sono della famiglia Winnie Poh. L’ esatto contrario la piccolina.
Il senso della proprietà è forte ma, almeno nella Marghe, è forte anche il senso della ribalderia e della sfida: ho il sospetto che non vista attinga alla cesta della sorella nonostante le abbia promesso una solenne punizione qualora l’ avessi pescata con le mani nella marmellata. Devo anche dire di aver presagire il peggio nel momento già mentre “predicavo”, sembrava quasi le stessi fornendo delle idee!
L’ indomani dovevamo andare dai nonni e, dopo uno sforzo sovrumano, la famiglia era sulla soglia pronta a partire quando la Marghe ha manifestato l’ improrogabile esigenza di prendere con sé alcuni pupazzetti. E’ tornata lei stessa indietro per accaparrarsene una dozzina.
Una volta in macchina ho notato che, oltre a quattro Hello Kitty, aveva - tra Changu,  Pimpi, Tigro… - ben otto pupazzetti della famiglia Winnie!
Questa qui ha fregato dal cesto della sorella, mi sono detto. Ho avuto anche la sensazione di scorgere un sorrisino beffardo dell’ imputata; di sicuro giocava con particolare gusto. Troppo, direi, trattandosi della “solita minestra”.
Marghe, hai preso dal cesto della Vichi?”. “No”.
Che fare, punire? Mi è stato fatto notare che forse avevo ragione, che forse la marachella c’ era stata, ma rischiare una punizione ingiusta portava solo danni, meglio sorvolare: magari gli era solo venuta la voglia di Winnie Poh.
Macché voglia, mi dicevo. Con quei braccini corti pesca dalla cesta che sceglie senza neanche poter vedere cosa stia prendendo!
Ripensandoci meglio la mia rabbia è sbollita e la soluzione più equa è emersa: avevo o non avevo parlato di “mani nella marmellata”? Questa fattispecie presentava condizioni affatto differenti; quando si punisce così duramente come faccio io: niente Peppa la sera, bisogna farlo solo a colpo sicuro, quando la colpevolezza è acclarata oltre ogni ragionevole dubbio.
peppa
Sentivo di aver agito correttamente quando la sera, giunti a casa e messe a nanna le bimbe (àpres abbondante razione di Peppa), mi siedo alla scrivania e quasi per gioco comincio a smanettare sulla calcolatrice…
… noooo… mi ha turlupinato… mi sono turlupinato da solo… colpevole al 98%… altro che ragionevole dubbio… ci sono veramente poche cose al mondo di cui sono scuro al 98%!…
D’ ora in poi, lo giuro: mai più giustizia senza calcolatrice!

mercoledì 27 giugno 2012

Sono aperte le iscrizioni a giurisprudenza, affrettatevi!

Il nostro povero sistema giuridico è affetto da garantismi inaccettabili che destano scandalo e che passano in cavalleria quasi fossero esenti da ogni critica a prescindere.
Ma lo sapevate che in Italia per essere condannati in sede penale è necessario essere riconosciuti colpevoli - al di là di ogni ragionevole dubbio - del reato specifico per cui siete imputati?!
Non trovate tutto cio’ un cedimento a forme di lassismo garantista massimamente deleterio per la salute e l’ equilibrio di un Paese?
Ecco, l’ ho detto. E che caspita, quel che è troppo è troppo!
La Mafia, per esempio, ha cominciato a reclutare tra i suoi killer solo coppie di gemelli, questo genere di assassini va letteralmente a ruba. Di solito compiono i loro omicidi contemporaneamente in zone diverse della città e lo fanno con irritante sicumera a volto scoperto, certi come sono della loro impunità: l’ importante è fuggire poi a gambe levate evitando di essere bloccati sul fatto; a posteriori, sarà molto arduo stabilire chi ha ucciso chi.
La Corte, infatti, pur sapendo con certezza che entrambi i gemelli sono dei pluriassassini, non saprà mai identificare la vittima del primo gemello, così come sconosciuta rimarrà quella del secondo. O meglio, non si potranno stabilire le specifiche vittime con probabilità significativamente superiore al 50%, mentre, come noto, per un verdetto di colpevolezza è necessario poter superare questa soglia (che sicuramente garantisce un “ragionevole dubbio”).
Il finale è d’ obbligo: la coppia, l’ indomani, sarà di nuovo per le strade a insanguinare la città. La mattanza continua impunita e impunibile.
Bayes-theorem.-007
Ci avete creduto, eh? Scherzavo! Ovviamente.
In realtà la condanna dei gemelli è garantita al limone.
La questione seria, almeno per lo studioso del diritto, è che anche il principio che citavo in apertura è garantito (e guai a chi lo tocca!), così come li principio sacrosanto del “ragionevole dubbio”.
Domanda: ma come è possibile una “convivenza” tra i due principi e la condanna dei gemelli?
Non chiedetelo a me.
A me chiedete piuttosto verso quale scuola superiore indirizzare i vostri figli qualora siano allergici alla logica così come a qualsiasi ragionamento formale.
Magari avevate pensato a qualche Accademia artistica o a Lettere. Stolti!: l’ ideale è Giurisprudenza. Correte a iscriverli.

http://www.thebigquestions.com/2010/11/09/law-school-admissions-test/
http://www.thebigquestions.com/2010/11/10/reasonable-doubts/
http://www.thebigquestions.com/2010/11/11/reasoning-about-whats-reasonable/
http://www.thebigquestions.com/2010/11/12/blinded-justice/
http://daviddfriedman.blogspot.it/2012/11/solving-patent-problemand-much-else.html
http://www.guardian.co.uk/law/2011/oct/02/formula-justice-bayes-theorem-miscarriage