Potresti leggere molto sull'omosessualità di Shakespeare ma forse è meglio leggere Shakespeare.
https://www.commonreader.co.uk/p/the-readers-quest-how-literature
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https://www.facebook.com/riccardo.mariani.585/posts/pfbid036YAtfmiTYW52EAQmCSAvdvPUYYBpvonAbDznzZAKWJUWzyKLnuV5n4WVhWg2Q4ywl?__cft__[0]=AZUeHySX3cZa8Sg251JTUMH_4GVFlT-C-pb8xm16plQhsAhgnEYtUAmjBhVOI2UQFxP7-JOBFVxZ1Hm5XgmSsvfczp7Xusx_v7an3GmH9iXBQWlyzjA2bEIVyEMNJGTEa_iv-nagn_OY9untg7VJDDGkc-iAcpTTRzq7BpP8eh51nA&__tn__=%2CO%2CP-R
Giocavano al pallone, alla guerra, agli indiani. Forse dovrei dire: giocavamo; mi sembra molto probabile di aver partecipato a quei giochi, ma non ne ho nessun ricordo preciso. Quello che ricordo, invece, è di aver guardato altri ragazzi giocare. Erano giochi deliziosi. Quella finestra è, sicuramente, uno dei luoghi, o meglio delle situazioni, che mi hanno spinto a voler essere un poeta, a voler scrivere delle poesie. Per molto tempo ho pensato che una poesia dovesse essere come quella finestra. Mi sembrava che una poesia fosse un vetro attraverso il quale si potevano vedere molte cose – forse, tutte le cose; però un vetro, e il fatto che il vetro fosse trasparente non era piú importante del fatto che il vetro stesse in mezzo, che mi isolasse, mi difendesse. I giochi erano al di là del vetro, mentre io ero al di qua. Credo che non riuscirò mai a far capire la straordinaria delizia di questa situazione.
un osservatorio difesissimo e trasparente… per guardare la vita – cioè, forse, per non viverla….
dilemma fra responsabilità e irresponsabilità della poesia di fronte alla vita
L’ascensore non c’era. C’era spazio da vendere per pianerottoli e scale.
sogno di felice autoemarginazione
Volevamo arrivare io con la mia vista da talpa, tu simulando una zoppaggine lieve e tetra, alla spianata dove suona la banda. Sí, sapevo «soltanto marce militari»
non c’è bisogno d’ombrello quando nevica dicevi togliendo con le dita manciate di neve dal colletto
quei nemici cosí facili da perdonare
sui loro reciproci regali da quattro soldi sulla squisita avarizia lombarda del loro pranzo del 25/12 per organo e ossi, flauto e digiuno
quando l’angelo del cherosene sbatte lo sportello di mica,
Fu allora (c’è chi ancora se ne pente, chi ci ricama, incosciente, stemmi di catene) che insieme, tremando, cominciammo a dubitare sediziosamente del verbo del questore.
a nessuno venga piú in mente di mettersi a strillare che a bruciare il Reichstag non sono stati i comunisti.
La tenerezza del guscio d’uovo dolcemente svuotato con la bocca
Oh fossi morto prima, nel deserto, come muoiono i cammelli che si fidano troppo del proprio gozzo!
«tutto quello che posso dire della mia religiosità è che sono un non-ateo»
André Gide, ha detto che una delle poche prove, per lui, dell’esistenza di Dio e della divinità, della realtà del divino, stava proprio nella «insuperabile bellezza» del Vangelo, una bellezza che «non si può spiegare in termini umani».
andavo a scuola, poi mi ammalavo o fingevo di ammalarmi o credevo di ammalarmi.
Qui, diceva mio padre, conveniva venirci col coltello…
Ma quello che hanno fatto, distruggere le case, distruggere quartieri, qui e altrove, a cosa serve? Il male non era lí dentro, nelle scale, nei cortili, nei ballatoi,
Nasce da un rimuginare mentale perlopiú. A volte è un’immagine che si insegue, a volte è un suono, un fantasma sonoro… la poesia è qualcosa che si impone a noi, non qualcosa che noi imponiamo a noi stessi o alla realtà.
Sparire era piú lento e facile quando tu sei sparita.
le spoglie del futuro
quando alle mie carezze smetterai di bagnarti,
Un giorno o l’altro ti lascio, un giorno dopo l’altro ti lascio, anima mia.
Però sto fermo, intanto, come sta fermo un ramo su cui sta fermo un passero, m’incanto…
Meglio che tu non sappia con che preghiere m’addormento, quali parole borbottando nel quarto muto della gola
Ti muovi nel sonno. Non girarti, non vedermi vicino e senza luce! Occhio per occhio, parola per parola, sto ripassando la parte della vita.
Un mio grande e intelligentissimo amico, Piergiorgio Bellocchio, ha dato addirittura un’interpretazione sociologica di questa mia insistenza sul tema della morte, dicendo che è il mio modo di mascherare, interpretare la cattiva coscienza della borghesia
Preghiere per i morti – tutta qui la mia fede? So solo che ogni sera, cosí rispondo, aguzzo la mia povera vista nel buio per scoprire chi piú m’aspetta,
Non piú della perenta pelle in cui vive, da cui sguscerà per vivere la serpe è questo niente che ci separa, aria da foglie, gente che aspetta pallidamente di qua e di là d’una lapide, i non morti ancora dai non ancora risorti10.
anche Piazza Fontana con le sue quattro piante stente e il suo perimetro sfuggente come se ormai nessuna geometria fosse non dico praticabile ma neanche concepibile piú che una piazza vera e propria è il rimpianto o il rimorso d’una piazza
l’acquazzone tipicamente lombardo-prealpino del pomeriggio di Ferragosto
I sei regolamentari barriti della sirena,
una veglia assai piú allegramente insensata che angosciosa.
i gesti furiosamente immobili… piccoli, monumentali teatrini di misericordia…
Il viaggio assurdo e rischioso che mio padre affrontava ogni sera e ogni mattina
non dire di un uomo che è felice finché non è morto.
penso che l’origine del linguaggio vada cercata nel canto, e l’origine del canto nel bisogno di riempire con un suono un’anima umana sovradimensionata e alquanto vuota.
un basso ostinato di soddisfazione, come il ronzio del traffico che culla il cittadino quando s’addormenta,
Non c’è niente di male nei rituali, sono stati inventati per facilitare i passaggi imbarazzanti.
Poi mette su un altro disco: le sonate di Scarlatti, musica sorniona
Agli esseri piú belli si chiede una progenie sí che mai non perisca la rosa di bellezza
Lei potrebbe ancora salvarsi con una bugia, sgusciargli via. Ma è troppo confusa, e l’attimo passa.
Melanie! – dice, cercando di pronunciare il nome in tono lieve. Ma ormai ha dimenticato come si corteggia.
come un coniglio quando le mascelle della volpe si chiudono sul suo collo.
Ha il viso tirato; David si prepara a un fiume di parole rabbiose, a una scenata.
A dispetto delle circostanze, David sente il solletichio del desiderio.
E adesso ecco che lei è in casa sua, con l’inevitabile scia di complicazioni.
David ha smesso da lungo tempo di stupirsi della vastità dell’ignoranza dei suoi studenti. Post-cristiani, post-storici, post-alfabetizzati, potrebbero essere usciti da un uovo non piú tardi di ieri.
L’uomo che ha parlato è piccolo, magro, con le spalle curve. Indossa un abito blu troppo grande e puzza di sigaretta.
lanciando un’occhiataccia alla figlia, sfidandola a obiettare.
il dito paterno macchiato di nicotina.
Quei bisbigli pieni di maligna soddisfazione.
Sgombriamo subito il campo, – dice l’avvocato, – sono vere le accuse? – Quanto basta. Avevo una relazione con la ragazza. – Seria? – La serietà migliora o peggiora le cose? Dopo una certa età tutte le relazioni sono serie. Come gli infarti.
ti consiglio di cercarti un avvocato donna
Qualcuno su cui contare quando arriva il peggio: la caduta in bagno, il sangue nelle feci.
un ostinato improntato perennemente all’ infervorata recriminazione.
sopportare le estasi degli esseri disgustosi.
partì la parte consolatoria dei discorsi… Nella vita ci sono cose piú importanti della prudenza…. Ci piacerebbe trovare un modo perché tu potessi continuare la tua carriera universitaria. In questo coro di benevolenza, – dice David, – non odo voci femminili.
Violenza: stava aspettando questa parola. Pronunciata con la voce vibrante della virtú offesa.
Il sorriso della ragazza non ha cedimenti.
Mentre mangia si sente addosso gli occhi di Lucy. Deve stare attento: niente disgusta un figlio piú del corpo dei genitori mentre esplica le sue funzioni.
gli toccherà essere ordinato.
Ritrattazione, autocritica, pubbliche scuse. Sono una persona all’antica, preferisco essere messo al muro e fucilato. Farla finita.
Le donne che non fanno alcuno sforzo per essere attraenti non gli piacciono.
Cosí, quando Bev Shaw apre la porta, LUI fa buon viso a cattivo gioco, anche se il puzzo di urina di gatto, di rogna canina e di lisoformio gli dà il voltastomaco. La casa è esattamente come la immaginava: arredamento di infimo ordine, un’accozzaglia di soprammobili (pastorelle di porcellana, campanacci da mucca, uno scacciamosche di piume di struzzo), il lamento della radio, il cinguettio degli uccelli in gabbia, gatti dappertutto e sempre fra i piedi.
gli animalisti mi sembrano come certi cristiani. Cosí gioiosi e pieni di buone intenzioni che alla fine ti viene una gran voglia di stuprare e saccheggiare il mondo intero. O di prendere a calci il gatto.
un momento consacrato ai maschi e ai loro piaceri.
Puzza lontano un miglio di servizio socialmente utile.
Si concentri su qualcosa di consolante e di energico. I cani sentono l’odore dei pensieri.
Le venuzze delle orecchie traspaiono in una filigrana rossa e viola.
spara una breve raffica di palline sul pavimento… la padrona finge di rimproverarlo.
Il caprone trema, lancia un belato: un suono orrendo, basso e roco. Quando la crosta si stacca, David vede che la ferita, ancora aperta, è piena di larve che dimenano nell’aria la testolina cieca. Rabbrividisce. – Mosca carnaria, – dice Bev Shaw.
Riscoprendo nell’adulterio tutto il tedio del matrimonio.
Io mi appello ai diritti del desiderio, – dice. – Al dio che fa fremere anche gli uccellini. Nessun animale può considerare giusta una punizione perché ha seguito i suoi istinti.
Camminano in fretta, con lunghi passi da contadino.
Ha la faccia piatta e inespressiva, gli occhi porcini;
Si schiaffeggia il volto come un pazzo, mentre i capelli crepitano e prendono fuoco; si getta di qui e di là, lanciando mugghii informi che non nascono dalle parole ma dalla paura.
grida, e ripete questo urlo finché nella sua voce s’insinua una punta di follia.
nell’abbraccio Lucy resta rigida come un bastone, senza cedere di un millimetro.
L’orologio a muro segna le 17:45. David chiude l’occhio buono e scivola in una specie di deliquio in cui le due sorelle continuano a bisbigliare tra loro… Quando riapre gli occhi l’orologio segna ancora le 17:45. Che sia rotto? No: la lancetta dei minuti ha uno scatto e si ferma sulle 17:46. Passano due ore prima che l’infermiera lo chiami,
Possibile che Bill Shaw, che è nato a Hankey, a meno di duecento chilometri da lí, e lavora in un negozio di ferramenta, conosca cosí poco il mondo da non sapere che esistono persone poco propense a fare amicizia, persone il cui atteggiamento nei confronti dell’amicizia fra uomini è corroso dallo scetticismo?
È costretto a chiamare Bill Shaw e a subire l’ignominia di farsi aiutare a uscire dalla vasca,
Forse si sbaglia a credere che Lucy sia omosessuale. Forse preferisce semplicemente la compagnia femminile. O forse è proprio questa la definizione delle lesbiche: donne che non hanno alcun bisogno degli uomini.
Lucy regge il suo sguardo, con il collo rigido e gli occhi scintillanti.
Per la prima volta ha un assaggio della vecchiaia, quando diventerà un uomo spossato, senza speranze, senza desideri, indifferente al futuro…. non resterà che l’involucro di una mosca in una ragnatela, fragile al tocco, piú leggero della pula,
Nessuno dei due ha fame, ma mangiano lo stesso. La cena è un rito, e i riti facilitano la vita.
Quanto piú divora, tanto piú diventa famelica.
Intere parti del codice linguistico inglese si sono ispessite, hanno perso le articolazioni, la capacità di esprimere, la facondia… la storia di Petrus ne uscirebbe artritica, stantia.
Un cospiratore, un intrigante e senza dubbio anche un bugiardo, come i contadini in ogni parte del mondo. Onesto lavoro e onesta furberia.
Non gli importa di come riuscirà a strappare le parole giuste a Petrus, in questo momento gli preme solo sentirne il suono.
la carne viene mangiata, le ossa vengono frantumate e trasformate in mangime per polli.
Se un’aggressione di quel genere segnasse per sempre? Trasformasse la vittima in una persona diversa e piú cupa?
l’inglese cui attinge con tanta disinvoltura è una lingua stanca, friabile, rosa all’interno dalle termiti. Solo dei monosillabi ci si può ancora fidare, e neanche di tutti.
Sfrega indice e pollice insieme. – Soldi, soldi, sempre soldi.
Volteggia per conto suo, in quel modo solipsistico tanto di moda ai nostri giorni.
sul recto il profilo dell’acida Vittoria, regina et imperatrix, sul verso gnu o ibis rampanti.
frasi ben tornite che s’impennano per poi ridiscendere.
le zampe si contorcono e l’occhio si appanna.
Non capisce che cosa gli stia succedendo. Fino a oggi gli animali gli erano quasi indifferenti….
come una suora che si lascia violentare per ridurre la quota di stupri nel mondo?
La donna telefona all’uomo che la importuna e gli dice: «Ci sto».
Veloce ed efficiente; per nulla africano.
Non è difficile immaginare Lucy fra dieci anni: una donna corpulenta con la tristezza dipinta in viso, infagottata in vestiti fuori moda, che parla con i suoi animali e mangia da sola. Bella vita.
e sorride, mostrando i denti gialli di nicotina.
È conscio dell’irritazione nella sua voce, ma non fa nulla per dominarla.
come se qualcosa l’avesse roso dall’interno lasciando solo il guscio vuoto del suo cuore.
È stato sconvolgente scoprire di essere odiata
«È impossibile che stia succedendo, – si diceva mentre gli uomini la tenevano ferma;
Mi sembri una delle tre scimmie, quella con le zampe sugli occhi.
sente il battito del suo cuore che scandisce il ritmo dell’esametro.
l’impressione di essere sbirciato da un rapace chiuso in un sacco.
E anche lui, David Lurie, bofonchia: – Amen
conversa piacevolmente, colma i silenzi.
La vita di campagna in tutta la sua imbecille semplicità.
in un modo o nell’altro riescono ad arrivare in fondo alla cena.
dopo una certa età si è troppo vecchi per imparare. Si può essere solo puniti, duramente puniti.
si vede con i capelli bianchi, curvo, mentre si trascina fino al negozietto all’angolo per comprare mezzo litro di latte e mezza forma di pane; si vede seduto alla scrivania con lo sguardo perso, in una stanza piena di carte ingiallite, ad aspettare che il pomeriggio volga al termine per potersi preparare la cena e andare a letto… troppo demoralizzato per prendere iniziative. ..
Superman che china la testa mentre viene sgridato da Lois Lane.
«Secca. È ormai secca la fonte di ogni cosa».
Metti le parole sulla carta, si dice. Dopo sarà tutto piú facile. Cercherai con calma fra i maestri – Gluck, per esempio – plagiando melodie e forse – chi può dirlo? – nuove idee.
«timida come una gazzella», diceva di lei
Libertà di parola. Libertà di tacere…. L’hanno condannato per il suo stile di vita. Per atti contro natura: per avere sparso seme vecchio, seme stanco, seme incapace di vivificare, contra naturam.
una nota disdicevole su cui togliere il disturbo.
un gruppo di turisti con la faccia rubizza, contenti della loro adiposità,
Immagini ipnagogiche,
Chi l’avrebbe mai detto! Un giorno come gli altri, cielo limpido, sole tiepido, e d’improvviso tutto è cambiato,
nasconde il volto tra le mani, ansima, ansima e finalmente piange.
Assomiglia sempre di piú a una di quelle donne che trascinano i piedi nelle case di riposo bisbigliando da sole.
una rabbia cosí primitiva… Le frasi che per tutta la vita ha evitato con cura sembrano improvvisamente giuste e appropriate: «Dàgli una bella lezione, rimettilo in riga».
la mano gli formicola ancora per i ceffoni.
Gli torna un’immagine dell’Inferno dantesco: la grande palude stigia, con le anime che bollono nell’acqua come funghi.
Una mattina, alzando lo sguardo, vede le facce di tre ragazzini che lo sbirciano dalla sommità del muro di cemento. Si alza dalla poltrona, i cani si mettono ad abbaiare, i ragazzi si lasciano cadere e se la danno a gambe ululando di eccitazione. Che bella storia da raccontare a casa: un vecchio matto che canta da solo in mezzo ai cani!
è consapevole che il cane lo adora. Senza una ragione, incondizionatamente, David è stato scelto; quel cane morirebbe per lui, ne è sicuro.
la parte meno bella del corpo di una donna, la meno espressiva, dunque forse la piú commovente.
come sia possibile entrare in una stanza all’apparenza normale e non uscirne piú.
… relying on The Merchant of Venice as the source for our image of Shakespeare’s attitude toward money means that we’re getting an impression that is about as reliable as depending solely upon Macbeth as the source for Shakespeare’s attitude towards marriage…
… this kind of incomplete evidence is a plague in current discussions of markets and literature…
… if one Googles, for example, “Shakespeare and economics” one will turn up thousands of results relating to Merchant… Similar searches on “Dickens and economics” will lead equally rapidly and often to A Christmas Carol and Hard Times…
… “a world of merchants— every one of whom is honest generous and admirable.…There is not a single lie or deception, not a single crooked, devious, or dubious monetary dealing in the play. Contracts are honored, and it is a matter of shame not to do so. Money in the play is neither filthy nor corrupting. No one is self-conscious about it, and no one is either greedy or miserly. It is taken as perfectly normal not to cheat and to expect not to be cheated.”…
… waste of potential human capital that occurs when young men are not expected to engage in the world of work… character-destroying qualities of financial irresponsibility….
… Smith’s opinions and politics can depend, more or less entirely, on whether they have read Wealth of Nations or Theory of Moral Sentiments…
… two churchmen persuade Henry to invade France in order to distract him from a bill pending in parliament that would take church lands for the Crown…
… the play contains some good lessons about the value of diversifying one’s investments… importance of avoiding the sunk cost fallacy… need for marine insurance…
… It is also about the nefarious union organizer, Slackbridge, who willfully destroys the character and life of the honest and forthright Stephen Blackpool when he declines union membership…
… The surest way to write a bad novel, after all, is to write it because you really want to teach…
… every time you’re telling a good vs. evil story, you’re basically lowering your IQ by ten points or more…
… impulse to become a writer suggests a fundamental fiscal incompetence…
… No man but a blockhead ever wrote, except for money…
… Deirdre McCloskey’s Bourgeois Virtues and Bourgeois Dignity, Michael Watt’s Literary Book of Economics, the novels of Russ Roberts… Cox and Cantor’s Literature and the Economics of Liberty, the Harry Potter scholarship Sturgis references…
… scholarship in the “medical humanities” would have seemed absurd…
… reality television shows like Project Runway where fashion designers compete to show their own collections and get funding to start/ support their own businesses, or Shark Tank where entrepreneurs compete for venture capital, I’m not so worried that our cultural productions are killing our entrepreneurial drive… anti-Statist and arguably anarchist Young Adult best sellers in the Hunger Games trilogy… the unschooling stance and praise for quirky individualism of the Mysterious Benedict Society… the music videos by John Papola, Russ Roberts, Remy, and Dorian Electra. (It’s a new age of political satire, and the YouTube video is our broadsheet, my friends.)… Iron Man and Batman posed above the slogan: “Money: Best Superpower Ever.”… Hilary Mantel’s success with novels about Tudor politics— novels crying out for a good solid public choice exploration of the problems inherent in political action… self-publishing, which does nothing, I admit, to disprove Sturgeon’s Law, but which goes a long way to hearten those who like emergent orders instead of top-down organization…