Se ti dà ragione puoi chiamarlo MODELLO. Se ti dà torto STEREOTIPO.
Visualizzazione post con etichetta stereotipi modelli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta stereotipi modelli. Mostra tutti i post
giovedì 27 giugno 2024
mercoledì 20 giugno 2018
GUERRA AGLI STEREOTIPI: DENUNCIAMO LA STAMPA CHE LI ALIMENTA.
GUERRA AGLI STEREOTIPI: DENUNCIAMO LA STAMPA CHE LI ALIMENTA.
Dire che il marito “geloso e possessivo” ha ammazzato la moglie alimenta lo stereotipo per cui i partner gelosi e possessivi siano anche violenti. Il fatto che i partner violenti siano quasi tutti gelosi e possessivi non toglie che la stragrande maggioranza dei partner gelosi e possessivi non sia affatto violenta, tuttavia, anche a causa di certi titoli leggeri della stampa, costoro soffrono di uno stigma sociale insopportabile. Vogliamo combattere davvero gli stereotipi oppure accettare supinamente che esistano stereotipi più stereotipi degli altri? Sveglia!!!
INTERNAPOLI.IT
Un cinquantenne albanese è stato fermato stamane dai carabinieri per avere accoltellato più volte la moglie al torace dopo una lite per gelosia. L'aggressione è avvenuta nell'abitazione della coppia, in via Donghi, sulle alture del quartiere popolare di San Fruttuoso. A chiamare i medici del 118
mercoledì 29 novembre 2017
Stereotipi review
Why isn’t “stereotype threat” stronger in the data? http://marginalrevolution.com/marginalrevolution/2017/11/isnt-stereotype-threat-stronger-data.html
sabato 5 settembre 2015
Markets without Symbolic Limits Jason Brennan Peter Jaworski
Jason Brennan sulla relazione tra sacro e mercato
- Tesi: si accusa il mercato di "mercificare" dando un senso negativo a qs termine. Più corretto ribaltare l'accusa accusando la semiotica di connotare negativamente tutte le mercificazioni, anche quelle socialmente molto utili...
- Tesi da confutare: alcune cose nn dovrebbero essere negoziabili....
- Perchè? Alcune delle ragioni comunemente addotte 1) Perchè finiscono x sfruttare i + deboli (es. lavoro) 2) perchè acquicscono le diseguaglianze (es. accesso all'università) 3) perchè inducono cattive scelte (es.alcol) 4) perchè ingenerano pericoli (es. armi) 5) perchè ingenerano disgusto 7) Perchè corrompono il carattere rendendo tutti + egoisti...
- Ma qui ci concentriamo su un altro punto: non si ritiene semplicemente sconveniente possedere o scambiare X ma solo partecipare a un mercato per X. Tu puoi donare il tuo posto in coda ma nn venderlo...
- Si ritiene che il mercato abbia poteri simbolici cosicchè in alcuni casi il fatto che intervenga con tutta la sua simbologia guasta l'immaginario collettivo. Questa è la cosiddetta obiezione semiotica. Molto spesso la si ritrova intrecciata con quelle elencate al punto precedente, specie le ultime.
- Commerciare X pregiudica la dignità dei commercianti di X. Mercanteggiare "comunica" e in alcuni casi comunica una mancanza di rispetto che offende...
- Spesso l'obiezione semiotica ne parassita altre: insistere sulla "dignità" del lavoratore puo' far riferimento alle diseguaglianze ma resta un rilievo semiotico: salari troppo bassi lanciano segnali socialmente nocivi...
- Alcuni oggetti incorporano il sacro e la loro compravendita viola innanzitutto il loro significato..
- Anche se l'obiezione semiotica è onnipresente (frammista alle altre) manca una critica sistematica che la respinga...
- Tesi degli autori: il significato del denaro è un costrutto sociale. Laddove si riconosce la sua utilità sostanziale ci si adoperi per disinnescare la simbologia negativa
- Mere comodity objection: commerciare qlcs significa considerare quella cosa un mero strumento...
- Pensiamo al commercio dei cuccioli. Oppure a quello dell'arte. Chi lo compie vuole meno bene ai cuccioli? Oppure non ama l'arte?
- La questione è empirica: che attitudine sviluppano i contraenti rispetto a ciò che negoziano...
- L'obiezione semiotica si mischia con quella della corruzione: che negozia un certo oggetto alla lunga tenderà a vederlo come una mera merce...
- The wrong signal objection: chi partecipa a certi mercati magari nn ha intenzioni cattive tuttavia comunica in modo sbagliato il significato che dà a ciò in cui commercia. Esempio: introdurre denaro in una relazione amorosa potrebbe comunicare male il senso di quella relazione...
- Risposta: guarda alla sostanza e sulla base di quella tara la semiotica, non viceversa. Non agire sarebbe a sua volta immorale. Premessa: certi significati sono costrutti sociali. Se conseguenze e semiotica confliggono prevalgono le prime...
- Corollario: se la revisione è difficile il singolo resta giustificato moralmente a partecipare al mercato riprovevole...
- Tesi: il significato del denaro è costruito socialmente. Contro c'è la tesi essenzialista: in certi casi introdurre il denaro è segno di un necessario mancato rispetto.
- Esempio tratto dall'antropologia: guarda il trattamento delle morti nelle varie civiltà. Ciò che in una è offensivo nell'altra è tributo di grandi omaggi. Mentre sembra essenziale mostrare rispetto x il prossimo, anche x il morto, sembrano contingenti i simboli adottati all'uopo...
- Presso il popolo malgascio dei Merina il dono in denaro è tutt'altro che irrispettoso...
- Gli studi del sociologo Z. documentano come negli USA stessi tra il 1870 e il 1933 i doni in denaro esprimessero grande rispetto. Sempre presso i Merina la moglie riceve denaro dopo il sesso come segno di rispetto. Solo la donna nn sposata è considerata prostituta...
- Ma è tutto il lavoro di Viviana Zelizer a mostrare come profano e denaro siano solo all'apparenza legati...
- Bloch/Parry. Studiano molti negozi ripugnanti che sono tali solo nella ns. civiltà in qs particolare momento...
- Non mettere un prezzo facilita l'ipocrisia. Soule e Reeves hanno mercificato la loro relazione proprio x renderla + trasparenre...
- Prefiche. Oggi troviamo offensivo che qlcn venga pagato x piangere un morto ma in passato (e ancora oggi in Cina o Romania) era segno di grande rispetto...
- Noi nn consideriamo offensivo ordinare la torta di matrimonio o compleanno. In altre culture lo sarebbe...
- Se la altre culture nn errano ciò significa che la mercificazione non è necessariamente un male basta cambiare paradigma culturale
- Domanda: dobbiamo rovesciare i simboli "costosi" per la comunità?...
- Sì. Anche la semiotica adottata va sottoposta ad un'analisi costi/benefici...
- Esempi: contraccezione, anestesie, assicurazioni sulla vita...
- Esperimento mentale: ogni volta che dico "ti odio" il SUONO di qs parole ti fa del bene. Se ti dico "ti amo" ti faccio del male. Come devo parlare? Devo revisionare la mia semiotica? Devo cambiare il senso dei suoni? Sì...
- Esempio vero. Presso i Fore di Papua so mangiano i propri morti in segno di rispetto. Insorse però un'infezione direttamente collegata con qs pratoca. Abbandonarla divenne doveroso...
- Altro esempio: la mutilazione dei genitali simboleggia fedeltà maritale. Ebbene, se comporta conseguenze negative nn sarebbe meglio scegliere altri simboli?…
- IMHO. Gli esempi fatti sono al limite specie se coinvolgono la religione. In qs casi il rito nn è solo simbolico ma un mezzo efficace x la vita eterna e quindi una strategia utilitarista a tutti gli effetti...
- Ma torniamo al mercato. L'esempio della vendita di organi. Necessità di revisionare la semiotica legata al rispetto x la vita umana...
- Altro esempio. I prediction market messi a punto dal Pentagono e poi saltati x questioni simboliche...
- Le femministe accusano la semiotica maschilista. Al di là del merito nelle rivendicazioni, nessuno muove loro le obiezioni che vengono fatte a chi vorrebbe rimuovere i simboli legati alla mercificazione...
- Altra domanda: se i simboli sono rigidi ma dannosi il singolo può nn aderirvi
- Due obiezioni: 1) alcuni mercati sono essenzialmente offensivi 2) x una questione di rispetto dobbiamo prima convertire la semiotica e solo dopo inaugurare quei mercati...
- Essenzialismo. Radin: la prostituzione è essenzialmente offensiva poichè separa sesso e amore. Ma anche il sesso occasionale ha qs effetto. Il mercato nn sembra giocare un ruolo decisivo...
- L'essenzialista deve proporci casi dove sia il mercato a fare la differenza. Vendere pornografia infantile è infame ma lo è anche regalarla o possederla...
- Nel meretricio il corpo è un oggetto? Perche allora nn lo è quando acquisto altri servizi?...
- Altro esempio: alcune multe si trasformano in finanziamento x chi incassa. È necessariamente un male? Certo la relazione intima si guasta ma nn sempre è necessaria.
- Il caso dell'asilo ad Haifaxe le penali x il ritiro ritardato dei figli. Più penali più ritardi. Mancata collaborazione? No. Non penale ma offerta di un nuovo servizio
- Obiezione civica: dobbiamo cmq rispettare le norme del posto, anche se sono contingenti...
- Risposta: vero le buone maniere contano ma anche i danni che procurano. Occorre un' analisi pragmatica x decidere...
continua
sabato 13 dicembre 2014
L' omosessualità che crea imbarazzo
Per le femministe gender l' esistenza dell' omosessualità è a dir poco imbarazzante. Faccio solo due esempi:
1)"Per poter essere politically correct bisogna sostenere che l' origine dell' omosessualità sia genetica, e, a dir la verità, non mancano buoni motivi per farlo. Ma questo una femminista dell' ultima generazione non puo' farlo con la dovuta naturalezza, metterebbe in questione l' impostazione "gender" per la quale, al contrario, si postula che l' educazione e l' ambiente influiscano in modo decisivo sulla psicologia legata alla sessualità
2) Le femministe fanno un gran baccano per gli stereotipi sulla femminilità veicolati dal mondo della moda, ci si aspetterebbe che a presiedere al "complotto" sia una cricca di machi bianchi desiderosi di conservare le leggi del patriarcato. Sbagliato, se esiste un settore dove i gay sono sovrarappresentati è proprio quello della moda e dell' estetica pubblicitaria legata al settore.
1)"Per poter essere politically correct bisogna sostenere che l' origine dell' omosessualità sia genetica, e, a dir la verità, non mancano buoni motivi per farlo. Ma questo una femminista dell' ultima generazione non puo' farlo con la dovuta naturalezza, metterebbe in questione l' impostazione "gender" per la quale, al contrario, si postula che l' educazione e l' ambiente influiscano in modo decisivo sulla psicologia legata alla sessualità
2) Le femministe fanno un gran baccano per gli stereotipi sulla femminilità veicolati dal mondo della moda, ci si aspetterebbe che a presiedere al "complotto" sia una cricca di machi bianchi desiderosi di conservare le leggi del patriarcato. Sbagliato, se esiste un settore dove i gay sono sovrarappresentati è proprio quello della moda e dell' estetica pubblicitaria legata al settore.
lunedì 24 gennaio 2011
In buone mani?
Nella nostra società la comunicazione commerciale propone diversi modelli per i nostri giovani (e non solo). Si parla molto dei danni che comporta lasciare un simile potere nelle mani di biechi individui interessati solo al profitto.
Vediamo un po' più da vicino se, per lo meno in via teorica, le conseguenze sono tanto nefaste.
La creazione e l' imposizione di un Modello porta con sè: Felicità, Frustrazione o Indifferenza.
Il Modello commerciale intende evitare come la peste l' Indifferenza.
Anche la Frustrazione è vista con sostpetto dal Modello commerciale: i frustrati sono sempre pronti ad ingrossare le file degli Indifferenti. Ne converrà anche il più appassionato sostenitore della teoria dei "bisogni indotti".
Disponiamo di alternative migliori?
Forse no.
Pensate solo al caso di alcuni pedagoghi snob, potrebbero essere tentati dal proporre taluni Modelli elitari, per esempio quello del giovane studioso che vince il premio Nobel. Ma pensate a quanta frustrazione diffonderebbero in questo modo!
E' concepibile d' altronde una società senza Modelli? Non penso proprio, di riffa o di raffa finirebbero per emergere.
Ma ammettiamo pure per amor di discussione che l' ambiente non proponga alcun Modello: ognuno si creerebbe il suo.
Non cesseremmo per questo di dividerci in Felici e Frustrati visto che molti collocherebbero l' asta troppo in alto. la "pubblicità" del modello ha solo un effetto amplificatorio.
Allora, cosa c' è che non va con il modello pubblicitario?
http://econlog.econlib.org/archives/2006/12/teaching_bias.html
Vediamo un po' più da vicino se, per lo meno in via teorica, le conseguenze sono tanto nefaste.
La creazione e l' imposizione di un Modello porta con sè: Felicità, Frustrazione o Indifferenza.
Il Modello commerciale intende evitare come la peste l' Indifferenza.
Anche la Frustrazione è vista con sostpetto dal Modello commerciale: i frustrati sono sempre pronti ad ingrossare le file degli Indifferenti. Ne converrà anche il più appassionato sostenitore della teoria dei "bisogni indotti".
Disponiamo di alternative migliori?
Forse no.
Pensate solo al caso di alcuni pedagoghi snob, potrebbero essere tentati dal proporre taluni Modelli elitari, per esempio quello del giovane studioso che vince il premio Nobel. Ma pensate a quanta frustrazione diffonderebbero in questo modo!
E' concepibile d' altronde una società senza Modelli? Non penso proprio, di riffa o di raffa finirebbero per emergere.
Ma ammettiamo pure per amor di discussione che l' ambiente non proponga alcun Modello: ognuno si creerebbe il suo.
Non cesseremmo per questo di dividerci in Felici e Frustrati visto che molti collocherebbero l' asta troppo in alto. la "pubblicità" del modello ha solo un effetto amplificatorio.
Allora, cosa c' è che non va con il modello pubblicitario?
http://econlog.econlib.org/archives/2006/12/teaching_bias.html
Iscriviti a:
Post (Atom)