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mercoledì 6 novembre 2019

I PAPI CATTIVI

I PAPI CATTIVI
Lo strano pontificato di Francesco ha spiazzato parecchi cattolici facendoli reagire in modo non meno strano. Consiglio: calma e gesso. Procediamo con ordine: primo, impariamo la lezione del passato.
1) I sicofanti - Un gruppo di cattolici sembrano far finta di niente, non scorgono alcuna difficoltà. Per loro nell'azione di Francesco non c'è nulla di problematico: sono i nostri occhi e le nostre orecchie a tradirci, è la nostra pignoleria che ci fa cavillare.
2) Panico - Dall'altra parte c'è chi cede al panico e reagisce in modo scomposto trincerandosi nel sedevacantismo o considerando una conversione all'Ortodossia orientale.
3) Storia - Tutto questo è decisamente fuorviante ed evidenzia una certa ignoranza della teologia ma soprattutto della storia: abbiamo vissuto momenti ben peggiori! Senonché, una saggia dottrina resiliente ci ha sempre salvato.
4) Infallibilità - Sia una parte dello schieramento che l'altro pensano che da qualche parte si annidi un papa infallibile che sta sbagliando o ha sbagliato in passato. Forse non si sa che molti papi del passato hanno preso cantonate clamorose restando pur sempre infallibili. I criteri per pronunciarsi ex cathedra sono infatti sia stringenti che soggetti ad interpretazione. Ergo: ben raramente trovano applicazione.
5) Papi in errore - Quanti! E che errori!... Esempi. Onorio I fu condannato in modo sprezzante dai suoi successori, Stefano VI allestì un bizzarro "sinodo del cadavere", Giovanni XII fu una specie di Caligola e Giovanni XXII costellò il suo papato con strafalcioni dottrinari. Eppure tutti costoro possono essere ben dichiarati infallibili attenendosi alle condizioni fissate nel Vaticano I. Comunque, in fondo all'articolo trovate i vari link alle varie storie, tutte educative.
6) Vigilio - Fu un esempio particolarmente istruttivo. Amico dell' "imperatrice" Teodora, nota adepta del monofisismo, si accordò con lei per uno scambio: l'elezione al Soglio contro il ripudio di Calcedonia (il concilio che condannava l'eresia).
7) Silverio - Ma un papa era nel frattempo già stato eletto: Silverio. Nessun problema, fu deposto con false accuse e mandato in esilio per poterlo rimpiazzare col fidato Vigilio.
8) Problemi - La teologia di Vigilio fu alquanto problematica, doveva barcamenarsi tra Calcedonia e monofisismo. Insomma, possiamo ben dire che, pur facendo concessioni all'eresia, non mantenne in pieno la promessa fatta a Teodora.
9) Scisma dei tre capitoli - Giustiniano, l'imperatore, decise di intervenire per placare il contrasto tra monofisiti (tra cui sua moglie) e ortodossi spingendo per la condanna del lavoro di tre teologi in odore di eresia nestoriana (l'eresia contraria al monofisitismo). Una condanna che indirettamente riabilitava i monofisiti.
10) Scisma - L'ipotesi di condanna fu giudicata palesemente ingiusta dai vescovoni poiché Calcedonia era al corrente del loro lavoro di questa gente e non aveva emesso nessuna condanna nei loro confronti. Vigilio stesso dapprima si rifiutò di pronunciarla, poi, sotto pressione, acconsentì. Fu subito denunciato da molti prelati di rilievo per aver tradito Calcedonia.
11) Cartagine - Un sinodo straordianario a Cartagine scomunicò Vigilio, il quale ritirò la sua condanna. In seguito, stressato dall'imperatore, la ripropose pari pari.
12) Finale - Quando Vigilio morì la sua reputazione era piuttosto bassa, e si capisce. Non fu nemmeno sepolto in San Pietro, tanto per dire.
13) Legittimità - Cosa pensare innanzitutto dell'elezione di Vigilio? Era legittima. E cosa pensare del suo pensiero? Era ortodosso? Considerate che la vicenda teologica era un ginepraio, qualcosa di molto complicato da giudicare, e Vigilio nemmeno sapeva il greco, non potendo così avere accesso diretto ai testi.
14) Pressioni - Il povero papa agì sempre sotto la pressione di altri poteri, si puo' arrivare a dire che errò essendo comunque in condizioni che salvaguardavano la sua infallibilità. In proposito è da leggere l'articolata difesa che di lui fece Roberto Bellarmino al capitolo 10 del suo famoso libro sui pontefici.
15) Il vero papa - Sicuramente, solo dopo la morte in esilio di Silverio, Vigilio poteva dirsi il vero Papa. Purtroppo, anche dopo questo fatto forse espresse simpatie per il monofisismo. In ogni caso ebbe parole molto ambigue in merito.
16) Parallelo - Ricapitoliamo, abbiamo qui un papa salito al soglio in seguito alle dimissioni rassegnate sotto pressione dal suo predecessore. Un papa la cui elezione sembra sollevare qualche dubbio di legittimità. Un papa che ha poi regnato utilizzando un linguaggio oscuro finalizzato a dare un contentino a tutti. Vi suona familiare una figura del genere?
17 Benedetto - Si tenga presente questo fatto: non sembra che Benedetto abbia del tutto rinunciato alla sua carica, ha rinunciato piuttosto ad esercitarla "attivamente" per limitarsi ad un esercizio "contemplativo". Come interpretare?
18) Georg Ganswein - Per l'arcivescovo, Benedetto ha "esteso" il ministero petrino. Vista la vicinanza tra i due si puo' ben dire che sia questo il pensiero di Benedetto stesso, sebbene sia stato più volte ribadito che le dimissioni date siano incontrovertibili.
19) Accade! - Cari cattolici, non scoraggiatevi, non siate ingenui o disperati: certe cose accadono! Francesco non è una novità assoluta, in passao c'è stato ben di peggio, la Chiesa è abituata a tanta ambiguità. Se la giudichiamo indistruttibile è perché in passato diverse forze distruttrici si sono avventate su di lei. Non abbandonatela nel momento del bisogno.
20) Libri - "I papi cattivi" E.R. Chamberlein - "I cattivi pastori" di Rod Bennett.
EDWARDFESER.BLOGSPOT.COM
The increasingly strange pontificate of Pope Francis is leading many Catholics into increasingly strange behavior. Some, like the emper...