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mercoledì 29 marzo 2017

EXPO 2015: nutrire il pianeta

L' Expo 2015 affronta il tema dell'alimentazione e quindi, indirettamente, anche quello eterno della fame sul pianeta terra. Le prime 15 cose che mi vengono in mente nel merito:
  1. Rallegriamoci: abbiamo vissuto nel periodo storico in cui la fame nel mondo ha raggiunto il picco di minimo, e anche in quello dove la velocità di decremento del fenomeno ha raggiunto il suo picco di massimo. Un filotto niente male, non resta che augurarsi di prolungare il trend.
  2. Tuttavia, la fame nel mondo continua a rappresentare un problema. Anzi, "il problema" per chi ragiona sull' alimentazione del pianeta (con buona pace degli obesi che reclamano attenzione).
  3. Diffidate di chi a questo punto attacca col refrain della "sovra-popolazione": le città - più popolose - sono molto meno colpite delle campagne, non a caso la migrazione degli "affamati" va dalle seconde alle prime.
  4. Diffidate di chi attacca la solfa del "colonialismo": tra i paesi poveri, quelli che hanno conosciuto il colonialismo non sono certo messi peggio degli altri, anzi...
  5. Una causa certa della fame è la guerra, e il miglior vaccino contro la guerra sono i commerci, la rendono costosa. Per i paesi autarchici le guerre sono a buon mercato, avendo tutto in casa rinunciano a poco. Come mai la Francia è diventata l'emblema del pacifismo nel corso dell'invasione irachena per poi trasformarsi in una nazione rapace quando si è trattato di invadere la Libia? Perché con l' Iraq intratteneva fitti commerci, con la Libia no. Per i paesi affamati, allora, meno sussidi e più commercio: le loro politiche agricole sono disastrose, i sussidi garantiti spesso sono sussidi a inefficienti politiche autarchiche, con l'aggravante che l'autarchia corrobora la bellicosità di governanti desiderosi di stornare l'attenzione dei governati dal crescente impoverimento. Un paese in guerra, oltrettutto, diventa ancora più bisognoso e "meritevole" di sussidi. E' un circolo vizioso da cui non si esce.
  6. Altra causa delle crisi più recenti: il signor Chang (ex contadino cinese), prima coltivava la terra, oggi si è trasferito in città diventando più ricco. Prima produceva parecchi prodotti alimentari e ne consumava pochi, oggi non ne produce affatto e ne consuma molti di più rispetto a prima. Il mondo è pieno di signori Chang. Al netto delle follie dell'etanolo, la recente impennata dei prezzi si deve all'arricchimento dei più poveri. Speriamo che il buon Dio ci mandi ancora tanti problemi di questo genere. L' Egitto soffre? Già, soffre i prezzi elevati perché la sua economia è stagnante ma, ricordiamolo sempre, se soffre tanto è perché altri paesi - più aperti - si sono arricchiti e domandano molto più cibo di prima.
  7. La vostra mente è affollata di preoccupazioni e volete trattenerne una sola da rimuginare con calma, magari quella fondamentale su un tema come questo? Allora pensate alla produttività agricola nel mondo e a come migliorarla: dopo la rivoluzione verde di Norman Barlaug a cui dobbiamo i successi di cui al punto 1, le cose si sono un po' impiantate: è auspicabile una seconda rivoluzione verde, e qui come allora un ruolo centrale sarà necessariamente giocato dall'agro-business e dalle multinazionali di settore. Mettiamo allora la strada in discesa a chi ha già fatto bene e puo' fare ancora meglio, invochiamo chiarezza nei diritti di proprietà, specie in quei paesi sempre pronti all'”esproprio proletario”.
  8. Altra riforma: più strade. Che i governi si occupino di fare il loro mestiere anziché giocare a Robin Hood, la gente muore di fame non per mancanza di cibo ma per mancanza di strade: non si riesce a scovarla e a raggiungerla prontamente nelle remote contrade dove abita. Un km di strada carrozzabile salva più vite che un kg di mais.
  9. Altra riforma: cassare le soluzioni fallimentari. Per esempio: via i sussidi ai "bisognosi": sostengono culture inefficienti, anche ambientalmente, culture che richiedono molta irrigazione sottraendo acqua a chi ne ha bisogno per sopravvivere.  Il “bisognoso” ha bisogno in primis che venga valorizzato il suo lavoro: il commercio, per esempio, spinge a concentrarsi sulle culture più adatte al luogo in cui si opera, sostituiamo il libero commercio all'elemosina che fa le piaghe purulente, riprendiamoci il frutto di una generosità pelosa e rinunciamo invece ai dazi: se la destra sapesse i guai che combina la sinistra lo faremmo subito.
  10. Diffidate di chi vede nella democrazia la soluzione di tutti i mali. La democrazia senza capitalismo è zoppa. Ok, la democrazia sensibilizza verso il problema perché "gli affamati" votano, ma poi produce cattive politiche, basta pensare al deleterio controllo dei prezzi durante le carestie. Inoltre, sebbene la democrazia tamponi l' effetto pernicioso delle carestie non sembra all' altezza di debellare la fame: l' India è sempre stata la più grande democrazia del pianeta ma anche il paese più "affamato". Solo le recenti riforme capitalistiche hanno invertito una tendenza consolidata da decenni.
  11. Altra riforma: largo agli OGM. Non hanno mantenuto tutte le promesse ma restano comunque una soluzione produttiva, nutriente ed economica. Paradosso: dagli anni 90 vengano consumati senza conseguenze dannose negli USA, il paese più ricco del pianeta, e sono invece banditi nei paesi più poveri, dove sarebbero più utili. Motivo? Il capriccetto di un continente invecchiato male: l'Europa. Sì perché se il masochismo europeo colpisse solo i suoi abitanti poco male, purtroppo per vie oblique colpisce anche i derelitti: 1) molte ONG chiudono il rubinetto dei sussidi a chi apre quello degli OGM ma soprattutto 2) perché aprire agli OGM quando una scelta del genere ostruirebbe lo sbocco sui mercati europei?
  12. Allarme: occhio ai fanatici slow food e KM0. Mangiare locale puo’ costare caro, soprattutto a terzi, soprattutto se bisognosi e meritevoli. E’ buona cosa, innanzitutto, rammentare che i trasporti (i "mangiatori locali" si vantano di abbatterli) incidono giusto un 3/10% sul costo del prodotto; inoltre, i trasporti a KM0 esistono comunque, non solo, sono più frequenti e spesso meno efficienti. Ma il vero punto è un altro: poiché la nostra dieta è varia, se la si vuole coprire con cibi a KM0 dobbiamo dedicarci a culture inadatte per il nostro ambiente, inefficienti quanto inquinanti. Tuttavia, questo resta un lusso che possiamo anche permetterci noi occidentali, lo capisco, ci sono anche hobby più costosi. Il fatto è che costringiamo a fare altrettanto anche coloro con cui ci rifiutiamo indirettamente di commerciare, ovvero i paesi poveri; per loro "cultura inefficiente" significa cultura da sussidiare e da irrigare in modo sovrabbondante. Tutta acqua sottratta a chi nel villaggio accanto muore di sete. Ricordatevi che il miglior modo di esportare acqua a buon mercato è attraverso "un pomodoro": se consentite ad un paese di vendere il prodotto che coltiva in modo più efficiente - e quindi di concentrare i suoi sforzi su quello - consentirete anche di risparmiare quell'acqua che è vita per i derelitti. Ma i KM0 da quell'orecchio non ci sentono. Non è cattiveria, in un certo senso è analfabetismo economico che impedisce di calcolare le conseguenze dannose di un vezzo che magari nasce anche con buone intenzioni. Speriamo che EXPO sia un’occasione per riflettere.
  13. Volete approfondire? Non interpellate missionari e ONG, vedono le cose troppo da vicino. Non interpellate i giornalisti, vedono le cose troppo da lontano. Consultate chi si dedica allo studio del fenomeno da una vita cercando di interpretare la massa di dati che oggi abbiamo a disposizione in abbondanza, chi viene dal mondo accademico, chi ha fama di indipendenza e non lavora per dare titoli ai giornali.
expo

lunedì 14 marzo 2016

L'ambientalista scettico di Bjorn Lomborg


L'ambientalista scettico di Bjorn Lomborg 
  • Non è vero che l ambiente si sta degradando
  • Non è vero che le risorse naturali si stanno esaurendo
  • Non è vero che le ns città sono sempre più inquinate
  • Non è vero che le foreste stanno scomparendo
  • Previsione di Julian Simon:le condizioni di vita miglioreranno per la maggior parte della popolazione nella maggior parte dei paesi per la maggior parte del tempo per un periodo indeterminato. Ma molti continueranno a dire che quelle condizioni stanno peggiorando.
  • Prefazione
  • Lomborg: per lungo tempo esponente dell ala sinistra di greenpeace e professore di statistiche. Un giorno si è chiesto: perchè nn verificare le fonti di julian simon? Prime verifiche per lui sconvolgenti: l inquinamento dell aria nei paesi avanzati stava diminuendo. La fame nel mondo pure. La statistica può essere manipolata ma è anche l unico strumento di conoscenza che abbiamo.
  • Cap 1 LA SITUAZIONE STA' MIGLIORANDO
  • La litania ambientalista s incarna in un testo paradigmatico: the stateof the world di lester brown. "... come tutti sanno il pianeta gode di pessima salute...."... le risorse sono in via di esaurimento... la popolazione in continuo aumento è una minaccia... l acqua e l aria sono sempre più inquinate... le specie animali sono in pericolo... le foreste si riducono...
  • Lo stato reale: la situazione migliora anche se nn è ancora buona...
  • Antilitania:... le risorse energetiche sono ben lungi dall esaufirsi, c è cibo x tutti, la povertà si riduce e la vita media si allunga ovunque, il riscaldamento globale è in atto ma gli scenari più pessimisti sono irrealistici, decisioni radicali di riduzione della co2 sarebbero peggiore del male. L acqua e l aria sono sempre meno inquinate e le specie che vedremo sparire nella ns vita sono lo 0.7%. La maggior parte degli indicatori ci dice che la vita sul pianeta è migliorata moltissimo. La strada i trapresa è quella giusta.  La situazione va migliorando e chi propond altre strade spesso sbaglia.
  • I giudizi assoluti hanno poco senso. Bisobna confrontarsi col precedente. È la tendenza che fa testo,il resto è cherry picking.
  • Segnalare un problema ha poco senso se nn si stabiliscono e giustificano delle priorità.
  • Il punto focale deve essere sempre l uomo. Animali e piante vengono dopo. Concezio eantropocentrica.
  • Foreste: il mango forestale è aumentato dal 50 al 95. Ma ingenerale tutti iproblemi segnalati dal worldwatch institute wwi sono migliorati, tranne uno. È facile cogliere quanga ideologia pesa in qs ricerche. La tesi:l economia capitalistica deteriofa il pianeta
  • Esempio di politicizzazione delwwi. La prima causa di desgabilizzazione dell africa? Il mancato contrasto all aids dei paesi neoliberisti.
  • Altro esempio il wwf e gli incendi del 1997. Dramma. Realtà: fuoco sull 1 per cento delle foreste. Si parlò del 25% utilizzando trucchi statistici. Persino l onu smentisce il wwf sulle superfici forestali. Il che dice tutto. Ma anche due studi indipendenti dell università del sussex.
  • Hestved di greenpeace: se la gente non ha paura i verdi nn verranno mai presi sul serio.
  • Il prezzo delle energie rinnovabili: una bufala che sia inferiore a quello dei combustibili fossili. Wwi: l energia eolica può competere con l energia tradizionale.
  • L acqua: per i verdi manca in 30 paesi. In realtà il problema nn è la mancanza d acqua ma la mancanza di accesso all acqua. Il problema nn è dunque lo spreco. C è da aggiungere che considerando gli aumenti della popolazione anche l accesso è migliorato sensibilmente.
  • Wwi e greenpeace isolano un trend e affermano che se prosegue ci saranno guai. Ma questo è un truismo se nn si indica la soglia critica e quanto siamo distanti.
  • 1975. The cooling world. Si noti come vengano tralasciate tutte le conseguenze positive del raffreddamento. La metafora più usata è quella dell isola di pasqua . Una metaforaimpropria.
  • Lomborg usa lo stesso materiale di wwf wwi e greenpeace.
  • La scommessa lomborg brown sulla superficie forestale dal 1950 a oggi. Rifiutata.
  • Lomborg è consigliato di tacere: la gente poi sottovaluta. Ma tutto qs è anti democratico.
  • Tesi di alcuni: la paura ci ha spinto a migliorare il ns ambiente. Tesi debole: nei paesi prosperi l ambiente è migliorato ben prima dell avvento dell ambientalismo. La curva di kuznet è sempre stata valida.
  • Solo l evento fa notizia. La catastrofe. Esempio: la carestia tiopica del 1984.. una foto di bimbo agonizzante ed ecco l evento.
  • Julian simon: quando laviamo i oiatti il ns obiettivo è di ridurre lo sporco ad un livello accettabile non di pulirli.
  • Cap. 2 PERCHÈ TANTE CATTIVE NOTIZIE.
  • sondaggio: per quasi tutti l ambiente peggiora su quasi tutto. Spesso l ansia è più alta laddove si vive meglio. Conclusione: in qs ambiti la comunicazione è decisiva.
  • Il paradosso del ricercatore:se la tua ricerca nn evidenzia problemi nn avrai fondi per proseguire. Un esempio? Le pioggie acide: le teorie sulla defogliazione attirarono una marea di fondi. Quando si scoprì il rimedio fu anche chiaro che piogge acide e deforestazione nn erano affatto collegate.
  • L industria dei generatori di energia eolica. La classica lobby che finanzia ricerche. Le lobby sono ovunque.
  • Notizie. Quelle negative pesano di più. Conta l evento. La catastrofe. La foto che turba.
  • Il nino: danni per 4 mlrd di dollari. E i benefici per 19 mlrd?
  • Cosa amano i giornali? La partita buoni/cattivi e uno a cui dare la colpa.
  • CAP. 3 MISURARE IL BENESSERE UMANO.
  • Tesi: 1 la crescita demo sta rallentando 2 la povertà interessa per lo più le regioni rurali
  • L aumento di popolazione nel mondo arriva da solo 12 paesi.
  • Il problema nn è la densità: le aeree più ricche sono anche le più densamente popolate. Il problema è la produzione di ricchezza.
  • CAP 4 ASPETTATIVA DI VITA E SALUTE
  • CAP 5 FAME
  • CAP 6 PROSPERITÀ
  • Tesi: il ns modello 1 riduce leggermente la poverta relativa 2 riduce drasticamente la diseguaglianza di benessere 3 riduce sensibilmente la povertà assoluta 4 promette di ridurre la povertà assoluta.
  • CONCLUSIONI SENZA PRECEDENTI
  • CAP 7 ABBIAMO I GIORNI CONTATI?
  • Per molti nnostante il ns modello abbia conseguito diversi successi nn è sostenibile. Siamo destinati verso il burrone.
  • Sostenubilità: soddisfare i ns bisogni consentendo anche alle generazioni future di farlo.
  • CAP 9 AVREMO CIBO A SUFFICIENZA?
  • CAP 10 LE FORESTE STANNO SCOMPARENDO?
  • a livello globale sono costanti nell ultimo mezzo secolo.
  • La definizione di foresta è costantemente cambiata per avere i risultati desiderati
  • Nelle aree temperate l estensione delle foreste è aumentata.
  • I problemi sono nelle aree tropicali. I diritti di proprietà sono mal definiti e mal protetti.
  • Inoltre nei paesi poveri il legname è spesso l unica risorsa.
  • A volte la mancanza di energia fa ripiegare sulla legna.
  • Il mito dell amazzonia come polmone del mondo. C è molto marketing
  • L ossigeno prodottodalle piante nn supera di molto quello consumato dalla loro decomposizione. Cosicchè una foresta in equilibrio...
  • La carta è una minaccia? Il consumo complessivo di legno e carta è soddisfatto dal 5% del patrimonio forestale.
  • CAP 11 ENERGIA
  • il grido d allarme: il petrolio sta finendo.
  • Critica di robert solow al principio di sostenibilità: meglio chedersk se le generazioni future avranno più o meno opportunità di noi 7n generali (essere ri chi, per esempio, dà molte opportunità). Conoscenza e capitale contano piùdi una singola risorsa. Una società può consumare petrolio ma anche arricchirsi e sviluppare co oscenze grazie a quel consumo.
  • L età della pietra nn è finita x mancanza di pietre ma perchè eravamo troppo ricchi per accontentarci delle pietre.
  • Le crisi petrolifere nn hanno a che fare con la mancanza di petrolio ma con pruduzioni rallentate.
  • La tesi catastrofista:1 ci si riproduce a ritmi esponenziali 2 le risorse sono limitate. Malthus padre putativo.
  • Trascurati:1 il valore creativo della mente umana e 2 il valore segnaletico dei prezzi.
  • Energia nucleare:stagnante per la diatriba sulla sicurezza degli impianti. I materiali restano radioattivi per 100mila anni. La fusione nn sarà disponibile pri a del 2030.
  • Energia rinnovabile: no rischio esaurimento. L aumento di produzione in termini% è notevole ma le % sono piccole. Oggil 86% dell energia prodotta è non ri novabile. È energia costosa: il combustibile (vento sole) è solo una a parte del costo (la dereghlation poi ha diminuito il costo di gas petrolio). In origine il sostegnoalle rinnovabili era giustificato dal fatto cbe "il mercato scoprirà troppo tardi l esaurimento delle risorse". Ma qs ragione era sbagliata. Domani forse le rinnovabili ssaranno concorrenziali, oggi senza sostegni sono inaccessibili.
  • RISORSE NON ENERGETICHE
  • Simon vinse la sua scommessa. Ehrich scelse 5 materie prime ma ne avrebbe potute scegliere altte 5 e l esito nn sarebbe cambiato
  • Negli ultimi 150 anni i prezzi delle materie prime sono diminuiti dell 80 per cento
  • ACQUA
  • il problema dell acqua nn è la mancanza di acqua ma di tubi, quindi di prosperità e di capitalismo.
  • C è abbondanza d acqua. Noi consumiamo il 17 per cento dell acqua disponibile.
  • In alcuni paesi come l italia lo spreco dell acqua distribuita si avvicina all 80 per cento. Urge privatizzazione.
  • CONCLUSIONE: LA PROSPERITÀ ESISTE, DURERÀ, AUMENTERÀ, SI ALLARGHERÀ
  • Legenerazioni futuredovrebbero ringraziare
  • L I QUINAMENTO DELL ARIA
  • effetto kuznet:l aria delle ns città è sempre meno inquinata.
  • Tipico caso che ricchezza e ambiente nn sono sempre incompetizione: la drastica diminuzione dei fattori inquinanti si è avuta in concomitanza conla crescita.
  • PIOGGE ACIDE
  • untipico caso. Oggi sappiamo che nn erano poi così pericolose. Ogni tanto il mito è prontoa rispuntare.
  • ALLERGIE E ASMA
  • ipotesi dell igene:organismi più espostiai microbi sono anche più resistenti.
  • SPAZIO PER I RIFIUTI
  • premessa:la crescita dei rifiuti cresce di pari passo col pil.
  • Distinguiamo il problema dello spazio dal problema NIMBY
  • Senso delle proporzioni:tutti i rifiuti usa del XXI secolo potrebbero essere raccolti inunadiscarica grande come una frazione della contea di woodward in oklahoma.
  • riciclaggio: 1 il problema dello spazio nn esiste 2 il problema del risparmio nemmeno.
  • gli in eneritori producono energia termica
  • CONCLUSIONI: L I QUINAMENTO SI È ATTENUATO
  • LA PAURA DEGLI AGENTI CHIMICI
  • Ca cro e pesticidi. Chi si oppone agli ogm favorisce i direttamente i pesticidi.
  • BIODIVERSITÀ
  • Timori nn fondati sui fatti
  • Domanda: è il caso di porsi ancora il problema ora che l uomo può manipolare il dna degli organismi. Oggi esistono diverse genoteche dove alcune piante, anche se sparissero potrebbero essere riprodotte.
  • Ricordiamo che il 9t per cento delle specie inpericolo è costituita da scarafaggi, vermi microscopici ecc.
  • RISCALDAMENTO GLOBALE
  • i calcoli ipcc sono improntati allo scenario BAU piuttosto inverosimile.
  • gli scenari vengono considerati equivalenti. In realtà alcuni sono palesemente assurdi:assenza di sviluppo.
  • l effetto delle nubi nn è considerato.
  • l effetto delle macchie solari nn è ben considerato.
  • l interdipendenza cei solfati nn è ben considerata
  • gli scenari, se visti da vicino, presentano notevoli problemi. Foreste che crescono smisuratamente eccetera. Ad ogni modo i riscontri effettuati fanno registrare errori tutti con lo stesso segno
  • Le catastrofi ambientalj sembrano ben soppesate. L effetto dello sviluppo sulla risoluzione dei problemi ambientali sembrano minimizzate. Es. La probabilità di una soluzione instile beoeneneering sembra del tutto assente. Assente le soluzioni instile titanic: il problema dell iceberg è stato risolto con gli aerei e nn con un nuovo tagliaghiacci
  • la discussione sembra falsata da ambizio i politiche. Vedi beffa della fusione fredda.
  • Senza soluzioni di  mercato in stile commercio dei diritti, ogni soluzione è diseconomica
  • DISAGIO E POVERTÀ
  • il maggior problema è ancora la fame nel mondo.e la povertà. Anche se ci sono stati notevoli miglioramenti. L ambiente migliore è solo un modo molto indiretto per aggredire il problema.
  • CONCLUSIONI
  • Al Gore. Tipico catastrofista. Per lui la ns civiltà è il nazismo di ieri
  • Invece... abbiamo più tempo libero più sicurezza più istruzione più comodità più redditi più cibo vige più lunghe e più salute...
  • Salviamo al gore come memento e niente più
  • tesi di al gore: siamo migliorati facendo pagare un alto prezzo all ecosistema. Cultura del pessimismo
  • lester brown e al gore: unsenso di colpa calvanista
  • Un disprezzo per la creatività umana
  • aaron wildaski:la civiltà più ricca e sicura della storia è anche la più spaventata. Un paradosso. Poco cibo: un bel problemi. Tanto cibo:molti problemi.
  • la per ersione dei media e il loro amore per la catastrofe. È da loro che la scala delle priorità diventa irrazionale e i limiti assurdi della ns regolamentazione. Vedi tabella rischi p. 346. Allarme: ignorare le priorità ci fa commettere deglj omjcidi statistici.
  • OGM
  • Ottimi per la lotta alla malnutrizione: più economici, più resistenti.
  • L opposizione di greenpeace e amici della terra. 1 preoccupazione per la terra e 2 preoccupazione x la salute
continua