Visualizzazione post con etichetta kling macromemoir. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta kling macromemoir. Mostra tutti i post

mercoledì 15 aprile 2020

hl PSST and the economic recovery

https://feedly.com/i/entry/hbTZV+BuJ7BbtHroKVkB1Vs/vLWiE6ouxLIjd5FEv5M=_184383cb080:d78a81:d8b4f5e5

PSST

l'unico modo per ridurre la disoccupazione è che gli imprenditori scoprano nuovi modelli di vantaggio comparato sostenibile. Questo è ciò che significa creare posti di lavoro. È un processo che comporta tentativi ed errori e richiede tempo.

In ogni momento si verifica una distruzione creativa schumpeteriana.

imprese zombi resisteranno mentre le imprese sperimentali cercheranno di espandersi.

ogni recessione è diversa, perché ogni interruzione improvvisa nei modelli di specializzazione e commercio sostenibile è diversa.


PSST and the economic recovery
riccardo-mariani@libero.it
Citation (APA): riccardo-mariani@libero.it. (2020). PSST and the economic recovery [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 4
forget everything you learned about “aggregate demand” or “aggregate supply”
Nota - Posizione 5
Dimentica!!!!!!!!!!!
Evidenzia (giallo) - Posizione 7
Most, if not all, of the actions that reduced economic activity were undertaken voluntarily by households and firms.
Nota - Posizione 8
Uno
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
economy is not going to “re-open” or “get back to normal” in response to government action.
Nota - Posizione 9
Due
Evidenzia (giallo) - Posizione 9
The CARES Act and the Fed’s extraordinary interventions are more likely to hurt
Nota - Posizione 9
Tre
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
everything you enjoy as a consumer is the ultimate results of millions of different tasks
Nota - Posizione 11
Assunto
Evidenzia (giallo) - Posizione 11
example of cereal that you eat in the morning.
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
people had to build trucks,
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
people had to make steel,
Evidenzia (giallo) - Posizione 13
people had to mine metals,
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
virus crisis has broken many patterns of specialization and trade.
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
The higher an activity is on the risk scale and the lower it is on the necessity scale, the less likely it is that we are doing it right now.
Evidenzia (giallo) - Posizione 19
activities with low necessity and high risk were shut down. Sporting events, large conferences, tourism,
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
We increased teleworking. Colleges closed.
Evidenzia (giallo) - Posizione 21
curtailed our social contacts.
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
These decisions will not be made by the government
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
Once government lifts restrictions on these activities, it can only offer advice
Evidenzia (giallo) - Posizione 29
Government cannot order me to get a haircut,
Evidenzia (giallo) - Posizione 34
Amazon and Wal-Mart want to hire.
Evidenzia (giallo) - Posizione 35
Scott Gottlieb has suggested building manufacturing capacity for every vaccine
Evidenzia (giallo) - Posizione 36
training in the use of online tools.
Evidenzia (giallo) - Posizione 38
Changes in technology and tastes
Nota - Posizione 38
Prob nn si torna indietro
Evidenzia (giallo) - Posizione 39
People are acquiring new habits and skills. Learning to use Zoom.
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
starting to look at its fancy headquarters building as a liability rather than as an asset.
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
international economy has been severely disrupted.
Evidenzia (giallo) - Posizione 47
This PSST framework leaves me very skeptical of phrases like “re-start” or “unfreeze” or “re-open”
Evidenzia (giallo) - Posizione 48
I would prefer a phrase like “regenerate” or “renew.”
Evidenzia (giallo) - Posizione 48
The years immediately following World War II showed how powerful the forces of regeneration
Evidenzia (giallo) - Posizione 50
Unfortunately, this time around, instead of letting the private sector take care of regeneration and renewal, we are putting our faith in central planning. Every business is looking for help from Congress
Evidenzia (giallo) - Posizione 57
attempt to restore pre-virus patterns will run into the need for more and more patches and fixes.
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
Government will act as if it has unlimited resources.
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
these policies will be counterproductive, because they will inhibit the private sector from undertaking the necessary regeneration and renewal.
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
we will be spending a lot more money without a corresponding increase in productive capacity.
Evidenzia (giallo) - Posizione 60
inflation.
Evidenzia (giallo) - Posizione 63
It is not that the PSST framework is inherently pessimistic. My pessimism is about a medium-term future that includes de-globalization and a lot of central planning.

domenica 3 febbraio 2019

VADEMECUM PER LE CRISI ECONOMICHE

VADEMECUM PER LE CRISI ECONOMICHE

L'argomento è difficile e non riesco a semplificarlo in modo accettabile per quanto c'abbia provato in tutti i modi. La letteratura è tanta e ogni punto riempie una biblioteca. Tuttavia, questo è quello che ho imparato leggendo per anni sul tema gli autori più rispettati.

1. Ci sono crisi economiche da domanda (CD) e crisi da offerta (CO).

2. Le CD derivano da una perdita di fiducia degli operatori, di solito a seguito di uno shock finanziario.

3. La paura ti paralizza, non spendi più e stai a guardare. Chi produce subisce un contraccolpo.

4. Le CO, invece, si generano a causa di un apparato produttivo non competitivo (magari perché la Cina ha cominciato a fare le cose meglio di te e tu devi cambiare mestiere).

5. Sia CO che CD possono essere curate abbassando i salari nominali.

6. In che modo il taglio dei salari cura una CO? Semplice: ci rende più competitivi.

7. In che modo un taglio dei salari cura una CD? Semplice, la deflazione ci garantisce di poter fare le stesse identiche cose di prima con una quantità di moneta minore (anche i salari reali restano invariati, cosicché il taglio dei salari nominali non produce un impoverimento tra i lavoratori).

8. Purtroppo, l'esperienza ci insegna che i salari sono "rigidi". Durante la crisi l'imprenditore piuttosto fallisce ma non taglia i salari. Perché? Forse ha degli scrupoli morali, forse non vuole demoralizzare i dipendenti. Sia come sia le cose stanno così. prendiamolo come un dato.

9. Nel caso delle CD una cura alternativa al taglio dei salari consiste nel sostenere la domanda.

10.. Ma ci sono diversi modi per sostenere la domanda: si possono attuare politiche fiscali e politiche monetarie.

11. Le politiche monetarie hanno il pregio di non distorcere la struttura dell’apparato produttivo. La banca centrale garantisce moneta facile al sistema del credito che presta agli imprenditori più promettenti.

12. Le politiche fiscali, invece, distorcono l’apparato produttivo e quindi, anche quando risolvono una CD, ci gettano inevitabilmente in una CO. Nelle politiche fiscali è il governo a decidere dove investire, il che non offre garanzie sul lungo periodo.

13. Esempio di distorsione da politica fiscale: Mussolini e Hitler fronteggiarono bene la Grande Crisi (CD) costruendo un Grande Esercito. Ricevettero grandi lodi per la loro politica di investimenti pubblici. Ma quando la crisi fini avevano un apparato produttivo che sapeva fare solo produrre armi, ed era quindi inservibile (CO). Chissà, magari certe imprese coloniali e belliche cominciarono anche per non affrontare una dolorosa riconversione industriale.

14. La politica monetaria si realizza concretamente abbassando i tassi d’interesse e, una volta arrivati a zero (zero bound), ponendosi esplicitamente obbiettivi inflazionistici (la cosa equivale ad un tasso negativo).

15. Per Keynes, il grande guru del ciclo economico, la politica monetaria è inefficace causa "illusione monetaria", ovvero il fatto che gli operatori si concentrino esclusivamente sulle variabili nominali. Certo che se fosse così le aspettative inflazionistiche non avrebbero nessun ruolo. Mi sembrano osservazioni fuori dal senso comune. Ma Keynes era un tipo pragmatico, da un punto di vista teorico lascia piuttosto sconcertati.

16. Keynes era quindi un grande sponsor delle politiche fiscali. Ma come le difendeva dall'accusa di distorsione dell’apparato produttivo? Di creare solo "fuochi di paglia"? Di non risolvere la CD ma di convertirla in una ancor più dolorosa CO? Non si difendeva, assumeva semplicemente che le CO non esistessero, oppure che il lungo periodo non esistesse. Qui vale il finalino di cui al punto precedente.

17. Ora passiamo alle CO, come si affrontano? In questi casi la crisi non è altro che l’assestamento ad un nuovo equilibrio, cosicché la politica monetaria rischia di produrre solo inflazione (o iperinflazione). Nel caso delle CO l'immeritatamente famosa curva di Philip ci svia, lo abbiamo scoperto negli anni settanta sperimentando la stagflazione.

18. Per contro, nelle CO, la politica fiscale non fa che prolungare l'agonia del sistema produttivo distorto alternando sollievi illusori a ricadute.

19. In questi casi occorrono le famose "riforme", solo che è difficile capire quali. La soluzione migliore è deregolamentare e incentivare gli investimenti in modo che le "riforme" si producano da sè e il sistema si aggiusti in modo spontaneo. Certo, bisogna capire se la cosa sia politicamente fattibile.

20. Il vero guaio è che distinguere le CD dalle CO non è affatto facile, anche perché una CD è sempre pronta a trasformarsi in una CO e viceversa.

21. Anche distinguere tra l'efficacia delle politiche fiscali e di quelle monetarie è dura poiché i politici le utilizzano sempre insieme creando un fenomeno di "compensazione" che confonde e consente a tutti di sostenere la propria tesi.

22. Tuttavia, da quanto ho detto un consiglio resta fermo: evitare le politiche fiscali, servono solo alla politica. Al limite lasciarle come ultima spiaggia.

23. Far fuori le politiche fiscali significa far fuori Keynes, e in effetti i keynesiani rimasti su piazza sono ben pochi, di solito sono politici travestiti da economisti. Molti ex-keynesiani sono rimasti credibili trasformandosi in neo-keynesiani e puntando su un ruolo attivo della banca centrale, il che, come abbiamo visto, è più che ragionevole per affrontare le CD.

22. IMO: l’Italia è in una CO.

lunedì 28 settembre 2015

Macromemoir di Arnold Kling

Macromemoir di Arnold Kling
  • Kling: la politica fiscale  non funziona come tampone alle crisi: destruttura il sistema produttivo e si risolve in un double deep
  • La crisi secondo Keynes (crisi di domanda): il sistema produttivo non sembra avere gravi falle, funziona, produce bene e a basso prezzo, tuttavia qualcosa (per esempio una bolla che scoppia) terrorizza i consumatori che non consumano ma accumulano
  • La crisi per i neoclassici: il sistema produttivo non è più in grado di fronteggiare la domanda e deve riformarsi
  • Posizione Market monetarism: la pf è sempre vanificata dall' offset di pm mentre pm non è mai compensata da pf
  • Posizione di Friedman: la  pf non funziona se xcepita come ciclica (ipotesi del reddito vitale). Poiché so che quello che ricevo in più oggi mi servirà anche domani (quando si chiuderanno i rubinetti), risparmio.
  • Chicago: pf spiazza investimento privato (alza i tassi)
  • X TL: pm è vanificata da tassi a zero, sotto non si puo' scendere
  • K: la politica monetaria non funziona: V neutralizza M. Occorre PF (Kling "compra" la prima parte dell'argomento)
  • Neoclassici: PF ha costi di inefficienza allocativa
  • New K: accogliamo la critica neoclassica in uno scenario di prezzi rigidi. Quindi: nelle crisi di domanda osservare la gerarchia degli interventi
  • MM: anche il keynesiano + ortodosso nn può negare all' infinito l' inefficacia di pm. L' inefficacia di pm segnala piuttosto problemi nell' offerta
  • MM: ad ogni modo è giusto esista un mercato dove i keynesiani facciano soldi grazie alle loro conoscenze sull' irrazionalità a oltranza che vedono negli altri
  • MM: lasciamo che lo dicano i mercati con i future sul PIL nominale
  • MM: come fare l' easing?: penalizzare la liquidità (tasse o estrazione). oppure comprare valuta estera
  • K: i salari sono rigidi, quindi l' aggiustamento deflattivo è impotente. Interpreta: la deflazione pone problemi di free riding
  • Kling: ma x' sono rigidi? Il ruolo dell' informazione
  • Origine delle crisi: innovazione + Minsky Moment. La crisi di domanda è solo un sintomo
  • Cosa serve x prevenire? Nulla, bisogna rassegnarsi (o rinunciare all' innovazione)
  • Cosa serve x reagire? Dinamismo e deregolamentazione (o regole pro business)
  • L' errore della macroeconomia: modellare la funzione di produzione come se fosse istantanea. La produzione è qualcosa di complesso. Un processo che voinvolge un numero elevato di partecipanti. Non può essere istantanea!
  • Lucas: la modellistica è vanificata dalle aspettative
  • MM: la critica di lucas è vincente con crisi d' offerta ma esistono anche crisi di domanda. Insomma, è cruciale calcolare il corretto tasso di disoccupazione x sfuggire alla stagflazione

@@@@@@@@LA MIA POSIZIONE@@@@@@
  • Ogni crisi ha una componente offertista e una componente si domanda
  • La seconda si cura con MM (tNPIL target), la prima con SS (deregulation). Se ci sono vincoli esterni alla PM ricorrere alla gerarchia degli interventi
  • Un MM (crisi di domanda) che prende sul serio SS (crisi di offerta): è la politica monetaria a portarci fuori dal guado (pm riproduce una deflazione del tasso quando il tasso nominale è a zero garantendo una costanza  del tasso reale naturale).
  • In caso di crisi di domanda pura osservare una gerarchia degli interventi (Mankiw) in modo da fronteggiare la critica neoclassica
  • Destruttura anche meno l' apparato produttivo, secondo i dettami di SS.
  • Ciò non toglie che occorra anche una POLITICA ANTICICLICA DELLE REGOLE che faciliti le ristrutturazioni

  • Macroeconomia? Scienza o ideologia?
  • Kling racconta la sua vicenda umana nelle più prestigiose università americane concludendo che l' ideologia ha trainato la scienza (da sinistra a destra)

  • Lucas riconcilia macro e micro (eleganza riduzionista) 

  • Per Kling la crisi è un evento reale: si investe in capitale fisico ed umano. Quando il path è sbagliato scatta la crisi da ristrutturazione
  • Solow: i prezzi sono rigidi e scatta la crisi. Ma perchè? Ipotesi Kling: problemi di informazione
  • MarketMonetarism. Causa della crisi: politica monetaria troppo stretta prima della crisi

  • NLT: servono stimoli (tassi reali troppo alti)
  • MinskyIMoment: esiste un ciclo: stabilità poi euforia poi crisi
  • Shumpeter: distruzione creativa
  • MM: l' interesse nn indica la politica monetaria. Solo NPIL è affidabile.
  • MM: 2/3 grandi banche possono anche fallire se la fed emette abbastanza moneta
  • MM: causa? nn la crisi finanziaria ma la politica monetaria
  • MM: e lo stimolo fiscale? Inutile: cambia la composizione dell' output. L' offset con la politica monetaria è sempre possibile
  • MM: lo stato della macro è buono: la Taylor rule è buona ma guarda al passato e reagisce a posteriori. Inoltre ti abbandona quando i tassi sono a zero. Senza dire che le previsioni inflazionistiche oggi sono precarie
  • NLT: non c'è modo di rendere negativi i tassi: come immetti moneta? Devi comprare bond o beni, e quindi, nella sostanza, fare politica fiscale.
  • MM: si può acquistare valuta estera svalutando la moneta nazionale. Oppure può tassare la liquidità penalizzando le riserve
  • NLT: MM non funziona x', indipendentemente dai poteri della FED, le aspettative inflazionistiche saranno comunque basse. in condizioni di panico la velocità di circolazione neutralizzarà le immissioni di moneta
  • M: NLT nn funziona, il moltiplicatore fiscale è zero poichè lo stimolo è compensato da politiche monetarie + restrittive di quel che sarebbero state (vedi Taylor rule)
  • MIMO: il ciclo è tutto: la sicurezza stimola speculazioni sempre + spericolate
  • SS: se RBC ipotizza un collasso periodico della produttività, SS ipotizza lo shock in un unico settore che impone la ristrutturazioni di sistema
  • SS: anche l' imprenditore fronteggia un calculation problem (non solo il burocrate socialista)
  • SS: il keynesiano è completamente disinteressato alla struttura, quindi le sue soluzioni sono problematiche
  • SS: NPIL è molto difficile: butti denaro nel sistema e la velocità si adatta vanificando tutto. La FED conta sempre meno sui mercati finanziari Inoltre l' importante è la struttura. La Fed può magari creare aspettative iperinflattive con mosse shoc ma il fine tuning di npil è impossibile
  • SS: come si formano le aspettative inflazionistiche? Mistero. probabilmente sono segmentate: fino a un certo livello i è trascurata, dopo (doppia cifra) tutto viene indicizzato e innesca l iperinflazione
  • SS: ammetto che acquistare valuta estera creerebbe inflazione ma il fine tuning è una chimera

*****
  • Dopo la crisi serve un nuovo modello di specializzazioni (psst). Keynes o Friedman aiutano ad affrontare il problema? direi di no specie il primo
  • Le economie meno flessibili e + sindacalizzate soffrono di +: Giappone ed Europa sono fulgidi esempi
  • Aspettative inflazionistiche: sono ancorate e discontinue. Spesso si autorealizzano e se sono basse grosse iniezioni di moneta sono compensate da V
  • La funzione di produzione: quella classica è istantanea quella reale a stadi. Iniziando il primo stadio si prende un rischio poichè gusti e tecnologie possono cambiare. La recessione non spiegata dai neoclassici è essenzialmente dovuta dagli assunti sulla funzione produttiva. Un critico originale di questi assunti è stato Fischer Black.
  • Gli austriaci semplificano riducendo tutto a tassi e lunghezza dei processi produttivi, tuttavia la loro intuizione è valida (c'è da riaggiustare parecchi parametri e il lavoro è lungo) anche se limitata.
  • Le forze creatrici e distruttrici mal sincronizzate sono causa delle crisi, la bassa domanda è solo un sintomo non la causa. 
  • Come esiste un ciclo economico esiste anche un ciclo finanziario: gli intermediari fanno profitti cessando di essere solvibili ma quando la fiducia viene meno la valanga incombe e travolge l' economia reale
  • Le intuizioni di Minsky sono preziose: tutti noi siamo intermediari che per effetto della crisi devono cambiarsi di posto; ma vanno allargate dal mondo della finanza al mondo produttivo, ovvero ad un mondo dove l'intercambiabilità è ancora meno sincronizzabile.
continua

giovedì 17 aprile 2014

Macropromemoir

https://feedly.com/i/entry/hbTZV+BuJ7BbtHroKVkB1Vs/vLWiE6ouxLIjd5FEv5M=_184383cb080:d78a81:d8b4f5e5

PSST

l'unico modo per ridurre la disoccupazione è che gli imprenditori scoprano nuovi modelli di vantaggio comparato sostenibile. Questo è ciò che significa creare posti di lavoro. È un processo che comporta tentativi ed errori e richiede tempo.

In ogni momento si verifica una distruzione creativa schumpeteriana.

imprese zombi resisteranno mentre le imprese sperimentali cercheranno di espandersi.

ogni recessione è diversa, perché ogni interruzione improvvisa nei modelli di specializzazione e commercio sostenibile è diversa.

ssssssssssssssssssssssss



Le recessioni hanno una componente "offertista" e una componente di "domanda".

Componente offertista CO: l' apparato produttivo deve essere ristrutturato per essere più competitivo e incorporare le innovazioni.

Componente di domanda CD: l' apparato produttivo è ok, sono i consumatori ad essere terrorizzati dalla crisi finanziaria e ad accumulare risparmio infruttifero.

***

Ricetta: CD si affronta con stimoli monetari (Market Monetarism: regola del NPIL) mentre CO con stimoli di deregulation (shumpeterian adjustement e ciclo delle regole)

La politica fiscale (PF) non funziona per due motivi:

1. destruttura l' apparato produttivo, il che è grave se oltre a CD concorre CO (come quasi sempre accade)

2. è neutralizzata da PM (politiche monetarie) che comprendono sempre nella "regola" anche il tasso di disoccupazione.

In caso di CD, PM funziona perché non c' è offsetting con PF

***

Per una buona PM creare un mercato di future di NPIL. In questo modo i Keynesiani ad oltranza faranno soldi puntando su un' efficacia di PM pari a zero e la Banca Centrale espanderà fino a che il peso degli oltranzisti si dissolverà.

***

PM deve disturbare l' offerta il meno possibile, lo si puo' fare tassando la liquidità.

***

In caso di crisi CO? PM disturberebbe e potrebbe causare stagflazione (le aspettative neutralizzano PM, la quale a sua volta non ha una CD da compensare).

Qui non c' è ricetta, solo l' intuito del banchiere centrale nell' analizzare le cause della crisi e nell' individuare il tasso naturale di disoccupazione, nonché i  pericoli di stagflazione. Una cosa è certa: una forte deregulation dovrebbe SEMPRE accompagnare PM.

venerdì 11 aprile 2014

Macromemoir

Arnold Kling dice la sua sulla crisi.

Origini: il capitalismo crea innovazione e l' innovazione richiede aggiustamenti e distruzione del vecchio. In questa fase le crisi mordono, specie nei paesi poco dinamici.

Rimedi.

Politica fiscale: porta sollievo temporaneo ma non aiuta al raggiungimento dei nuovi modelli strutturali. Anzi, acuisce le distorsioni della sruttura e trascina le crisi indefinitivamente.

Politica monetaria: la Fed puo' poco. I mercati, oggi molto più grandi, neutralizzano la sua politica espansiva. PY=MV. Se l' aumento di M si traduce in una diminuzione di V, allora è tutto vano. Le aspettative inflazionistiche sono quindi indeterminate. L' inflazione non è una funzione continua nelle aspettative ma discontinua: iperinflazione, business as usual, stagflazione...

Sintesi: la politica fiscale prolunga le crisi, quella monetaria puo' alleviare ma non risolve.

Cosa serve?

Dinamismo dell' economia: legislazione pro business e flessibilità del mercato del lavoro.

Il nume tutelare di questa visione?: Schumpeter.