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mercoledì 4 dicembre 2019

I PROBLEMI DELLA SANITA' USA SPIEGATI BENE

Un libro sul sistema sanitario americano. Chiaro, analitico, semplice... e quindi convincente.
Il problema: laggiù si spende il doppio che da noi senza avere guadagni in termini di salute.
Un po' è dovuto al fatto che sono più ricchi di noi. Il ricco non spende molto più del povero in alimenti, abbigliamento o trasporti. Lo fa in istruzione, case e salute. Una casa nelle metropoli USA costa il doppio che da noi, la retta delle grandi università USA è pazzesca, non dovrebbe stupire che la sanità sia laggiù molto più cara. Eppure il punto non sta lì.
L'osservazione di partenza è che le cure mediche negli Stati Uniti - ma anche in Europa - sono cambiate dagli anni '70. Si sono introdotte nuove procedure diagnostiche e terapie innovative, eseguite da medici specializzati costosi che utilizzano costose attrezzature. Si tratta di progressi apprezzabili, ma come finanziare il sistema?
Sulla sanità americana i miti proliferano. Non parlo delle cazzate sui morti per strada e roba del genere. Parlo di "miti" con una base e sostenuti da persone serie. C'è, per esempio, chi pensa che sia possibile soddisfare la domanda di servizi medici senza far partecipare gli interessati alla spesa (paga il governo o l'assicurazione privata). Oggi le famiglie americane pagano di tasca propria una quota delle loro cure mediche inferiore a quasi tutti gli altri paesi. Di conseguenza, non esiste incentivo a controllare la spesa o a valutare percorsi terapeutici alternativi. L'idea che tutto possa funzionare senza incentivi è alquanto stiracchiata.
C'è chi incolpa i prezzi elevati. Questo mito è stato diffuso da alcuni importanti economisti della sanità, tra cui Uwe Reinhardt e Austin Frakt. Si basa su prove fragili. Reinhardt sottolinea come la spesa sanitaria pro-capite americana rispetto a quella di altri paesi si elevata senza guadagni in termini di longevità. Dal che deduce che si paga di più per gli stessi servizi medici. Ma l'evidenza diretta dice il contrario. La percentuale di lavoratori americani impegnata nel sistema sanitario è molto più elevata di quella degli altri paesi. Si spende di più perché si utilizzano più risorse in quel settore e non perché i prezzi sono di per sé più elevati: è la quantità non il prezzo a fare la differenza.
Altro mito propagato dall'economista David Cutler: la sanità USA puo' guadagnare in efficienza cambiando il modo in cui vengono retribuiti i medici. Molti studi, in effetti, ci dicono che pazienti simili in diverse località ricevono un trattamento molto più intenso senza risultati migliori. L'idea è quella di premiare i medici che scelgono i protocolli di trattamento più convenienti. Ma in pratica, non è così facile attuare una simile idea. Come possono statistici ed economisti superare il giudizio dei medici? Come sa chiunque ha creato un sistema di target per semplici venditori, è alquanto complicato non generare perniciosi effetti collaterali. Figuriamoci quando si tratta con medici e salute. Il sistema sarebbe sempre aggirabile.
Molti poi non si vogliono staccarsi dal mito dell' assicurazione sanitaria con copertura completa. Chi ce l'ha ne esalta le virtù... e te credo! In realtà quelle non sono assicurazioni vere e proprie. Le assicurazioni reali, tipo l' assicurazioni antincendio, hanno premi bassi e vengono utilizzate raramente per proteggersi da perdite catastrofiche.
C'è poi chi indica modelli che funzionano: Canada, Singapore, Svizzera. I dubbi che possano girare bene negli USA sono fortissimi.
Canada (Europa). Il Canada impone limiti all'accesso delle cure che negli USA sarebbero mal tollerati. Ad esempio, gli americani sono da sempre incentivati a sottoporsi dall'età di 50 anni a screening preventivi sul cancro (tipo colonscopia). Il governo canadese, per contro, non ha ancora finanziato l'attrezzatura o gli specialisti per realizzare un simile programma. I canadesi non scendono in strada protestando per questo "limite". Forse il fatto che riguardi tutti comprime l'invidia verso chi ha di più e anche l'istinto di imitarlo.
Singapore. E' il sistema favorito dagli economisti di destra. Tutti devono avere un'assicurazione "catastrofica" per la quale gli indigenti ricevono sussidi. Il resto si paga dai conti privati di risparmio sanitario. Funziona a Singapore perché la classe media è disposta a risparmiare piuttosto che a spendere. Ma gli iper-consumisti americani sono disposti a fare altrettanto?
Svizzera. ha un sistema di assicurazioni sanitarie concorrenti, con tutti i cittadini tenuti ad acquistare l'assicurazione. Il rigore svizzero garantisce che il 99.9% dei cittadini sia assicurato. Ho l'impressione che negli USA l'obbligo resterebbe per lo più sulla carta.
Insomma, la radice di tutti i problemi sembrerebbe risiedere nell'accesso diretto alle cure senza un corrispondente pagamento diretto dell'interessato. Cambiare è difficile, considerata anche la cultura libertaria di quel paese. Conclusione: i problemi della sanità USA sono più facili da diagnosticare che da curare. Poiché non piace creare barriere all'accesso dei servizi, si finisce per utilizzarne una quantità enorme senza benefici reali. In Europa i medici "collaborano" con il governo (ovvero con chi paga), e possono fungere da "gatekeepers" se le finanze statali soffrono. Negli USA "collaborano" con il malato (ovvero con chi non paga) e non badano a spese. Ma come si possono ottenere risultati migliori pagando meno? Far partecipare alla spesa sanitaria anche il diretto interessato (ticket) sembra la via più promettente. Una cosa è certa, per gli USA il modo più efficace per migliorare le statistiche sanitarie sarebbe quello di ridurre omicidi, incidenti stradali, obesità e abuso di sostanze. Lì si che c'è margine da sfruttare. Sarebbe decisamente meglio spostare lì i fondi oggi investiti nella sanità.
#Amazon

AMAZON.IT
In Crisis of Abundance: Rethinking How We Pay for Health Care, economist Arnold Kling argues that the way we finance health care matches neither the needs of patients nor the way medicine is practiced. The availability of "premium medicine," combined with patients who are insulated from...

mercoledì 20 novembre 2019

SANITA' NON CONVENZIONATA

SANITA' NON CONVENZIONATA
È un'intervista con il Dr. Keith Smith, che dirige il Centro di Chirurgia dell'Oklahoma. Si tratta di un ospedale commerciale che offre interventi chirurgici di vario genere. Non hanno contratti con le assicurazioni e i loro prezzi sono tutti pubblicati online. Si tratta di prezzi radicalmente inferiori a quelli degli ospedali regolari (no-profit). In genere 10 volte inferiori!
Russ: Un mio amico recentemente si è sottoposto a un intervento chirurgico alla schiena in un ospedale universitario, un normale ospedale no-profit, molto buono con una buona reputazione. L'intervento ... è costato $ 101.673,77. Sul serio. Non cercate i decimali. Ma questa somma non è quella che l'ospedale ha incassato dalla compagnia di assicurazioni. E' il prezzo di listino $ 100.000 - poco più di 100.000 - era nero su bianco. La struttura chirurgica ha ricevuto dall'assicuratore solo $ 13.000. Vedo che nel tuo ospedale fai pagare per lo stesso intervento un po 'meno di $ 10.000. Quindi, il prezzo pagato dall'assicurazione è del 30% superiore al tuo mentre il prezzo da listino è 10 volte superiore al tuo. La mia prima domanda è: perché hanno scritto quel numero sciocco di $ 100.000 sul conto, anche se la compagnia assicurativa paga solo $ 13.000?
Keith Smith: Beh, lasciami fare una premessa. Ero a una riunione a cui partecipavano parecchi dirigenti da vari ospedali, alcuni di loro erano molto arrabbiati con me perché mettevamo i nostri prezzi online, un amministratore in particolare ha perso la calma e mi ha chiesto qual era la nostra percentuale di entrate corrispondente alle "cure non compensate". La domanda mi ha perseguitato perché veniva da una persona brillante e preparata. Ho riflettuto molto attentamente su ciò che ha effettivamente detto perché non capivo. Cosa diavolo sono le "cure non compensate"? Quindi, ho fatto qualche controllo e in effetti gli ospedali no-profit vengono rimborsati nella misura in cui sostengono che i loro costi non sono stati pagati dall'assicurazione o dall'utenza. E questo per molti sarà una notizia: gli ospedali no-profit vengono rimborsati dalla sanità nella misura in cui non sono stati pagati dalle assicurazioni!
Russ: Quindi? Spiega meglio.
Keith Smith: Quindi, facciamo il caso di un conto pari a $ 100.000 pagato per $ 13.000 dall'assicurazione. Si puo' sostenere di aver perso $ 87.000. Questa perdita di $ 87.000 garantisce lo status di "no-profit", ma fornisce anche la base per un ristorno dal Servizio Sanitario Nazionale per "cure non compensate". Ecco, questa strana espressione indica gli 87.000 $ che il tuo amico s'è visto abbonare sulla differenza tra l'assicurazione ospedaliera e e il prezzo di listino. In poche parole l'ospedale no-profit ha fatto soldi su quel caso. La perdita immaginaria fornisce la base per i ristorni federali, è l'assistenza non compensata o DSH. Ci sono molte persone in questa truffa no-profit, comprese le compagnie assicurative. Voglio dire, perché una compagnia di assicurazioni dovrebbe accettare tutto questo? Bene, la compagnia di assicurazioni vuole un onere gonfiato perché puo' così vantare presso i suoi clienti i risparmi generati dalla sua contrattazione con gli ospedali. Le compagnie hanno addirittura una voce di bilancio su questo punto, e la mostrano con orgoglio nascondendo il fatto che alla base ci sono i listini gonfiati degli ospedali no-profit.

ECONTALK.ORG
Entrepreneur and Anesthesiologist Keith Smith of the Surgery Center of Oklahoma talks with host Russ Roberts about what it’s like to run a surgery center that posts prices on the internet and that does not take insurance. Along the way, he discusses the distortions in the market for health care an...
https://feedly.com/i/entry/jLbdATYr0p7bf56jn6TjC6yaiQ0m1xY/1xu3vVx5GdY=_16e85e6563c:5c7dd4:f774fa

nell'articolo di cochrane si sottolinea l'incentivo alla domanda + la restrizione dell'offerta come causa dei prezzi impennati.

lunedì 27 agosto 2018

Sanità: ma chi ci guadagna? Mistero.

For nearly a decade, Gundersen Health System’s hospital in La Crosse, Wis., boosted the price of knee-replacement surgery an average of 3% a year. By 2016, the average list price was more than $50,000, including the surgeon and anesthesiologist.... The actual cost? $10,550 at most, including the physicians. The list price was five times that amount...

This fits in with the theme of Overcharged, by Charles Silver and David A. Hyman. They argue that the problem is third-party payments. 

I am all in favor of increasing the share of out-of-pocket spending

MA C'E' UN MISTERO:  If you charge five times what something costs, you should show fantastic profits. I don’t believe we find that in the health care sector. Profits in many cases, yes. But nothing so spectacular... show me where that money goes...  I bet you won’t find anything...

martedì 30 maggio 2017

Assicurazioni genetiche

Tra poco potremo leggere il nostro futuro nel genoma e la cosa non avrà solo aspetti positivi, con le potenzialità in arrivo molti di noi non potranno più permettersi un’assicurazione sanitaria. Di questi problemi si occupa Alexander Tabarrok nel suo “Gene Insurance” proponendo una soluzione abbastanza sorprendente:     
Now, thanks to advances in genetic research, medical practitioners are increasingly able to read your health future from a much more reliable source-your individual genetic code. The correlation between specific genes and some diseases is now well established…However, accurate genetic information also brings fear that health insurance could become unaffordable or even unavailable
Probabilmente ci saranno discriminazioni sul lavoro, chi desidera assumere lavoratori malaticci destinati ad assentarsi spesso?  
… And because most individuals are insured through their employer, some people worry that knowledge of genetic traits might lead to employment discrimination
Si potrebbe limitare l’accesso ai test da parte di certi soggetti ma si tratterebbe di una soluzione difficile da applicare, oppure si potrebbe ripartire i costi sulla comunità ma si tratterebbe sempre di soluzioni inefficienti: 
… Solutions that would maintain access to health insurance have been proposed, but most would almost inevitably lead to antiselection and a disruption of the underwriting process, with potentially dire impact on the solvency of insurers….
In casi del genere la soluzione efficiente esiste, si chiama assicurazione genetica.
Di cosa si tratta?  Semplice: ci si assicura contro l’eventualità di geni cattivi.
For a small premium cost, genetic insurance would insure against possessing a "bad" gene. Policies would be sold to all individuals before they underwent genetic testing… For example, if a woman is found to be carrying BRCAI (the gene related to a higher probability of breast cancer), she would be paid enough to purchase actuarially sound risk premiums… We are used to thinking of insuring against sickness; genetic insurance makes it equally possible to insure against a high probability of sickness….
Ci si puo’ assicurare contro un evento negativo ma ci si puo’ assicurare anche contro la probabilità di un evento negativo. Cosa lo vieta?
L’assicurazione genetica porta parecchi benefici: trattamenti mirati, trattamenti anticipati. Se poi è obbligatoria evitiamo dinamiche di selezione avversa.
All the benefits of genetic testing, such as improved treatment and health planning targeted to offset a genetic vulnerability, could be exploited… The single ground rule of mandatory purchase would avoid the problem of adverse selection.
Le possibilità di frode sono comunque ridotte:
… First, most people do not carry serious genetic defects, so the expected gain from concealing a positive result, and thereby cheating an insurer, is small… enforcement would be carried out through medical institutions rather than by individuals… In the near future, genetic testing is likely to be fully integrated into the medical process…
Ma il beneficio migliore riguarda il fatto di avere “geni cattivi” non vi impedirà più di stipulare un’assicurazione sanitaria (paga l’assicurazione, infatti): 
Insurance firms, under this proposal, would no longer have an incentive to drop customers with genetic defects… Individuals with serious genetic defects would buy their insurance individually (or as part of a special genetic group) rather than through their employer. Employers also would have far fewer incentives to genetically discriminate….
L’assicurazione genetica potrebbe avere un impatto negativo sulle polizze vita, ma il problema è risolvibile imponendo l’accesso alle informazioni:
Genetic insurance also could improve the life insurance market. Life insurance contracts usually are written for much longer terms than health insurance contracts… If insurance companies have access to information from genetic tests, many people will want to buy long-term life insurance before the tests are taken. Under this scenario, genetic tests will not cause great difficulties for the life insurance market. But if legislation makes genetic information "private," very serious adverse selection problems could occur…. Genetic information should be accessible by life insurance companies along with other types of health information…
L’assicurazione genetica dovrebbe avere costi modesti perché a guardar bene già oggi si paga un premio di rischio genetico, cosicché il costo totale delle polizze dovrebbe restare invariato. Se poi teniamo conto delle cure mirate e della prevenzione si stima un costo inferiore a quello presente.
… It seems likely that everyone who today purchases health insurance also will be able to purchase genetic insurance… Genetic insurance cannot raise the total cost of health insurance because today's health insurance already covers the possibility of possessing a defective gene, but it does so implicitly, and given today's technology, inefficiently… Separating the genetic and nongenetic health insurance markets cannot raise the total price of health insurance because the same product is being sold… In fact, the total price of health insurance will fall under this proposal. Individuals who gain early knowledge of a genetic defect can seek earlier treatment, which is usually cheaper and more effective…

martedì 30 agosto 2011

Libertarianism A-Z assicurazioni sanitarie


Jeffrey Myron sulle assicurazioni sanitarie
  • Ci sono almeno due motivi per socializzare l’ assistenza sanitaria: 1. il mercato è vittima di adverse selection e 2. le assicurazioni private costano troppo.
  • La selezione avversa si supera costringendo tutti ad avere un’ assicurazione e non “socializzando” la sanità. In ogni caso nemmeno il postulato della selezione avversa sta in piedi basandosi su una asimmetria informativa che in realtà non esiste. Se solo le assicurazioni potessero esaminare a fondo lo stato di salute dell’ assicurato finirebbero per saperne anche più di lui!
  • Ed eccoci allora al secondo problema: gli esami condurrebbero a polizze molto care per chi ha problemi di salute o rischi seriamente di averne in futuro. Ma questo non è un problema che riguarda la gestione della sanita, bensì quella della povertà, una questione ben diversa.
  • La socializzazione della salute implica problemi di azzardo morale risolvibili solo con sistemi di co-pagamento (ticket).
  • Ci fossero solo quelli… il fatto è che l’ assicurazione unica non è certo l’ assicurazione ottimale per tutti! E qui le inefficienze abbondano: i burocrati eludono le decisioni cruciali fornendo schemi assicurativi rozzissimi.
  • C’ è poi il problema dei prezzi: quanto far pagare le medicine? Quanto costano i dottori? Domande ardue se al posto del mercato ci mettiamo un burocrate. Fissare costi sotto il livello di mercato stronca l’ innovazione e incentiva la corruzione. Due mali tipici della sanità europea.
continua