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venerdì 20 dicembre 2019

IL MALE ESISTE, NON GUARDARLO MAI NEGLI OCCHI (pensieri poco natalizi).

LA TIRANNIA DEI FALLITI E GLI ASPIRANTI ALLA SANTITA' (pensieri poco natalizi).
La vita è dura e ogni tanto qualcuno cade, cede, molla gli ormeggi, si lascia andare alla deriva, si lascia sommergere. Che fare di fronte a questa gente?
A volte sono tuoi ex amici, gente con cui hai passato la giovinezza. Magari, ai bei tempi, erano anche tipi brillanti, con una loro certa intelligenza originale; eppure, se ci ripensi bene, qualcosa lasciava già intuire quella fine, forse una loro eccessiva rabbia, un certo nichilismo ostentato, un culto della desolazione punk, un'insoddisfazione perenne che li faceva scivolare su un piano inclinato verso la rovina. Chissà, hai pensato per un attimo, forse qualcosa va storto in famiglia. Questa gente, più ha problemi più frequenta gente con problemi, e la pressione dei pari è decisiva nello spedirli all'inferno. Si comincia a fumare, a bere, e ogni festa è per loro occasione di sballo. Non c'è niente di più triste che una festa a luci basse tra adolescenti, penso che nessuno ne abbia una sincera nostalgia, non sorprende che in posti del genere si finisca regolarmente per pippare o per bere. Ma c'è sempre qualcuno, ispirato dagli psicopatici che gironzolano in questi ambientini, che si affeziona un po' troppo a questi diversivi. Ognuno di noi "giaceva" sui divani e, facendo finta di aspettare l'apparizione di una ragazza meravigliosa, si aspettava Godot. Sono feste che ti fanno diventare prematuramente cinico e stanco del mondo. I sani di mente, dopo un paio d'ore, desiderano ardentemente essere altrove. La maggioranza questo "altrove", poi, lo trova, si costruisce una vita migliore lontano dalla compagnia, ha un nuovo inizio e fugge dall'opprimente cultura adolescenziale, esce dal "tunnel del divertimento". Poi, un giorno, vieni a sapere del tramonto di Tizio, uno che in quel tunnel è rimasto intrappolato. O magari lo reincontri cogliendo nel suo imbarazzo gli inevitabili segni del declino.
Che cosa ha reso questa gente degli eterni adolescenti incapaci di cambiare o di migliorare le le loro amicizie? Era tutto inevitabile? Una mera conseguenza di limitazioni già presenti fin dall'inizio e/o imputabili a traumi del passato? L'uso pesante di marijuana ha peggiorato i problemi o è stata una forma di automedicazione palliativa? È stato il nichilismo a spianare la strada al collasso, o quel nichilismo era solo una razionalizzazione intellettuale del disagio? La tara innata è maggiore di quanto pensi l'inguaribile ottimista, ma non è tutto.
Sentiamo gli psicologi. Loro dicono che a volte, quando le persone hanno una bassa opinione di se stesse - o, forse, quando impaurite rifiutano le responsabilità della vita - scelgono di insistere nei loro errori, per quanto riescano a discernerli come tali. Queste persone non credono di meritare alcunché e cio' genera una spinta inconscia a ripetere gli orrori del passato. Lo chiamano "comportamento compulsivo". C'è come una riluttanza ad imparare. Anzi, un vero rifiuto. Quasi dicessero: "io sono così, che vuoi fare di me?". Frequentare una cattiva compagnia è una conseguenza di questa inclinazione.
Ma una cattiva compagnia si frequenta anche in preda alla ben nota "sindrome della crocerossina": le persone scelgono gli amici sbagliati perché vogliono "salvarli". La colpa è dell'eccessiva empatia oppure dell'eccessiva ingenuità. Non tutti i falliti sono vittime, infatti. Molti di loro, non solo accetteranno ma addirittura amplieranno la propria sofferenza (cercando di coinvolgere chi sta loro vicino), come prova dell'ingiustizia del mondo. Non è facile distinguere tra qualcuno che ha bisogno di aiuto e qualcuno che sta semplicemente sfruttando una persona volenterosa. C'è una "tirannia dei barboni" da cui tenersi alla larga. Ma, oltre all'ingenuità, il tentativo di salvare qualcuno è spesso alimentato dalla vanità e dal narcisismo. Avete presente l'amaro classico di Fedor Dostoevskij "Memorie dal sottosuolo"? Un libro che a suo tempo elevai a culto. Proprio all'inizio, l'auto-candidato "salvatore" si descrive così: "Sono un uomo malato ... Sono un uomo sgradevole. Sono un uomo poco attraente. Credo che anche il mio fegato sia malato...". Offrirà il suo aiuto a una persona veramente sfortunata, Liza. Su di lei scatenerà le sue fantasie messianiche. Le cose finiranno male, ovvio. Una perversione così spaventosa e credibile è oro per la penna di uno scrittore dotato. Quest'uomo era era stato umiliato, quindi voleva umiliare; era stato trattato come uno straccio, quindi volevo mostrare il suo potere. In fondo è un cattivo consapevole e disperato per la sua cattiveria. Ma un malvagio consapevole e disperato per la sua sorte non diventa certo un eroe, occorre, per la propria sanità mentale, girare al largo da lui. Obiezione: ma Cristo ha cercato l'amicizia di prostitute ed esattori delle tasse? Il peggio del peggio. Perché giudicare così aspramente chi cerca di aiutare? Risposta: Cristo era l'archetipo dell'uomo perfetto. Pensi davvero di essere vicino a quel modello? Pensaci due, tre volte.
La mela marcia contagia tutto il cesto, questa è una verità acclarata. Immagina il caso di un supervisore aziendale che metta insieme una squadra eccellente, tutti tesi verso lo stesso obbiettivo, tutti laboriosi, brillanti, creativi e uniti. Ma c'è anche un lavoratore in difficoltà, svogliato, in ritardo, deconcentrato. Puo' darsi che il nostro manager ben intenzionato sposti quella persona problematica inserendola nel dream team. Assisteremmo ad una redenzione? No. La letteratura psicologica è chiara su questo punto. Sarebbe il dream team a risentirne, a degenerare. Il nuovo arrivato rimarrebbe cinico, arrogante, nevrotico e pigro. Si lamenterebbe, si agiterebbe, contagerebbe il prossimo per il semplice fatto che essere viziosi è molto molto molto più facile che essere virtuosi. La stessa cosa accade puntualmente quando si cerca di reinserire un delinquente adolescente tra pari relativamente civilizzati: è lui che prenderebbe le redini del comando diffondendo il suo stile di vita. Ergo: quando vuoi fare del bene, sei davvero così sicuro che la persona a cui ti dedichi non abbia già deciso di accettare la sua "comoda" sofferenza? Non abbia già deciso di peggiorare? No perché quella è la strada più facile da battere, e quindi quella sarebbe la decisione più semplice. In questi casi il tuo disprezzo sarebbe più salutare della tua pietà! La vicinanza di quelle persone sarebbe un danno per te, la loro malvagità è una comoda scorciatoia, hanno deciso di sacrificare il futuro al presente.
Prima di aiutare qualcuno, dovresti scoprire perché quella persona è nei guai, non dovresti semplicemente supporre che sia la nobile vittima di un qualche sfruttamento: sarebbe la spiegazione più improbabile. Convincersi che il responsabile del male sia sempre da cercare lontano dalla vittima significa togliere dignità alla vittima stessa spogliandola di ogni potere su se stessa. Pensare che il vizio non esista, che pensarci sia il residuo di una mentalità passata è facile ma illusorio. Al contrario, spesso il vizio non solo atterra le persone ma persiste nel momento in cui chiedono aiuto, talvolta, infatti, la sofferenza esibita non è che la richiesta di un martirio altrui che cerchi di evitare l'inevitabile. Un martirio sprecato per stupidità o narcisismo di chi lo offre. Talvolta la miseria di chi chiede è una trappola per atterrare chi risponde, un modo per ridurre il divario che fa tanto soffrire gli invidiosi e i perversi. Talvolta la volontà di fallire è inesauribile, serve al fallito, non puo' farne a meno, è la sua droga (qui dovrei citare Cioran). Forse è la sua personale vendetta contro l'Essere. Come puoi farti amico un tipo del genere? In fondo fallire è facile e comodo, per fallire devi semplicemente coltivare alcune cattive abitudini e attendere che le cose si compiano. Carl Rogers, il famoso psicologo, ci garantisce che è impossibile convincere qualcuno a cambiare in meglio se lui non lo desidera. Chi resta in una relazione malsana col fallito, lo fa perché troppo debole e indeciso per squagliarsela, continua ad aiutare e si consola con il suo inutile aiuto. Se hai un amico la cui amicizia non consiglieresti a tua sorella, perché dovresti tenertelo tu? La lealtà non coincide con la stupidità. La lealtà deve essere negoziata in modo equo e onesto. Per questo sei chiamato a giudicare anche i tuoi amici: se ti vuoi fare promotore del bene disturberai necessariamente qualcuno allontanando chi ti fa perdere tempo. E non pensare che sia più facile stare con i "buoni": è molto più facile la compagnia dei cattivi. Una persona buona è un ideale, starle accanto richiede forza, audacia e tanta umiltà. Ma soprattutto il buona non tollera la compassione acritica, uno specchietto per le allodole in cui cascano regolarmente tutti gli aspiranti alla santità.

domenica 20 ottobre 2019

IL MONDO E' PIENO DI POVERI

Il mondo è pieno di poveri. Di chi è la colpa?

1) Della politica.
2) Dei poveri stessi.

Le mie percentuali: 1) povertà mondiale: 80-20, 2) povertà nostrana 40-60.

P.S. alla politica imputo soprattutto gli ostacoli posti al movimento delle persone: leggi sulla migrazione e piano regolatori delle città.

Per approfondire metto questo link, in attesa del libro: Poverty: who to blame.

giovedì 1 agosto 2019

LO SPROFONDO DELLA POVERTA' DAVANTI AL REDDITO MINIMO

LO SPROFONDO DELLA POVERTA' DAVANTI AL REDDITO MINIMO

All'Olimipiade preferireste vincere la medaglia d'oro o fare il vostro record personale? La risposta è ovvia per tutti.

Un po' meno ovvio applicare questa logica alla vita di tutti i giorni, se lo facessimo ci accorgeremmo che il rango influisce più del reddito sul nostro benessere. Se il mio reddito migliora ma resto l'ultimo staccato, per me le cose non sono cambiate granché.

Ecco perché chi conosce i poveri dubita del reddito minimo. Per carità, non dico che non serve. Serve, serve. Serve a chi lo concede, in primo luogo i politici. O alla Nazione che se ne fa lustro.

A un povero interessa poco essere un po' meno povero. Che differenza fa? Nemmeno essere più povero lo infastidisce più di tanto. Questo significa che insistere nel vizio e scavare quando si è già toccato il fondo è quanto ci aspettiamo da lui. E raramente restiamo delusi.

Scommettere, per esempio, è una strategia razionale per un povero: se perdo non aggravo la mia disperata situazione, ma se vinco... Bere è cosa buona e giusta per un povero: i postumi non peggiorano la mia già grama situazione, ma per lo meno durante l'ebbrezza me la godo. Picchiare la moglie puo' essere l'alternativa migliore a mia disposizione: raddoppierà i lamenti il giorno dopo ma per un attimo la morsa della sua delusione non mi cingerà d'assedio.

Se questa è la situazione, l'elemosina di un reddito di cittadinanza non comporta nessun sollievo. Giusto qualche fondo in più per scommettere, bere, drogarsi... e poi picchiare la moglie per prolungare di qualche ora queste miserabili estasi.

https://www.amazon.com/Persistence-Poverty-Economics-Well-Off-Cant/dp/0300151365

giovedì 28 febbraio 2019

Guerra alla povertà SAGGIO anche POST FACEBOOK


Guerra alla povertà


Tremo quando sento questa espressione, non perché sia insensibile alla causa ma perché conosco i miei polli e so cosa frulla loro nella testa: espropriare Tizio per dare a Caio, ovviamente trattenendo cospicua commissione.
Vedo con chiarezza tutti i lati oscuri della faccenda, che qui il condenso in 5 punti:
1. La missione viene in automatico affidata ai governi, spesso i primi responsabili della povertà stessa. Difficile che chi è causa di un fenomeno ne sia anche la soluzione.
2. Poiché l’esproprio resta un crimine, occorrono ragioni forti per giustificarlo. Se rubo la tua auto per salvare la vita di Tizio, questa è una “ragione forte” ma se te la rubo perché Tizio se la gode più di te, questa è una “ragione debole”. eCCO, Ho come l’impressione che le “ragioni deboli” prevalgano.
3. Il nemico che si vuol debellare – la povertà – ha poco a che fare con quello realmente combattuto, la “povertà relativa”, ovvero la carenza di smartphone e TV via cavo in alcune famiglie. La prima battaglia diventa facilmente una copertura per la seconda ma i poveri “assoluti”, quelli che muoiono di fame, alle nostre latitudini latitano.
4. Non dimentichiamo poi la filantropia, una pratica legittima, anzi lodevole, che relega la ridistribuzione coercitiva a un ruolo sussidiario.
5. È spiacevole da ricordare ma esiste anche l’esigenza di distinguere i poveri meritevoli dai non meritevoli. Chi se ne occupa? I poveri nostrani, per lo più, non sono sfortunati ma cretini, il comportamento irresponsabile per loro è la norma: pigrizia, incapacità di tenersi un lavoro, abuso di sostanze, azzardo, sessualità sfrenata, alcol e crimine. Non si fanno mancare niente. Se fai presente questa realtà fattuale passi per insensibile ma chiunque tra noi chiederebbe all’amico che vuole essere ospitato per una settimana sul nostro divano di casa il motivo di una simile esigenza impellente, a seconda della risposta si decide sul da farsi: ogni aiuto è concesso se ci sono i presupposti.
Dopo questo mega-filtro chi resta da aiutare con la ridistribuzione coercitiva? Giusto qualche bambino, qualche handicappato grave e chi scappa dalla guerra.

***
Da quanto detto non si deve arguire un’indifferenza verso i poveri quanto piuttosto un diverso modo per aiutarli. Ecco le due deregolamentazioni più promettenti:
1. deregolamentare l’immigrazione.
2. deregolamentare il settore dell’edilizia nei luoghi ad alta produttività.
La prima misura consente ai poveri di trasferirsi dal terzo mondo al primo, dove diventerebbero enormemente più produttivi.
La seconda misura replica la prima ma all’interno dei confini nazionali. Anche da noi, infatti, ci sono luoghi (per esempio il centro delle grandi città) dove per gli stessi lavori la paga è doppia, senonché, anche i prezzi delle case sono doppi: deregolamentare l’edilizia significa abbassarli e consentire l’afflusso di chi ha meno mezzi e intende cogliere l’occasione.

HL The Philosophy of Poverty? Bryan Caplan

The Philosophy of Poverty?
Bryan Caplan
Citation (APA): Caplan, B. (2019). The Philosophy of Poverty? [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
The Philosophy of Poverty? By Bryan Caplan
Evidenzia (giallo) - Posizione 5
The world is rich, but billions of people are still poor.
Nota - Posizione 5
IL PROBLEMA
Nota - Posizione 5
IL PROBLEMA
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
government should dramatically expand redistribution
Nota - Posizione 6
SOLUZIONE
Nota - Posizione 6
SOLUZIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
governments willfully cause an enormous amount of poverty.
Nota - Posizione 9
INCONVENIENTE
Nota - Posizione 9
INCONVENIENTE
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
to move from the Third World to the First World
Nota - Posizione 10
SOLUZIONE REALE
Nota - Posizione 10
SOLUZIONE REALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
almost impossible for the global poor to come.
Nota - Posizione 10
CAUSA GOVERNI
Nota - Posizione 10
CAUSA GOVERNI
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
labor– especially low-skilled labor– is many times more productive in rich countries than it is in poor countries.
Nota - Posizione 12
SAREBBE UN GRANDE AFFARE X TUTTI
Nota - Posizione 12
SAREBBE UN GRANDE AFFARE X TUTTI
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
double the production of the world.
Nota - Posizione 13
UNA STIMA
Nota - Posizione 13
UNA STIMA
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
strictly regulating construction in high-wage parts of the country.
Nota - Posizione 14
ALTRO MODO X OSTACOLARE I POVERI DOMESTICI
Nota - Posizione 14
ALTRO MODO X OSTACOLARE I POVERI DOMESTICI
Evidenzia (giallo) - Posizione 15
workers in places like New York and the Bay Area
Nota - Posizione 15
STIPENDI MOLTO PIÙ ALTI A PARITÀ DI LAVORO
Nota - Posizione 15
STIPENDI MOLTO PIÙ ALTI A PARITÀ DI LAVORO
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
blocking construction.
Nota - Posizione 16
IMPENNA I PREZZI DEGLI EDIFICI
Nota - Posizione 16
IMPENNA I PREZZI DEGLI EDIFICI
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
housing regulation has cut total U.S. growth by at least half for decades.
Nota - Posizione 18
STIMA ATTENDIBILE
Nota - Posizione 18
STIMA ATTENDIBILE
Evidenzia (giallo) - Posizione 20
far more equity and far more efficiency.
Nota - Posizione 20
COSA PUÒ DARCI IL LIBEO MERCATO
Nota - Posizione 20
COSA PUÒ DARCI IL LIBEO MERCATO
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
If a man habitually attacks strangers, is the sensible response, “That guy should give his victims more money”? No; the sensible response is, “That guy should keep his hands to himself.”
Nota - Posizione 22
ANALOGIA....REDISTRIBUZIONE...LIBERTÀ
Nota - Posizione 22
ANALOGIA....REDISTRIBUZIONE...LIBERTÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 26
David favors allowing a lot more immigration and a lot more construction.
Nota - Posizione 27
N C È REALE DISACCORDO
Nota - Posizione 27
N C È REALE DISACCORDO
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
But none of this excites him.
Nota - Posizione 28
MA
Nota - Posizione 28
MA
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
when he thinks about a grave social problem like poverty, he doesn’t want government to get out
Nota - Posizione 29
IDOLATRIA
Nota - Posizione 29
IDOLATRIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
most government redistribution doesn’t even go to the poor.
Nota - Posizione 38
A CHI DICE CHE IL GOV REDISTRIBUISCE
Nota - Posizione 38
A CHI DICE CHE IL GOV REDISTRIBUISCE
Evidenzia (giallo) - Posizione 39
the welfare state focuses on helping the old– and most old people are not poor.
Nota - Posizione 39
ESEMPIO
Nota - Posizione 39
ESEMPIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
there’s a strong moral presumption against taking people’s stuff without their consent.
Nota - Posizione 43
C È POI LA QUESTIONE MORALE
Nota - Posizione 43
C È POI LA QUESTIONE MORALE
Evidenzia (giallo) - Posizione 45
a really good reason.
Nota - Posizione 45
X ESPROPRIARE IL PROSSIMO
Nota - Posizione 45
X ESPROPRIARE IL PROSSIMO
Evidenzia (giallo) - Posizione 47
What about “Love it or leave it”?
Nota - Posizione 47
NON INDICA CONSENSO...TANTO X STARE SULL IMMORALITÀ DELLE TASSE
Nota - Posizione 47
NON INDICA CONSENSO...TANTO X STARE SULL IMMORALITÀ DELLE TASSE
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
It’s OK to steal a car to save your life,
Nota - Posizione 50
OSTACOLI ALLA BUONA REDISTRIBUZIONE...1… CI SONO BUONE RAGIONI X PENSARE CHE I BENEFICI ECCEDANO DI MOLTO I COSTI?……………ESEMPIO DI BUONA RAGIONE
Nota - Posizione 50
OSTACOLI ALLA BUONA REDISTRIBUZIONE...1… CI SONO BUONE RAGIONI X PENSARE CHE I BENEFICI ECCEDANO DI MOLTO I COSTI?……………ESEMPIO DI BUONA RAGIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
not to steal a car because you’d enjoy it more than the current owner.
Nota - Posizione 50
ES DI CATTIVA RAGIONE
Nota - Posizione 50
ES DI CATTIVA RAGIONE
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
relative poverty– lack of a smart phone or cable t.v?
Nota - Posizione 54
2… IL NEMICO DA NOI
Nota - Posizione 54
2… IL NEMICO DA NOI
Evidenzia (giallo) - Posizione 54
Using coercion to alleviate absolute poverty is morally plausible,
Nota - Posizione 55
POVERTÀ RELATIVA E COERCIZIONE NN VANNO D ACCORDO
Nota - Posizione 55
POVERTÀ RELATIVA E COERCIZIONE NN VANNO D ACCORDO
Evidenzia (giallo) - Posizione 57
Since there is little absolute poverty in First World countries, there is simply little moral room for domestic redistribution.
Nota - Posizione 57
BOTTOM LINE
Nota - Posizione 57
BOTTOM LINE
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
Can voluntary charity take care of the problem?
Nota - Posizione 59
3………NN DIMENTICHIAMOCI LA FILANTROPIA
Nota - Posizione 59
3………NN DIMENTICHIAMOCI LA FILANTROPIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 61
poor through no fault of their own?
Nota - Posizione 61
4………DISTINGUERE I PIVERI MERITEVOLI
Nota - Posizione 61
4………DISTINGUERE I PIVERI MERITEVOLI
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
there is an enormous body of evidence showing that a major cause of severe poverty is irresponsible behavior
Nota - Posizione 65
PURTROPPO LA SFORTUNA È SECONDARIA
Nota - Posizione 65
PURTROPPO LA SFORTUNA È SECONDARIA
Evidenzia (giallo) - Posizione 65
unprotected impulsive sex, poor work ethic, substance abuse, violent crime,
Nota - Posizione 66
TIPICO
Nota - Posizione 66
TIPICO
Evidenzia (giallo) - Posizione 69
morally condemn anyone who calls behavior “irresponsible.”
Nota - Posizione 70
LA REAZIONE DI MOLTI A SENTIRE DEI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI
Nota - Posizione 70
LA REAZIONE DI MOLTI A SENTIRE DEI COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI
Evidenzia (giallo) - Posizione 70
If you had a spouse who cheated on you, or was drunk half the time, or kept losing jobs, you would run out of patience for his excuses.
Nota - Posizione 71
XCHÈ ESSERE PIÙ PAZIENTO CON UN ESTRANEO TOTALE?
Nota - Posizione 71
XCHÈ ESSERE PIÙ PAZIENTO CON UN ESTRANEO TOTALE?
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
To recap: I’ve offered no absolute objection to redistribution. Instead, I’ve pointed to four moral hurdles to clear before we even consider it.
Nota - Posizione 79
SOMMARIO
Nota - Posizione 79
SOMMARIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 80
you could salvage a tiny welfare state for indigent kids, the severely handicapped, refugees, and so on.
Nota - Posizione 81
QUEL CHE PASSA IL SETACCIO
Nota - Posizione 81
QUEL CHE PASSA IL SETACCIO
Evidenzia (giallo) - Posizione 85
War on Poverty, however, will target governments’ horrific policies that deprive the poor of vital opportunities.
Nota - Posizione 86
LA MIA GUERRA ALLA POVERTÀ
Nota - Posizione 86
LA MIA GUERRA ALLA POVERTÀ
Evidenzia (giallo) - Posizione 87
deregulate labor and housing markets
Nota - Posizione 87
PRIMA MISURA
Nota - Posizione 87
PRIMA MISURA
Evidenzia (giallo) - Posizione 88
solve poverty with deregulation
Nota - Posizione 88
Cccccccccc
Nota - Posizione 88
Cccccccccc

venerdì 14 dicembre 2018

PAPA FRANCESCO AL BRANCACCIO: “BISOGNA IMPARARE DAI POVERI”

PAPA FRANCESCO AL BRANCACCIO: “BISOGNA IMPARARE DAI POVERI”

Si ma cosa ci insegnano esattamente? Un buon libro per capirlo lo ha scritto Hyman Rodman: The Culture of Poverty .

La cultura dei poveri è particolarmente miope, specie in ambito sessuale: il corteggiamento è breve, il matrimonio raro, le separazioni la regola, i tradimenti endemici, la contraccezione a dir poco sconosciuta. Se il maschio resta se la dà quasi subito. Come risultato i bambini crescono in case prive sia di una fonte affidabile di reddito che di una fonte affidabile di cure. Tradotto: c’è solo una mamma subissata da mille problemi.

https://feedly.com/i/entry/B7jw4LCucCLXhd0mcd9EmMn+sbxtNLGOdNAs60PDOTo=_167a3dbb5ac:2968c82:c2ce2e2e

lunedì 15 ottobre 2018

Come si esce dalla povertà

Virtually all poverty reduction comes from economic growth and migration – not redistribution or philanthropy
Escaping Poverty, by Bryan Caplan https://www.econlib.org/escaping-poverty/