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giovedì 14 novembre 2019

IL PARADOSSO DELL'AUTISMO

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IL PARADOSSO DELL'AUTISMO
Sarebbe questo: la base genetica dell'autismo è correlata ad un'intelligenza media superiore ma le persone autistiche, per contro, hanno un'intelligenza inferiore alla media.
Quanto alla prima affermazione, sappiamo che i parenti delle persone autistiche hanno un'intelligenza superiore alla media. Il 13% delle persone con la diagnosi, per esempio, hanno genitori ingegneri contro il 5% del gruppo di controllo. D'altronde se l'autismo diminuisce le probabilità di riprodursi, come mai ci sono in giro tanti autistici? E' evidente che il cocktail genetico da cui derivano - se le dosi sono corrette - produce anche dei vantaggi. Anzi, il fatto che gli autistici siano in aumento è presumibilmente un effetto dell'IQ crescente nella popolazione.
Puo' anche darsi che l'intelligenza delle persone autistiche non sia misurata correttamente a causa dell'ansia che questa gente ha durante i test, che comportano pur sempre una qualche interazione sociale. Si sospetta poi un effetto selezione poiché i testati sono i medicalizzati, ovvero i casi più problematici. Ad ogni modo le cause dell'autismo sono essenzialmente tre: 1) ereditarietà (52%), 2) mutazione (3%), 3) incidente durante il parto (4%), 4) altre misteriose (41%). Sembra che siano essenzialmente le ultime tre a far crollare l'IQ medio del gruppo. Sia come sia, tutte queste considerazioni non sembrano in grado di risolvere il paradosso.
Ma perché una combinazione genetica che promuove l'intelligenza degenera in questo modo così doloroso? Di solito ci si appella ad un modello torre/fondamento: più alta è la torre, più solido deve essere il fondamento, in caso contrario crolla tutto e ci ritroviamo con il soggetto autistico. Ad ogni modo, se abbiamo un'idea di cosa sia la "torre" non ne abbiamo nessuna su cosa sia il "fondamento".
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martedì 11 dicembre 2018

CAPIRE I MATTI

CAPIRE I MATTI

Ecco una possibile bussola: autismo e schizofrenia sono disturbi opposti.
Lo SCHIZOFRENICO è patologicamente creativo ma manca di logica. Fuma molto, ha uno scarso senso della sua persona che vede sempre immersa e confusa con l’ambiente circostante; è un non conformista con una comunicazione disordinata e piena di superstizioni. In forme lievi questi “vizi” si accompagnano con una particolare abilità nel leggere la mente altrui e comprendere le dinamiche sociali. Tanto per dire, rientra nello spettro schizoide la personalità carismatica e con notevole successo sociale (i politici sono spesso “schizzati”). Queste forme lievi, del resto, sono ben rappresentate negli ascendenti del matto.
L’AUTISTICO è patologicamente razionale, manca di creatività, fuma pochissimo e ha un grande senso della sua persona, che tiene ben distinta (direi isolata) dall’ambiente circostante e dai rischi di contaminazione. La sua cognizione è meccanica, pensa solo in termini logici e di regole. Anche nel rapportarsi con gli altri cerca delle regole precise da seguire: è chiaro che va presto nel pallone, da qui il suo odio per la vita sociale. In forme lievi queste personalità sono particolarmente versate per le STEM, il mondo moderno apprezza queste doti (nella programmazione software, per esempio, gli “spettri autistici” sono ben accetti). A proposito, la forma lieve è quasi sempre presente negli ascendenti del matto.
Cos’hanno in comune? Che sono patologie. Che parliamo di matti. Nello schizofrenico l’empatia arriva fino ad impedire la distinzione tra sé e il lago di Garda. Nell’autistico la razionalità arriva fino a respingere qualsiasi informazione dal mondo esterno perché non classificabile secondo rigide categorie.
Problema: gli uomini predominano di brutto tra gli autistici ma prevalgono leggermente anche tra gli schizo.
Soluzione: cio’ è dovuto probabilmente alla maggiore varianza caratteriale degli uomini. Infatti, se allarghiamo l’analisi all’intero “spettro” gli uomini prevalgono tra gli autistici e le donne tra gli schizo.
A proposito: l’autistico non lo freghi mai con la mano di gomma, lo schizo ci casca sempre.

https://www.youtube.com/watch?v=sxwn1w7MJvk


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venerdì 2 febbraio 2018

Origini dell'autismo

Origini dell’ autismo, due teorie:
1) le vaccinazioni causano l’autismo.
2) una combinazione indefinita di sostanze ambientali patogene, agenti infettivi e/o genetici potrebbe contribuire a causare l’autismo.
La seconda spiegazione non fa male ai bambini, la prima fa bene ai genitori.
“Clever, surprisingly fast-paced, and enlightening.” —ForbesMost new products fail. So do most businesses. And most of us, if we are honest, have experienced a major…
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sabato 20 gennaio 2018

Tutti più autistici con internet. Corso di sopravvivenza Nell'era dell'abbondanza.

Possiamo sempre più tempo a leggere libri e stare su internet, viviamo dentro di noi. La nuova economia è incentrata su noi stessi e sulla nostra interiorità. Il potere creativo degli individui. Siamo tutti un po' più autistici. Non c'è nulla di male.

C'è chi vive di informazioni che elabora dentro di sé. Oggi questa gente ha un vantaggio. Ieri era considerata handicappata.

Vogliamo Essere sorpresi e la funzione Random dei nostri stereo è gettonatissima. Ma deve presentarsi nell'ambito di un contesto in cui abbiamo il controllo. Il controllo è tutto.

La qualità sonora è oggi un fattore secondario. L'abbondanza ha preso il sopravvento.  Le competenze sulla qualità Sono svalutate quelle sul trattamento della quantità sono esaltate.

Oggi si spende molto più tempo fatica Nel organizzare la percezione. Ordine mentale, schematizzazione Questi sono i beni primari. Un'esistenza telematica Ben ordinata.

ordinamento mentale crea significato e interpretazione. Il web valorizza alcuni punti di forza dell'autismo. L'uso appropriato della cultura è l'attività imprenditoriale più diffusa. Cultura come playlist. Tutto si mischia, tutto sicuramente. Fotografie personali insieme alle canzoni preferite. Una memorabile narrazione emotiva sulla famiglia.

Oggi non si legge un libro, ci si muove agilmente in una foresta di libri. Non conta saper leggere un libro ma saper saltare opportunamente da un libro all'altro. Conta saper collezionare le informazioni  e riordinarle su misura per le nostre esigenze. Cultura come playlist.

Imporre coerenza a una massa caotica di dati.

L'autistico si sente sopraffatto quando non riesce ad organizzare la massa informe di dati che gli piomba addosso.

mercoledì 9 dicembre 2015

Yes We Can di Tyler Cowen

Yes We Can di Tyler Cowen
  • premessa: non siamo razionali, siamo diversi, siamo liberi. quindi? quindi che ognuno crei la sua via
  • cap1 tag e stringhe: l' homo hordo
  • autismo: l era dell'informazione rivaluta certi stili cognitivi (classificare, ordinare...)
  • autismo: mix di debolezze e forze cognitive. forza: capacità organizzativa. erudizione di certi aut. debolezze disorientamento smarrimento manca un quadro generale
  • autismo: casi patologici ma anche persone semplicemente diverse. esiste la diversità!
  • autismo: introversione contatto oculare tono diretto tono impersonale ripetitività insistenza gusti difficili
  • autismo: niente voglia di socializzazione o umorismo o solidarietà? No, solo incapacità a capire
  • autismo: origine genetica. molti bambini e gli adulti? nn li notate: spesso sono persone molto competenti
  • il caso di vernon smith simon baron cohen craig newmark
  • sowell: teme diagnosi fallaci. nn afferra il problema: la diagnosi è corretta. è l autismo che ha anche punti di forza
  • autistico: si sente sopraffatto dal mondo: troppa info da organizzare. la ns esp con la rete
  • organizzare lo smartphone. la sorpresa programmata del shuffle
  • qualità sonora: oggi secondaria. la selezione sulla quantità è primaria
  • l investimento più produttivo: l'organizzazione del pensiero personale. saper produrre tag. saper produrre stringhe
  • cultura: tag e stringhe. ovvero organizzazione mentale. siamo chiamati a diventare tutti un po' più autistici
  • foto: una narrazione emotiva della famiglia
  • imporre coerenza ad una massa di dati
  • homo ordo
  • vi piace ordinare, collezionare, organizzare... potreste avere successo
  • cultura. oggi più disponibile
  • cultura: oggi l' accesso è più autonomo
  • cultura: molti si lamentano di quanto sia scadente
  • oggi viaggiare è facile, tutto è a distanza di un click. conseguenze? la frammentazione: si privilegia la frammentarietà e la leggerezza. non un album ma una canzone.non una sinfonia ma un movimento. bocconcini assaggi da archiviare e riordinare secondo la vs creatività
  • la scossa della novità. se manca vi rivolgete altrove
  • ansia: consumiamo sapendo che a distanza di un clic c'è qualcosa di meglio
  • si adora sia iniziare che finire i libri
  • teorema alchian allen: se a due beni (es di alta e di bassa qualità) viene aggiunta una somma fissa il consumo del bene più qualitativo aumenta.
  • oggi ci nutriamo di playlist ma il loro contenuto è su misura e qualitativamente superiore
  • l accusa: deficit di attenzione: accusa costante: dal romanzo al fumetto al rock.
  • google accorcia i ns archi di attenzione ma qs è una via verso la stupidità? nicholas carr pensa di sì
  • controeffetto1: google amplia i ns archi di attenzione con il contatto con cose più interessanti
  • controeffetto2: google stimola l'attenzione sul quadro generale: posso sempre seguire la storia che mi interessa
  • conclusione: nn esiste sovrainformazione, esiste incapacità di fare ordine
  • l autoassemblaggio: nell'opera del 7/800 c'era tutto: gioia, paura, morte... oggi non ci sono opere con tutto dentro. per avere tutto prendiamo un po' qui un po' lì e assembliamo. non latitano i capolavori perchè il capolavoro è un fai da te
  • importante ieri: conoscere i classici. importante oggi: sapete assemblare il vostro capolavoro?
  • capolavoro contemporaneo: si colloca nell interiorità, per qs molti non lo vedono negandone l'esistenza
  • similitudine. cultura del passato: rapporto con l'amante. cultura del presente: matrimonio.
  • è costoso contattare l'amante, e quando lo fai pretendi che sia un esperienza memorabile. la moglie è sempre intorno a te e quel che conta è stabilire una quotidianità
  • tesi: chi è felicemente sposato ha una vita interiore più ricca ed è mediamente più soddisfatta. ergo: la cultura ti attrae? nascere oggi è una fortuna.
  • cap4 la comunicazione in rete
  • tesi comune: la comunicazione virtuale  manca d'intimità. problema: in sè è oggettivamente più intima e sfumata rispetto a quella diretta.
  • internet parifica: tutti hanno una chance. internet esalta l'interiorità (non è mera astrazione)
  • sms e mail: ci si apre di più
  • costruire la propria immagine, taroccandola anche un po', è importante per essere felici
  • cass sunstein: il web estremizza le posizioni politiche. vero ma la politica nn è un tratto fondamentale per molti
  • cap5 scuola e modernità
  • scopo della scuola: farvi diventare un po' più autistici: più concentrati sul particolare
  • nerd: ama imparare ma non ama la scuola considerando segnalatoria
  • scuola segnalatoria: non s'impara granché ma si segnala il proprio valore. forse esagerano amplificando la propria esperienza personale?
  • perchè non decolla la scuola online? la presenza fisica motiva così come l interazione con gli altri allievi. l istruzione è un po' un teatro. se tenete conto di qs fatto capite meglio l'essenza dell'educazione
  • studiare l'effetto dell'istruzione: le medicine si paragonano ai placebo ma l'istruzione a cosa si paragona? ci vorrebbe una finta università
  • cap6 storie e narrazioni
  • se comprate una scarpa comprate la storia in essa incorporata: thomas schelling
  • qs fatto mette in crisi l economia tradizionale: le motivazioni degli individui sono più complesse. perchè uno stoico vuole soffrire?
  • nuova economia: le persone sono diverse, la cultura e le storie sono tutto (l incentivo complesso)
  • per avere una storia che piace dovete avere un problema da risolvere. nota: nel metodo classico il problema era trovare la soluzione, ora è trovare un problema da risolvere
  • una buona storia ordina la visione creando punti focali. la cultura è una storia condivisa. schelling
  • autistici: non sanno condividere storie ma qs è un inconveniente relativo oggi che con tanta info possiamo parlare analiticamente senza bisogno di punti focali. es un autistico non sa quando l altro ha finito di parlare ma se comunica via social qs nn è un problema
  • problema1: la storia semplifica e molte sorie sono troppo semplici
  • problema2: spesso le storie realizzano unione per confliggere con più potenza
  • problema3: una buona storia puo' ingannarci
  • nozick: la realtà mantiene un suo primato sulle storie: vedi esperim della macchina dell esperienza. ma forse anche la mente è una macchina dei sogni.
  • cap7 eroi autistici
  • holmes
  • cap8 la bellezza
  • i gusti divergono. a volte perchè diverge il modo di pensare
  • gusti diversi? di solito si guarda a cultura, istruzione... perché non guardare nei neuroni?
  • sacks: musicophilia. un tipo colpito dal fulmine che comincia ad appassionarsi di musica
  • musica e autismo sono abbastanza connessi
  • molta musica atonale è apprezzata dai neurologicamente diversi. forse perchè organizzano diversamente i suoni che ascoltano
  • le musiche atonali: una conseguenza dello specialismo. musica di nicchia
  • Cap9 politica
  • Progetto nerd: overcoming bias
  • L aut nn è egocentrino nn ha effetto dotazione. Poù cosmopolita neno status seekers
  • Le guerre spesso nascono da effetti dotaz
  • Ait: etica semplice scheletrica. Astratta. Hayek apprezerebbe
  • Aut: conosce xchè ordina. La mente ha un ruolo attivo. Kant apprezzrrebbe
  • Propensione a considerare vere certe regole asyratte: la chiave del successo di certe nazioni. Russia e sudamerica: menti poco astratte
  • L aut teme la vita sociale: il web una salvezza che lo rilassa
  • Colpo di fortuna: primato dello scritto
  • Altra fortuna: primato dei commerci. Lo scambio trasforma la diversitá in fortuna anzichè iattura. Ognuno ha una nicchia x primeggiare
  • Tour: tokyo (passioni totalizzante) finlandia (nn incrociare gli occhi)
  • Paradosso di fermi: xchè nn si fanno vivi? Perchè le civiltá avanzate vivono nell interiorità
  • +++++++++++La vita culturale di ieri è un po’ come l’adulterio: estemporaneo, rischioso e con grandi picchi emozionali.
  • Oggi assomiglia al matrimonio: stabile e ad intensità costante.
  • Sono dell’idea che chi è sposato abbia una vita interiore più ricca e soddisfacente.
continua


 

sabato 14 novembre 2015

What is the Right Number of Women? di Garett Jones


What is the Right Number of Women? di Garett Jones
  • problema: perché ci sono poche economiste?
  • tesi: per questioni di gusto/abilità
  • premessa: nell accademia sono presenti solo persone con abilità superiori alla media
  • un dato di fatto: l impatto degli ormoni sul cervello
  • evoluzione: ruoli riproduttivi diversi. difficile pensare che l evoluzione non selezioni differenze.
  • l evoluzione non ha ome obiettivo la parità di genere
  • chi vince in accademia: chi dà tutto tra i 25 e i 39 anni.
  • i maschi possono spostare la paternità a piacimento le femmine no.
  • fatti: genoma: una differenza dell 1/2% tra uomo e donna. quanto quella tra uomo e scimpanzé maschio. o donna e scimpanzé femmina.
  • cervello: maggiore testosterone nell uomo
  • il t puo' essere iniettato: più t più abilità di manipolazione spaziale (pensiero astratto)
  • differenze nell ippocampo: nelle donne maggiore memoria spaziale
  • peso cervello: maggiore negli uomini
  • connessione cervello: maggiore nelle donne
  • il peso infrasesso è correlato all iq ma la connessione ha effetti compensativi
  • mri: uomini e donne risolvono gli stessi problemi usando aree del cervello diverse
  • test score: varianza maschi più elevata specie in matematica
  • Uomini: maggiore abilità matematiche; donne: maggiori abilità aritmetiche. uomini: meglio nei test attitudinali di math; donne: meglio nei test di miglioramento in math
  • uomini pià soggetti ai disordini mentali (vedi autismo)
  • meta studi: uomini meglio nello spazio astratto, donne meglio nel linguaggio
  • meta studi: donne più empatiche e coscienziose; uomini più aggressivi
  • conclusione: per com è oggi l'economia avvantaggia gli uomini e non sorprende che siano sovrarappresentati. domani le cose potrebbero cambiare. esempio: se la storia economica prendesse il sopravvento vedremmo molte più donne.
continua

mercoledì 11 novembre 2015

Ever wonder why di Thomas Sowell

Ever wonder why di Thomas Sowell
  • Il bello dell economia: il soggettivismo
  • Due approcci: spiegare i fenomeni umani con circostanze esterne o con l interioritá
  • Guerre culturali: over confidence tipico degli esperti che pontificano fuori dalla loro disciplina.
  • Sacro vs trade off. L empirismo trascurato
  • Teagan e arafat. Xchè il nobel solo al primo. Guardiamo ai risultati.
  • Immigrazione: ne abbiamo bisogno? Dipende dal prezzo.
  • Gli immigrati nn sono tutti uguali. Le differenze nn sono stereotipi ma fatti.
  • L odio x gli economisti che ricordano: nessun pasto è gratis. Es. della sanitá: i prezzi non sono i costi, se si abbassano i prezzi significa solo che paga qualcun altro
  • I profitti enormi danno scandalo? Ci si ricordi quanto ci fanno risparmiare. privatizzazioni.
  • Il costo del no profit ricade su di noi: regolamentazione e processi facili.
  • Grande depressione. Roosvelt = hoover. E 1987 = 1929
  • Benefit have cost. Guardiamo l insieme o colpiremo i monopoli solo xchè abbassano i prezzi.
  • Perchè nn far pagare gli ambientalisti x i loro errori?
  • Sanità canadese: code e mercato nero. Uda: leader nell innovazione. Chi deve imitare chi?
  • Il bel grido: diamo ai poveri una casa e una cura medica. I guai cominciano quando si vuole agire aiutando SOLO i poveri esempio coi buoni. I poveri nn votano
  • nelle società moderne il ricco dovrebbe essere un bene pubblico
  • perché i poveri del terzo mondo fan di tutto per essere sfruttati dalle multinazionali? forse solo per il trascurabile fatto che hanno un salario doppio rispetto alle alternative?
  • e chi si batte per salari più umani?: fa volar via le multinazionali verso i paesi ricchi dove i lavoratori sono più produttivi.
  • minimum wage. hong kong lo ha introdotto: disoccupazione dal 2 all 8.
  • pensioni. perhé nn privatizzare? perché è rischioso? ma il breve termine è molto più rischioso del lungo. diciamo che il controllo sui milioni fa gola ai politici. l'inps non è meno rischiosa, è che i rischi vengono trasferiti su terzi.
  • quote. non hai assunto abbastanza neri? sei incriminabile per razzismo. assumi un nero perchè nero al fine di rientrare nelle quote? sei incriminabile perchè assumi in base alla razza. il paradiso degli avvocati.
  • i benefici della diversità nell'educazione? praticamente nulli
  • i neri usciti dalla povertà: quasi tutti prima del 60, ovvero dei diritti civili.
  • le donne al lavoro devono dire grazie alle femministe? no, i tempi non concordano. il lavoro femminile inizia in concomitanza di pillola (meno figli) e lavatrice (meno lavori domestici).
  • quote per i neri nell ivy league. un umiliazione servita a poco: gli standard di ammissione più bassi hanno creato solo 1 maggiori abbandoni tra gli studenti neri 2 emarginazione tra gli studenti bianchi.
  • gun control. armi. prof malcom: storia parallela di crimini e pistole in usa e gb. nessuna relazione.
  • gun control. di solito si comparano usa e gb. perché non comparare svizzera e germania? o perché non prendere israele finlandia. oppure le campagne usa con le città?
  • gli incidenti con armi diminuiscono all'aumentare delle armi
  • avere un arma è utile: chi non l'ha, soprattutto se resiste, viene ferito più frequentemente.
  • i difensori dei poveri sono sempre stati i ricchi. anche a parole: da engels e marx in poi.
  • tagliare la burocrazia serve ad alzare i salari: oggi nella pa abbiamo i peggiori anche per il poco che si puo' offrire loro.
  • sinistra: si credono pastori. niente di male se non volessero trasformarti in pecora.
  • la sinistra: un talento nei giochi di parole
  • media bias. il mito del giusto mezzo: la verità è dove la trovi non necessariamente in mezzo
  • charles murray: le conquiste dell'uomo. un libro disturbante per chi vorrebbe livellare tutte le diversità. le conquiste non sono distribuite in modo uniforme né nel tempo né nello spazio. 
  • chi fa e chi insegna: chiinsegna critica continuamente chi fa perchè non ha fatto abbastanza bene. imbarazzante.
  • la sicurezza: una specialità dell intellettuale critico perchè nulla è sicuro. se un vaccino salva 100 bambini 2 moriranno per quel vaccino. inoltre l intellettuale ha la chiacchiera più sciolta, questo crea danni.
  • corto circuito del multiculti: crea ghetti. crea trasmissione culturale deleteria. nel ghetto chi va bene a scuola è preso in giro.
  • l errore multiculti: le probabilità di riuscire non equivalgono alle opportunità. contano le abilità e soprattutto la cultura. il welfare impedisce di mutare le culture che spesso impediscono ai giovani neri di spiccare il volo.
  • autismo: ottenuta la diagnosi arrivano i sussidi. ecco spiegata l esplosione. ma ottenuta la diagnosi ecco che si viene precipitati in un mondo a parte che non ci farà mai progredire. nello spettro autistico molti potrebbero progredire.
  • perché i neri vanno male a scuola? perchè sono svantaggiati? sì, ma solo dalla loro cultura. gli asiatici vanno molto meglio perchè lavorano più duro. nelle scuole del ghetto dove si lavoro duro i risultati sono migliori. ci sono scuole nel ghetto con risultati sopra la media.
  • la scuola di oggi: creativa fornitrice di autostima e ricca di materie extracurriculari. e il sapere tradizionale? 
  • teaching to the test? un pericolo ma esiste veramente? non sembrerebbe vista l ignoranza delle nozione di base, quelle richieste nei test.
  • imparare scoprendo? perderemmo un potere che ha solo l uomo: trasmettere la propria cultura.
  • imparare scoprendo: da mao a dewey ai sovietici. ma noi abbiamo i sindacati: le dittature constatato il disastro c hanno messo poco a mettere da parte il marcio.
  • scuola e lavoro. il lavoro ci chiede specializzati se la scuola ci vuole universali l incontro non ci sarà mai.
  • un buon insegnante: una volta era quello che ti insegnava di più. magari in modo poco appariscente. oggi non è più così.
  • esperienza da insegnante: lo standard dei neri è molto migliore quando non gli vogliono regalare uno standard più basso.
  • affirmative action: chi la difende in pubblico la rinnega in privato. vuole accattivarsi stampa e filantropia
  • la cecoslovacchia post prima guerra mondiale: un caso di quote finito molto male
  • rosa parks rifiutò di cedere il posto e divenne un eroe. non avrebbe mai potuto farlo se il trasporto fosse stato privato: nessuno avrebbe potuto ordinarle di alzarsi da un posto che aveva pagato.
  • il voto dei neri va a sinistra. perchè? i neri vogliono i vouscher, la sinistra no. i neri vogliono case, la sinistra leggi ambientali. i neri vogliono meno crimini, la sinistra più tolleranza.
  • amy chua: la democrazia è pericolosa da esportare specie se una minoranza domina il mercato.
  • i neri non si facciano spaventare dal delta iq coi bianchi. differenze ancora più grandi si presentano con le generazioni precedenti.
  • i neri chiedono una massa critica nei campus. ma gli studi ci dicono che la massa critica induce disprezzo nell acting white. per la crema nera meglio ambire al contatto con la crema bianca.
  • cicerone ai ricchi: evita lo schiavo britannico è duro di comprendonio. probabilmente era vero. arrivara dalle tribu che viveva in modo molto diverso. i gap ci sono sempre stati
  • the bell curve. stop al discredito dell iq test. pensiamo a colmare il gap.
conclusione



mercoledì 14 ottobre 2015

Against Against Autism Cures Scott Alexander

Against Against Autism Cures Scott Alexander
  • esiste un movimento x la libertà di cura degli autistici.
  • problema: l autismo è una malattia?...
  • la psichiatria ha categorie flessibili: depressione schizo: dalla quasi normalità all invalidità totale...
  • ma il range record spetta all autismo: c è il genietto e c è chi nn parla ed è continuamente violento...
  • x matthwes e silberman l autistico danneggia se stesso se lasciato solo. i guai che combina sono da imputare all istituzione...
  • le horror story sul trattamento degli autistici sono comuni e si capisce quanto le brutalità li danneggino. ma see ne deduce forse che nn abbiano bisogno di una cura?...
  • trattare bene l a. impedisce che le cose degenerino ma nn le normalizza affatto...
  • l a. soffre: il 30% è epilettico e ha sofferenze fisiche...
  • il 50% ha disordini cognitivi: schizo tourette ecc....
  • metà degli a. si ferisce e più di metà è aggressivo. le prob. di suicidio sono molto più alte. tutto in assenza di maltrattamenti. 3/4 hanno problemi alimentari. quasi tutti hanno problemi del sonno...
  • x i genitori la decisione di internare è dura sofferta e inevitabile...
  • matthewes e silberman accusano kanner di incolpare i genitori ma è quello che fanno loro condannando chi interna...
  • e l a. da grande? come sarà il suo outcome? varia da poor a very poor. zero lavoro. zer amici...
  • e l a. che se la cava brillantemente di cui leggiamo sui giornalu? esistono. ma vanno dal 4% al 10% della popolazione totale...
  • è chiaro poi che la vita in istituto è dura: altri scelgono x te!...
  • l a. è una malattia? l a. soffre? direi di sì: sono sensibili si feriscono hanno crisi epilettiche si suicidano.
  • se nn vogliamo definire il termine malattia definiamo almeno quello di sofferenza. un a. che vuole tagliarsi le dita nn sembra tanto felice della sua condizione...
  • frenare la ricerca di medicine al grido "nn è una malattia" è grave xchè ci mette nelle mani dei politici. vi fidate di più di un biologo o di un politico?...
  • il mondo senza autismo xde qlcs? sì gli a. hanno uno stile di pensiero unico...
  • se esistesse una cura preventiva genetica i genitori dovrebbero sottoporvisi
conclusioni

giovedì 27 agosto 2015

Autismi

Review of *NeuroTribes*, by Steve Silberman. uN GIUDIZIO NEGATIVO. http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2015/08/neurotribes-by-steve-silberman.html

venerdì 30 novembre 2012

Autistici alla riscossa

Ci mettono in guardia: il nostro mondo diventa sempre più ermetico e individualista, l' incomunicabilità la vince su tutto.

Uno potrebbe chiedersi: come invertire la tendenza?

Oppure, se è un tipo curioso: che diritto abbiamo di invertire una tendenza quando per molti si tratta di manna dal cielo?

http://www.nytimes.com/2012/12/02/magazine/the-autism-advantage.html?hpw&_r=1&pagewanted=all&

http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2012/11/the-autism-advantage.html

martedì 8 giugno 2010

Il segreto della musica atonale

La malattia mentale è descritta e diagnosticata sulla base delle "debolezze" comportamentali di chi ne è affetto, e questo vale anche per l' autismo.

Le "lacune comportamentali" dell' autistico derivano da un "saldo" negativo tra alcune disabilità ed altre abilità.

Già, non bisogna dimenticare che questi malati mostrano anche parecchie abilità sorprendenti e sopra la media.

Sono persone "informivore", con spiccata abilità nell' incontrare e schematizzare l' informazione caotica. Purtroppo sono prive di "filtri" in grado di orientare e limitare il loro incessante lavorio: noi non abbiamo bisogno della loro enorme capacità tassonomica visto che siamo in grado di scremare gran parte del superfluo, magari sfruttando attraverso la nostra "soacialità" il lavoro altrui.

Come un Sisifo l' autistico spinge il masso sulla cima del monte, ogni volta il masso rotola giù e deve ricominciare. E' un tormento penoso. Noi, per fortuna, siamo in grado di vedere come stanno le cose e ci riparmiamo l' inane fatica. Bene. Purchè sia chiaro che non avremo mai i muscoli di Sisifo.

Mia mamma è vissuta in un altro pianeta. E' un pianeta lontano nel tempo più che nello spazio. Lontano decine d' anni. In quel pianeta si "risparmiava" su tutto, sul cibo, sui vestiti e anche sull' informazione. Con una "Domenica del Corriere" tiravi avanti un mese. Si investiva invece molto nella conservazione e nella custodia. I sacrifici erano tanti ma si sapeva bene la direzione da percorrere: produrre e risparmiare.

Nel nostro pianeta le cose si sono rovesciate, almeno per cio' che riguarda la risorsa chiave dell' informazione. Ogni giorno una valanga di "informazioni" (musica, libri, cultura, tele, facebook, twitter, concerti, wikipedia...) ci travolge e ci disorienta. Il mondo di fronte a noi è caotico, non dobbiamo conservare cio' che abbiamo in tasca (facile!), dobbiamo eliminare (difficilissimo). Ma cosa?

Ecco, di fronte al mare della complessità siamo nella condizione in cui l' autistico si trova ogni giorno, non sappiamo bene da dove iniziare. In più non possediamo nemmeno le sue doti avendo da sempre abitato un vecchio pianeta dove ordinare il caos non era così necessario, in gran parte qualcuno lo aveva già fatto per noi.

Non è dunque una coincidenza se nella società contemporanea tra i casi di successo spiccano parecchie personalità con tratti chiaramente quando non dichiaratamente autistici.

Nel suo ultimo libro Tylor Cowen raccoglie questo genere di storie. La sindrome di Asperger fa soffrire molti ma fortunatamente il mondo contemporaneo è andato incontro a questi disabili al punto che alcuni di loro godono oggi di uno status notevole e inaspettato.

Se la luce si fosse oscurata i ciechi avrebbero avuto opportunità inattese. Invece è arrivata la rete, e sono gli autistici a sperare.

Tra le molte storie, Tyler (economista della cultura) ce ne racconta una che ci parla della "musica contemporanea". L' argomento mi interessa.

Quando all' inizio del secolo scorso Schoenberg e Webern presentarono le loro prime composizioni atonali ci fu un certo interesse ma anche un rifiuto istintivo per quelle partiture. Si disse che dovevano maturare i tempi, in fondo anche Mozart e Chopin furono dapprima ostracizzati. Ora, un secolo e mezzo dopo, i tempi dovrebbero essere stramaturi, eppure la sgradevolezza di quei suoni permane. A cosa si deve questo persistente rifiuto generalizzato?

Probabilmente è di ordine neurologico: la nostra fisiologia incontra male quel genere di realtà sonora.

La "nostra" fisiologia? Già, la "nostra", perchè gli "altri" invece godono e si rilassano con la musica atonale.

Gli "altri" in questo caso sono le persone con tendenze caratteriali autistiche. La loro particolare capacità di ordinare i suoni caotici fa considerare loro più stimolante il caos di una musica seriale senza alcun punto di riferimento nella storia e nella tradizione rispetto al "noioso" ancoraggio dell' ordine tonale.

Ecco l' esempio di una disabilità miracolosamente trasformatasi in abilità.

Ne volete un altro? Andy Wahrol ha trasformato in oggetto artistico la scatola del lucido "Brillo". Anche Duchamp ha divelto un orinatoio per esporlo al museo. Prima di lui veniva usato, dopo di lui veniva ammirato. Ma come è avvenuto questo passaggio?

Nel suo famoso saggio Arthur Danto spiega il procedimento: si tratta di creare un contesto culturale e sociale appropriato, in fondo è anche il contorno che realizza l' arte, in questo caso è solo il contorno.

Ma Danto non spiega quanto deve essere ampio il contesto necessario alla trasfigurazione: deve includere un intero Paese? Basta un gruppo di persone? Basta... una persona sola?

Una persona con tratti autistici, grazie alle sua abilità/disabilità d' isolamento e concentrazione, è la persona ideale per creare esclusivamente su di sè un "contesto" appropriato che le consenta di fare esperienze estetiche con qualsiasi "ready made" incontrato per strada. Non ci meraviglia quindi che l' autistico Hugo Lamoureux racconti di aver ammirato per giorni il bulldozer che distruggeva l' edificio di fronte a casa sua con l' emozione estetica riservata di solito ai capolavori di Van Gogh.

Queste storielle non sono aneddoti singolari, parecchie ricerche confermano una sensibilità maggiore degli autistici all' arte, specie a quella contemporanea. Non solo, in quei mondi sempre più spesso diventano costoro diretti protagonisti e riscuotono successo.

Morale: se veramente vogliamo parlare dell' autismo come di una piaga, allora dovremo continuare a ridefinirlo in modo da escludere via via tutti gli autistici di successo che ci capiterà di incontrare nella rete e nell' arte. Cowen ci dice che il lavoro diagnostico diverrebbe sempre più improbo.


Molti consigliarono al Nobel Kenzaburo Oe di sopprimere suo figlio, in effetti Hikari naque mezzo cieco, scoordinato e autistico. Oggi, sebbene non potrebbe mai vivere da solo, Hikari Oe individua la composizione mozartiana (sono oltre 600) che sta ascoltando dalle prime tre note, è un compositore di fama e una star assoluta in giappone. La sua musica è facile ma molti la odiano, per esempio il critico Jamie >James: "... odio questa musica... la trovo assolutamente sospetta... mi sembra priva di ogni contenuto emotivo... è come scritta da uno schizofrenico che cerca di imitare la situazione emozionale di una persona normale... non c' è nulla di autentico... non c' è alcuna sorpresa..."