LA MALAPIANTA FASCISTA
Il libro indaga le origini dello stato nella società umana, siamo in Mesopotamia 6000 anni prima di Cristo (circa).
Lo stato nasce come “bandito stanziale”, un mix tra la banda schiavista e la cosca mafiosa.
Ma nell'epoca caotica del nomadismo era difficile procurarsi delle vittime su cui praticare l’estorsione, la facilità di evadere le imposte salvaguardava la libertà dei cacciatori/raccoglitori.
Lo stato ha bisogno di ordine, di trasparenza, di leggibilità, di razionalizzazione: il suo banditismo è di tipo cartesiano. Deve schedare, stimare, classificare, processare. Sarà l'avvento della coltivazione su larga scala del grano presso i Sumeri ad arginare il caos e garantire trasparenza. Con il grano l'evasione delle imposte divenne sempre più difficile.
Il grano è visibile. Cresce sopra la terra, non puoi occultarlo, non puoi negare o minimizzare suo possesso.
Il grano matura a scadenze fisse e note. Se l'esattore viene a visitarti ad una certa data lo troverà, non puoi farla franca mietendo prima, non sarebbe maturo e tu saresti la prima vittima del tuo atto sciagurato.
Il grano è valutabile. Conoscendo la qualità della tua terra e le tecniche di coltivazione so quanto grano puoi produrre. Potrei tassarti anche in anticipo sulla maturazione del prodotto finito.
Il grano è facilmente trasportabile. Posso portarmelo via quando voglio e come voglio.
Il grano si presta alla cultura intensiva. Puoi ammassare nelle pianure una quantità di servi e di schiavi e farla lavorare con un'alta produttività.
In breve tempo il grano e le pianure partorirono lo stato: sudditi servi che pagano le tasse in grano, esattori che riscuotono le tasse in grano, scribi che contabilizzano il grano, nobili che campano del grano altrui e sacerdoti che benedicono il grano.
Ma gli schiavi e i servi non bastavano mai, morivano come mosche, la loro dieta era squilibrata, il lavoro massacrante, i corpi malaticci. Per questo lo stato delle origini, oltre che mafioso e schiavista, fu anche guerrafondaio. La guerra serviva a procurarsi sempre nuovi schiavi, le conquiste territoriali erano secondarie.
Lo stato delle origini (sumeri, assiri, babilonesi, egizi...) non è stabile. Va e viene. Si forma e collassa per poi riformarsi ancora, ci si disperde su colline e paludi per poi concentrarsi di nuovo in pianura. Anche questa sua caratteristica è facile da intuire: la massa dei forzati appena può scappa dalle pianure per tornare alla vita imboscata e felice del nomadismo, una vita con diete più equilibrate, con tempo libero in abbondanza e corpi più temprati. Questo almeno finché un nuovo sovrano non ricomincia con le retate e le concentrazioni di lavoro forzato nei campi dell'odiata pianta fascista.