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martedì 21 giugno 2016

La salute come merce

Nei paesi più avanzati è il mercato che distribuisce i beni, eppure esistono delle eccezioni per le quali sembrano valere leggi differenti, qui vorrei occuparmi dei servizi sanitari.
Ma cosa caratterizza questo bene per ricevere un trattamento tanto particolare? Alcuni studiosi hanno teorizzato sul punto, oggi l’ortodossia individua due caratteristiche.
1) BENE ESSENZIALE. Si tratta di un bene primario il cui accesso deve essere garantito a tutti per ragioni etiche;
2) SELEZIONE AVVERSA. Se l’assicurazione sanitaria fosse libera i “cagionevoli” avrebbero un incentivo a sottoscriverla e, poiché l’assicuratore questo lo sa, il prezzo medio di una polizza sarebbe più elevato del dovuto. Da qui la necessità di un’assicurazione universale.
Ma l’ortodossia non soddisfa.
Anche il cibo è un bene essenziale, eppure nessuno si sogna di nazionalizzare i supermercati. Se proprio si vuole far qualcosa per i più bisognosi si stampano dei buoni (food stamps) e si distribuiscono.
La selezione avversa, poi, è un concetto teoricamente valido ma che non trova riscontri nella realtà dei fatti, e il motivo è presto detto: le persone più scrupolose nel condurre una vita sana sono anche le più inclini ad assicurarsi parando ogni rischio sanitario. Diciamo che la coscienziosità è una loro prerogativa e si fa sentire in tutti gli ambiti della vita.
Bisogna quindi percorrere altre vie. Ecco allora due singolari caratteristiche della merce-salute da cui vale la pena partire.
1) SHOW YOU CARE (SYC). La salute è un ambito in cui ostentare quanto teniamo ai nostri cari e a noi stessi: “per mio figlio voglio il meglio!”, “io mi curo, sono un tipo coscienzioso… io”. La sindrome SYC trova qui manifestazioni particolarmente acute. Vogliamo pensarci a rischio zero anche quando i rischi sono ineliminabili.
2) LOTTERIA DELLA DIAGNOSI (LD). Nella sanità moderna ci sono molti esami molto costosi che molto probabilmente non serviranno a niente… ma che nonostante tutto potrebbero salvarti la vita! Si pone allora il problema se prescriverli o meno. Un buon avvocato, per esempio, potrebbe mettere nei guai un medico che non avesse somministrato quel particolare esame che si sarebbe dimostrato decisivo, cosicché la prudenza fa sì che vengano somministrati tutti, ma in questo modo la diagnosi diventa costosissima. Il fatto è che alcuni paesi sembrano pieni di “buoni avvocati”.
Prima di far interagire i diversi concetti menzionerei un fatto clamoroso che tende a sfuggirci.
FATTO: si registra da tempo un’ampia convergenza di opinioni sulla mancata correlazione tra spesa sanitaria e salute. Questo è vero superata una certa soglia che i paesi avanzati si sono lasciati alle spalle da decenni.
Sebbene il fatto sia clamoroso, chi è consapevole del SYC non viene certo colto di sorpresa.
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Per estrarre qualche considerazione dalle premesse fatte, puo’ essere utile distinguere il sistema sanitario USA dal sistema sanitario UE: anche se i due sistemi sono molto più simili di quel che si pensi, vale la pena di sfruttare le differenze per individuare punti forti e punti deboli, e magari immaginare così un sistema ottimale che metta insieme il meglio.
Il sistema USA è finanziato da poche grandi assicurazioni regolamentate, quello UE da un’unica assicurazione pubblica.
Sul lato dell’offerta, le differenze sono ancora minori: negli USA il privato gioca un ruolo importante ma ormai anche nella UE il privato accreditato avanza, in alcuni paesi nordici siamo  oltre il livello statunitense.
Il sistema USA costa meno: l’offerta è più produttiva. Questo probabilmente è dovuto alla forte base privata nella produzione dei servizi.
Il sistema USA è più innovativo. Le macchine negli ospedali UE vengono dagli USA.
Il sistema USA registra produce una spesa sanitaria molto maggiore. Cio’ fa sì che esistano parecchi cittadini senza copertura sanitaria.
Perché?
E’ un effetto combinato  di LD e SYC.
Descrivo allora brevemente il contributo di LD. Se mi ammalo vado dal mio dottore privato il quale mi prescrive TUTTI gli esami più costosi. Perché mai non dovrebbe farlo? lui è incentivato ad agire così per mettersi al riparo da ogni rischio legale, io non faccio certo resistenza, tanto paga l’assicurazione.
E l’assicurazione? Si tratta di organismi para-statali, le loro rendite sono più che altro politiche, la spesa non le preoccupa, l’importante è controllare il settore. Credete forse che Obama avrebbe potuto mettere in piedi la sua riforma con l’ostracismo delle grandi assicurazioni?
Poi c’è il contributo di SYC. L’accesso diretto alle cure, tipico del sistema USA, scatena la sindrome SYC in una gara al rialzo: “io scelgo di curare i miei figli più di te perché io voglio il meglio di loro mentre tu - che sei un genitore degenere - no”. Su uno che ragiona così la pubblicità ha un certo effetto, inutile negarlo.
Nella UE, per contro, non esiste un accesso diretto alle cure, non esiste nemmeno la pubblicità dei trattamenti sanitari!, i medici delle ASL – praticamente degli impiegati statali - fanno da provvidenziale filtro.
Una volta un boss della corporazione medica ebbe a dire: “il governo ci dica quanto vuole spendere e noi provvederemo”. Nei periodi di vacche grasse la politica dà il via libera e il protocollo degli esami da prescrivere diventa generoso, nei periodi di crisi viene dato lo stop e ai medici viene il braccino. Guarda caso. Qualcosa che “serve” quando il PIL è positivo, non “serve” più quando siamo in recessione.
Con il filtro dei medici ASL non c’è trippa per gatti (pardon, per gli avvocati). Anche la sindrome SYC viene tenuta sotto controllo: una volta che il genitore è andato dal medico della mutua si sente in pace con se stesso, sente di aver fatto il suo dovere di buon padre di famiglia.
Ora, cerchiamo di immaginarci il sistema ideale.
Sulla qualità ci sono pochi problemi: picchi a parte sia il sistema sanitario USA che quello UE assicurano una buona qualità.
Il sistema ideale dovrebbe costare poco come quello USA, e magari essere altrettanto innovativo.
Anche questo primo obiettivo è abbastanza facile da realizzare, basta privatizzare l’offerta e creare una certa concorrenza. Ed è proprio quello che sta accadendo sempre di più anche in Europa con il fenomeno del privato accreditato.
D’altro canto, il sistema ideale dovrebbe pesare meno sul consumatore. Come si possono contenere LD e SYC?
Dobbiamo prendere lezioni dal sistema UE? Non necessariamente.
Innanzitutto le assicurazioni dovrebbero essere deregolamentate: oggi sono costrette al prezzo unico e a passare attraverso il datore di lavoro per paura di una inesistente selezione avversa.
Il consumatore dovrebbe partecipare direttamente alla spesa attraverso cospicue franchigie  in modo tale che l’assicurazione intervenga di fatto solo in casi “catastrofici” (per esempio sopra i 15.000 euro). In questo modo il consumatore terrebbe sotto controllo LD dicendo al suo dottore: “ma quanto cazzo mi fai spendere, datti una calmata e prescrivimi solo esami che mi servono veramente”.
Se la cosa non bastasse, sarebbe bene che lo stato fissi dei protocolli governativi al fine che anche SYC non faccia troppi guai. In questo senso degli ospedali pubblici potrebbero fungere da riferimento.
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Il sistema ottimale, in poche parole, è quello di Singapore: eccellenza a buon mercato. La spesa sanitaria è il 3% del PIL (per chi pensa che il problema siano le assicurazioni).
Finanziamento (conti sanitari individuali) e offerta (ospedali e dottori) sono in gran parte privati ma ci sono anche ospedali pubblici per ancorare le tariffe impedendo al SYC di scatenarsi, così come ci sono delle polizze base e un numero limitato di alternative, tanto per non confondere gli utenti.
Certo, resta fuori l’innovazione, ma non si puo’ avere tutto. L’innovazione, consoliamoci, è un bene su cui è facile costruire una rendita parassitaria non è necessario realizzarla in prima persona, che se la spupazzino gli altri, noi copieremo. In questo senso l’Europa insegna.

venerdì 20 marzo 2015

Curati


  1. Una volta che la sanità passa come bene da socializzare, passa anche il diritto del governo a prevenire le malattie dei suoi governati. Cio’ sdogana un controllo da grande fratello
  2. Il diritto a essere curati spesso è solo sulla carta, e le file d’ attesa sono un sintomo di molte lacune. Quando i diritti sono di facciata le ingiustizie sono ancora più odiose.
  3. Il diritto alla salute una volta propugnato diventa un dogma e tutto – in teoria – deve essere accessibile a tutti, anche l’ ultimo costosissimo ritrovato.
  4. Divieto alla pubblicità. Manovra ipocrita per comprimere la spesa lasciando i consumatori nell' ignoranza
  5. asimmetria d' informazione, ecco un fallimenti di mercato che richiede intervento pubblico. Tuttavia, se solo le assicurazioni potessero esaminare a fondo lo stato di salute dell’ assicurato finirebbero per saperne anche più di lui!
  6. la polizza è troppo cara? Anche qui: siamo di fronte ad un problema di povertà e non di politiche sanitarie
  7. selezione avversa, altro fallimento di mercato smantellabile con le evidenze empiriche: le persone che stanno bene in salute sono anche quelle che più probabilmente stipuleranno una polizza. Probabilmente conta il carattere; la coscienziosità ci mantiene in salute e al riparo da ogni rischio.
  8. ad ogni modo la selezione avversa si combatte con l' assicurazione obbligatoria, non con la socializzazione della sanità
  9. fatto: la sanità non cura. Altri elementi (ambiente, cibo, eccetera) spiegano interamente l' allungamento della vita. Siccome i miglioramenti in alcuni settori sono indubitabili, bisogna riconoscere anche i peggioramenti per arrivare a dire che i medici tanti ne salvano quanti ne ammazzano.
  10. perché accettiamo il fatto di spendere il doppio senza avere risultati? Perché dobbiamo mostrare di "prenderci cura" di chi ci sta vicino.
  11. il problema della socializzazione di un settore è sempre lo stesso: un problema di prezzi: quanto far pagare le medicine? Quanto costano i dottori? Domande ardue se al posto del mercato ci mettiamo un burocrate. Fissare costi sotto il livello di mercato stronca l’ innovazione e incentiva la corruzione. Due mali tipici della sanità europea.
  12. non si puo' negare che il welfare sanitario produca un beneficio: contiene la competizione tra consumatori e quindi la spesa (impone a tutti la stessa cura comprimendo i confronti e l'invidia)
  13. Altro motivo del perché la spesa sanitaria esplode: tutti gli esami, soprattutto i più costosi, sono potenzialmente utili. Questa storiella sintetizza il concetto: "mi sono occupato di una paziente di 23 anni che aveva sofferto per lunghi mesi di dolori alla schiena prima che un neurologo le prescrivesse una risonanza magnetica, aspettandosi un' ernia al disco. Ho trovato invece un cancro alle ovaie espanso fino alla spina dorsale... La paziente, sottoposta ad un impegnativo intervento chirurgico e ad una massiccia chemioterapia, è stata curata dalla provvidenza..."
  14. non si puo' negare che un sistema libero abbia molte virtù: produce più innovazione
  15. gli usa pagano e innovano mentre gli europei copiano e, al limite, contrattano tramite gli stati (che hanno, tra l' altro, nel riconoscimento dei brevetti uno strumento di ricatto). In altri termini: anche qui l' europa è parassita.
  16. Singapore Il sistema sanitario di Singapore è considerato da molti come il migliore del mondo (con il 3% del PIL garantisce a tutti l' eccellenza): la spesa sanitaria è per lo più privata (assicurazione a franchigia alta) e la fornitura dei servizi è per lo più pubblica. La spesa privatizzata tiene sotto controllo la domanda e le limitazioni imposte dall' alto nella scelta della cura risparmiano frustrazioni all' utente sanitario medio sempre in preda alla sindrome spendacciona dello "show to care". In realtà anche i servizi sanitari sono forniti in concorrenza dai privati ma poiché il governo sa che l'eccesso di scelta in questo settore disorienta il consumatore e accresce i prezzi (vedi Robin Hanson) si occupa di rendere omogenea l'offerta e trasparenti i prezzi.
  17. Punti toccati da William A. Haseltine nel suo Affordable Excellence: The Singapore Health System
    • La programmazione è essenziale. In Sanità la path dendence è forte, le abitudini si consolidano... 
    • Il problema USA sono le assicurazioni private? Non si direbbe visto che le ha anche la "miglior sanità al mondo" è finanziata dai privati... 
    • Tre sistemi sanitari: 1) mix di assicurazioni pubbliche e privatd USA) 2) statalismo (UK) 3) assicurazione pubblica con servizi con di accreditamento (Germania Italia)... 
    • La crisi demografica arriva e la lezione della Sanità di S. deve essere appresa quanto prima: funziona!… 
    • Dubbi: S. è un piccolo stato. S. è una dittatura. Quel che lì funziona altrove nn funzionerà...
    •  Sanità di S.: costi bassi qualità eccellente. Perchè?... 
    • Unità politica di lungo termine. Consente di programmare...
    • Stabilire razionalmente delle priorità. Il che significa: prima lo sviluppo economico poi un SS all'altezza... 
    • Medisave: conto individuale sanitario. Serve per pagare gli ospedali e le assicurazioni. Il contributo privato al finanziamento del sistema è sostanziale... 
    • Cinque punti: 1) cultura della salute 2) responsabilità individuale 3) competizione 4) intervento pubblico x calmierare il mercato... 
    • Incentivate solo le assicurazioni con franchigia e co-payement...
    •  Esiste un piano base garantito ed economico fornito da privati accreditati... 
    • Competizione nella fornitura dei servizi. Molte scelte disomogenee possono aumentare i costi anzichè diminuirli (vedi Hanson) cosicchè il governo si occupa di rendere omogenee le categorie d'intervento e trasparenti i prezzi. Qs pregiudica l'innovazione? Pazienza, sull'innovazione si può "parassitare" oppure si stabiliscono programmi a parte (premi, sussidi)... 
    • Altri interventi: sussidia gli ospedali, premia i migliori, incentiva gli ingressi. Disincentiva o incentiva la domanda e regola l'ingresso dei medici accompagnando gli aggiustamenti demografici Indici di qualità: aspettativa di vita mortalità infantile mortalità primi 5 anni sopravvivenza cancro malattie vascolari... 
    • Livelli di soddisfazione alti... 
    • Costi. 4% PIL spesa complessiva 1% spesa governativa. Costo medio x abitante 2000 dollari. L' 8 della spesa governativa va in sanità... 
    • S. ha dei vantaggi oggettivi: pochi immigrati poca campagna..
    • Gli Stati Uniti hanno un servizio sanitario tra i più costosi al mondo, spendono il 18% del PIL per curarsi. Quasi 7.000 dollari a testa, e di questi 3.500 ce li mette lo stato. Il 52% della spesa resta sulle spalle dei privati i quali devono rivolgersi alle assicurazioni. Nei più avanzati paesi europei la sanità è socializzata, forse è poco innovativa ma costa molto meno: solo un 8/9% del PIL, circa 3.000 dollari a testa di cui 2600 ce li mette lo stato attingendo alla fiscalità generale. Il carico della spesa sui privati è solo un residuale 14% (contro il 52% degli USA!), le assicurazioni sono così ridimensionate. Ma il divario nei costi è dovuta alla presenza massiccia delle assicurazioni e alla loro azione di lobbing? Prima di rispondere occorre farsi un giro a Singapore, ovvero "il paese con la Sanità migliore del mondo". Lì il carico sui privati (e quindi l’affidamento alle assicurazioni) raggiunge il 65%, ben oltre quello USA. I livelli qualitativi garantiti sono di eccellenza - sopravanzano sia gli USA che l'Europa - ma soprattutto i costi del servizio sono estremamente compressi: giusto 2000 dollari a testa, il 4% del PIL (in Europa è il doppio!).
    continua
  18. gli usa spendono in sanità il doppio di noi senza grandi benefici in termine di salute, forse che hanno un sistema meno efficiente? No, il loro sistema è più innovativo e altrettanto efficiente, senonché facilita l' accesso alle cure scatenando la competizione tra consumatori
  19. ma è poi vero che la sanità usa uccide? What about life expectancy statistics — a favorite of the critics of american health care system, since Americans don’t score very high? It turns out that when you remove outcomes doctors have almost no impact on — death from fatal injuries (car accidents, violent crime, etc.) — U.S. life expectancy jumps from 19th in the world to number one! 
  20. Come coniugare libertà e spese contenute? Alzare la franchigia assicurativa lasciando che le compagnie si occupino solo di eventi catastrofici (sopra i 30.000 euro?). Insomma, trasformare la "copertura dei costi sanitari" - ora incentivata in vari modi - in una vera "assicurazione sanitaria".
  21. C' è un altro motivo che gonfia la spesa sanitaria usa: sono più ricchi e i ricchi amano spendere il loro surplus in salute, noi non denigriamo gli usa perché spendono più di noi in gingilli telematici! 
  22. Il problema dei non-assicurati negli usa: togli 1) non cittadini (tra cui molti immigrati illegali) 2) chi puo' permettersi di non assicurarsi 3) chi ha diritto ma non s' iscrive... e il fenomeno si ridimensiona. Tieni conto comunque che un non assicurato USA riceve più cure che un Canadese con assicurazione universale.
  23. Curarsi coi piedi. Un buon modo per isolare i sistemi che funzionano meglio è vedere quanti malati importano da fuori.
  24. perché non scegliere il dottore sulla base del record track? Non solo no si fa ma è addirittura proibito! Robin Hanson
  25. Contro il dottor House: Oltre una certa soglia, investire in competenze significa fare un cattivo investimento, almeno se parliamo di medici. Molto meglio investire in umanità. House sembra cadere nella trappola.
  26. facile corruttela del "medico" prescrittore unico di farmaci; Il fatto è che anche lo stato puo' corromperlo
  27. sanità socializzata: pesanti sotto investimenti e carenze innovative, specie laddove si puo' copiare
  28. soluzione: assicurazioni pienamente detraibili e trasferibili
  29. per facilitare le scelte:  vouchers sanitari. 
  30. proletarizzazione dei medici per contenere la spesa 
  31. favorire i gruppi di consumo (sfruttare il fattore etico e le economie di scala); 
  32. per facilitare l' innovazione (se proprio non si vuole liberalizzare): protocolli meno onerosi per l' introduzioone di farmaci;
  33. libertà dell' utente di sottoporsi a sperimentazione farmaceutica
  34. introdurre forme di negoziazione degli organi; 
  35. personalizzazione dei percorsi di cura (attaccare la medicalizzazione standardizzata); basta con le medicine a taglia unica (vedi occasional di Madden);
  36. Jeffrey Myron sulla sanità
    • La socializzazione della sanità è una misura a cui ormai siamo rassegnati, non dovrebbe essere così. Una volta che la sanità passa come bene da socializzare, passa anche il diritto del governo a prevenire le malattie dei suoi governati. Cio’ sdogana un controllo da grande fratello che non ha nulla da invidiare a quello fiscale.
    • Il diritto a essere curati spesso è solo sulla carta, e le file d’ attesa sono un sintomo di molte lacune. Quando i diritti sono di facciata le ingiustizie sono ancora più odiose. A questo punto meglio sarebbe porre dei limiti trasparenti.
    • Il diritto alla salute una volta propugnato diventa un dogma e tutto – in teoria – deve essere accessibile a tutti, anche l’ ultimo costosissimo ritrovato. Ma questo comporterebbe spese enormi. Per comprimerle l’ Europa è ricorsa alla proibizione pubblicitaria (se un farmaco esiste ma non si sa non verrà richiesto) al filtro della prescrizione medica: ci sono i soldi? Le maglie del filtro si allargano. Non ci sono? Le maglie si stringono. La collaborazione tra Casta politica e Casta Medica consente di risolvere tutto senza toccare la finzione dei diritti. Gli USA, invece, pagano la loro libertà di accesso con l’ esplosione della spesa.
    • L’ ideale sarebbe mantenere una libertà di accesso (modello assicurativo USA) cercando di responsabilizzare l’ utente attraverso alti ticket e franchigie tali che le assicurazioni coprano solo eventi catastrofici.
    continua
  37. Jeffrey Myron sulle assicurazioni sanitarie
    • Ci sono almeno due motivi per socializzare l’ assistenza sanitaria: 1. il mercato è vittima di adverse selection e 2. le assicurazioni private costano troppo.
    • La selezione avversa si supera costringendo tutti ad avere un’ assicurazione e non “socializzando” la sanità. In ogni caso nemmeno il postulato della selezione avversa sta in piedi basandosi su una asimmetria informativa che in realtà non esiste. Se solo le assicurazioni potessero esaminare a fondo lo stato di salute dell’ assicurato finirebbero per saperne anche più di lui!
    • Ed eccoci allora al secondo problema: gli esami condurrebbero a polizze molto care per chi ha problemi di salute o rischi seriamente di averne in futuro. Ma questo non è un problema che riguarda la gestione della sanita, bensì quella della povertà, una questione ben diversa.
    • La socializzazione della salute implica problemi di azzardo morale risolvibili solo con sistemi di co-pagamento (ticket).
    • Ci fossero solo quelli… il fatto è che l’ assicurazione unica non è certo l’ assicurazione ottimale per tutti! E qui le inefficienze abbondano: i burocrati eludono le decisioni cruciali fornendo schemi assicurativi rozzissimi.
    • C’ è poi il problema dei prezzi: quanto far pagare le medicine? Quanto costano i dottori? Domande ardue se al posto del mercato ci mettiamo un burocrate. Fissare costi sotto il livello di mercato stronca l’ innovazione e incentiva la corruzione. Due mali tipici della sanità europea.
    continua
  38. Jeffrey Myron sulle assicurazioni sanitarie
    • Ci sono almeno due motivi per socializzare l’ assistenza sanitaria: 1. il mercato è vittima di adverse selection e 2. le assicurazioni private costano troppo.
    • La selezione avversa si supera costringendo tutti ad avere un’ assicurazione e non “socializzando” la sanità. In ogni caso nemmeno il postulato della selezione avversa sta in piedi basandosi su una asimmetria informativa che in realtà non esiste. Se solo le assicurazioni potessero esaminare a fondo lo stato di salute dell’ assicurato finirebbero per saperne anche più di lui!
    • Ed eccoci allora al secondo problema: gli esami condurrebbero a polizze molto care per chi ha problemi di salute o rischi seriamente di averne in futuro. Ma questo non è un problema che riguarda la gestione della sanita, bensì quella della povertà, una questione ben diversa.
    • La socializzazione della salute implica problemi di azzardo morale risolvibili solo con sistemi di co-pagamento (ticket).
    • Ci fossero solo quelli… il fatto è che l’ assicurazione unica non è certo l’ assicurazione ottimale per tutti! E qui le inefficienze abbondano: i burocrati eludono le decisioni cruciali fornendo schemi assicurativi rozzissimi.
    • C’ è poi il problema dei prezzi: quanto far pagare le medicine? Quanto costano i dottori? Domande ardue se al posto del mercato ci mettiamo un burocrate. Fissare costi sotto il livello di mercato stronca l’ innovazione e incentiva la corruzione. Due mali tipici della sanità europea.
    continua
  39. Priceless: Curing the Healthcare Crisis di John C. Goodman
    • Ricetta N.1: far pagare il consumatore.
    • Ricetta n.2: formazione di conti risparmio sanitario e franchigie elevate
    • Come si dovrebbe pagare il conto della sanità? Il paziente: 1. paga attingendo all' conto 2. esaurito il conto tira fuori il contante e 3. superate le franchigie (alte) interviene l' assicurazione.
    • nodi: 1. Arrow, asimmetria informativa (si ovvia con + protezione x il consumatore) 2. Stiglitz, selezione avversa (si ovvia con obbligo assicurativo) 3. Hanson, remore psicologiche: vogliamo che siano altri a pagare x illuderci della benevolenza dei dottori, non ci fidiamop di chi ci chiede soldi (si ovvia con l'overcoming bias).
    • Risposte alternative possibili a 1: esiste un market failure + consistente che bilancia il market failure dell'asimmetria: il visto/non visto. I benefici della competizione passano inosservati mentre le iatture dell'errore medico sono concentrate e creano clamore. L'overcoming bias riequilibria lo scompenso
    • Risposte alternative a 2: le evidenze smentiscono: i + sani sono i + inclini ad assicurarsi (probabilmente a causa del carattere scrupoloso)
    • Lotta al signalling con l'overcoming bias
    • Necessità che il paziente spenda i suoi soldi (risparmiati forzatamente in un fondo). I costi d' agenzia si sono rivelati troppo alti, il metodo del terzo pagatore alimenta le frodi e fa impennare i costi delle assicurazioni
    • C'è poi il discorso ideologico cosicché spesso i disaccordi non riguardano i fatti ma le opinioni: c' è gente che nn tollera che la salute abbia un prezzo. Considera: un povero USA riceve + servizi sanitari di un povero canadese (sistema universalistico). Chi difende l' universalismo ama i processi + che i risultati

    • Sempre da tenere a mente la relazione lasca tra costi sanitari e salute. Sono altri i fattori che incidono sulla salute: genetica, status, ambiente, clima, dieta. La sanità arriva buona ultima.
    • X' ti interessa sapere se sono assicurato sulla salute e non se sono assicurato sulla vita?
    • Gli usa spendono di + x avere -? No, è vero il contrario: While it is true that we spend more than other countries in an accounting sense, we actually use fewer real resources: fewer doctors, fewer nurses, fewer hospital beds, shorter lengths of stay, etc. That means that from an economist’s point of view, we aren’t necessarily spending more than other countries. Cosa significa tutto cio? Che il problema, semmai, è la competizione fra aziende e il metodo del terzo pagatore, non l'efficienza operativa delle stesse. Se a qs sommi poi la particolare psicologia della domanda in qs settore! 
    • Origine dell'equivoco: eguagliare costo sociale e costo all'utenza
    • E non pesare i costi occulti come per esempio le attese.
    • Contare le risorse impiegate nel processo a parità di risultato
    • Risultato: cancro e speranza di vita
    • What about life expectancy statistics — a favorite of the critics, since Americans don’t score very high? It turns out that when you remove outcomes doctors have almost no impact on — death from fatal injuries (car accidents, violent crime, etc.) — U.S. life expectancy jumps from 19th in the world to number one!"
    • Resta comunque assodato che gli stili di vita siano i fattori + influenti
    • Non c' è gran differenza tra governo e "assicurazioni regolamentate"
    • Ricetta: 1. HSA 2. assicurazione che rimborsa ai costi standard
    • Quando conti i non assicurati, tieni conto che: 1. molti nn sono cittadini americani (ma immigrati illegali) 2. molti possono permettersi l' assicurazione anche se non l'hanno 3. molti hanno diritto a medicaid ma non si iscrivono 4. un nn assicurato americano spesso riceve + servizi di un assicurato canadese
    continua
  40. Cut medicine an half / Is More Medicine Better?  Alan Garber, Dana Goldman, David Cutler, Robin Hanson
    • Tesi: i medici sopprimono più vite di quante ne salvino.
    • Tyler Cowen su Robin Hanson: Robin claims the money we spend on health care is a waste. Since doctors kill as many people as they save, we would live just as long without them. That sounds crazy, but the data show no correlation, either internationally or domestically, between health-care expenditures and life expectancy. Robin believes that
    • Fatto: non esiste correlazione, né a livello nazionale né a livello internazionale, tra spesa sanitaria e speranza di vita
    • Altri fattori incidono sulla nostra speranza di vita: il fumo, il rural living, la dieta, la temperatura, la qualità ambientale, la frequenza degli esercizi, il reddito, lo status, le relazioni
    • Provate ad approfondire il tema "errori medici" e rimarrete sorpresi.
    • Dove funziona la sanità?: pronto soccorso, cure immunitarie e cure neonatali. Lì ha senso investire ma solo in un contesto di spesa aggregata in calo.
    • Perché l'illusione di necessità persiste? Un po' per l'effetto placebo, un po' per il fenomeno del "show caring"...
    • Show caring. Negli USA si spende il doppio a parità di efficienza del sistema. Perché? perché il libero accesso alle cure consente al fenomeno (show caring" di manifestarsi appieno. Il padre vuole assolutamente dire e pensare "ho fatto tutto per mia figlia". Se "fare di tutto" equivale a spendere 10, spenderà 10 euro. Se equivalesse a spendere 1.000 euro li spenderà tutti. Figuriamoci le spese inutili che emergono in un contesto dove non è lui a pagare (negli USA pagano le assicurazioni)! In europa per lo meno paga lo stato che controlla la categoria dei medici (filtro per l'accesso alle cure). Attraverso di loro puo' far credere ai padri cher "fare di tutto" equivale a spendere 10 euro visto che il medico viene indotto a prescrivere solo quella cura.
    • Rimedio allo "show caring": 1) istituire un filtro all'accesso alle cure, tipo la corporazione medica (ma qs comporta mille altri problemi) 2) far pagare il consumatore di tasca sua (appunto dimezzando il budget pubblico della sanità)
    • Problema dei tagli: dove tagliare? Si rischia di fare disastri
    • In molti casi sappiamo benissimo tutti dove tagliare, eppure non si procede.

    • Qualcuno potrebbe dubitare degli studi oggi in nostro possesso, in fondo non sono molti e l'intuizione ci dice altro. Giusto implementarne altri ma occhio che questa non sia una scusa per prolungare la rendita dei politici. Si proceda contemporaneamente su entrambi i fronti.
    • David Cutler: lo "spreco" sanitario ci rende felici. Ok, lo spreco coi soldi propri forse non rende meno felici e di sicuro rende più felici gli altri.
    • Altra obiezione: i costi di transazione sarebbero enormi. Risposta: chissà come mai quando c'è da aumentare la spesa nessuno si preoccupa dei costi di transazione.



    continua

  41. Medical errors di Robin Hanson
    • L'errore medico è la terza causa di morte negli USA. 
    • Circa 1\6 dei morti complessivi...
    • Autopsie x morti in ospedale: oggi sono il 5% ieri erano il 50%. Perchè? Le diagnosi sbagliate messe in luce dalle autopsie erano circa il 40%...
    • E il divieto a filmare gli interventi cosa segnala?
    • Una ragione: ai medici nn piace che vengano pubblicizzati i loro errori...
    • I trend: la spesa medica raddoppia sul pil ogni 30 anni; i pazienti uccisi da errori prevedibili aumentano costantemente. 
    • È impossibile avere i numeri dagli ospedali (chiaro indizio)...
    • Giustificazione della riluttanza a fornire numeri: sarebbero male interpretati...
    • Strano fenomeno: chi si basa su dati "disturbati" ostacola la ricerca di altri dati sostenendo che sarebbero cmq disturbati e male interpretabili. Come se avere + informazioni penalizzi la comprensione del fenomeno...
    • Perchè è così difficile indagare sulla qualità delle cure? Viene denunciata un'ingerenza nel rapporto tra medico e paziente...
    • Il 50% dei medici dichiara di aver osservato e nn denunciato un grave errore medico. Il 36% prescriverebbe esami inutili se richiesti dal cliente...
    • Quando in un'unità medica le relazioni tra colleghi sono buone e la fiducia elevata gli errori abbondano
    continua
  42. Nemesi medica di Ivan Illich
    • Dubbi riguardo all asetticità della disciplina medica
    • Medico: condannato al bisogno d efficienza xde la visione d insieme
    • Espropriati i cittadini del proprio malessere
    • Medicina: x liberarla dal religioso l hanno esclusa dall etico
    • Effetto xverso: la sofferenza nn è più accettata e in essa si scorge solo il proprio bisogno e la propria dipendenza
    • Critica: la medicina nn può essere industria
    • Bersaglio: l esperto. Lo pseudosciwnziato. Chiesa. Burocrazia del bisogno.
    • L espropriazione dal bisogno. Decide cosa e come soddisfare. Emarginazione dell autodidatta. Espropr del fare da sè. Rubata la fiducia in se stessi
    continua
  43. l'asimmetria informativa è un vulnus del mercato sanitario, specie quando si trasforma in adverse selection e rovina il mercato assicurativo. Tuttavia, sebbene da un punto di vista teorico la cosa sia rilevante, da un punto di vista pratico non lo è: i più sani sono anche i più inclini ad assicurarsi (bryan caplan)
  44. 2 Our New (Not So) Productive Economy The Great Stagnation: How America Ate All The Low-Hanging Fruit of Modern History, Got Sick, and Will (Eventually) Feel Better: A Penguin eSpecial from Dutton by Tyler Cowen     -----------   falsaproduttività mele&strade pildeforme produttivitàdalicenziamento produttivitàdellafinanza marginalecoreservice spesatotaleespesaconsumo topinnovational5% usaciproguadalupegrecia randexperiment  inonassicuratistannomeglio lalobbydeivecchi inostriragazzisonopiàistruiti? flynneffectetestscolastici erasmusegite piùpoveridelpil