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venerdì 10 febbraio 2017

Vicini e Lontani

Se vi chiedessero di distinguere l’umanità in due categorie che criterio adottereste?
Io non ho dubbi: metterei i “Vicini” (V) da una parte e i “Lontani” (L) dall’altra.
Mi sembra la classificazione più significativa poiché identifica due stili di pensiero molto diversi e quasi sempre identificabili.
Peccato che la trovata non sia mia ma di due eminenti psicologi, Trope e Liberman (vedi la loro Construal-level theory of psychological distance). Personalmente li ho conosciuti grazie ad una serie di post sul blog di Robin Hanson.
Ma vediamo di dare un’idea di come pensano V e L. Scelgo giusto una quarantina di differenze tanto per farsi un'idea approssimativa (L ama molto le approssimazioni).
  1. V pensa al qui ed ora. L pensa al tempo x (di solito futuro anteriore o passato remoto).
  2. V pensa in termini di  “io” e  “noi”. L pensa in termini di “loro”.
  3. V pensa alle cose importanti. L è interessato alle cose poco importanti.
  4. V dice la sua quando ha molti elementi in mano. L anche quando ne ha pochissimi.
  5. V ama il caldo e il rosso. L ama il freddo e il blu.
  6. V ama il gusto e il tocco. L ama la vista e l’udito.
  7. V ama lo slang. L ama un linguaggio semplice e neutro.
  8. V è sensibile alla paura e alla tristezza. L alla vergogna e all’orgoglio.
  9. V pensa al sesso come tentazione. L come autocontrollo.
  10. V è conformista e supporta l’autorità. L punta sulla fiducia e supporta gli ultimi.
  11. V ha uno status umile e vuole agire per migliorarlo. L ha uno status alto e vuole contemplare per goderselo.
  12. V predilige l’analisi dettagliata dei casi concreti. L predilige le analogie creative.
  13. V è incerto. L ha fin troppa fiducia in sé.
  14. V crede nelle eccezioni alla regola. L nella regola.
  15. V è sensibile alle cose comuni. L è sensibile alle rarità.
  16. V è concreto. L è astratto.
  17. V contestualizza. L schematizza.
  18. V è dettagliato. L è grossolano.
  19. V accoglie senza difficoltà le caratteristiche accidentali di un fenomeno. L lega ogni tratto ad uno scopo.
  20. V ha categorie precise. L ha categorie vaghe.
  21. V è attento agli eventi familiari. L è attirato dalle curiosità.
  22. V tende ad andare d’accordo. L tende al disaccordo.
  23. V è attento al fattibile. L al rischioso.
  24. V è povero. L è ricco.
  25. somma le cose. L fa la media.
  26. V ama l’azione. L ama dormire.
  27. ordina. L ri-ordina.
  28. V è ansioso. L è felice.
  29. V fa affari. L fa la morale.
  30. V ha bisogno di credere. L convive bene anche con il dubbio e la probabilità.
  31. V bada al denaro e al comprare. L alla soddisfazione e a vendere.
  32. V è interessato al conflitto locale e ai mezzi per affrontarlo. L è interessato ai fini e ad una morale globale e simbolica.
  33. V ha motivazioni forti. L ha motivazioni deboli.
  34. V si associa. L si dissocia.
  35. V è comunitario. L individualista.
  36. V ha attrazioni fisiche. L ama.
  37. V si interessa al proprio prossimo. L a chi è distante.
  38. V è sensibile all’instabilità del piccolo gruppo. L alla stabilità del grande gruppo.
  39. V è donna. L è uomo.
***
Ora, l’importante non è tanto che queste differenze esistano, quanto che tendano a connettersi l’una con l’altra caratterizzando le persone in modo distinto.
… The fact that something happened long ago does not necessarily mean that it took place far away, that it occurred to a stranger, or that it is improbable. Nevertheless, as the research reviewed here demonstrates, there is marked commonality in the way people respond to the different distance dimensions. [Construal level theory] proposes that the commonality stems from the fact that responding to an event that is increasingly distant on any of those dimensions requires relying more on mental construal and less on direct experience of the event…
Non solo, le differenze vengono anche in qualche modo più o meno conscio riconosciute e utilizzate per muoversi in società.
Per esempio: se uso un linguaggio astratto mi colloco tra i potenti. Un impiegato, per esempio, anche in conseguenza a questo nesso, accetta il linguaggio astratto dei super-boss dell’azienda ma lo rifiuta nel piccolo boss che lo comanda direttamente. Noi stessi accettiamo il linguaggio vago dei politici ma lo rifiutiamo dalla moglie.
Altro esempio: è chiaro che se scrivo un post sulla Fine del Mondo o sugli Alieni Cattivi, mi pregiudico l’ audience femminile. Lo so in anticipo. Ma perché lo so con tanta sicumera? Semplice, perché apocalisse e pericolo alieno sono argomenti tipicamente “Far”, come direbbero gli psicologi, mentre le donne sono soggetti tipicamente “Near”.
Le varie dimensioni del Lontano e del Vicino sono evidentemente tenute insieme da una psicologia particolare che unisce tutti i Lontani (e i Vicini) separandoli in modo in qualche modo percepibile a tutti…
… [We show] that (a) the various distances are cognitively related to each other, such that thinking of an event as distant on one dimension leads one to thinking about it as distant on other dimensions, (b) the various distances influence and are influenced by level of mental construal, and (c) the various distances are, to some extent, interchangeable in their effects on prediction, preference, and self-control….
Evidentemente, questa distinzione ha una natura profonda
… It is worth noting that both collective and personal human development are associated with traversing increasingly greater distances. The turning points of human evolution include developing tools, which required planning for the future; making function-specific tools, which required considering hypothetical alternatives; developing consciousness, which enabled the recognition of distance and perspective taking; developing language, which enabled forming larger and more complex social groups and relations; and domestication of animals and plants, which required an extended temporal perspective. Human history is associated with expanding horizons: traversing greater spatial distances (e.g., discovering new continents, space travel), forming larger social groups (families vs. cities vs. states vs. global institutions), planning and investing in the more distant future, and reaching farther back into the past. Human development in the first years of life involves acquiring the ability to plan for the more distant future, consider possibilities that are nonpresent, relate to and take the perspective of more distant people (from self-centeredness to acknowledging others, from immediate social environment to larger social groups). Although the areas of evolution, history, and child development have different time scales, research in these domains seems to converge on the notion that transcending the present requires and is enabled by the human capacity for abstract mental representation…
I Lontani sono tipi essenziali per la creazione della nostra civiltà ma sono anche più ipocriti e soggetti a illusioni simboliche (l’ipocrisia è alla base della civiltà). Le loro lacune sono ben colmate dai Vicini. Stare insieme in modo equilibrato è essenziale per navigare in questo periglioso mare.
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